ALL’ESTERO NESSUNO PARLA DEI “BILATERALI” DI RENZI - “IL MATTINALE” DI BRUNETTA: “SOLO ‘LIBERO’ E ‘FATTO’ NON SONO PRONI A RENZI. ANCHE GLI ALTRI GIORNALI DI CENTRODESTRA SONO AFFASCINATI DAL TURBINIO DI SCINTILLE FLUORESCENTI CHE MUOVE CON LA LINGUA”

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Repubblica: "La disoccupazione vola al 13%" Oggi è primo aprile, ma questo non è un pesce. Sembra più un padulo.
Tiziano Longhi

Lettera 2
Caro Dago,
le nuove ferree regole sulla onorabilità nelle società e l'introduzione delle preferenze alla camera genererà una lunga lista di trombati che saranno nominati al senato.
Ecco spiegata la semplificazione del senato
Ilm'ot

Lettera 3
Predizione. Con la nomina di Valls, Hollande sta facendo lo stesso errore di Chirac con Sarkozy: non controllera' piu il Governo e tanto meno il partito. amandolfo (StC)

Lettera 4
Caro Dago,
ma secondo te c'è qualche under 65 che ride alle vignette di Giannelli sul Corriere? Io trovo quasi più divertenti quelle del giornalino parrocchiale che mi arriva a casa.
RP

Lettera 5
Caro Dago,
dite a Repubblica e al Corriere, che a questi incontri bilaterali che si fanno tra le varie cancellerie europee, viene data importanza da prima notizia soltanto in Italia. Ormai si riducono a poco più di incontri formali dove si parla sempre delle stesse cose...all'estero non sanno nemmeno che esistono. Mi accorgo leggendo i giornali stranieri che gli italiani sono di gran lunga il popolo più malato di politica (per quanto la disprezzino in tutto e per tutto).
Alessandro

Lettera 6
Dago darling, finito l'inverno, periodo di massimo consumo energetico, arriva (come altre volte in passato) la carotina per i sudditi del Bel Paese farwestizzato: diminuiscono i prezzi di luce e gas. Da qui a ottobre può succedere di tutto per "giustificare" la frusta di considerevoli aumenti. Magari qualche mossa "espansionistica" di Putin il Terribile per respingere gli "attivisti democratici" inviati da Obama e UE in Moldova o Bielorussia.

T'immagini (se puoi, perché paremi che anche tu prendi ordini da Madison Avenue), Dago caro, quanti "orrore e sdegno" dei media occidentali se Putin inviasse invece delle "attiviste femministe" per difendere i diritti delle donne in Saudia o degli "attivisti sindacali" per difendere i diritti dei lavoratori nepalesi in Qatar?
Natalie Paav

Lettera 7
Egregio direttore
in merito alle affermazioni del Presidente della Camera circa l'inaccettabilità dell'offerta di vacanze di lusso ai turisti una domanda sorge spontanea: dove le passa le vacanze la Boldrini? Non vorrei proprio che invece di soggiornare in qualche CIE passasse le sue meritate ferie in qualche resort cinque stelle. Lei che è uomo di mondo, potrebbe verificare?
Paolo Ferraresi

Lettera 8
Caro Dago,
Essendo il tuo il sito più all'avanguardia che ci sia, occorre aggiornare proverbi e modi di dire. Ad esempio, il "Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei", va modificato in "Dimmi a chi non vai e ti dirò chi sei".

Prendiamo Renzi, dal momento che non va (a genio) a rosiconi antipatici e invidiosi come Gad Lerner, Susanna Camusso, Rosi Bindi, Laura Boldrini et Compagnia Bella Ciao, significa che è ok. Piuttosto, mi chiedo cosa ci faccia un anticomunista e anti statalista come lui nel PD, laddove sarebbe il delfino ideale, diciamo un "Alfano col quid" tanto necessario al Centrodestra per prendere il posto lasciato vacante, per opera e virtù dello spirito giudiziario, da Berlusconi. P.S. Oltretutto, il vangelo secondo Matteo, sarebbe il miglior antidoto contro il vangelo secondo Marco ( Travaglio).
Salve Natalino Russo Seminara

Lettera 9
Caro Dago,
è incredibile: ciò che non è riuscito a banana sta riuscendo allo sbruffoncello...
Stravolgiamo la Costituzione e il PD, dopo essersi messo di traverso anni fa al banana, adesso è d'accordo...

