serena brancale

“HO UN PO’ DI DUBBI SUGLI OUTFIT DEL NUOVO TOUR”. LA RICONOSCETE? È STATA ELOGIATA DA QUINCY JONES, SI ISPIRA ALL’IMMENSA CARMEN MCRAE E A STEVIE WONDER. LA SUA HIT CHE HA SPOPOLATO IN RETE E NON SOLO “È NATA IN TRENO MENTRE ASCOLTAVO UN VIDEO SU TIKTOK, CON UN GROOVE BELLISSIMO” – IL RITORNO A SANREMO: “NON ME LO ASPETTAVO, SONO RIMASTA BASITA ANCHE PERCHÉ…” – DI CHI SI TRATTA? - VIDEO

 

Da gazzettadelmezzogiorno.it

 

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Una settimana dopo aver ritirato il premio di eccellenza pugliese in ambito artistico, consegnato alla manifestazione di domenica scorsa «Le strade di San Nicola», la cantautrice e polistrumentista barese Serena Brancale torna a calcare le tavole del teatro Petruzzelli, lunedì 16 alle 21, con la tappa del suo tour «La zia winter tour».

 

La Brancale, com’è ormai noto, è l’unica pugliese scelta tra i Big che parteciperanno al Festival di Sanremo 2025. Un ritorno sul palco dell’Ariston dell’artista barese, a dieci anni di distanza dalla sua prima partecipazione che la vide in gara nella sezione delle Nuove Proposte con il brano Galleggiare.

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Conosciuta per il suo stile musicale eclettico che fonde jazz, r&b, rap e tanto altro, Serena ha raggiunto una vasta popolarità sul web con brani come Baccalà e La zia (utilizzando anche il dialetto barese), diventato virale su piattaforme come TikTok e Spotify.

 

Con tre album all’attivo (Galleggiare, Vita da artista e Je sò accussì) e un quarto in uscita il prossimo anno, oltre a innumerevoli collaborazioni con artisti italiani e stranieri, Serena è pronta ad affrontare un nuovo anno in cui non mancheranno tante soddisfazioni artistiche, magari partendo proprio da Sanremo, per poi continuare con la scuola di scrittura «La zia» a Roma, un tour all’estero e un concerto molto speciale in estate alla Cavea dell’Auditorium Parco della Musica a Roma.

 

 

Serena, iniziamo con una domanda d’obbligo: contenta di ritornare a Sanremo?

«Sono super contenta. Non me lo aspettavo, sono rimasta basita anche perché rappresenta un ritorno dopo dieci anni su quel magico palco. Ho appreso l’annuncio di Carlo Conti durante il telegiornale. Essere tra i big suggella il mio percorso artistico.»

 

 

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Nel brano che presenterà, ascolteremo la Brancale legata al suo «classico» background musicale, o alla «nuova» contaminata dalle sue radici pugliesi?

«Tutti e due. Sicuramente c’è una Serena più adulta che va a sintetizzare tutto quello che è accaduto in questi dieci anni. Se in Galleggiare rappresentavo la cantante jazz, in questo nuovo brano sanremese cerco di rappresentare una Serena più completa.»

 

Con un background jazzistico di livello (è stata anche elogiata da Quincy Jones e si ispira all’immensa Carmen McRae e a Stevie Wonder), com’è nata l’idea di proporsi con «Baccalà» e «La zia», brani che hanno conquistato il web?

«La storia di Baccalà, così come sono nati altri brani con incursioni nei testi in dialetto barese, nasce dall’idea di voler sperimentare. In particolare Baccala, è nata in treno mentre ascoltavo un video su TikTok, con un groove bellissimo. Ho cominciato a scrivere il testo, ma senza voler parlare delle donne che cucinano il baccalà. È stata un’emergenza di voler colmare gli spazi e di scrivere qualcosa su quel sound. Poi, mi sono accorta che, a parte le parolacce, era un rimando al mondo popolare, che ho scoperto di dover coltivare.»

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Quindi, nel prossimo album ascolteremo una Serena aperta a questi due mondi?

«Sarà un omaggio tutto quello che ho fatto e c’è un richiamo alla musica zingara. Uno dei gruppi che apprezzo di più, ad esempio, sono le Faraualla.

 

Una formazione pugliese che ha avuto la capacità di giocare con le loro quattro voci, prendendo la musica colta e portandola nel lavoro di contro voci seguendo il modello della musica popolare. È un aspetto che mi è sempre piaciuto e ci sarà nell’album, anche grazie alla complicità dell’elettronica che utilizza Dropkick. L’album sarà quasi tutto made in Puglia, con straordinari ospiti, anche internazionali.»

 

 

SERENA BRANCALE

Cosa succede nel live?

«Con me ci sarà un trio d’archi, con il quale abbiamo arrangiato alcuni brani di Pino Daniele, canterò la canzone dedicata alla mia città “Bari amore” che, oltre a cantarla per la prima volta verrà inserita nel nuovo album. In formazione c’è Dropkick all’elettronica e il pianista e polistrumentista Marco Bottoni, due coriste e 4 ballerine. Sono previsti degli ospiti durante il live.»

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