maria giovanna elmi

DALL'INTERVISTA A GIULIO ANDREOTTI AL DUE PICCHE DI PAPA FRANCESCO, LA “FATINA” MARIA GIOVANNA ELMI SI RACCONTA: "PRESENTAI SENZA ALCUN CACHET IL PRIMO SANREMO A COLORI NEL 1977. CATERINA BALIVO INSISTETTE NEL VOLER CONOSCERE I MOTIVI DELL’ANNULLAMENTO DEL MIO PRIMO MATRIMONIO DALLA SACRA ROTA? NON HA CAPITO CHE DOVEVA FERMARSI" - L'INCONTRO CON NAPOLITANO, L'AMORE CON UN IMPRENDITORE FRIULANO (“LO CONOBBI PERCHÉ VENNE IN SOCCORSO ALLA TROUPE DI 'SERENO VARIABILE' BLOCCATA NELLA NEVE”) E QUELLA VOLTA CHE CI RIMASE MALE PERCHE' PAPA FRANCESCO...

 

Elvira Serra per corriere.it - Estratti

 

Maria Giovanna Elmi, ricorda il primo giorno di lavoro in Rai?

«Ammetto di no. Ma uno dei primi ricordi fu quando mi mandarono nello studio dove era appena arrivato Mal per cantare e io dovevo presentarlo».

 

maria giovanna elmi 3

Non erano già i tempi del vostro «Il dirigibile», dove lei era la fata Azzurrina e lui il Comandante?

«No, molto prima. Avevo iniziato in Rai come annunciatrice supplente nel 1968».

 

Come andò con Mal?

«Entrata in studio, sentii il regista chiedere a gran voce dov’era la truccatrice: Mal aveva la fronte un po’ lucida e bisognava sistemarla. Mi feci avanti, estrassi dalla borsetta piumino e cipria, e gliela asciugai. Dopo, alcune ragazze mi avvicinarono per chiedermi quanto volevo per il piumino: lo avrebbero comprato!».

 

(...)

È vero che scoprì dai turni di dover presentare Sanremo, nel 1977?

«Sì, tra l’altro sarebbe stato il primo Sanremo della tv a colori, può immaginare la mia emozione. L’abito bianco che indossavo la sera della finale me lo aveva prestato Sabina Ciuffini. L’anno dopo ne avevo uno nero che è finito nel Museo della Radio e della Televisione Rai a Torino. Per me nessun cachet, ebbi solo l’indennità di trasferta».

 

Che ricordo ha di Mike Bongiorno?

«Bellissimo. Era un uomo generoso. Durante quel primo Sanremo mi aiutò dandomi una scatola con le schede di tutti i cantanti in gara, in modo da non dover improvvisare, se fosse servito dire qualcosa in più oltre al titolo della canzone».

 

Condusse lui il programma che la consacrò la più amata delle annunciatrici.

maria giovanna elmi 45

«Sì, nel 1981. Vinsi con il 40 per cento delle preferenze. Poi, quando passò a Mediaset, condusse una gara simile che includeva anche le annunciatrici della sua rete. E io vinsi di misura sulla seconda, con la stessa percentuale. Tempo dopo chiese il permesso alla Rai per avermi al Cantavip, dove si erano esibiti tra gli altri Nino Manfredi, Alberto Sordi, Gina Lollobrigida. Disse cose tanto belle di me, quando sono giù di corda me le riascolto».

 

(...)

Corrado?

«Troppo divertente, era imprevedibile! Una volta doveva fare la réclame della Polaroid e mi chiese di andare dietro le quinte e di mettermi il costume da bagno: lì mi fecero delle foto. Poi quando tornai lui scherzò con i telespettatori: “Guardate cosa riesce a fare questa macchina fotografica?”, fingendo che la Polaroid restituisse il bikini anche quando si indossavano gli abiti. Mi faceva fare gli annunci ballando, un’altra volta mi chiese di farli sotto il pianoforte a coda».

 

Vi vedevate fuori dal lavoro?

maria giovanna elmi

«No, con nessuno. A parte che ai tempi non esistevano i cellulari, ma io non avevo il numero di casa di nessuno di loro. Né mi sognavo di chiederlo, ero molto rispettosa dei ruoli».

 

(...)

 

Giulio Andreotti? Lo intervistò per le Europee del 1989.