Invece di eliminare il Senato, sostituiamo gli eletti dal popolo con nominati, quindi le spese ci sarebbero comunque ma senza una legittimazione popolare: che senso ha ?
Il classico pastrocchio all'italiana...

E lo sbruffoncello che continua con la solfa delle riforme: dipende come si fanno le riforme ! Perchè non si taglia il numero dei componenti di Camera e Senato, nonché il loro stipendio ? Approposito: e dare qualche risposta sul suo affitto di Firenze, sulla sua condanna di 1° grado, e magari mettere on-line la sua dichiarazione patrimoniale, presente sul sito del Governo ma senza collegamenti ?
Mah...
Recondite Armonie

Lettera 10
Signori di Dagospia, alla vostra domanda (un pò banale per la verità) su come vivono oggi gli adolescenti la sessualità, Voi dite che non c'è una risposta. C'è eccome: è semplicemente, in particolare, l'onda lunga del femminismo che distrugge la famiglia tradizionale, i suoi valori immutabili, e porta alla creazione di mostri. Ne vedremo gli effetti chiari e definitivi tra quindici/ vent'anni, a meno che i musulmani non ci costringano a mutare costumi (vedi l'Austria ex-Felix - lo dico soprattutto per i criptocretini/e - dove gli studenti delle scuole medie di credo musulmano hanno superato i cattolici, gli agnostici e tutti gli altri, e sono insomma la maggioranza nelle scuole medie - chi vivrà vedrà, intanto godiamoci il femminismo ).

E di femminismo però devo riparlare oggi per contestarlo appieno, per mostrarne la vile strumentalità, per far capire dove può arrivare la più becera ideologia femminista. Sono tanti gli esempi, ne ho fatti diversi, ma ora c'è l'ultimo particolarmente significativo. Il caso di Lucia Annibali, la signora (35 anni) sfregiata su commissione dall'ex-fidanzato.

Sgombriamo il campo da equivoci: il fatto in sè è gravissimo, senza se e senza ma. Non ci sono attenuanti, visto che è stato provato tutto, come risulta anche se in fretta. Quindi, pena massima (per me poteva essere anche maggiore, vista l'entità del danno procurato). Il tragico evento, però, è stato subito preso in mano dai movimenti femministi, da politici e da giornali ideologizzati che criminalmente l'hanno fatto assurgere ad un caso politico a sè stante, su cui lucrare in maniera vomitevole (candidatura PD, vere jene, come ha ben scritto Camillo Langone).

Solo che nella mia povera mente - criptofascista secondo una criptocretina - è affiorato il ricordo di un fatto simile e sono andato a fare le ricerche del caso. Eccolo in breve: nel settembre 2012 (quindi di recente) William Pezzullo, un ragazzo di 27 anni della provincia di Brescia è stato sfigurato con acido (come l'Annibali) dalla sua ex-fidanzata per gli stessi motivi. Risultato: sfigurato completamente, senza orecchie, il viso e il corpo martoriato da ferite scure e, soprattutto, reso pressochè cieco (ha perso completamente il destro e vede pochissimo con il sinistro).

Questo il fatto. Ebbene, per arrivare al dunque, visto che il discorso meriterebbe più spazio ma sarebbe troppo lungo per qualche criptocretina, cosa è successo? Che nel caso del povero Pezzullo la condanna inflitta alla sua carnefice è stata di dieci anni, ma soprattutto stampa e media ne hanno parlato talmente tanto che quasi più nessuno si ricorda della cosa.

Quindi due fatti uguali, trattati completamente in maniera diversa. E qui è colpevole la follia femminista, ma anche la stampa italiota bastarda che segue le mode e non la verità. Tanto è vero che la tragedia vissuta da Pezzullo, a tutt'oggi ovviamente, è stata sollevata opportunamente solo da Dell'Arti sulla Gazzetta del Gossip ( un bravo a lui stavolta!).

