alessandro preziosi

“SONO FIERO DI DIRE CHE SONO UN MIRACOLATO. MIA MADRE MI DICE CHE A ME NON SERVIVANO CALCI IN CULO, MA IN FACCIA” – ALESSANDRO PREZIOSI: “PASSO PER ESSERE UNO STRONZO? LO PENSANO IN TANTI, MENO DI PRIMA, PERÒ. MI DIVERTO CON POCO, A CHI DEL MIO MONDO SI LAMENTA, DICO: HAI CAPITO O NO CHE PER MEZZA GIORNATA DI LAVORO TI DANNO LO STIPENDIO MENSILE DI TRE PERSONE - A NAPOLI CANTAVO E IMITAVO MOLTO BENE MARADONA, BOMBOLO, TROISI, VIALLI, VERDONE... MI È SEMPRE PIACIUTO INTRATTENERE. HO ANCHE INCISO DUE DISCHI DI RUMBA..."

Andrea Scarpa per “il Messaggero”

 

Alessandro Preziosi - bla bla baby

La voce nel suo ambiente gira da tempo e con un certa insistenza, quindi si parte da lì, un po' in salita, forse, ma così non ci si pensa più. D'altra parte, Alessandro Preziosi, 49 anni, napoletano, attore da trent' anni in pista, due figli da due donne diverse - Eduardo, 27 anni, ed Elena, 16, avuta da Vittoria Puccini, 42 - dicono sia tipo che non si tira indietro.

 

Passa per essere uno stronzo: conferma?

«Lo pensano in tanti, è vero. Meno di prima, però».

 

alessandro preziosi e la legge del terremoto 6

E lo è?

«Dice così solo chi non mi conosce. Sono napoletano e mi piace fare battute. Adoro prendere in giro le persone. Mi diverto con poco, solo che a volte sembra troppo. La mia stronzaggine, o il mio essere fuori luogo, si spiega così».

 

In pratica che fa?

«La butto sul surreale, sottolineo il ridicolo, esagero un po'. Non prendo sul serio ciò che non deve essere preso sul serio. Ormai tutti si credono chissà cosa».

 

Quelli dello spettacolo, poi.

«Appunto. A chi del mio mondo si lamenta, e succede spesso, dico: Hai capito o no che per mezza giornata di lavoro ti danno lo stipendio mensile di tre persone?. E poi i soldi sui diritti di immagine: qui non esistono i diritti veri...» 

alessandro preziosi e la legge del terremoto 15

 

La sua è una famiglia di avvocati (padre penalista, zio tributarista, madre pm), e anche lei si è laureato in Legge pur sognando di fare qualcosa con la musica: se la cavava o era solo un gioco?

«A Napoli e in Campania con il microfono in mano ci sapevo fare: cantavo e imitavo molto bene Maradona, Bombolo, Troisi, Vialli, Verdone... Mi è sempre piaciuto intrattenere. Ho anche inciso due dischi di rumba».

 

Rumba?

«Sì. Però io amo il blues: John Mayall, Ry Cooder, Eric Clapton... E sono cresciuto ascoltando Keith Jarrett. Con il piano provavo a rifarlo a orecchio».

alessandro preziosi e la legge del terremoto 10

 

A casa è stato faticoso far passare un sogno così?

«Sì, tanto. Mia madre ancora oggi mi dice che da giovane a me non servivano calci in culo, ma in faccia. I miei, per fortuna, mi hanno dato importantissime lezioni di serietà, che io non avevo».

 

Cosa l'ha guidata ?

«Nessuna passione speciale, quella l'ho trovata dopo. Lo stimolo più forte è stato un altro: andar via di casa. Non volevo far soffrire e non volevo soffrire».

claudia pandolfi alessandro preziosi mio fratello, mia sorella

Solo che è diventato padre a 22 anni, quando andava ancora all'università.

«Già. E l'ho saputo a 21».

 

Saperlo prima diciamo che succede quasi a tutti.

«Certo. Nel mio caso, però, quell'attesa ha determinato un grande cambiamento. Alla fine di quei nove mesi ho scelto, dopo aver accettato la scelta della madre di mio figlio, di diventare padre. Ho visto una personalissima aurora boreale».

 

Che intende dire?

