papa assalito dalle suore

BEATO FRA LE DONNE - IL MAGAZINE FRANCESE 'PARIS MATCH' FA IL REPORTAGE SULLE DONNE DI PAPA FRANCESCO: SUORE O LAICHE CHE HA NOMINATO O SOSTENUTO E CHE IN VATICANO ORA HANNO RUOLI DIRIGENZIALI- SONO FEMMINISTE A MODO LORO, COMBATTONO DALL'INTERNO LA MISOGINIA E IL PATRIARCATO E SI SENTONO APPREZZATE COME MAI PRIMA DI LUI

Caroline Pigozzi per “Paris Match

 

centralino vaticanocentralino vaticano

Per la prima volta il protettissimo “centralino” ci apre le porte. Dieci religiose della congregazione delle Pie Discepole del Divin Maestro qui si danno il cambio, 7 giorni su 7. La mattina in cui entriamo noi, ci sono in servizio sorella Maria Hilaria (polacca), Maria Clara (sudcoreana), Maria Rachele (italiana), la superiora Maria Lucis (italiana), Maria Grazia (italiana) e Maria Peter (filippina).

 

Al Vaticano occupano posti strategici. Femministe, determinate, serene, ecco la squadra del Santo Padre. Al Vaticano si dice che tre sono le cose che un Papa non sa: «Quanta gente ci lavora, quello che pensano i gesuiti e il numero delle congregazioni femminili sulla terra». Francesco invece è ‘molto informato’. Le religiose o laiche che ha incoraggiato, sostenuto o nominato, non si comportano da eroine e restano umili. Sanno quanta misoginia continui a regnare in questo luogo di potere ma il loro calvario si è trasformato in un cammino di gioia, sono dinamiche, rimarchevoli, sorridenti e in pace.

jatta direttrice musei vaticanijatta direttrice musei vaticani

 

Il Pontefice tiene al loro avvenire. Bergoglio sa che le donne sono relegate ai margini della Chiesa e la sua rivoluzione passa per un cambio di mentalità e per le responsabilità che vengono loro attribuite. Cinque donne, simbolo di progresso all’interno di una Curia che fa resistenza, hanno raggiunto i vertici della gerarchia: Nicla Spezzati, Mary Melone, Lucetta Scaraffia, Mariella Enoc e Barbara Jatta, 54enne direttrice dei Musei Vaticani, tra i più visitati al mondo.

 

Nicla, Sorella Adoratrice del Sangue di Cristo, è sottosegretaria del dicastero per la società della vita apostolica, ed è una attivista militante sulla questione femminile all’interno della Chiesa. Mary, francescana presidente della Società Italiana della Ricerca teologica, è la prima Rettrice di un’università pontificia, che sull’argomento risponde: «Non seguiamo un’ideologia femminista, ma una teologia fatta di donne che riflettono in modo diverso sui misteri di Dio. Bisogna ascoltare e valorizzare le donne all’interno della Chiesa». Mariella Enoc è stata chiamata a dirigere l’ospedale pediatrico del Bambin Gesù.

mariella enoc a capo del bambin gesumariella enoc a capo del bambin gesu

 

Queste donne brillanti dimostrano al Papa di non essere solo anima ma cervello. E lui lo sa, ha infatti detto: «Una Chiesa senza donne sarebbe come un collegio apostolico senza Maria. Hanno un ruolo indispensabile». Parole limpide, non ambigue. Francesco vuole dare loro un ruolo decisionale, non solo funzionale. Lucetta Scaraffia è direttrice del supplemento femminile de ‘L’Osservatore Romano’ e ci dice: «Questo Papa argentino sa parlare dalle donne, non ha paura di loro e le guarda negli occhi. Le ascolta. Ognuna di noi, con i suoi mezzi, controlla che le donne abbiano un vero e degno ruolo all’interno della Chiesa. Ma con Nicla e Mary facciamo più che condividere un programma comune. Siamo complici e amiche, ridiamo insieme. Non bisogna immaginarsi un universo auto-centrato, è anche aperto al mondo».

 

papa francesco bergoglio e le donne papa francesco bergoglio e le donne

E’ lei la femminista del Vaticano?: «Femminista cattolica con senso dell’umorismo. Virtù indispensabile, perché, senza quella, le militanti diventano caricatura di cui ogni atto è prevedibile. Avere delle responsabilità in Vaticano è particolare, significa accettare di essere trattata con paternalismo, a volte da uomini più giovani di te, che danno consigli e direttive e per i quali resto sempre alla prova, dopo il numero 55 di “Donne, Chiesa, Mondo”. D’altronde da un momento all’altro le istanze superiori potrebbero decidere di chiudere il mensile. Ma sembra che il Papa ami l’idea che ognuna di noi approfondisca argomenti come l’identità femminile, le donne e l’Islam, lo stupro come arma di guerra, le migranti. Temi dolorosi che gli stanno a cuore. Trova coraggioso il fatto che noi trattiamo approfonditamente questa attualità. Dobbiamo essere prudenti: agiamo con libertà ma siamo sempre supplemento del giornale ufficiale della Santa Sede. Sarebbe impensabile essere a favore dell’aborto».

lucetta scaraffia in redazionelucetta scaraffia in redazione

 

Godono però della protezione del Papa: «Esatto. Un giorno mi ha anche telefonato per congratularsi del mio libro “Le donne e la Chiesa”. E’ stato uno choc sentire la sua voce. Ha detto che era bellissimo. Quando il magazine è diventato autonomo, la nuova versione è stata presentata nella sala stampa della Santa Sede, prova che il Vaticano sosteneva una redazione di otto donne....Il Papa ha costituito una commissione paritaria per riflettere sul diaconato femminile, ha deciso di rendere Santa Maria Maddalena un festa liturgica importante come quelle degli apostoli, e nelle interviste, nelle omelie, Francesco dice sempre cose interessanti sulle donne. Certo, si muove all’interno di un conservatorismo secolare, ma ci dà stimoli e segnali positivi per restare attive e propositive».

suore san pietro papa francesco jpegsuore san pietro papa francesco jpeg

 

Come deve vestirsi una laica in Vaticano? «Deve essere molto chic, con abiti che donano, non tristi e informi. Molte suore sono eleganti, soprattutto le dominicane». In quanto giornaliste della Santa Sede, non tutte cattoliche, una addirittura agnostica, sono molto informate: «Abbiamo una visione a 360°, le nunzie e le missionarie ci raccontano delle loro terribili condizioni di vita nel mondo. Adesso vorremmo che il mensile fosse pubblicato anche in Francia, Germania, nei paesi anglo-sassoni. In Spagna è già arrivato. Siamo il simbolo di un’apertura in Vaticano».

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