La domanda finale: perchè tutto questo? Già perchè? Tanto più che chi vuol approfondire la cosa troverà pure una chicca: in quel tempo una giornalista femmina era arrivata - senza conoscere bene i fatti - a dire che tutto sommato il Pezzullo se l'era cercata. Capito? Cercata. Poi ha chiesto scusa, ma la macchia femminsita indelebile rimane impressa su questa amara vicenda.
Luciano.

Lettera 11
Caro Dago,
in Italia stiamo assistendo a un interessante fenomeno di tipo nord-coreano. La differenza per ora è che i reprobi i quali rifiutano di allinearsi a Renzi-il-Sung non sono fucilati, ma semplicemente non esistono, le loro tesi risultano fastidiose e dunque censurate, mentre il proscenio dove si esibisce il Vate Fiorentino è sommerso di petali di rose e violette.

A chi cerca di dire qualcosa di diverso capitano cose strane, specialmente sul "Corriere della Sera". Si pensi a Piero Ostellino. Oggi gli hanno finalmente piazzato uno dei suoi magistrali commenti in prima pagina, sia pure nella posizione degli articoli di costume, colonna di destra, pareri personali.

Bisogna capire il "Corriere": ormai è diventato una banda musicale di Pyongyang, e Ostellino suona decisamente fuori tempo una musica di puro timbro liberale, soprattutto non soffre di inchinite nei confronti del neo-premier. Oggi scrive sulle pensioni. "Quei falsi moralisti sulla pelle dei pensionati". Per Ostellino non vanno redistribuite, tagliuzzate come vuole fare Renzi (ovviamente non citato nel titolo), che le ritiene elargizione dello Stato e dunque proprietà di Palazzo Chigi.

Le pensioni sono il risparmio del lavoratore, salario postdatato, spiega Ostellino. Guai a chi le tocca. Traduciamo noi, con parole nostre, perché non vorremmo che ripetendo le sue frasi testualmente ci capitasse quel che è successo a Ostellino.

La sua prosa infatti improvvisamente si mette a singhiozzare, le frasi si ripetono una volta qui, una volta identiche più in là. Risultato, disastro, che sia un sabotaggio? Escluso.
Più probabilmente questo incidente è figlio di quest'epoca renziana del dilettantismo, della fannullaggine frenetica.

Abbiamo detto del "Corriere". Ormai il renzismo è la melodia delle sue pagine. "Repubblica", che pure di Renzi è stato il primo sponsor, ora boccheggia. È vero che interviene addirittura Ezio Mauro a tessere l'elogio dello squinternato progetto di Senato alla Matteo ("Cambiare per fermare i populismi", tutti meno quello di Renzi, ovvio).

Rispetto però all'editoriale di Pierluigi Battista, che sul "Corriere della Sera" tira tonanti cannonate contro gli intellettuali spelacchiati della sinistra-sinistra che vedono in Renzi un modello di autoritarismo, Mauro fa la figura di uno che suona la trombetta.

Stessa musica angelica sulla "Stampa" con un titolo epico: "Senato, Renzi si gioca tutto". Più che altro gioca con l'Italia e con la democrazia. Che ci importa se si gioca la sua faccia, rispetto ai guai italiani.

"Il Messaggero" idem. Il fondo di Alessandro Campi, antico intellettuale di Fini, è un inno alla sana violenza del fiorentino: "Uno schiaffo al fronte dei frenatori". E "Il Sole 24 Ore" ben lontano dai gridi allarmistici di un tempo, che fa? Ignora il nuovo record dei disoccupati in Italia, il rischio di deflazione, e titola a tutta prima pagina stappando champagne: "Piazza Affari al top in Europa". Perché non cambiare il nome alla gloriosa testata del "Fate presto" in un renziano "Il Re Sole 24 Ore", cui proponiamo un titolone cubitale sobriamente monarchico: "Fatelo presto Re"?

Anche "Avvenire", "La Nazione", "Il Mattino": tutti renziani. Si distinguono dal coro oggi soltanto "Libero" e "Il Fatto". Gli altri quotidiani di centrodestra sono affascinati dal turbinio di scintille fluorescenti che muove Renzi con la lingua sua ma specialmente con quella degli angeli della buona stampa che hanno cantato la ninna nanna persino a Giuliano Ferrara che esalta Matteo, "perché c'è fretta e, come diceva Nenni, politique d'abord". Politique del fare, però, non dell'ingannare.
"Il Mattinale"

 

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