francesco rocca valerio carocci

"ERA DIVENTATO UN INCUBO PER TUTTI NOI, MA A FARE CINEMA COME LO FA LUI SONO BRAVI TUTTI” – IL GOVERNATORE DEL LAZIO FRANCESCO ROCCA ATTACCA ALZOZERO VALERIO CAROCCI (SENZA MAI NOMINARLO), PRESIDENTE DELL'ASSOCIAZIONE "PICCOLO CINEMA AMERICA" E COCCO DI ZINGARETTI: “UN SOLO SOGGETTO HA CONTINUATO A SOFFIARE DIETRO LE QUINTE PER MANIE DI PROTAGONISMO MA NON RAPPRESENTA NESSUNO SE NON SE STESSO. SI È FATTO SILENZIOSO PROTAGONISTA DI QUESTA COSA 'CHIUDONO LE SALE' E ANDAVA A STALKERIZZARE SOGGETTI IMPORTANTI MI DICEVANO 'SALVACI DA QUESTO PERSONAGGIO..."

francesco rocca (2)

ROCCA A CAROCCI (SENZA NOMINARLO): DA LUI STALKING MA NON RAPPRESENTA NESSUNO (DIRE) Roma, 26 feb. - "Mi dispiace che su questa cosa, nonostante fosse chiusa da giorni con le parti interessate, c'è un solo soggetto che ha continuato a soffiare dietro le quinte per manie di protagonismo semplicemente perchè non ha partecipato alla riunione, perché non rappresentava nessuno se non se stesso".

 

Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, a margine di un evento in Regione, riferendosi, a proposito della vicenda dei cinema, a Valerio Carocci (senza mai nominarlo), presidente dell'Associazione Piccolo Cinema America. "Si è fatto silenzioso protagonista di questa cosa 'Chiudono le sale' e andava a stalkerizzare...- ha aggiunto Rocca- Soggetti importanti mi dicevano 'Salvaci da questo personaggio, ci sta massacrando di messaggi, aiutaci, non sappiamo come uscirne'. Era diventato un incubo per tutti noi, ma a fare cinema come lo fa lui sono bravi tutti. Abbiamo ascoltato tutti gli 'attori' della vicenda e c'è grande consenso".

 

 

VALERIO CAROCCI

Rocca, 'il Lazio salverà i cinema, anche dall'abbandono'

(ANSA) - ROMA, 26 FEB - "Vorrei rendere noto l'intenso lavoro che la Regione Lazio sta svolgendo per chiarirne i termini ed evitare che, rappresentazioni non veritiere, si prestino a qualsivoglia tipo di strumentalizzazione, rassicurando anzitutto che per le sale aperte non sarà consentito nessun cambio di destinazione. Facendo mia anche la preoccupazione di attori e registi famosi, tra cui Carlo Verdone, Matteo Garrone, Paolo Sorrentino, Marco Bellocchio, Paola Cortellesi e Pierfrancesco Favino e di figure internazionali come Martin Scorsese, Steven Spielberg e Francis Ford Coppola, ho riunito i rappresentanti delle associazioni di categoria, insieme ad esperti.

 

A tutti loro ho espresso la mia ferma posizione: nessun cinema attivo verrà mai chiuso nella nostra regione". Così il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, in una lettera aperta pubblicata oggi su "Il Messaggero". "Sappiamo, però, che molte sale dismesse da oltre dieci anni - ha precisato Rocca -, non possono rimanere abbandonate a sé stesse, diventando simboli di incuria e di abbandono. È tempo di agire.

 

francesco rocca

La nostra proposta di legge punta proprio a questo: riqualificare questi spazi e restituirli alla comunità come centri polifunzionali, con nuove attività culturali, sociali e aggregative. Le sale che da oltre dieci anni sono abbandonate potranno essere trasformate secondo i vincoli urbanistici esistenti", ha precisato.

 

"Abbiamo elaborato una soluzione che speriamo possa garantire un futuro luminoso per i cinema del Lazio. Il nostro piano di sostegno e rilancio, che si estenderà per i prossimi anni, include premialità relative alla cubatura, finanziamenti per la modernizzazione delle strutture e campagne di promozione per riportare il pubblico nelle sale. E viene bloccata qualsiasi possibilità di trasformazione da allora e per il futuro", ha aggiunto.

 

"Il Lazio è e sarà una Regione che investe nella cultura e la protegge dal declino. Il cinema va difeso con azioni concrete. Ed è ciò che stiamo facendo. Vi invito tutti a sostenere concretamente questa iniziativa, a tornare nei cinema e a continuare a celebrare la magia del grande schermo", ha concluso Rocca.

 

Rocca, per i cinema chiusi da 10 anni rimane vincolo con premi

NICOLA ZINGARETTI VALERIO CAROCCI

(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Per tutti i cinema aperti e quelli "che hanno chiuso negli ultimi dieci anni, rimarrà il vincolo (per la destinazione d'uso ndr.) con delle premialità. E una serie di vantaggi per chi invece ha il coraggio di investire nel cinema, cosa che noi continueremo a sostenere perché è un aspetto importante.

 

Per quelle che hanno chiuso più di dieci anni fa, ci sono dei vincoli urbanistici normali. Ovvero non saranno più solo cinema, ma potranno essere essere quello che lo strumento urbanistico del proprio Comune consente, punto". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, a margine di una conferenza nella sede della giunta. "Non è che dobbiamo mantenere vincoli quando poi per anni nessuno ha avuto coraggio di investire - ha precisato - , dobbiamo guardare un mercato che è cambiato, fortemente penalizzato dal Covid, dalle piattaforme, e da tutta una serie di cose".

 

francesco rocca roberto gualtieri

Rocca,su cinema disinformazione,c'è chi soffia dientro le quinte

(ANSA) -  "C'è sempre questa disinformazione di chi comunque ha tenuto chiuse le sale. Io lo voglio ripetere perché non viene ricordato abbastanza: il Comune di Roma aveva tre sale in questi anni, non ha fatto niente. Io mi auguro che il sindaco dia un buon esempio e queste tre sale le faccia riaprire soprattutto dal suo Pd che magari se le può caricare in gestione e vedere se portano risultati invece di tenerle chiuse". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, a margine di una conferenza nella sede della giunta.

 

valerio carocci

"Quello che mi dispiace è che nonostante questo tema con le parti interessate, fosse chiuso da diversi giorni, c'è stato un solo soggetto che ha continuato a soffiare dietro le quinte per manie di protagonismo, semplicemente perché non ha partecipato alla riunione, perché non rappresentava nessuno se non sé stesso.

 

Un unico soggetto che comunque si è fatto silenzioso protagonista di questa cosa, dicendo 'chiudono le sale, chiudono le sale', poi andava a stalkerizzare soggetti importanti che mi hanno detto 'salvaci da questo personaggio, ci sta massacrando di messaggi'. Però a fare cinema come lo fa lui sono bravi tutti, punto", ha precisato parlando delle polemiche create negli ultimi giorni. "Quello che noi abbiamo fatto, abbiamo ascoltato tutti gli addetti ai lavori, e sembra che ci sia grande soddisfazione", ha aggiunto Rocca.

francesco rocca ricevimento quirinale 2 giugno 2024 NICOLA ZINGARETTI VALERIO CAROCCI valerio carocci

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”