claudio amendola

"IL SUCCESSO DA GIOVANE MI HA DATO ALLA TESTA, IO SINDACO DI ROMA? NO, MA…”- CLAUDIO AMENDOLA A RADIO2: “IL RAPPORTO CON LA CAPITALE? AMORE E APPARTENENZA, MA ANCHE SENSO CRITICO PER CHI LA VIVE, LA SPORCA, LA GOVERNA, ORA E PRIMA” – E POI VACANZE DI NATALE, IL RAPPORTO CON IL PADRE FERRUCCIO E IL LOCKDOWN: MI PARE EVIDENTE CHE NE SIAMO USCITI PEGGIORI…

Da I Lunatici Radio2 https://www.raiplayradio.it/programmi/ilunatici/

 

CLAUDIO AMENDOLA

Claudio Amendola è intervenuto ai microfoni di Rai Radio2 nel corso del format "I Lunatici", condotto da Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio, in diretta dal lunedì al venerdì notte dalla mezzanotte e trenta alle sei del mattino.

 

Amendola ha raccontato alcune cose di se: "Il mio rapporto con la notte? Diverso rispetto a quello che avevo tanti anni fa. Ora la notte dormo, ho cambiato molto i miei orari andando avanti con gli anni, sono stato un nottambulo, tendevo a svegliarmi molto tardi, e in più la notte per noi attori è sempre stato un momento magico, di notte c'è sempre un'atmosfera molto bella quando giri. Ma questo è cambiato col passare degli anni, ora girare di notte mi pesa moltissimo, adesso sono molto attivo la mattina e molto rilassato di notte.

 

Una notte indimenticabile? Ce ne sono tantissime. Quella che mi viene in mente è la prima che passai fuori di casa. Ero con un amico, avevo 14 anni, passammo la notte in giro per Roma con il motorino, fu indimenticabile, una trasgressione terribile, anche se non facemmo nulla di male. Erano gli anni '70, la città era deserta, vuota, spenta, c'era un'atmosfera un po' paura, un po' magica".

 

amendola

Sul rapporto col papà, Ferruccio: "Cosa provo quando risento la sua voce in tv? Mi capita spesso, ma da tutta la vita, ci sono molto abituato. Mi diverte beccarlo nei film anni 50, quando ancora lo chiamavano per dire buongiorno e buonasera. Lui dirigeva il doppiaggio di molti western, una cosa molto complicata da fare erano le scazzottate, mio papà le faceva tutte, io lo riconosco nei grugniti, riconosco la sua mano, l'ho visto all'opera, riconosco tutti i trucchi del mestiere.

 

Mi fa sempre sorridere quando risento la sua voce. Come hanno reagito in famiglia quando hanno saputo che avrei fatto l'attore? Furono loro a spingermi, iniziai in uno sceneggiato in cui mio papà era stato già preso. Il provino me lo fece fare mia mamma. Non sono stati sorpresi che io abbia iniziato questa carriera".

 

ferruccio amendola

Sull'arrivo della popolarità: "Il film che ha scavallato è stato 'Vacanze di Natale' per quanto riguarda la popolarità. Che però avevo già conosciuto con 'Storie d'amore e d'amicizia', uno sceneggiato che ebbe degli ascolti clamorosi e che mi fece diventare molto popolare. Poi è arrivato il trittico dei film con Vanzina, 'Vacanze di Natale', 'Amarsi un po'' e 'Vacanze in America', che mi hanno dato veramente una grande popolarità".

 

Su 'Vacanze di Natale': "Il vero capostipite di tutta quella roba lì è stato 'Sapore di Mare', poi 'Vacanze di Natale' e 'Vacanze in America'. Da quel momento lì ho avuto la fortuna di incontrare un cinema anche diverso, ho fatto tanti film d'autore, di cinema impegnato, ho fatto 'Soldati' che nel 1986 è stato il primo di quel filone. Poi 'La Scorta', 'Mary per sempre', e i cinepanettoni hanno preso una deriva forse imparagonabile rispetto a quello del 1983. Sul set ci divertivamo tantissimo. Sia a Cortina, in Vacanze di Natale, che in America. Era come se fossimo in gita, però pagati. Vanzina teneva un clima di grande serietà, ma ci si divertiva. Non ci rendevamo conto che quei film sarebbero diventati dei cult, però capivamo che divertendoci noi si sarebbero diverti anche gli spettatori".

 

vacanze di natale amendola brega ovindoli

Sul rapporto con il successo: "La testa l'ho persa. Mi sono sentito arrivato. Ho fatto tutti gli errori che il successo ti propone. Quando da giovane hai soldi, successo e un certo tipo di appeal, capita. Ma sono anche esperienze. Dà un po' alla testa, ci sono periodi in cui ci si esalta un po', però poi questo è un mestiere che ti riporta con i piedi per terra. Anche le carriere più luminose hanno momenti di stasi che ti portano a riflettere. E ben vengano quei momenti. Problemi di lavoro non ne ho mai avuto, sono stato abbastanza onnivoro, ho fatto cinema, tv, ho condotto, negli ultimi anni ho iniziato a scrivere e questo aiuta tantissimo".

