ignazio marino

LO VEDI, RIECCO MARINO! DALLA PANDA ROSSA ALL’ELICOTTERO, IGNAZIO MARINO FA 70 ANNI E SI RACCONTA – “MI MANCA UN ESAME PER IL BREVETTO DA PILOTA DI ELICOTTERI” – "L'ESPERIENZA DA SINDACO STRONCATA DAL PD? HO VOLTATO PAGINA. PERÒ HO SOFFERTO - È STATO UN ERRORE AFFRONTARE NODI COMPLESSI TUTTI INSIEME: LE BANCARELLE DEI TREDICINE, LA DISCARICA DI CERRONI. FERMARE I LAVORI DEL METRÒ, NON SERVIVA METTERSI CONTRO, E CONTEMPORANEAMENTE, TUTTI I CENTRI DI POTERE - IL RUOLO DA EUROPARLMENTARE DI VERDI-SINISTRA E L'AMICA SUORA A CUI AVEVA CHIESTO DI SPARARGLI NEL POLPACCIO SE MAI SI FOSSE RIAVVICINATO ALLA POLITICA...

Claudia Arletti per “Il Venerdì – La Repubblica” - Estratti

 

ignazio marino

Ignazio Marino, per le infermiere Iggy, alla bella età di 70 anni (il 10 marzo, auguri), è un europarlamentare di Verdi-Sinistra e se si ferma un attimo è per leggere. A Bruxelles sta finendo Nexus di Harari («Un mattone»), mentre tiene il libro di Edith Widder sulla fosfoscerenza marina nella casa di Roma, dove lo intercettiamo dopo approfonditi studi della sua agenda.

 

Settant'anni, che effetto le fa?

«Non ci penso. Quando negli Usa mi è arrivata la lettera d'invito ad attivare il conto corrente per la pensione, non capivo: che cosa vogliono da me?».

 

Come sindaco di Roma, le diedero del marziano. In Europa come va?

« È un ambiente che sento affine, chi non studia e non parla almeno l'inglese è automaticamente escluso. Quasi una selezione naturale. Gran parte del lavoro si fa senza interpreti. Consiste nel prendersi il tè con i colleghi di altri partiti: "Come vedi l'idea di ampliare i luoghi dove è vietato fumare?", "Che pensi di quest'altro tema?"».

ignazio marino

 

È vero che aveva chiesto a un'amica suora di spararle nel polpaccio se mai si fosse riavvicinato alla politica?

«L'ho chiamata mentre riflettevo. Mi ha incoraggiato a candidarmi, promettendo che non mi avrebbe sparato».

 

Di che cosa si occupa in Europa?

«Sono in tre commissioni, sanità, ambiente e bilancio. I tedeschi hanno un senso quasi proprietario del bilancio, e all'inizio ero guardato con sospetto. Ma siccome un bilancio lo so leggere e pure emendare, ora gestisco file importanti, come quello sul finanziamento agli alluvionati dell'Emilia-Romagna e di Valencia. Poi, qualche settimana fa, un parlamentare tedesco molto esperto, Rasmus Andresen, decisamente rigoroso, chiede di vedermi.

 

"Chissà cosa avrò combinato", penso.

Voleva essere sicuro che mi trovassi bene nella commissione, perché all'inizio erano stati freddini. "Non potevamo sapere che eri preparato"».

ignazio marino

Si conferma un secchione.

«Un nerd, dice mia figlia. Se parlo con un ingegnere civile, mi faccio spiegare come si costruisce un ponte. E, a casa, smontare e rimontare l'aspirapolvere mi ha dato molta soddisfazione».

 

 

(…)

Che pensa della Gravidanza per altri?

«In che senso?».

 

Favorevole? Contrario?

«Anni fa un amico medico negli Usaper convincermi mi disse: "Quante volte hai usato il rene di un fratello, di un familiare vivente per salvare un paziente? Io oggi ho aiutato una ragazza a partorire il figlio di sua sorella, che non può avere bambini. Qual è la differenza tra me e te?". Sinceramente, non saprei.

Ma negli Usa sul web trovi con facilità chi mette a disposizione l'utero, il listino prezzi e la banca per il prestito. Almeno è chiaro: lo chiamano compenso, non rimborso».

 

Contrario, dunque.

