alessandro giuli massimo cacciari

“GIULI LA SMETTA CON QUESTO COMPLESSO D'INFERIORITÀ CHE LO DANNEGGIA” – MASSIMO CACCIARI RIDICOLIZZA IL MINISTRO BASETTONI CHE, IRRITATO DALLE CRITICHE DI ELIO GERMANO E DAGLI SFOTTÒ DI GEPPI CUCCIARI, HA DETTO CHE A “SINISTRA SONO RIMASTI SOLO I COMICI” – IL FILOSOFO: “GIULI È SIMPATICO, CARINO, MA NON SA NIENTE. MA QUALE EGEMONIA CULTURALE? L'EGEMONIA LA FACEVA GIOVANNI GENTILE DURANTE IL FASCISMO. NELLE UNIVERSITÀ C'È UNA SPARTIZIONE ASSOLUTA: UN TERZO DI SINISTRA, UN TERZO CATTOLICI E UN TERZO PER CASO…” – VIDEO

Estratto dell’articolo di Francesca Schianchi per “La Stampa”

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

«La smetta il ministro Giuli con questo complesso d'inferiorità che lo danneggia», sbotta il filosofo Massimo Cacciari. Ospite a un'iniziativa di Fratelli d'Italia, sabato a Firenze, il titolare della Cultura, irritato dalle critiche di Elio Germano e dagli sfottò di Geppi Cucciari in occasione dei David di Donatello, se n'è uscito dicendo che a sinistra «avevano intellettuali e li hanno persi, si sono poi affidati agli influencer, ora gli sono rimasti i comici e basta».

 

È così, professor Cacciari, alla sinistra restano solo i comici?

«Ma dai, è una battuta da comico».

 

massimo cacciari a otto e mezzo 6

Comico il ministro?

«Massì, Giuli è simpatico, carino, ma non sa niente. Il lavoro intellettuale non è di destra o di sinistra. Può essere giudicato in base al contesto storico più vicino a una parte rispetto a un'altra, ma il dovere dell'intellettuale è cercare di dire le cose come stanno».

 

Raccontare la realtà…

«Poi ogni dottrina è una prospettiva e non la totalità, quindi limitata, e può risultare parziale o anche erronea. Ma il dovere dell'intellettuale consiste nel cercare di dire la realtà, Giuli se la metta via… Sono gli altri poi a etichettare: "Quello è un intellettuale di sinistra", come hanno fatto con me. Ma non è un problema come ti considerano gli altri, devi essere in pace col tuo dio: cercare di dire il reale».

 

[...]

 

ALESSANDRO GIULI - FOTO LAPRESSE

Eppure la destra insiste sull'idea di dover cambiare l'egemonia culturale…

«Ma perché su un piano storico le forze di destra, in Italia e in Europa, stanno cercando di legittimarsi culturalmente, di dimostrare che hanno una cultura e una tradizione. Fanno bene, poverini, perché la sinistra ha a lungo ignorato la cultura contraria rispetto alla sua».

 

Quindi hanno ragione a dire che a lungo c'è stata una egemonia culturale di sinistra?

«Ma dove? L'egemonia c'è quando una parte egemonizza tutto ciò che conta, gli organismi che decidono, le cattedre universitarie. L'egemonia la faceva Giovanni Gentile durante il fascismo. Quello che c'è stato è il fatto che alcuni tra i più importanti artisti, scrittori e filosofi della seconda metà del Novecento si sono orientati dal punto di vista politico più verso partiti di sinistra. Semmai c'è stata una vaga egemonia sul piano della politica editoriale, un maggior peso della sinistra».

 

Pietrangelo buttafuoco e Alessandro Giuli - inaugurazione padiglione italia - biennale architettura

Nelle Università però si è spesso detto che ci fosse una predominanza di docenti di sinistra, non è così?

«Macché, c'era una spartizione assoluta: un terzo di sinistra, un terzo cattolici e un terzo per caso. Nessuna egemonia di sinistra».

 

E quelli di destra?

«Finché erano fascisti ti credo che non ci fossero: l'apologia di fascismo è reato. Ora che sono diventati democratici e postfascisti eccoli qui».

 

[...]

 

È vero che la cultura di destra è più popolare e quella di sinistra più salottiera?

«Non lo credo assolutamente. Ci sono artisti popolarissimi di sinistra, poi ce ne saranno anche di destra, sempre per restare a questa categorizzazione sbagliata. La maggior parte degli intellettuali più seri non sono di destra o sinistra, ma capita loro di prendere posizione in un modo o nell'altro».