«Ho pensato a tutto: famiglia, amici, lavoro, amore, denaro, libertà, prospettive... E ho accettato la sfida senza mai tirarmi indietro».

 

Ha detto di aver avuto una giovinezza da roulette russa, che ha rischiato la pelle più volte. Che cosa ha fatto e quando?

«Roba da incoscienti, più o meno dai 17 ai 25 anni. Poi con mio figlio di 2-3 anni mi sono un po' calmato».

 

alessandro preziosi 1

Di che cosa stiamo parlando?

«Nel mio curriculum non ci sono furti d'auto o motorino, ma traversate spericolate per andare a ballare a Roma».

 

Ha detto di essersela vista brutta.

«Meglio non raccontare. Diciamo che la roulette russa l'ho usata con una pistola giocattolo. Mi sono trovato coinvolto in alcuni incidenti stradali ma non guidavo io».

 

Ai suoi figli ha raccontato tutto questo?

«Certo. Non voglio che perdano tempo a rifare cose stupide. Non è vero che certi errori bisogna farli per forza. Per fortuna ho due figli che mi dicono tutto. Li amo pazzamente. E credo che le mie difficoltà nelle relazioni siano anche frutto del fatto che quando a 21 anni trovi una forma di amore così assoluta, dopo è tutto più complicato».

 

alessandro preziosi valentina lodovini

Nelle interviste parla spesso di perdono: l'ha più concesso o ottenuto?

«Sono stato più perdonato. Gli altri sono andati più veloci di me. Io ho più risacca». 

 

Finora ha raccolto il giusto o poteva andare meglio? 

«Questo mestiere non è fatto solo di quello che porti sul set o sul palco, ma di scelte. E io nel farle ho sempre avuto fortuna» 

 

Teatro, tv e cinema: è più bravo a far cosa? 

«Sono forte a ping pong». 

 

Questa è una battuta? 

«Sì. Ho imparato a includere, sia nel lavoro sia nella vita. Speriamo che qualcuno non mi smentisca».

 

alessandro preziosi 2

 A chi deve la sua fortuna professionale? Faccia un solo nome. 

«Il regista Antonio Calenda, che mi scelse per il mio primo spettacolo teatrale. Fu lui a notare che avevo qualcosa». 

 

La cosa di cui va più fiero? 

«Quando sono andato con un uomo». 

 

Scherzo o coming out? 

«Scherzo, per carità. Sono fiero di avere il coraggio di dire che sono un miracolato». 

 

Si considera tale? 

«Certo. Il miracolo determina sempre uno stupore nei confronti di ciò che accade. E io, non ho dubbi, sono stupito e consapevole. Se penso alle tante cose fatte in questi anni, di recente anche un documentario da regista sul terremoto dell'Irpinia di cinquant' anni fa, me lo ripeto: sono un miracolato».

 

alessandro preziosi

 La delusione più cocente? 

«Non aver recitato il ruolo di Le Chiffre, l'antagonista di 007, in Casino Royale del 2006. La sera prima del secondo provino feci tardissimo e il giorno dopo non avevo voce». 

 

Non si è presentato al provino per The Young Pope di Paolo Sorrentino nonostante la convocazione: perché? 

«Ero impegnato a teatro. Lui per me è un grandissimo. Spero in un'altra occasione». 

 

Vi conoscete?

 «L'ho incontrato anni fa allo stadio, a Napoli, per la finale di Coppa Italia Napoli-Fiorentina. Accompagnando atleti paralimpici sono arrivato senza biglietto fino alla tribuna d'onore e mi sono seduto proprio al suo posto. Che ci fai qui?, mi disse. Alla fine vincemmo noi». 

 

alessandro preziosi

Da regista farà anche un film? 

«Sì. Ci sto lavorando. Il punto di partenza è Lettera al padre, di Franz Kafka. Nel frattempo vorrei anche mettermi a suonare più seriamente il piano e cantare. Per la prossima edizione dell'Umbria Film Festival di Paolo Genovese farò uno spettacolo con Mogol sulle sue canzoni. Io canterò e reciterò. Per me è un gigante». 

 

Suo padre e suo nonno in passato sono stati sindaci di Avellino: ha mai pensato alla politica? E' vero che lei è stato vicino ai 5Stelle? 