«Era stato lui a chiedere che fossi io. Lo incontrai nel suo ufficio in piazza San Lorenzo in Lucina, all’ultimo piano. Tempo dopo lo intervistai per un libro che avevo scritto con Matilde Amorosi, Cibo indiscreto. In quell’occasione avevo interpellato anche Gianni De Michelis e Giorgio Napolitano, ai tempi dirigente del Pci e presidente del gruppo dei deputati alla Camera».

 

Come lo convinse?

«Ora non ricordo, ma ricordo benissimo il nostro appuntamento in via delle Botteghe Oscure, lui elegantissimo, con l’orologio nel gilet. Quando gli chiesi una foto per il libro, me ne fece avere una in barca con suo figlio».

 

Osvaldo Bevilacqua?

MARIA GIOVANNA ELMI - LA VOLTA BUONA

«Ci sentiamo di rado. Da poco gli ho scritto per fargli gli auguri per il compleanno del suo “bambino” e mi ha risposto che ormai ha 17 anni! Il tempo passa... Con lui ho fatto Sereno Variabile per 10 anni. Ogni tanto mi riguardo le registrazioni che mi aveva regalato un ammiratore e che ho riversato sul digitale: quanto eravamo bravi, sapevamo tutto a memoria, il regista pure era bravissimo».

 

 

(...)

Grazie a «Sereno Variabile» ha conosciuto suo marito, l’imprenditore friulano Gabriele Massarutto.

«Era il 13 dicembre del 1986, venne in soccorso alla nostra troupe bloccata nella neve. Ci siamo sposati sette anni dopo, lo stesso giorno».

 

Prima del Covid organizzavate feste di compleanno con centinaia di invitati. Ad agosto per i vostri 85 cosa avete fatto?

maria giovanna elmi

«Eravamo soli, tranquilli. Ora ci concentriamo di più sugli anniversari di nozze. Per il 27°, che sono le nozze di giaietto, abbiamo indossato le nostre tute da sci nere, il colore della pietra, io ho ripreso il bouquet di fiori di quando mi sono sposata e abbiamo stappato sulla neve una bottiglia di bollicine. Per il 30°, le nozze di perla, eravamo a Miami, ci siamo infilati le nostre vecchie mute e siamo andati sott’acqua a prendere una conchiglia».

 

Vivete tra Tarvisio e Miami. Dove preferisce?

«A me piace il mondo. Va bene ovunque, purché ci sia con me Gabriele».

 

Una sua fissa era far venire papa Francesco al Santuario del Monte Lussari. Riproverà con Leone XIV?

«Tocca un tasto dolente. Ci rimasi molto male con Francesco. Ero andata a portargli in Vaticano uno scatolone con migliaia di cartoline che lo invitavano in quel santuario, un luogo di pace all’incrocio tra Austria, Slovenia e Italia, dove si incontrano le tre etnie che hanno dato vita all’Europa: il ceppo latino, quello slavo e il germanico. Francesco mi disse di sì, e i giornali austriaci titolarono con la notizia. Poi non se ne fece nulla».

maria giovanna elmi 33

 

Beh, aveva altre priorità. E la salute non lo ha assistito.

«Però mi aveva detto sì. Ora non me la sento di rifare tutta la trafila e deludere un’altra volta le persone di Tarvisio».

 

(...)

Non posso non chiederle dell’incidente con Caterina Balivo a «La volta buona», quando insistette nel voler conoscere i motivi dell’annullamento del suo primo matrimonio dalla Sacra Rota.

MARIA GIOVANNA ELMI

«La settimana dopo mi invitò di nuovo in trasmissione per scusarsi pubblicamente. Oggi la tv si fa così, non è più come un tempo, quando aveva il compito di educare i telespettatori. Mi dispiace che si sia trovata in quella situazione, lei è molto carina e spigliata. Non ha capito che doveva fermarsi, c’è modo e modo di parlare delle cose».

 

Ha ancora dei sogni nel cassetto?

«Io ho un armadio pieno di cassetti! Finora ho fatto soltanto le prove generali».

