isabella biagini

ISABELLA BIAGINI FOR EVER- SE NE VA A 74 ANNI L’ATTRICE-DIVA DEGLI ANNI ’60-’70 - DA ANTONIONI AL VARIETÀ, L’AMICIZIA CON LA MAGNANI: 'CI RESTÒ MOLTO MALE QUANDO MI SPOSAI. “MA CHE CE FAI DE ‘STO PELATO?, MI DISSE...' - IL RICORDO DI DOTTO E IL SUO OMAGGIO IN FORMA DI ROMANZO - "AVEVA SMESSO DI ESISTERE QUEL 17 DICEMBRE DEL 1999, IL GIORNO IN CUI SUA FIGLIA MONICA MORÌ PER UN CANCRO FULMINANTE AL FEGATO" – VIDEO

 

Da ansa.it

 

isabella biagini 9

E' morta a Roma l'attrice, show girl e imitatrice Isabella Biagini. Aveva 74 anni Malata da tempo, era ricoverata in un hospice della capitale. Nata nel 1943 a Roma, il vero nome era Concetta Biagini, aveva esordito nel 1955 con una piccola parte nel film Le amiche di Michelangelo Antonioni. 

 

Poi il passaggio alla tv, con ruoli comici e da svampita in tanti varietà degli anni Sessanta e Settanta e la partecipazioni a diverse commedie all'italiana da Amore all'italiana di Steno a Boccaccio di Bruno Corbucci, e commedie musicali da Non cantare, spara (1968) con il Quartetto Cetra a Bambole, non c'è una lira (1978) e C'era una volta Roma (1979).

 

isabella biagini 8

Ironica e dissacrante, aveva un talento anche come imitatrice, indimenticabile la sua Mina. Segnata da una vita sentimentale difficile e da due matrimoni falliti, ha avuto una figlia Monica, morta nel 1998. Nel 2016 aveva denunciato la sua difficile condizione economica.

 

 

2. IL RICORDO DI GIANCARLO DOTTO

Giancarlo Dotto per Dagospia

 

isabella biagini 7

L’ultima volta l’ho incontrata prima di Natale in una camera del “Rouge e Noir”, un albergo della periferia romana. Non era più una camera d’albergo, ma un luogo dell’orrore, e lei non era più Isabella, ma una donna deformata dal dolore che voleva intensamente solo una cosa, morire. In realtà, aveva smesso di esistere quel 17 dicembre del 1999, il giorno in cui sua figlia Monica morì per un cancro fulminante al fegato.

isabella biagini 6

Le consegnai una copia di “Anime dannate”, il mio privatissimo omaggio in forma di romanzo a lei e alla sua straziante, bellissima, imperdonabile storia. Non so se ha fatto in tempo a leggerlo. So che la sua voce mi farà compagnia per sempre. E le sue fulminanti sintesi. E il suo lamento. Sempre interrotto e disdetto da una geniale pagliacciata. I suoi monologhi sono carne viva. Parte integrante del mio, suo, nostro romanzo.

giancarlo dotto isabella biagini con l'inseparabile richard gere

 

Estratti del libro di Giancarlo Dotto “Anime dannate” (Ed. Rizzoli)

 

“…Sarebbe potuta diventare la più grande attrice italiana del dopoguerra. Lei insieme alla Magnani. Tutte le altre a distanza. Se solo lo avesse voluto. Se solo avesse avuto un minimo d’ambizione. Se fosse stata meno bella, meno pazza e meno pupazza. E meno madre. Erano in tanti a dirlo. Che aveva lo stesso genio buffone ma anche la malinconia balenga dei grandi. E poi tutte quelle fobie. “Quando ballavo tenevo sempre il sedere all’infuori, alla Totò, per non sentire addosso l’animalone in fregola. Sai com’è…”

 

isabella biagini con moravia e marta marzottoisabella biagini 5

Non gliene fregava niente di niente. A tredici anni era già quello che non voleva essere, la bonona pronta per il grande equivoco, la bambola da manuale per i maniaci che la pedinavano, le bussavano alla porta e la volevano scopare con la scusa di chiederla in sposa. Non sapendo che tutte le star, le vere star, sono frigide perché non ce la fanno a esistere. Le piaceva fare la star, non le piaceva esserlo. Le importava solo tornare a casa il prima possibile, fuori dalle mischie di quegli osceni pagliacci in cui le capitava senza volerlo di essere sempre la migliore, e rovesciare sul tavolo della cucina il fagotto di banconote sudate, arrotolate con l’elastico, guadagnate quella sera, che lei si nascondeva nel seno per evitare di essere rapinata, anche due milioni a volta negli anni d’oro. Contarli una, due, tre volte e poi ficcarsi sotto le coperte, insieme a mamma e figlia…

isabella biagini 4

 