 

Sui ruoli interpretati: "Un ruolo a cui sono particolarmente legato? In un film che si chiamava 'Domenica' facevo un poliziotto al suo ultimo giorno di lavoro. Un ruolo che mi ha dato molta emozione. Ho fatto sia  buoni che i cattivi. Per me è più interessante fare i cattivi".

 

Sul lockdown: "Mi pare evidente che ne usciremo molto peggiori, su questo non ci siamo dubbi. Non ci smentiamo mai. Io l'ho vissuto bene, in uno spazio grande, senza dovermi affannare, senza tutte le difficoltà del caso. Non posso essere un metro di giudizio".

 

amendola suburra sollima

Sul rapporto con Roma: "Se mi hanno mai chiesto di candidarmi a sindaco? No, ma spesso mi hanno chiesto di entrare in politica, ma è molto lontano dalle mie intenzioni. Rapporto con la città? Basato su un grande amore e un grande senso di appartenenza, ma anche su un grande senso critico, per chi la vive, per chi la governa, ora e prima, per chi la sporca, per chi non la rispetta e anche per la nostra indole, parlo dei romani, anche se ormai i romani a Roma sono pochi. Penso che questo abbandono negli ultimi anni abbia dato voce alla parte che meno piace di Roma e della romanità".

Amendola Come un gatto in tangenziale claudio amendolaclaudio amendolaamendola KARINA HUFF AMENDOLA amendolaclaudio amendola claudio amendolaclaudio amendolaclaudio amendola (2)walter veltroni claudio amendolaclaudio amendolaamendolaclaudio amendolalo spot di claudio amendola per le scommesse onlineamendolaamendola giusti leo memphisamendola de rossiamendolaclaudio amendolaanna foglietta claudio amendolaamendola tottiamendolaamendola totti foto mezzelani gmt105

Ultimi Dagoreport

beppe sala manfredi catella giancarlo tancredi stefano boeri

DAGOREPORT - L’ANSIA ATTANAGLIA LA ‘’MILANO DEL BALLO DEL MATTONE’’. ‘’QUI SALTA TUTTO!’’, BALBETTANO PIÙ SPAVENTATI DI UN CONIGLIO - SE IL GIP DELLA PROCURA DECIDESSE DI ACCOGLIERE LE PROPOSTE DEI PM, A QUEL PUNTO, ESPLODEREBBE UNA SANTA BARBARA A MISURA DUOMO. E POTREBBE RIPETERSI CIÒ CHE SUCCESSO ALL’EPOCA DI TANGENTOPOLI: A TANTI DEI 74 INDAGATI, LA PAURA DI FINIRE IN GABBIA A SAN VITTORE APRIREBBE DI COLPO LE VALVOLE DELLA MEMORIA - DA PARTE SUA, IL SINDACO BEPPE SALA, INDAGATO, INTASCATA LA SOLIDARIETÀ DA DESTRA E SINISTRA, HA RIPRESO A MACINARE ARROGANZA, E HA SPARATO TESTARDO E SPAVALDO: “LE DIMISSIONI NON AVREBBERO FATTO COMODO A NESSUNO…” – QUALCHE ANIMA PIA GLI RICORDI CHE L’USO SBARAZZINO DELL’URBANISTICA MENEGHINA È AVVENUTO SOTTO IL SUO NASONE... 

urbano cairo sigfrido ranucci la7 fiorenza sarzanini

DAGOREPORT - SIETE PRONTI? VIA! È PARTITA LA GRANDE CAMPAGNA ACQUISTI (A SINISTRA!) DI URBANO CAIRO - IL COLPACCIO SU CUI LAVORA URBANETTO: PORTARE A LA7 SIGFRIDO RANUCCI E L’INTERA SQUADRA DI “REPORT”, A CUI TELE-MELONI STA RENDENDO LA VITA IMPOSSIBILE - IL PROGETTO È GIÀ PRONTO: PRIMA SERATA DI LUNEDI', SECONDE SERATE CON "REPORT-LAB", COINVOLGENDO SITO, SOCIAL E L'EDITRICE SOLFERINO - MA NON FINISCE QUI: CAIRO VUOLE RIPOSIZIONARE IL “CORRIERE DELLA SERA”: ESSERE LA GAZZETTA DI FAZZOLARI NON PORTA ALL'EDICOLA NUOVI LETTORI, CHE PREFERISCONO L'ORIGINALE: "IL GIORNALE", "LIBERO", "LA VERITA'": MEGLIO RITORNARE AL CENTRO-SINISTRA. IN ARRIVO GIOVANI GIORNALISTI BEN DISTANTI DAL MELONISMO...