MARIA GIOVANNA ELMI mike bongiornoMARIA GIOVANNA ELMI TONY CURTISSYLVESTER STALLONE MARIA GIOVANNA ELMIMARIA GIOVANNA ELMImaria giovanna elmi 15maria giovanna elmimaria giovanna elmi 1maria giovanna elmi 2maria giovanna elmi 16maria giovanna elmi 11CORRADO RIZZA MARIA GIOVANNA ELMI

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte roberto fico vincenzo de luca eugenio giani

DAGOREPORT - PARAFRASANDO NANNI MORETTI, CON LEADER DEL CALIBRO DI ELLY SCHLEIN E DI GIUSEPPE CONTE, ''IL CENTROSINISTRA NON VINCERA' MAI'' - IN TOSCANA, I DUE "GENI" HANNO TENTATO DI ESTROMETTERE IL “CACICCO” EUGENIO GIANI, REO DI SANO RIFORMISMO, CHE SI È DIMOSTRATO CAVALLO VINCENTE – IN CAMPANIA, INVECE, RISCHIANO DI ANDARE A SBATTERE CON IL CAVALLO SBAGLIATO, IL FICO DI GIUSEPPE CONTE, CHE TRABALLA NEI SONDAGGI: URGE UN FORTE IMPEGNO DI RACCOLTA VOTI DEL "CACICCO" TANTO DISPREZZATO DA ELLY: VINCENZO DE LUCA (CHE A SALERNO SE LA DEVE VEDERE CON IL CONCITTADINO E CANDIDATO DEL CENTRODESTRA, CIRIELLI) – CON L’INCONSISTENZA STORICA DEL M5S A LIVELLO LOCALE, IL “CAMPOLARGO” VA AL PIU' PRESTO ACCANTONATO: TROPPI "PRINCIPI" DIVERSI TRA PD E M5S PER UN'ALLEANZA, MEGLIO UNA COALIZIONE IN CUI OGNUNO CORRE COL SUO PROGRAMMA CERCANDO DI MASSIMIZZARE IL CONSENSO - SOLO DOPO IL VOTO, IN CASO DI VITTORIA, SI TROVA L'ACCORDO (E COME DIMOSTRA LA COALIZiONE DEL GOVERNO MELONI, LA GESTIONE DEL POTERE È IL MIGLIOR PROGRAMMA...) - VIDEO

giorgia meloni guido crosetto

IL "FRATELLASTRO" CROSETTO FA BALLARE GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI: “SE GLI STATI EUROPEI NON RINUNCIANO ALLA LORO SOVRANITÀ IN ALCUNI SETTORI, SONO MORTI. SULLA DIFESA DOBBIAMO METTERE ASSIEME I 27 PAESI UE IN UN SOLO PROGETTO COMUNE” – LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA DIFESA È ALL’OPPOSTO DI QUELLA SOVRANISTA DELLA DUCETTA, CHE PIÙ VOLTE IN PASSATO HA REMATO CONTRO IL PROGETTO DI UN ESERCITO UNICO EUROPEO: “SAREBBE UNA INUTILE DUPLICAZIONE. IL SISTEMA DI DIFESA OCCIDENTALE È BASATO SULLA NATO, E NELLA NATO CI SONO ESERCITI NAZIONALI CHE COOPERANO TRA DI LORO. IO VOGLIO PIUTTOSTO UNA COLONNA EUROPEA DELLA NATO” – CHISSA' CHI ALLA FINE DIRA' L'ULTIMA PAROLA... - VIDEO

mauro gambetti papa leone mazza baseball san pietro pipi sagrato

DAGOREPORT: IL PISCIO NON VA LISCIO – PAPA LEONE XIV E’ FURIOSO DOPO IL SACRILEGIO COMPIUTO DALL’UOMO CHE HA FATTO PIPI’ SULL’ALTARE DELLA BASILICA DI SAN PIETRO – IL PONTEFICE HA ORDINATO UN RITO RIPARATORIO “URGENTE” E, SOPRATTUTTO, HA FATTO IL CULO AL CARDINALE GAMBETTI, ARCIPRETE DELLA BASILICA VATICANA, CON UN CONFRONTO “TEMPESTOSO”: E’ IL TERZO GRAVE EPISODIO IN POCO PIU’ DI DUE ANNI AVVENUTO NELLA CHIESA PIU’ IMPORTANTE DEL MONDO – NEL MIRINO FINISCONO ANCHE GLI UOMINI DELLA GENDARMERIA VATICANA, INCAPACI DI INTERVENIRE TEMPESTIVAMENTE E DI PREVENIRE GESTI SACRILEGHI DELLO SVALVOLATO DI TURNO – VIDEO!