“Diventai intima della Magnani, della sua casa a Palazzo Altieri, dei suoi gatti bianchi, rosa e neri, neri come le lacrime che le gocciolavano giù per amore,  da quei suoi occhi enormi con le pagliuzze d’oro, lei,  un cuore grande così, dentro la sua vestaglia tigrata. Mi adottò come una figlia e ci restò molto male quando mi sposai: “Ma che ce fai de ‘sto pelato?...Tu sei un fiore, sei fresca, che te serve ‘sto pupazzo spennacchiato… ‘Sta storia della santarella che arriva vergine al matrimonio, ma dai, vatte’ a fa’ ‘na scopata ogni tanto figlia mia, tanto, buco c’è e buco rimane”. Quanto aveva ragione! Anna era una grande passionaria, una lupa nel letto, un decolleté strepitoso, nessuna come lei dalla vita in su, il vitino stretto, le spalle importanti, il seno bellissimo, né Lana Turner, né Kim Novak. E poi questa faccia da lupa…Il resto, sotto, da buttare nel cesso…La Magnani era tutto un mistero…Che donna! Se nasci bella ma caciottara, puoi trovare al massimo una sturacessi, finché ti regge la carne, ed è già grasso che cola.

isabella biagini 3

 

E poi questo mi raccontava della figlia e questo ho riportato integralmente nel mio, suo, nostro libro. Lei che da allora cadeva quasi ogni notte dal letto in preda agli incubi.

 

“…Da quando ti ho perso figlia mia, il pagliaccio si sveglia tutte le mattine con il dolore infinito addosso della madre. E cade dal letto. Che è grande, ma sembra la cuccia di una nana, troppo piccolo per uno strazio così grande. Tu ed io. Tu che profumavi di latte. Io, che allattavo te e anche mio fratello piccolo. Insieme, la madre e il clown, sono uno

spettacolo, questo sì, che non si può raccontare… Ridi pagliaccio, vesti la giubba e la faccia infarina, ridi pagliaccio, tramuta in lazzi lo spasmo e il pianto, ridi

isabella biagini 2

pagliaccio sul tuo amore infranto, ridi del duol che t’avvelena il cor!...

 

…Andavamo a misurarti l’abito da sposa, Monica, il giorno in cui per la prima volta ti sei sentita mancare… Eri la bambola che avevo sempre sognato, sai quelle bambole

che si vendevano alla stazione con questi grandi occhi celesti che piacevano tanto al Genio di Rimini… Non stavo nella pelle il giorno che me l’hanno messa al seno. Ho

rinunciato a tutto per te. Anche quando facevo la pupazza allegra in giro per l’Italia. Ricordi? Non dormivo mai fuori, tornavo all’alba con i maritozzi alla panna, il trucco

isabella biagini 18

sbafato, viaggiando sui treni, di notte. Mia figlia doveva trovarmi lì quando si svegliava. “Ciao mami”, e io lì con le occhiaie, presente, il trucco sfatto alla Charlot…

 

Scusami se piango. Ha sofferto troppo questa mia bambina, con un padre assente e una madre clown, costretta a far ridere per pararsi il culo, perché se ridevano non ti accoltellavano. Eri un altro di quegli angeli cui hanno gettato la melma addosso, il mio angelo. Da allora piango. Tutto ciò che èbello, tutto ciò che ci manca, deve essere pisciato dagli occhi, perché sono gli angeli che piangono. Tu con me… Io non potevo fare di più. Non sono mai stata madre nemmeno di me stessa, di questa bambina con le calzette rosa che porto dentro. Senza mai diventare donna…

 

 “…Avrei voluto dartelo, bambina mia, un pezzo del mio fegato, al posto di quello tuo malato, ma era già tardi… È stata quella, con te, e poi mai più, la mia ultima, grande

isabella biagini 17

prova d’attrice. Mi chiudevo nel bagno dell’ospedale a impupazzarmi tutta. Il rossetto forte, gli occhi bistrati da comiche finali, i capelli giallo pannocchia, perché così la

mia Monica si tranquillizzava. La vedevi, questa mamma pagliaccio, e ridevi. “Se si concia così questa mia mammina folle, allora forse non sono così grave…”. E,

invece, tutto non era mai stato grave, tutto così inutile, tutto già scritto. Sono tornata a casa senza di te e quel “senza di te” non mi dà pace, non me lo so spiegare, nessuno mi

isabella biagini 16

aiuta, neanche tu, bambina mia, mi aiuti… Frugo ogni notte tra le coperte che poi sono nuvole con le mie manine da rana diventate gonfie per l’astinenza e credo di toccare qualcosa, le tue mani, m’illudo, mentre le lacrime mi scendono, ma non so cosa, non sono loro e ogni volta cado giù dal letto, precipito…”.

 

 

dotto anime pezzenti

isabella biagini isabella biagini 14damiano stefano caltagirone e isabella biagini isabella biaginiisabella biagini 1isabella biagini e giuseppe sansonnaisabella biagini 10isabella biagini 11isabella biagini 12isabella biagini 13isabella biagini 15ISABELLA BIAGINIISABELLA BIAGINIisabella biagini

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…