porno politico

SOLO IL PORNO AVEVA CAPITO IL FUTURO: ‘IL TROTA E IL MOVIMENTO DEL GRILLO DURO’ IMMAGINAVA L’UNIONE LEGA-M5S. BARBARA COSTA E IL PORNO POLITICO ALL’ITALIANA (VIDEO!) - ‘VINCE IL PD…TROMBO TUTTO IL DÌ’ È UN AMATORIALE DELLA ‘CENTOXCENTO’ GIRATO DOPO LA VITTORIA DI RENZI ALLE EUROPEE - A DESTRA UNA PIOGGIA DI ‘BUNGA BUNGA PRESIDENTE’, ‘IL CAVALIER NON PORTA PENE’ - MA C’È UN PORNO POLITICO CHE NON RISPARMIA NESSUNO: QUELLO DI BANDINELLI (VIDEO)

VIDEO: IL PORNO POLITICO ALL'ITALIANA

https://xhamster.com/videos/bunga-bunga-presidente-part-1-eh-622248

https://xhamster.com/videos/il-cavalier-non-porta-pene-4321550

https://it.xhamster.com/videos/silvio-bandinelli-full-masterpiece-6512582

 

 

Barbara Costa per Dagospia   

 

giochi pericolosi di un senatore della repubblica (2)

"Vince il PD…trombo tutto il dì", è un porno amatoriale della CentoXCento, girato dopo la vittoria elettorale del PD di Matteo Renzi alle Europee del 2014. Questa infatti la trama: Monica, militante PD, scommette che se il suo partito supererà il 30 per cento, lei si darà alle più pazze depravazioni con donne e uomini davanti alle telecamere. Allora, lo ricorderete, il PD fece il botto del 40 per cento dei voti: Monica deve pagare la scommessa, e per lei ci sono penetrazioni, slinguate, e divertimenti senza limiti.

 

Bei tempi, quando porno-trombare a sinistra dava soddisfazioni, ma dell’ultima batosta alle urne il PD può porno-riflettere con "Libere di Fottere – Porche Democratiche", un altro amatorial che ha per protagonisti cittadine e cittadini italiani che, delusi dalla politica, hanno scelto un nuovo PD, ma non quello di un altro trombato, l’ennesimo, bensì quello delle PD Porche Democratiche, che la danno a tutti, democraticamente, e in tutte le posizioni.

il trota e il movimento del grillo duro

 

Anche porno-trombare a destra è stato bello, per tutto il tempo in cui il bunga-bunga ha imperato in politica, diventando per il porno un brand. Il mondo del porno deve molto a Berlusconi e alle sue cene eleganti, perché da quei ginecei ha ricavato mille porno-idee da concretizzare sui set.

 

L’ex Cavaliere no, lui ha sempre detto che quelli a casa sua erano casti ritrovi tra amici e amiche, infatti sono quelli del porno che hanno capito male, costruendoci su orge su orge. In "Bunga Bunga, Presidente", c’è un "Cavaliere" che si fa procurar le donne dal suo amico Lele per sfrenati festini, e c’è pure un giovane politico che vuol "rottamare" il vecchio apparato per prendere lui il potere e spartirlo coi suoi amici.

 

il cavalier non porta pene (bunga bunga a domicilio)

"Bunga Bunga, Presidente" ha un seguito, "Il Cavalier non porta pene (bunga, bunga a domicilio)" e qui il Cavaliere, fidanzatosi con Francy, si ritrova abbandonato da tutti. Inseguito dalla magistratura, da una parte pensa di ritirarsi a vita privata per dedicarsi a sollazzi sessuali i più arditi e infuocati, dall’altra è spronato dalla deputata Santa a non lasciare la politica fatta tra le "segrete" stanze…

 

Per un periodo in rete è stato annunciato "Il Trota e il Movimento del Grillo Duro", porno dalla trama accattivante: il leader di un verde partito ha un figlio da svezzare dal punto di vista sessuale. Questo politico non sa a chi rivolgersi, quando un suo avversario, a capo del Movimento del Grillo Duro, gli presenta Elisa, la donna che farà conoscere al pargolo le gioie del sesso. In cambio, Grillo Duro esige degna contropartita politica e sessuale.