«No (ride), mai. La politica per me è qualcosa di lontano. E poi non sono ricattabile». 

 

ALESSANDRO PREZIOSI ELETTRA

Tutti quelli che fanno politica lo sono? Lo dice perché lo sa?

 «Perché lo vedo. Si fanno troppi compromessi che non rispettano il benessere di tutti».

 

 Nel suo ultimo film Bla bla baby il suo personaggio ha il superpotere di parlare con i neonati: quale superpotere vorrebbe avere?

 «Nessuno. Vorrei solo ricordarmi sempre che la speranza è la forma più grande di amore». A proposito di amore, è sempre signorino ? «Sì. Con prole».

alessandro preziosi e giulia innocenzialessandro preziosiAlessandro Preziosi daniela troisi alessandro preziosiALESSANDRO PREZIOSIalessandro preziosialessandro preziosi (2)alessandro preziosi 3

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni elly schlein

DAGOREPORT - COME DESTABILIZZARE IL NEMICO PIÙ INTIMO? SEGUITE IL METODO MELONI: AD OGNI INTRALCIO CHE SI INVENTA QUEL GUASTAFESTE DI SALVINI, LA MINACCIA DELLA DUCETTA È SEMPRE LA STESSA: ANDIAMO AL VOTO ANTICIPATO E VEDIAMO QUANTO VALE NELLE URNE ‘STO CARROCCIO - QUESTO RITORNELLO MELONIANO DI ANTICIPARE DI UN ANNO LE POLITICHE 2027, PERCHÉ NON LO FA SUO ANCHE ELLY SCHLEIN? ANZICHÉ STAR LÌ A PIAGNUCOLARE DI “SALARIO MINIMO”, DI “POLITICA INDUSTRIALE CHE NON C’È” E DI “CETO MEDIO IMPOVERITO”, SE L’ITALIA VA A PUTTANE, METTA L'ARMATA BRANCA-MELONI IN DIFFICOLTÀ: SI TOLGA L’ESKIMO DA GRUPPETTARA E LANCI LEI A GRAN VOCE UNA BELLA CAMPAGNA FATTA DI SLOGAN E FRASI AD EFFETTO PER CHIEDERE LO SFRATTO DEL GOVERNO, LANCEREBBE COSI' UN GUANTO DI SFIDA ALL’ARROGANZA DELLA DUCETTA, METTENDOLA IN DIFFICOLTÀ E NELLO STESSO TEMPO RIUSCIREBBE A TRASMETTERE AL POPOLO DISUNITO DELL’OPPOSIZIONE UN SENTIMENTO FORTE, AFFINCHE' IL SOGNO DI MANDARE A CASA GIORGIA MELONI POSSA DIVENTARE REALTÀ - SE OGGI, LA STORIA DEI NUOVI MOSTRI POLITICI SI FONDA SULL’IMMAGINARIO, COSA ASPETTA ELLY SCHLEIN A CAMBIARE MUSICA?

orazio schillaci marcello gemmato paolo bellavite ed eugenio serravalle

DAGOREPORT – I DUE NO-VAX NOMINATI NEL COMITATO TECNICO SUI VACCINI SPACCANO FRATELLI D'ITALIA: MONTA IL PRESSING PER FAR DIMETTERE EUGENIO SERRAVALLE E PAOLO BELLAVITE DALL’ORGANISMO – IN MOLTI RITENGONO CHE IL RESPONSABILE POLITICO DELL’IMPROVVIDA DECISIONE SIA MARCELLO GEMMATO, FARMACISTA E POTENTE SOTTOSEGRETARIO ALLA SALUTE MELONIANO – IL MINISTRO ORAZIO SCHILLACI È FRUSTRATO DAI CONTINUI BLITZ POLITICI CHE LO PONGONO DI FRONTE A DECISIONI GIÀ PRESE: NON CONTA NULLA E TUTTI PRENDONO DECISIONI SULLA SUA TESTA. ORA SAREBBE INTENZIONATO A REVOCARE L’INTERO GRUPPO DI LAVORO SE I NO-VAX NON SLOGGIANO. ENTRO 48 ORE…

