sandra milo

"IL MIO SUPERUOMO? L’INTELLIGENZA DI FELLINI, LA PRESTANZA FISICA A LETTO DI CRAXI. LA PERSONALITÀ DI BERLUSCONI” - L'INTERVISTA DEL 2012 A SANDRA MILO BY GIANCARLO DOTTO – “BETTINO CRAXI? L’HO LASCIATO IO QUANDO ERA ANCORA PADRONE DELL’ITALIA. NON L’HO CERCATO QUANDO CADDE IN DISGRAZIA. FORSE HO FATTO MALE…” – "FELLINI? UN INCANTATORE DI SERPENTI. MI SONO FATTA MOLTO MALE IN AMORE" - "A MASTROIANNI PIACEVA TROPPO LA GRAPPA. ALBERTO SORDI, INVECE, NON L’HO MAI AMATO" - L’ATROCE SCHERZO SUL FIGLIO CIRO IN DIRETTA: “DISSERO CHE M’ERO INVENTATA IO LO SCHERZO. MI RITROVAI FUORI DALLA RAI” – VIDEO

https://video.corriere.it/spettacoli/sandra-milo-famoso-urlo-tv-chi-ciro-dove-nooo/a376c212-be85-11ee-8159-e88a7ef5abf7

 

 

Giancarlo Dotto per "Diva e Donna" – Intervista del 2013

sandra milo 2

 

Non è un’allucinazione, ma le somiglia molto. Centinaia di gatti spiritati che sbucano ovunque, dagli oleandri, sopra e sotto le panchine di cemento, il muso dentro le ciotole sparse, che si allisciano sontuosi nel giardino di casa, una villa nella campagna a sud di Roma.

 

Ci scorta Ciro in persona, jeans, t-shirt e infradito, Ciro proprio lui, il figlio prediletto invocato in diretta televisiva dalla mamma in lacrime. Due pantere nere di alabastro all’entrata, sul tavolino una grande stella dei venti in cristallo Swarovski, tende lilla nel salotto, i suoi ritratti alle pareti, le foto con i figli. E poi la scia inconfondibile, “Womanity” di Thierry Mugler. Vado pazzo per Sandra Milo e per il suo profumo. Anche per la sua voce vado pazzo.

 

sandra milo pronta per la criocamera

“Eccomi”, fa lei radiosa, sbattendo le ciglia da Minnie, dentro una maglia alla marinara e un completo giacca e pantaloni blu. Donna spiritosa, sentimentale e acutissima, altro che Sandrocchia.  “Vuoi una fetta della torta con lo zucchero di canna cucinata da Azzurra?”. La voglio. Azzurra è proprio lei, la figlia miracolata, nata prematura, salvata da una suora. Oggi è una bella ragazza che cucina torte eccellenti. Gatti anche sul divano. Due, per la precisione, di spalle che amoreggiano sul tetto e guardano alla luna, ricamati sul cuscino. Non mi resta che trarre le conclusioni.

 

Hai una passione smodata per i gatti.

sandra milo l isola dei famosi 4

“Li odio. Quelli che hai visto sono tutti gatti abbandonati. Gli abbiamo dato da mangiare e, nel frattempo, si sono moltiplicati. Il cuscino l’ha ricamato Deborah, l’altra mia figlia”.

Da quanti anni la scelta di vivere in campagna?

“Dodici. Qui c’è l’aria buonissima dei Castelli e siamo a mezz’ora dal centro. Quando sono arrivata non c’era nemmeno una pianta, allora le ho piantate tutte io (ride come sa ridere solo Sandra Milo). Vivo con Ciro, Azzurra e la ragazza di Ciro, poi c’è Deborah, la più grande, che abita per conto suo. Sta a Roma, è una bravissima inviata per “La vita in diretta”. Ha seguito il processo di Perugia”.

 

Che idea ti sei fatta?

 “Che è meglio un colpevole libero piuttosto che un innocente in prigione. Quei due ragazzi, però, non mi hanno conquistato il cuore per la loro simpatia. Amanda? Parlano solo di lei. Lei ha uno sguardo che io non ho voglia di vedere. Ha quegli occhi così…”.

Hai visto le immagini di Gheddafi linciato e assassinato?