«Sì, ma contrario anche al reato universale voluto da Meloni. Dopo avere sposato, da sindaco, 16 coppie gay, lesbiche e transgender, ebbi un colloquio con il Papa e gli mostrai la foto di quelle coppie con i loro bambini. Gli dissi: Santità, lei è l'unico sovrano assoluto rimasto, non ha Costituzione né Parlamento, ma ha il potere di proibire la Gpa in tutto il Pianeta? E lui: "No, certo".

ignazio marino

 

Ecco, quando una coppia gay torna dal Canada con un neonato, che cosa facciamo? Davvero lo strappiamo ai genitori e lo diamo ai servizi sociali?».

 

Come le rispose il Papa?

«Mi chiese di lasciargli la foto».

 

L'elezione in Europa è la sua rivincita?

«Più che altro provo gratitudine. Anche per diventare vicepresidente del Gruppo Green della Ue ho fatto una piccola campagna elettorale, distribuendo il mio curriculum e incontrando gli elettori. Su 50, ho preso 48 voti».

 

Marino ha votato Marino?

«Due volte, avevo anche una delega».

 

L'esperienza da sindaco stroncata dal Pd e dal fuoco amico è dimenticata?

«Ho voltato pagina. Ho avuto la fortuna che l'università di Philadelphia mi abbia voluto come vicepresidente esecutivo. Però ho sofferto. Io, che ho sempre dormito bene, mi svegliavo alle tre del mattino».

 

Si è rivolto a uno psicologo?

ignazio marino - foto lapresse

«No, ma ho fatto un percorso di ricostruzione. Avevo subìto una grave ingiustizia, e ho riflettuto molto. Anche se so di avere fatto cose buone, è stato un errore affrontare nodi complessi tutti insieme. Le bancarelle dei Tredicine. La discarica di Cerroni. Fermare i lavori del metrò per verificare lo stato di avanzamento prima di pagare.

 

Dire che la polizia municipale non può avere lo straordinario notturno dalle 16, per di più a luglio. Fare ruotare il personale dopo 25 anni. Serviva un ritmo più lento per non mettersi contro, e contemporaneamente, tutti i centri di potere».

 

ignazio marino festeggia la sua elezione al parlamento europeo

A Roma c'è chi la chiama "sindaco".

«Oggi meno. Dopo le dimissioni, per non farmi riconoscere, mi avvolgevo nella sciarpa, con il cappello tirato giù».

 

Ma perché?

«La gente mi parlava solo della vicenda del notaio, della violenza del Pd nel volersi liberare di me. Un coltello rigirato nella ferita».

 

La città come le sembra?

«Può fare grandi passi avanti grazie ai fondi del Pnrr e del Giubileo. Alla mia prima riunione di giunta scoprii che avevamo 1 miliardo 800 milioni di debito. Feci le diapositive con le cifre: non c'erano i soldi per le strade, per le scuole, per nulla. Oggi c'è una disponibilità economica mai vista prima» .

 

E il sindaco Gualtieri?

«È una persona perbene, ma l'organigramma delle società partecipate dal Comune rispecchia sempre una suddivisione delle quote su base partitica: ce n'è per tutti, così neanche il Tempo lo attacca. Tra il fare la cosa giusta e fare quella che conviene, lui sceglie quella che conviene. E chissà se si è reso conto che è in arrivo il Giubileo dei Giubilei».

 

ignazio marino vota per le elezioni europee 2024

Cioè?

«Nel 2033 saranno duemila anni dalla crocifissione di Cristo e mille dal primo Giubileo della storia».

 

Il Vaticano se ne starà occupando?

«Può scommetterci».

 

A 70 anni, esprima un desiderio.

«Mi manca un esame per il brevetto da pilota di elicottero. Bellissimo percepire, quando atterri, la compressione dell'aria sotto i piedi. E poi voglio attraversare il Pacifico in barca a vela.

 

Dovevo partire dalle Galapagos il 3 giugno 2024. Invece l'11 ero a Bruxelles, in coda per registrarmi al Parlamento. Ho dato una gran buca al comandante, ma credo abbia capito».

ignazio marino vota per le elezioni europee 2024ignazio marino con william kentridgeignazio marinoPAOLO GUARINO IGNAZIO MARINOignazio marino presenta il suo libro con franco di mareIGNAZIO MARINO SCIARPA ROMA LAZIOignazio marino presenta il suo libro 8ignazio marino presenta il suo libro 10IGNAZIO MARINOignazio marino presenta il suo libro 3ignazio marino presenta il suo libro 2ignazio marino presenta il suo libro 11ignazio marino presenta il suo libro 9IGNAZIO MARINO

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”