spionaggio paragon spyware giorgia meloni fazzolari mantovano giorgetti orcel francesco gaetano caltagirone flavio cattaneo

DAGOREPORT - E TRE! DALLO SPIONAGGIO DI ATTIVISTI E DI GIORNALISTI, SIAMO PASSATI A TRE PROTAGONISTI DEL MONDO DEGLI AFFARI E DELLA FINANZA: CALTAGIRONE, ORCEL, CATTANEO - SE “STAMPA” E “REPUBBLICA” NON LI FANNO SMETTERE, VEDRETE CHE OGNI MATTINA SBUCHERÀ UN NUOVO E CLAMOROSO NOME AVVISATO DI AVERE UN BEL SPYWARE NEL TELEFONINO - COME NEL CASO DEGLI ACCESSI ABUSIVI ALLA PROCURA ANTIMAFIA (FINITI IN CHISSÀ QUALCHE SCANTINATO), I MANDANTI DELLO SPIONAGGIO NON POSSONO ESSERE TROPPO LONTANI DALL’AREA DEL SISTEMA DEL POTERE, IN QUANTO PARAGON FORNISCE I SUOI SERVIZI DI SPYWARE SOLO AD AUTORITÀ ISTITUZIONALI - A QUESTO PUNTO, IL CASO È CORNUTO: O SI SONO TUTTI SPIATI DA SOLI OPPURE IL GOVERNO MELONI DEVE CHIARIRE IN PARLAMENTO SE CI SONO APPARATI “FUORILEGGE”. PERCHÉ QUANDO IL POTERE ENTRA NEI CELLULARI DEI CITTADINI, NON C’È PIÙ DEMOCRAZIA…

matteo salvini roberto vannacci giorgia meloni massimiliano fedriga luca zaia

DAGOREPORT – GIORGIA MELONI HA GLI OCCHI PUNTATI SULLA TOSCANA! NELLA REGIONE ROSSA SARÀ CONFERMATO EUGENIO GIANI, MA ALLA DUCETTA INTERESSA SOLO REGISTRARE IL RISULTATO DELLA LEGA VANNACCIZZATA – SE IL GENERALE, CHE HA RIEMPITO LE LISTE DI SUOI FEDELISSIMI E SI È SPESO IN PRIMA PERSONA, OTTENESSE UN RISULTATO IMPORTANTE, LA SUA PRESA SULLA LEGA SAREBBE DEFINITIVA CON RIPERCUSSIONI SULLA COALIZIONE DI GOVERNO – INOLTRE ZAIA-FEDRIGA-FONTANA SONO PRONTI A UNA “SCISSIONE CONTROLLATA” DEL CARROCCIO, CREANDO DUE PARTITI FEDERATI SUL MODELLO DELLA CDU/CSU TEDESCA - PER LA MELONI SAREBBE UNA BELLA GATTA DA PELARE: SALVINI E VANNACCI POTREBBERO RUBARLE VOTI A DESTRA, E I GOVERNATORI IMPEDIRLE LA PRESA DI POTERE AL NORD...

matteo salvini luca zaia giorgia meloni orazio schillaci

FLASH! – L’”HUFFPOST” RIPORTA CHE SALVINI VUOL CONVINCERE LUCA ZAIA A PORTARE IL SUO 40% DI VOTI IN VENETO MA SENZA CHE IL SUO NOME BRILLI SUL SIMBOLO – PER ACCETTARE IL CANDIDATO LEGHISTA STEFANI, LA MELONA INSAZIABILE, PAUROSA CHE L’EX GOVERNATORE VENETO PORTI VIA TROPPI VOTI A FDI, L’HA POSTO COME CONDIZIONE A SALVINI – PER FAR INGOIARE IL ROSPONE, OCCORRE PERÒ CHE ZAIA OTTENGA UN INCARICO DI PESO NEL GOVERNO. IL MAGGIORE INDIZIATO A LASCIARGLI LA POLTRONA SAREBBE ORAZIO SCHILLACI, MINISTRO TECNICO IN QUOTA FDI, ENTRATO IN COLLISIONE CON I TANTI NO-VAX DELLA FIAMMA - AVVISATE QUEI GENI DI PALAZZO CHIGI CHE ZAIA SUI VACCINI LA PENSA ESATTAMENTE COME SCHILLACI…