SANDRA MILO UN GIORNO DA PECORA

“Ho visto e ci ho pianto sopra a vederle”.

 

Tu sei nata in Tunisia, sei un po’ araba.

“Ma ci ho vissuto solo tre anni e sono venuta via. Non mi sento araba per niente”.

 

(…)

 

Dimmi di tuo figlio Ciro. La tua fuga dalla diretta televisiva resta l’icona della madre straziata.

“Non era mai successo: un demente che telefona annunciando una disgrazia alla poveraccia che sta lì in diretta. Mio figlio Ciro correva forte in moto, aveva sempre incidenti, non ci pensai un attimo a scappare via”.

Perfettamente in tema, il programma si chiamava “L’amore è una cosa meravigliosa”.

sandra milo conduce piccoli fans 3

“Ciro l’ha vissuta malissimo quella storia. Per anni i ragazzi gli hanno fatto il verso, lo sfottevano: “Ciro, Ciro!” e lui reagiva facendo a botte. Oggi è un quarantenne tranquillo che vive con me e la sua bellissima fidanzata”.

Da lì, per un bel po’ sei sparita dalla televisione.

“Tipica storia all’italiana. All’inizio tutti a consolarmi, a dirmi “poverina”, incluso il presidente di allora Cossiga. Dopo un po’, cominciarono a dire che m’ero inventata io lo scherzo. Mi ritrovai fuori dalla Rai”.

 

Come nasce questa favola della Milo svampita?

sandra milo conduce piccoli fans 1

“Era l’epoca in cui le donne intelligenti dovevano essere brutte per forza. Belle e intelligenti non le sopportava nessuno. Il cervello l’ho usato divertendomi a recitare una parte che non era la mia. Fu Maurizio Costanzo un giorno a dare la notizia: “Guardate che la Milo è intelligente”. Da lì sono diventata intelligente. Fui ingaggiata anche come autrice da Giovanni Minoli”.

Facevi le interviste più strane.

“Una volta Minoli mi commissiona un pezzo su Garibaldi. Mi ritrovai il giorno prima senza ospiti. Lui s’infuriò: “Arrangiati, io voglio il pezzo!”. Mi feci portare un cavallo in studio e intervistai il cavallo di Garibaldi, doppiato da un attore fuori scena”.

 

A proposito di Garibaldi, hai amato Bettino Craxi.

“L’ho lasciato io quando era ancora padrone dell’Italia. Non l’ho cercato quando cadde in disgrazia. Forse ho fatto male, ma glielo avevo detto più volte di non fidarsi di molti che lui considerava amici. Ho preso però le sue difese pubblicamente. Ma, dei miei cari estinti, l’unico con cui parlo ancora è Federico Fellini”.

quelle brave ragazze 4

Parli con Federico Fellini?

“Gli parlo quando sono nei guai e gli dico: “Non mi hai mai aiutato in vita, ma adesso devi farlo. Comodo andarsene via così e lasciarmi qui”. Funziona. Trova sempre il modo di farmi capitare delle cose belle. E’ il mio protettore”.

I felini in cortile e Fellini nel cuore.

“L’amore della mia vita. Per diciassette anni è stata festa meravigliosa dei sensi, fuori da ogni assillo quotidiano, l’affitto, il telefono, i conti da pagare. Quando andavo da lui, nel suo appartamento in via Sistina, non riuscivo a prendere l’ascensore. Non ce la facevo ad aspettare. Dovevo salire di corsa. Arrivavo e la porta già era aperta e lui lì, emozionato come me, le gambe che ci tremavano. Questo per anni”.

 

Hai lavorato con Mastroianni e con Sordi.

SANDRA MILO - MARCELLO MASTROIANNI - 8 E MEZZO

“Marcello è l’unico attore che ho amato. Non fisicamente, ma come persona. Non era pigro come dicono. Se si rompeva il ferro da stiro era lui che lo portava a riparare, non Flora. Amava la vita. Aveva solo un difetto, gli piaceva troppo la grappa. Alberto, invece, non l’ho mai amato. L’ho frequentato poco e non avevo nessun desiderio di farlo”.

I politici di ieri.

