alessandra mussolini

CINE-DUCIONA! “LASCIAI IL CINEMA PER IL COGNOME. DINO RISI ME LO DISSE PROPRIO: “FATTI CHIAMARE ALESSANDRA ZERO”. E IO RISPOSI: “COL CAZZO” – ALESSANDRA MUSSOLINI SECRETS: “ADORAVO BASSOLINO. POLITICAMENTE ERO FLUIDA GIÀ ALL’EPOCA" - IL MARITO MAURO FLORIANI COINVOLTO NEL CASO DELLE SQUILLO DEI PARIOLI (“I TRADIMENTI NELLA VITA CI SONO SEMPRE”), LE LITI IN CASA, IL PAPA’ ROMANO “PIACIONE” (“TANTE DONNE, POCHI SOLDI”) E IL CIMELIO DI NONNO BENITO: “SONO IO IL CIMELIO, UN CIMELIO VIVENTE, HO RESPIRATO QUELL’ARIA, PORTO IL COGNOME” – IL LIBRO

Tommaso Labate per il “Corriere della Sera” - Estratti

 

ALESSANDRA MUSSOLINI

Lei, nipote del Duce, diretta da Ettore Scola in uno dei capolavori del cinema antifascista, «Una giornata particolare». Ricordi?

«Tanti. Con Scola c’era un grande affetto. Era molto legato a zia Sophia (Loren, ndr), durante le riprese stavano sempre insieme, affiatatissimi. In quel film c’è un errore, causato da me e mia mamma, che era venuta sul set. Un giorno stavo malissimo, tosse e mal di gola, faceva freddo e mi mise addosso un loden, che però era decisamente anacronistico per l’epoca in cui era ambientata la pellicola. Una scena di me col loden sfuggì a tutti, dalla segretaria di edizione al montatore. E finì dentro il film».

 

alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 5

Con Alberto Sordi, nel Tassinaro.

«Sordi era un grande. Feci il provino, mi volle subito. Il film fu una faticaccia perché la produzione voleva risparmiare sulle pose e Alberto, che era anche il regista, ci fece girare tutte le scene notturne in un’unica sera».

 

Perché non continuò con la carriera nel cinema?

«Perché non mi prendevano mai. Dopo ogni provino le risposte erano: troppo bella, troppo brutta, troppo alta, troppo magra, occhi troppo chiari. Il vero troppo forse era il cognome».

 

ALESSANDRA MUSSOLINI

Insinua o ha le prove?

«Dino Risi me lo disse in faccia. “Tu vuoi fare il cinema con quegli occhi che ricordano tuo nonno? Almeno cambiati il cognome!”».

 

Le diede qualche suggerimento?

«Zero».

 

Niente?

«No, no, mi suggerì di farmi chiamare Alessandra Zero».

 

E lei?

«Col ca...!».

 

Detto a Risi o solo pensato?

«Gielo dissi proprio».

 

alessandra mussolini si attacca alla bottiglia 4

E lui?

«Rispose “è una tua scelta”. Che poi, se pure mi fossi cambiata il cognome, non sarebbe cambiato nulla. Avrebbero detto “guarda ‘sta vigliacca, pure il nome si cambia”. Poi quando le cose non vanno e non funzionano, non ti puoi mica incaponire. Chiusi col cinema, mi iscrissi a Lettere, dove però c’erano sempre troppo casini e troppe manifestazioni, quindi a Medicina».

 

Altro buco nell’acqua?

«Mi sono laureata nel 1994 e ancora oggi pago la quota all’Ordine dei medici. Dopo il master in angiologia, capitava che un paziente aprisse gli occhi dopo un ecodoppler dei tronchi sovraortici, guardasse verso di me e dicesse: “La Mussolini qui? Che è, una candid camera?”».

ALESSANDRA MUSSOLINI 4

 

 

Era già in politica.

«In Parlamento incontravo l’avvocato Agnelli, appena nominato senatore a vita, che con me era molto garbato. Il Movimento sociale mi mandò a sfidare Bassolino a Napoli e fu un successo incredibile. Io e Bassolino arrivammo al ballottaggio lasciando fuori la vecchia Dc».

 

Ne parla come di un alleato. In realtà lui divenne sindaco e lei venne sconfitta.

ALESSANDRA MUSSOLINI 4

«Adoravo Bassolino, avevamo molte cose in comune. Fosse stato possibile, avrei costruito una grande coalizione con lui in consiglio comunale. Mo’ si parla tanto di fluidità; politicamente ero fluida già all’epoca».