 

Giuli rivendica anche di aver visitato il Vittoriale di D'Annunzio, dopo 50 anni che un ministro non ci andava…

«Ha fatto bene, io ci sono appena andato a fare una conferenza, è un posto divertentissimo».

 

Almeno su questo sarete d'accordo…

Giovanni Gentile

«Ma guardi, appena nominato alla guida del Maxxi di Roma, chiamò il sottoscritto per propormi di fare di una discussione».

 

E lei cosa rispose?

«Andai molto volentieri. Parlammo di cultura umanistica e scientifica, senza che né uno né l'altro tirasse fuori la destra o la sinistra. Così dovrebbe fare, come sta facendo Pietrangelo Buttafuoco alla Biennale: fa cose che possono piacere oppure no, ma non in una logica di categorie politiche».

 

È quello che consiglia di fare a Giuli?

«Quando venne nominato ministro, proprio su La Stampa gli indirizzai una lettera aperta: smettila con ‘ste scemenze di destra e sinistra, basta col revanscismo. Ora gli dico: stai tranquillo, quando ti agiti dimostri solo di avere un complesso d'inferiorità. Lascia che ti critichino e quando parli di cultura preoccupati solo di dire: questo è interessante, quest'altro no».

ALESSANDRO GIULI E BRUNO VESPA - CINQUE MINUTI Alessandro Giuli - inaugurazione padiglione italia - biennale architettura

 

 

Ultimi Dagoreport

tommaso inzaghi

DAGOREPORT - IL TRASFERIMENTO DI SIMONE INZAGHI IN ARABIA? UN AFFARE DI FAMIGLIA. L’ARTEFICE DELL’OPERAZIONE CHE HA PORTATO L’EX ALLENATORE DELL’INTER ALLA CORTE DELL’AL-HILAL È STATO TOMMASO INZAGHI, IL FIGLIO DI SIMONE E DI ALESSIA MARCUZZI, PROCURATORE CHE FA PARTE DELL'AGENZIA DI FEDERICO PASTORELLO, LA P&P SPORT MANAGEMENT – LE LAUTE COMMISSIONI, LA TRATTATIVA CHE ANDAVA AVANTI DA TEMPO (GIÀ PRIMA DEL RITORNO CON IL BARCELLONA SIMONE INZAGHI AVEVA PROPOSTE DALL’ARABIA), LO STRANO MESSAGGIO SOCIAL DI TOMMASO INZAGHI E LE VOCI SU UNO SPOGLIATOIO IN TENSIONE PRIMA DELLA FINALE DI CHAMPIONS PER...

francesco gaetano caltagirone alberto nagel francesco milleri

DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI PRANZO SAPREMO L’ESITO DELLA GUERRA DICHIARATA DAL GOVERNO MELONI PER ESPUGNARE IL POTERE ECONOMICO-FINANZIARIO DI MILANO - LO SCONTRO SI DECIDERÀ SUL FILO DI UNO ZERO VIRGOLA - I SUDORI FREDDI DI CALTARICCONE DI FINIRE CON IL CULO A TERRA NON TROVANDO PIÙ A SOSTENERLO LA SEDIA DI MILLERI SAREBBERO FINITI – L’ATTIVISMO GIORGETTI, DALL’ALTO DELL’11% CHE IL MEF POSSIEDE DI MPS – L’INDAGINE DELLA PROCURA DI MILANO SU UNA PRESUNTA CONVERGENZA DI INTERESSI TRA MILLERI E CALTAGIRONE, SOCI DI MEDIOBANCA, MPS E DI GENERALI - ALTRO GIALLO SUL PACCHETTO DI AZIONI MEDIOBANCA (2%?) CHE AVREBBE IN TASCA UNICREDIT: NEL CASO CHE SIA VERO, ORCEL FARÀ FELICE LA MILANO DI MEDIOBANCA O LA ROMA DI CALTA-MELONI? AH, SAPERLO….