 

Questo porno preannunciava a suo modo la possibile intesa Lega-5Stelle, sebbene parodiasse la vecchia Lega di Bossi e Di Maio non fosse stato ancora designato capo politico dei grillini. Ma il porno è spesso specchio dei tempi e forse qualche volta li anticipa. "Il Trota e il Movimento del Grillo Duro" è un porno perso, nel senso che se alla fine è uscito non lo so, in rete non si trova, peccato.

giochi pericolosi di un senatore della repubblica 4

 

La politica diventa materia seria, serissima, nei porno-politici di Silvio Bandinelli, regista schierato a sinistra diventato grillino almeno in occasione delle Politiche del 2013, quando diceva di aver votato così. Forse scherzava, fatto sta che Bandinelli non ha mai potuto soffrire Berlusconi, e ancor di più il nulla che da anni vi gira attorno.

 

Nel porno "Forza, Italia", mette alla berlina i lacchè politici, gli adulatori del capo, in "La Casta" gioca col titolo del famoso libro-denuncia innestandoci su una "sporca" storia di intrecci tra coop rosse e poteri ecclesiastici (in questo porno, Dagospia diventa Magospia, un sito dalla funzione informativa e  sbugiardante identica all’originale).

 

silvio bandinelli

I porno di Bandinelli non risparmiano nessuno, né Previti ("Abuso di potere"), né Dell’Utri ("Giochi pericolosi di un senatore della Repubblica"), arrivano fino al caso Corona, Vallettopoli e conseguenze politiche annesse ("Scatti&Ricatti"). Tutte storie ispirate alla realtà, ai personaggi che ogni santo giorno ci appaiono in tv, nei tg, ma trasportati in chiave porno.

 

Nei film di Bandinelli si vede un porno diverso, originale: c’è tutto quello che nel porno deve esserci e ci delizia, pornostar preda delle più roventi lussurie, e corpi mischiati a corpi, però con accanto una storia, una sceneggiatura. Politica.

 

Perché il porno si può fare anche così, si giostrano corpi e lingue e incastri e gemiti e penetrazioni, su base licenziosamente politica. Senza messaggi né ideologie, quello di Bandinelli è un porno che osa, che si mette contro: per Bandinelli la cosiddetta destra è adattissima al porno ma non perché la cosiddetta sinistra sia migliore anzi, lui per primo riconosce che i post "compagni" sono bacchettoni quanto i predecessori, sono tristi e antiquati, sessualmente mosci, ancorati a un’idea antica del maschio capace solo di strabuzzare gli occhi davanti a una donna discinta.

silvio bandinelli la casta

 

In realtà il bersaglio di Bandinelli è la società e la sua ipocrisia, i suoi bastioni quali la famiglia, ma soprattutto la nostra educazione cattolica che Bandinelli stesso non finirà mai di ringraziare perché bigotti e moralisti sono i migliori clienti della pornografia.

 

Il porno di Bandinelli attacca anche il quotidiano pornografico di certa televisione, dove la pornografia dei sentimenti trionfa su quella dei corpi. Può apparire incredibile ma non lo è, usare il porno contro "questa" volgarità.

 

forza, italia

Contaminando di pornografia mondi solo all’apparenza lontani, inviolabili, si apre un discorso sociale più acuto di ogni vuoto dibattito politico appiattito su se stesso. I film di Bandinelli non servono a farti una sega o meglio, puoi fartela, ti ecciti a vederli, e tanto, però ricevi anche qualcos’altro, ti lasciano come un brutto sapore, perché è giusto denunciare, ribellarsi, però da spettatori si rimane… impotenti.

 

Il porno è arma di battaglia che non può incidere sulla società se la società è quella messa alla berlina da Bandinelli, perché nel suo piattume siamo immersi fino al collo, forse non ne usciremo, però un porno, se oltre a far godere, fa un pochino riflettere, anche solo sorridere, o incuriosire in modo diverso già dal titolo, ma va bene, che sia benvenuto, e benedetto. Un porno contro gli indifferenti. Ne abbiamo tanto bisogno.

 

 

 

 

bunga bunga presidente covergiochi pericolosi di un senatore della repubblica 3giochi pericolosi di un senatore della repubblica 1il cavalier non porta pene (bunga bunga a domicilio)

 

il trota e il movimento del grillo duro (2)bunga bunga presidente 5silvio bandinelli nero familiarebunga bunga presidente 4

 

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…