 

ALESSANDRA MUSSOLINI COVER

Tutto questo è successo dopo. Prima, Alessandra Mussolini è stata una bambina cresciuta in una famiglia tanto celebre quanto turbolenta. Il papà Romano, jazzista figlio di Benito, tradiva la mamma Maria Scicolone, figlia della musicista Romilda Villani, inizialmente non riconosciuta dal padre naturale Riccardo Scicolone, nonché sorella di Sophia Loren.

 

Un intreccio familiare a cui l’eurodeputata ha restituito una forma sentimentale col libro il Gioco del Buio, appena uscito per Minerva. Il tradimento sarebbe rientrato pubblicamente nella vita dell’eurodeputata quando il marito Mauro Floriani è risultato coinvolto nel caso delle squillo dei Parioli. Recentemente Alessandra Mussolini ha detto che cose del genere non si perdonano. «In questo libro c’è scritto chiaramente: i tradimenti nella vita ci sono sempre».

ALESSANDRA MUSSOLINI

 

Che bambina è stata?

«Spaventata, non toccavo cibo. Violenza fisica non ce n’era ma così era forse persino peggio, a casa erano litigi continui, senza sosta. Partivano dalla cucina e arrivavano in sala da pranzo, innescati spesso da nonna Romilda che attaccava mia mamma. Tanto nonna aveva costruito con zia Sophia, quanto poi ha distrutto con mia mamma».

 

Sua zia, Sophia Loren, era presente nelle vostre vite?

ALESSANDRA MUSSOLINI MAURO FLORIANI 2

«In giro per il mondo o nella favolosa villa di Marino, comunque faceva vita a sé. 

 

(...) Vuole chiedermi dei cimeli di nonno Benito?».

 

Ne possiede?

«Le rispondo come faccio quando me lo chiedono in privato: sono io il cimelio, un cimelio vivente, ho respirato quell’aria, porto il cognome».

 

Suo papà, Romano, parlava del padre?

«Mai. Per lui esisteva la musica, era un artista, viveva come gli artisti. Un piacione, tanti viaggi, tante donne, pochi soldi».

 

 

(...)

Sua nonna, sua mamma e suo papà non smisero mai di litigare?

«Un giorno mamma andò a operarsi di calcoli a Ginevra, un’operazione seria. Noi eravamo rimasti a Roma, da nonna. A un certo punto vado da nonna, che stava litigando col fratello in cucina. E lei, a proposito di mia mamma, mi disse in faccia: “Spero che tua madre muoia sotto i ferri”. Per la rabbia presi un tavolino e lo scaraventai contro la parete. Lei fece una delle sue pose da diva, viveva come se fosse dentro un film, sempre».

 

alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 8

Come visse la fine del matrimonio dei suoi genitori, che era iniziato sotto i flash dei rotocalchi?

«Imparando che l’amore è un sentimento che va, viene, a volte ritorna, a volte no. Questione di neurotrasmettitori, non possiamo farci granché».

 

Perché sua nonna Romilda aveva così tanto protetto la prima figlia Sophia e così poco la seconda, sua madre Maria?

«Con zia aveva fatto tanti sacrifici, aiutandola all’inizio della sua carriera nel cinema. Poi arrivò mia mamma, il matrimonio principesco con Romano Mussolini, i rotocalchi: pensò che a lei stessa non sarebbe rimasto nulla. Nonna Romilda viveva nella rabbia e nel rancore, mamma rinunciava a tutto, papà viveva di musica e dei suoi amori clandestini. E, in fondo a tutto, due bambine, io e mia sorella Eli, a vivere tra le urla e a chiederci sempre: “Possibile che debba andare sempre tutto così?”».

alessandra mussolini foto di baccoalessandra mussolini romano floriani mussolini

 

ALESSANDRA MUSSOLINI alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 9alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 3alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 1MADDALENA CORVAGLIA - ALESSANDRA MUSSOLINI - ELISABETTA GREGORACI - VALERIA GRACI - CORINNE CLERY E BRENDA LODIGIANIalessandra mussolini foto di bacco (1)alessandra mussolini sul suo profilo instagram privato 4romano mussolini con la figlia alessandra alessandra mussolini interpreta pupetta maresca alessandra mussolinialessandra mussolini ballando con le stelle selvaggia lucarelli e alessandra mussolini a ballando

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…