mara venier gabriele corsi

PERCHÉ GABRIELE CORSI HA MOLLATO “DOMENICA IN”? LA SUA PRESENZA AL FIANCO DI MARA VENIER ERA STATA FRETTOLOSAMENTE ANNUNCIATA DA ANGELO MELLONE, DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI RAI. E INVECE, SOLO DUE GIORNI FA, CORSI HA ANNUNCIATO DI ESSERSI TIRATO INDIETRO - COSA È SUCCESSO? LA RAI AVEVA TENTATO DI COMMISSARIARE LA "ZIA MARA", PIAZZANDOLE ACCANTO I "BADANTI" NEK E CORSI. MA L'ARZILLA 74ENNE, FORTE DI BUONI ASCOLTI, HA FATTO TERRA BRUCIATA AI SUOI DUE "VALLETTI", USANDO L’ARMA DA FINE DEL MONDO: “SE IO MOLLO AD AGOSTO CHI CI METTETE?". E COSÌ, UNA VOLTA VISTO IL SUO SPAZIO RIDOTTO A QUALCHE MINUTO DI UN QUIZ, IL CONDUTTORE SI È CHIAMATO FUORI (NEK ERA GIÀ SCAPPATO A "THE VOICE") - LA VENIER HA TENTATO DI DISSIPARE I DUBBI SULLE SUE “COLPE” POSTANDO UNA STORIA IN CUI SI INSINUAVA CHE CORSI AVESSE MOLLATO PER I SOLDI (POCHI). MA A SMENTIRE LA SUA VERSIONE È STATO IL MANAGEMENT DEL CONDUTTORE…

antonio spadaro papa leone xiv robert prevost

FLASH! – SPADARO DI FUOCO! IL GESUITA, ORFANO DI BERGOGLIO, , OGGI SU ''LA STAMPA”, SPACCIA COME SUA ''INTERVISTA INEDITA'' UNA VECCHIA CONVERSAZIONE PUBBLICA CHE L'ALLORA CARDINALE ROBERT FRANCIS PREVOST TENNE A NEW LENOX, IN ILLINOIS, IL 7 AGOSTO 2024 - IL GESUITA HA PRESO IL TESTO SBOBINATO E L’HA INFRAMEZZATO CON DOMANDE SUE: UN CAPOLAVORO DI AUTO-PROMOZIONE DEGNO DI UN VERO INFLUENCER... - LA PRECISAZIONE DELLA CASA EDITRICE EDB: "SOLLEVIAMO DA OGNI RESPONSABILITA' PADRE SPADARO CIRCA OGNI FRAINTENDIMENTO TRA LA STAMPA E LA CASA EDITRICE" - VIDEO

tommaso labate mario giordano

DAGOREPORT - VA AVANTI IL PROGETTO DI PIER SILVIO BERLUSCONI DI “RIEQUILIBRARE” POLITICAMENTE LE RETI MEDIASET (TROPPO SOVRANISMO FA MALE ALL'AUDIENCE): L'ULTIMO ARRIVATO E' L’ACERBO TOMMASO LABATE, IN ODORE DI SINISTRA DEM, A CUI È STATO AFFIDATA LA PRIMA SERATA DEL MERCOLEDÌ - LA SUA SCELTA HA FATTO INVIPERIRE MARIO GIORDANO, SBATTUTO ALLA DOMENICA SERA CON IL SUO “FUORI DAL CORO”. E, GUARDA CASO, GIORDANO È DIVENTATO IMPROVVISAMENTE OSTILE AL GOVERNO MELONI: “NON STA DANDO LE RISPOSTE CHE SI ASPETTAVANO GLI ITALIANI, SEMBRA UN GOVERNO MELONI-FORLANI”

antonio tajani pier silvio marina berlusconi forza italia

DAGOREPORT: CHE CE FAMO CON FORZA ITALIA? È IL DUBBIO CHE ASSILLA I FRATELLI BERLUSCONI: MOLLARE AL SUO DESTINO IL PARTITO FONDATO DA "PAPI" O NE CAMBIAMO I CONNOTATI, A PARTIRE DAL "MAGGIORDOMO" DI CASA MELONI, ANTONIO TAJANI? -CON PIER SILVIO CHE SCALPITA PER SCENDERE IN POLITICA ALLE POLITICHE 2027, I DUE FRATELLI HANNO COMMISSIONATO UN SONDAGGIO SUL BRAND BERLUSCONI IN CHIAVE ELETTORALE. RISULTATO: L’8% DEI CONSENSI DI CUI È ACCREDITATO IL PARTITO, LA METÀ, CIOÈ IL 4%, È RICONDUCIBILE AL RICORDO DI SILVIO BERLUSCONI - ALTRO DATO: SE SCENDESSE IN CAMPO “UN” BERLUSCONI, I CONSENSI DI FORZA ITALIA CRESCEREBBERO FINO QUASI A RADDOPPIARSI - QUEL CHE COLPISCE È CHE IL PARTITO RACCOGLIEREBBE PIÙ VOTI CON PIER SILVIO LEADER DI QUANTI NE CONQUISTEREBBE CON MARINA - (SE SCENDE IN CAMPO, O PIER SILVIO PRENDERA' PIU' VOTI DI MELONI, STRAPPANDOLI A FDI E LEGA, E FARA' IL PREMIER OPPURE LO VEDREMO CHE PRENDERA' ORDINI DALLA DUCETTA...)