trump zelensky putin donald volodymyr vladimir

DAGOREPORT – ARMATI DI RIGHELLO, GLI SHERPA DI PUTIN E TRUMP SONO AL LAVORO PER TROVARE L’ACCORDO SULLA SPARTIZIONE DELL’UCRAINA: IL 15 AGOSTO IN ALASKA L’OBIETTIVO DEL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA È CONVINCERE PUTIN AD “ACCONTENTARSI”, OLTRE DELLA CRIMEA, DEL DONBASS, RITIRANDOSI PERO' DALLE REGIONI UCRAINE OCCUPATE DALL'ESERCITO RUSSO: KHERSON E ZAPORIZHZHIA (CON LA SUA CENTRALE NUCLEARE) - TRUMP POTREBBE AGGIUNGERE LO STOP ALLE SANZIONI E CHISSÀ CHE ALTRO – PRIMA DI UN INCONTRO PUTIN- ZELENSKY, TRUMP PORTERA' I TERMINI DELLA PACE ALL'ATTENZIONE DEGLI ALLEATI EUROPEI DI KIEV - PER GARANTIRE L'EX COMICO CHE MOSCA NON SGARRERA', MACRON, MERZ E COMPAGNI PROPORRANNO L'INGRESSO DELL'UCRAINA NELL'UNIONE EUROPEA (CHE FA SEMPRE PARTE DELLA NATO) - PER L’ADESIONE UE SERVE L’OK DEI FILO-PUTINIANI ORBAN E FICO (CI PENSERÀ LO ZAR A CONVINCERLI) - UNA VOLTA FIRMATA, DOPO 6 MESI DEVONO ESSERE APERTE LE URNE IN UCRAINA - LA GAFFE: "VENERDI' VEDRO' PUTIN IN RUSSIA...": TRUMP SULLA VIA SENILE DI BIDEN? OPPURE....

antonio decaro michele emiliano roberto fico giuseppe conte elly schlein vincenzo de luca

DAGOREPORT - SCHLEIN E CONTE FANNO CAMPOLARGO (MA SOLO PER LE REGIONALI, PER ORA): DOPO GIANI IN TOSCANA E RICCI NELLE MARCHE, E' FATTA ANCHE PER I 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA E PASQUALE TRIDICO IN CALABRIA (DOVE NON CI SONO CHANCE DI VITTORIA) - L'ULTIMO OSTACOLO RESTA VINCENZO DE LUCA, CHE CHIEDE DI NOMINARE IL FIGLIO, PIERO, SEGRETARIO DEL PD REGIONALE. MA ELLY NON VUOLE FARE LA FIGURA DA PERACOTTARA: FU LEI A COMMISSARIARE IL PARTITO, COME ATTO OSTILE NEI CONFRONTI DEL "CACICCO" DE LUCA, E A FAR FUORI SUO FIGLIO DA VICECAPOGRUPPO ALLA CAMERA - IN PUGLIA, QUEL CROSTONE DI EMILIANO È INDIGESTO A ANTONIO DECARO PER LA VECCHIA STORIELLA DELL'INCONTRO CON LA SORELLA DEL BOSS CAPRIATI, "PADRINO" DI BARI VECCHIA, RACCONTATA DAL GOVERNATORE URBI ET ORBI - VIDEO!

matteo salvini luca zaia alberto stefani luca de carlo

DAGOREPORT - VIA COL VENETO: LISTA ZAIA? E GIORGIA MELONI S'INCAZZA! - SE IMPORRA' IL SUO CANDIDATO, IL FRATELLONE D'ITALIA LUCA DE CARLO, SI RITROVERÀ UN LISTONE "DOGE" CHE PORTEREBBE VIA UN FIUME DI VOTI (E AVREBBE LA MAGGIORANZA DEI SEGGI, COMMISSARIANDO DI FATTO IL GOVERNATORE MELONIANO) - MATTEO SALVINI SPINGE FORTE SUL GIOVANE ALBERTO STEFANI, MA LA DUCETTA NON MOLLA L'OSSO DI CONQUISTARE LA RICCA REGIONE VENETA - IN BARBA AL SUO GROSSO BOTTINO DI CONSENSI, LA FIAMMA NON HA IN TASCA ALCUNA REGIONE DEL NORD (IN LOMBARDIA NON TOCCA PALLA: E' ROBA DI LA RUSSA...)