2024david paola cortellesi matteo garrone

I DAVID DEI GIUSTI - RAI CINEMA SERVE E L'ACCADEMIA DEI DAVID DI DONATELLO APPARECCHIA: MIGLIOR FILM "IO CAPITANO", MIGLIOR PRODUTTORE PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA), IN TUTTO MATTEO GARRONE HA VINTO 6 DAVID CONTRO I 5 DI QUELLO CHE RESTA IL MIGLIOR FILM DELL'ANNO: "C'E' ANCORA DOMANI" DI PAOLA CORTELLESI, PRODOTTO DA FREMANTLE - GRANDI SCONFITTI: FAVINO DI "COMANDANTE", ALICE ROHRWACHER DE "LA CHIMERA" E "IL SOL DEL'AVVENIRE" DI NANNI MORETTI, PURE SBERTUCCIATO DA UNA MARCUZZI SOPRA LE RIGHE - PARADOSSALMENTE (PER LA RAI), L'UNICO INTERVENTO POLITICO (SU ONG E PALESTINA) E' ARRIVATO DA GARRONE CHE HA INVITATO SUL PALCO IL TESTIMONIAL DEL FILM - VISTO COME E' ANDATA, UN PREMIO A "ROMA, SANTA E DANNATA" NON POTEVA ESISTERE - VIDEO

 

 

ROMA SANTA E DANNATA - TRAILER

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

paola cortellesi david di donatello

E’ andata così. “Io capitano” di Matteo Garrone, targato Rai Cinema, forte di un Leone d’Argento per la migliore regia a Venezia e di una Nomination agli Oscar come miglior film straniero, dove però non ha vinto, domina la serata dei David, al solito lunga, piena di problemi ma anche divertente, con sei premi contro cinque del potente “C’è ancora domani” di e con Paola Cortellesi, targato Fremantle, forte di un incasso monstre di 37 milioni di euro in patria, che diventano 48 milioni di dollari in tutto il mondo.

 

matteo garrone david di donatello

Ma quelli di “Io capitano” sono sei David pesanti, miglior film – miglior regia – miglior produttore – miglior fotografia – miglior montaggio, la sceneggiatura no perché il nome di Ceccherini magari è un filo ingombrante per l’Academy italiana, mentre i David di “C’è ancora domani” sono decisamente più deboli, miglior attrice protagonista e non protagonista – miglior sceneggiatura originale – David Giovani – David del pubblico.

 

Una vittoria, inoltre, che contraddice tutte le previsioni di esperti e, soprattutto, di scommettitori, che davano sicura la vittoria a miglior film di “C’è ancora domani” fino alla fine. E che, nella mischia, per la vittoria di “Io capitano”, sacrifica del tutto le altre perle di Rai Cinema.

 

marco giusti massimo ceccherini dago al quirinale 2

Cioè film come “Il sol dell’avvenire” di Nanni Moretti, presentato a Cannes un anno fa, un po’ sbertucciato dalla presentatrice Alessia Marcuzzi con le battute sui sabot, ma soprattutto “La chimera” di Alice Rohrwacher con Josh O’Connor, grande successo di critica in tutto il mondo, pochissimo capito da noi, che non vince proprio nulla di nulla, e quando Justine Triet, la regista di “Anatomia di una caduta”, omaggia la regista e il suo film, lei in prima fila non trattiene l’emozione alla fine di una serata un po’ umiliante.

 

Ma non vince molto neanche “Rapito” di Marco Bellocchio, film molto amato in Francia, che si deve accontentare di qualche premio tecnico e della sceneggiatura non originale accolta da Bellocchio con un po’ di distrazione. In qualche modo credo che Bellocchio già sapesse di non aver vinto, tanto che alla mia domanda vinci?, mi ha risposto imitando addirittura un Vaff… che mi ha detto aver imparato addirittura da Dago.

