roberto cingolani thales alenia space

THALES E QUALE – L’AD DI LEONARDO, ROBERTO CINGOLANI, PUNTA TUTTO SULLE ALLEANZE: “STIAMO LAVORANDO SULLA CREAZIONE DI POLI EUROPEI CHE POSSANO COMPETERE ALLA PARI CON I COLOSSI AMERICANI E CINESI” – IL COLOSSO DELLA DIFESA HA INCASSATO 340 MILIONI DI DOLLARI DALLA CESSIONE DEL 6,3% DELLA CONTROLLATA AMERICANA DRS. QUELLE RISORSE SARANNO INVESTITE NELLE JOINT VENTURE, COME QUELLA IN “THALES ALENIA SPACE” – IL MEMORANDUM CON FINCANTIERI E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE PER PRODURRE GLI AEREI

ROBERTO CINGOLANI

Estratto dell’articolo di Andrea Rinaldi e Daniela Polizzi per il “Corriere della Sera”

 

«Stiamo lavorando su alleanze che devono creare poli europei su settori fondamentali della difesa». A neanche un mese di distanza dall’audizione alla Camera sulla strategia industriale di Leonardo, il ceo Roberto Cingolani ha schiacciato il primo bottone.

 

Con la cessione del 6,3% della controllata americana Drs, specializzata nell’elettronica per la Difesa, il gruppo italiano incasserà circa 340 milioni di dollari rimanendo poco sotto il 74% della società quotata al Nasdaq. Da inizio anno […] il titolo Usa ha guadagnato quasi il 63%, raggiungendo una capitalizzazione di circa 5,45 miliardi di dollari.

 

GUIDO CROSETTO ROBERTO CINGOLANI

Ora quelle risorse serviranno per gli investimenti nelle joint venture e nello sviluppo di progetti europei che, aveva sottolineato Cingolani, possano «competere alla pari con i colossi americani e cinesi». Partendo dal punto che bisogna «creare degli oggetti che non saranno solo italiani, solo tedeschi, solo francesi».

 

Saranno infatti proprio le alleanze una delle strutture portanti del piano industriale che Cingolani svelerà a inizio marzo. Il punto di partenza sarà la mappa delle alleanze già strette che potrebbero anche essere riviste attraverso la stesura di nuovi patti parasociali, come quelli nella joint venture Thalès Alenia Space che vede Leonardo al 33%.

thales alenia space

 

E questo perché Leonardo conti di più nel business crescente dei sistemi satellitari per le tlc, la navigazione e l’osservazione della Terra. E sempre Thalès potrebbe essere parte di una futura nuova alleanza nell’elettronica per la Difesa. O meglio per la sicurezza europea dove, come ha detto il ceo, Leonardo può essere «uno dei motori della creazione di uno spazio europeo della sicurezza, che è l’unica cosa che ci rende un continente forte».

 

ROBERTO CINGOLANI LORENZO MARIANI

Thalès ma anche Safrane ed Airbus possono partecipare anche se concentrati sul civile, perché l’elettronica è trasversale e pervasiva. Accanto a questo c’è un ritrovato dialogo con l’altro colosso partecipato dallo Stato, la Fincantieri guidata da un anno e mezzo da Pierroberto Folgiero.

 

Tra i due gruppi c’è già una alleanza, la Orizzonti sistemi navali, (49% Leonardo, 51% Fincantieri), e progetti industriali come i mini sommergibili e i droni. Ma assieme si può fare altro per presentarsi uniti davanti ai cliente ed esportare tecnologia a doppia firma. Leonardo cerca più coinvolgimento nel programma Global Combat Air Programme per i jet da combattimento di nuova generazione, tra Italia, Gran Bretagna e Giappone. […]

 

PIERROBERTO FOLGIERO - ROBERTO CINGOLANI

Un altro tassello della strategia si è potuto toccare ieri nello stabilimento di Pomigliano con il progetto Nemesi per la digitalizzazione industriale che prevede, tra l’altro, l’impiego dell’intelligenza artificiale nella produzione delle fusoliere degli aerei. La convinzione è che si possa avere maggiore capacità produttiva proprio grazie al digitale. […] I tempi di consegna saranno molto più rapidi, ha sottolineato Cingolani, molto più precise e di migliore qualità rispetto a tutti i competitor internazionali.

thales alenia space thales alenia space thales alenia space LORENZO MARIANI ROBERTO CINGOLANI

Ultimi Dagoreport

2025scala la russa

DAGOREPORT - LA DOMANDA CHE SERPEGGIAVA NEL FOYER DELLA SCALA, IERI SERA, ERA: “E ‘GNAZIO? DOVE STA LA RUSSA?”. COME MAI LA SECONDA CARICA DELLO STATO NON HA OCCUPATO LA POLTRONA DEL PALCO REALE, DOVE SI È SEMPRE DISTINTO NELLO STRAZIARE L’INNO DI MAMELI CON I SUOI SICULI ACUTI? IL PRESIDENTE DEL SENATO, TRA LA PRIMA DELLA SCALA SANTA E IL FESTIVAL DI SAN ATREJU, HA PREFERITO ATTOVAGLIARSI AL RISTORANTE “EL CAMINETO”, DIMORA DELLA SODALE SANTANCHÈ A CORTINA D’AMPEZZO...

john elkann mirja cartia dasiero theodore kyriakou

DAGOREPORT - DOMANI, FINALMENTE, GLI EMISSARI DI JOHN ELKANN SI DEGNERANNO DI INCONTRARE I CDR DI “REPUBBLICA” E “LA STAMPA” PER CHIARIRE LO STATO DELLA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRUPPO ANTENNA DI THEODORE KYRIAKOU. PER IL MAGNATE GRECO, I QUOTIDIANI SONO SOLO UN ANTIPASTO: IL SUO VERO OBIETTIVO SAREBBE ACQUISIRE UN'EMITTENTE TELEVISIVA - YAKI NON VEDE L'ORA DI LIQUIDARE IL GRUPPO EDITORIALE, PER FARE SEMPRE PIÙ AFFARI CON EXOR: LA CARTA RAPPRESENTA NEMMENO L'UN PER CENTO DELLA HOLDING, NON DÀ ALCUN GUADAGNO MA SOLO ROTTURE DI COJONI (E LA LINEA ANTI-TRUMP DEI DUE QUOTIDIANI È UNA ROGNA PER IL SEMPRE PIÙ AMERICANO JOHN) - KYRIAKOU HA SUBITO INIZIATO CON IL PIEDINO SBAGLIATO LA CAMPAGNA D’ITALIA: HA SCELTO COME ADVISOR NIENTEMENO CHE MIRJA CARTIA D’ASERO, EX AD DEL “SOLE 24 ORE” CHE AL QUOTIDIANO DI CONFINDUSTRIA RICORDANO PIÙ PER I CONTENZIOSI E LE RICHIESTE DI BONUS CHE PER I RISULTATI EDITORIALI O FINANZIARI...

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”