iran israele attacco netanyahu trump khamenei

DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN VIOLENTISSIMO ATTACCO MISSILISTICO CON DRONI, RISPOSTA DI TEHERAN ALL'"OPERAZIONE LEONE NASCENTE" DI NETANYAHU, CHE QUESTA MATTINA HA COLPITO IL PRINCIPALE IMPIANTO DI ARRICCHIMENTO IRANIANO, UCCIDENDO L'INTERO COMANDO DELL'ESERCITO E DELLE GUARDIE RIVOLUZIONARIE. LA MAGGIOR PARTE DI LORO È STATA FATTA FUORI NELLE PROPRIE CASE GRAZIE AI DRONI DECOLLATI DALLE QUATTRO BASI SOTTO COPERTURA DEL MOSSAD A TEHERAN - ISRAELE HA DICHIARATO LO STATO DI EMERGENZA: GLI OSPEDALI SPOSTANO LE OPERAZIONI IN STRUTTURE SOTTERRANEE FORTIFICATE - TRUMP HA AVVERTITO OGGI L'IRAN DI ACCETTARE UN ACCORDO SUL NUCLEARE "PRIMA CHE NON RIMANGA NULLA", SUGGERENDO CHE I PROSSIMI ATTACCHI DI ISRAELE CONTRO IL PAESE POTREBBERO ESSERE "ANCORA PIÙ BRUTALI" - VIDEO

lauren sanchez jeff bezos venezia

FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA FESTICCIOLA PER 250 INVITATI DISTRIBUITI TRA QUATTRO HOTEL: GRITTI, AMAN, CIPRIANI E DANIELI - NIENTE CHE LA SERENISSIMA NON POSSA SERENAMENTE SOSTENERE, E NULLA A CHE VEDERE CON LE NOZZE MONSTRE DELL'INDIANO AMBANI, CHE BLOCCARONO MEZZA ITALIA SOLO PER IL PRE-TOUR MATRIMONIALE – DITE AI MANIFESTANTI IN CORTEO "VENEZIA NON E' IN VENDITA" CHE I 10 MILIONI DI EURO SPESI DA MR.AMAZON SI RIVERSERANNO A CASCATA SU RISTORATORI, COMMERCIANTI, ALBERGATORI, GONDOLIERI E PUSHER DELLA CITTÀ…

tajani urso vattani peronaci azzoni antonio adolfo mario marco alessandro

DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE SOSPESA PER L’OPPOSIZIONE DI UN MINISTRO (URSO) IRATO PERCHÉ IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO È FINITO A NAIROBI ANZICHÉ A BUCAREST - DAL CDM SONO USCITI SOLO GLI AMBASCIATORI STRETTAMENTE URGENTI. ALLA NATO SBARCA AZZONI, MENTRE PERONACI VOLA A WASHINGTON. E’ LA PRIMA VOLTA CHE LA PIÙ IMPORTANTE SEDE DIPLOMATICA VIENE OCCUPATA DA UN MINISTRO PLENIPOTENZIARIO ANZICHÉ DA UN AMBASCIATORE DI GRADO (FRA DUE ANNI È GIA’ PRONTO IL FIDO CONSIGLIERE DIPLOMATICO DI LADY GIORGIA, FABRIZIO SAGGIO) – IL MALDESTRO MARIO VATTANI IN GIAPPONE, ANCHE SE ERA WASHINGTON LA SCELTA IDEALE DELLA FIAMMA MAGICA (MATTARELLA AVREBBE SBARRATO IL PASSO) – LA LISTA DI TUTTI GLI AMBASCIATORI SOSPESI….

giorgia meloni antonio tajani matteo salvini giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU ROTTAMAZIONE E TAGLIO ALL'IRPEF - GIORGIA MELONI DAVANTI AI COMMERCIALISTI PARLA DI SFORBICIATA AL CUNEO E LODA MAURIZIO LEO, "DIMENTICANDOSI" DI GIORGETTI. CHE ALZA I TACCHI E SE NE VA SENZA PARLARE - LA LEGA PRETENDE UN'ALTRA ROTTAMAZIONE, FORZA ITALIA E FDI CHIEDONO PRIMA DI TAGLIARE LE TASSE AL CETO MEDIO - PECCATO CHE I SOLDI PER ENTRAMBI I PROVVEDIMENTI, NON CI SIANO - LA LISTA DEGLI SCAZZI SI ALLUNGA: RISIKO BANCARIO, CITTADINANZA, POLITICA ESTERA, FISCO E TERZO MANDATO - VANNACCI METTE NEL MIRINO I GOVERNATORI LEGHISTI ZAIA E FEDRIGA CON UNA SPARATA, A TREVISO, CONTRO IL TERZO MANDATO: IL GENERALE, NOMINATO VICESEGRETARIO DA SALVINI, È LA MINA CHE PUÒ FAR SALTARE IN ARIA LA FRAGILE TREGUA NEL CARROCCIO (E DUNQUE NEL CENTRODESTRA)