 

lucia borgonzoni dago al quirinale 2

Forse il momento di maggior culto della serata, Bellocchio che impara le buone maniere da Dago. Certo, vista in diretta, con tutti quei premi a “C’è ancora domani” e Paola Cortellesi dilagante, non credo molto amata da molti registi in sala, ma che avrà sicuramente alzato lo share di Rai Uno, prima e poi la rivincita di “Io capitano”, con tanto di dichiarazioni su Ong e Palestina (per la gioia dei leghisti in sala, Durigon e Bergonzoni), la serata sembrava costruita con un effetto finale piuttosto sorprendente che contraddiceva tutte le aspettative del pubblico.

 

Non erano previste dai bookmaker neanche le vittorie, per me meritate, al cast di “Palazzina Laf” di Michele Riondino, prodotto dalla Palomar di Carlo Degli Esposti, opera prima politica su Taranto e su l’Ilva, che hanno dato modo a Riondino, a rischio di battute anti-governative di lanciarsi in un serio discorso sui problemi di Taranto ma soprattutto sulla Puglia nuova Hollywood.

isabella rossellini al quirinale

 

Va detto che, a parte Garrone & friends, non ci sono stati attacchi né a Salvini né a Telemeloni e le uniche vere proteste sono state quelle per la pessima idea di spostare i premi considerati “minori”, cioè fotografia-scenografia-costumi-trucco-effetti speciali, in studi vicino al celebre Studio 5 felliniano.

 

Ogni volta che qualcuno prova a fare premi serie A e di serie B, lo dico per esperienza, salgono, giustamente, le proteste. Non si può fare. Curiosamente su molte scelte dominava l’anima un po’ conservatrice, lottizzante, quasi rondiana, del vecchio cinema italiano che punta solo alla sua sopravvivenza e che non vuole fare salti in avanti troppo grandi.

 

Così capisco che un premio al documentario mio e di Dago, fotografato da Ciprì, “Roma, santa e dannata”, il docufilm meno rondiano che si sia mai fatto, avrebbe dato fastidio al l'amichettismo dell’Accademia, mentre il santino di Troisi by Mario Martone, “Lassù qualcuno ti ama”, era perfettamente in linea con un’idea di cinema ingessato, come lo sono i medaglioni dei cantanti e dei grandi comici italiani.

paola cortellesi david di donatello

 

Ma nemmeno “Rapito” di Bellocchio, anticlericale come era, sarebbe stata la scelta più rondiana possibile. E infatti non ha vinto. Va detto che un premio a film più politicamente scorretti, penso anche a opere prime non facili come “Disco Boy”, avrebbe anche riequilibrato i troppi premi, politicamente corretti, ai film di Cortellesi e Garrone.

 

Ma devo dire che, da questo punto di vista, le vittorie di “Palazzina Laf” e, soprattutto, di “Io capitano”, alla fine hanno riequilibrato i troppi premi iniziali a quello che, di fatto, vi piaccia o meno, è il film dell’anno: "C'è ancora domani".       

dago e daniele cipri roma santa e dannata ROMA SANTA E DANNATA - LOCANDINAgiorgio assumma dago marco giusti roma santa e dannata 2sandra milo roma santa e dannata 3dago e marco giusti roma santa e dannata dago roma santa e dannata

barbora bobulova al quirinale josh o'connor al quirinalesergio mattarella vincenzo mollica al quirinalesergio mattarella alla presentazione dei candidati ai premi ??david di donatellomarco giusti massimo ceccherini dago al quirinale 3beppe fiorello david di donatello cerimonia di presentazione dei candidati ai premi ??david di donatello al quirinale 2matteo garrone david di donatello claudio bisio david di donatello paola cortellesi valerio mastrandrea david di donatello alice e alba rohrwacher al quirinaleserena bortone david di donatello marco bellocchio david di donatello paola cortellesi sergio mattarella al quirinalemassimo ceccherini al quirinalematteo garrone al quirinaleclaudio bisio e kasia smutiak al quirinaleclaudio bisio al quirinalecerimonia di presentazione dei candidati ai premi ??david di donatello al quirinale 1paola cortellesi al quirinalegiorgio moroder al quirinale alice rohrwacher matteo garrone nanni moretti sergio mattarella al quirinale antonio diodato al quirinalekasia smutniak al quirinalei protagonisti di io capitano al quirinalenanni moretti al quirinale

Ultimi Dagoreport

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA? 

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...