“Un nome, Pietro Nenni. Ero socialista già a dodici anni, quando ho letto per la prima volta Marx ed Engels. Nenni mi scrisse un biglietto a mano, bellissimo, per ringraziarmi quando seppe che avevo votato per lui. Mi scrisse anche quando ero ricoverata in clinica, massacrata di botte da Moris Ergas.  Il nostro è stato un amore platonico, affidato alle lettere. Amavo molto anche Enrico Berlinguer. Una persona bellissima”.

 

(…) Tu hai ancora voglia?

SANDRA MILO - MARCELLO MASTROIANNI - 8 E MEZZO

“L’uomo mi manca in senso fisico, per il resto dormo benissimo da sola. Mi piacerebbe averlo, l’uomo, prima di addormentarmi”.

Ti hanno mai proposto di fare politica?

“Il primo fu Ugo La Malfa. Mi disse: “venga con me, faremo grandi cose”. Rifiutai. Io non so fingere e mi fa schifo chi lo fa, come faccio a far politica? No, non fa per me”.

Dimmi di te, della donna che sei e che sei stata.

“Non mi sono mai privata di niente. Mi sono concessa a tutte le passioni, senza calcoli e senza riserve. Mi sono fatta molto male in amore”.

 

Masochismo femminile?

“Dolore di madre. Ho avuto dei mariti con uno scarsissimo senso paterno. Che usavano i figli come ostaggi per recuperare la madre. Per la mia prima figlia Deborah, avuta da Moris Ergas, ho affrontato quarantaquattro processi e sono finita in Israele quando c’era la guerra, a dormire per terra in un kibbutz, tra le donne soldato armate di mitra”.

dago e sandra milo roma santa e dannata.

Il tuo Caino privato?

“Ho subito violenze assurde dagli uomini che ho amato. Se sei molto amata, sei anche molto odiata. Chi ama arriva a odiare la causa della sua dipendenza. Ora, per fortuna, non ho più storie d’amore”.

 

Sandra Milo oggi.

“Una donna fortunata che ha trovato l’equilibrio. Riesco a comprendere di più i miei figli e le persone che amo. E’ come se avessi un’anima allargata”.

Il tuo superuomo.

sandra milo 4

“L’intelligenza di Fellini, la voce di Bettino e la sua prestanza fisica a letto. L’umanità di Nenni e Berlinguer. La fantasia di Franco, un mio fidanzato di quando ero giovane, che mi spingeva nei territori eccitanti del peccato, quando ancora avevo il senso del peccato. La personalità di Berlusconi. Uno che fa sempre quello che vuole. La generosità? Non ho mai conosciuto uomini generosi”.

lo scherzo a sandra milo sull incidente del figlio ciro 2

 

 

sandra milo foto di bacco (2)sandra milo a domenica in 1sandra milosandra milolo scherzo a sandra milo sull incidente del figlio ciro 1sandra milo marcello mastroianni 8 sandra milo 19sandra milo federico fellini 2sandra milo fellinibettino craxi e sandra milo 1SANDRA MILObettino craxi e sandra milo 2sandra milosandra milosandra miloSANDRA MILO

 

Ultimi Dagoreport

affari tuoi la ruota della fortuna pier silvio berlusconi piersilvio gerry scotti stefano de martino giampaolo rossi bruno vespa

DAGOREPORT - ULLALLÀ, CHE CUCCAGNA! “CAROSELLO” HA STRAVINTO. IL POTERE DELLA PUBBLICITÀ, COL SUO RICCO BOTTINO DI SPOT, HA COSTRETTO PIERSILVIO A FAR FUORI DALLA FASCIA DELL’''ACCESS PRIME TIME” UN PROGRAMMA LEGGENDARIO COME “STRISCIA LA NOTIZIA”, SOSTITUENDOLO CON “LA RUOTA DELLA FORTUNA”, CHE OGNI SERA ASFALTA “AFFARI TUOI” – E ORA IL PROBLEMA DI QUELL’ORA DI GIOCHINI E DI RIFFE, DIVENTATA LA FASCIA PIÙ RICCA DELLA PROGRAMMAZIONE, È RIMBALZATO IN RAI - UNO SMACCO ECONOMICO CHE VIENE ADDEBITO NON SOLO AL FATTO CHE GERRY SCOTTI SI ALLUNGHI DI UNA MANCIATA DI MINUTI MA SOPRATTUTTO ALLA PRESENZA, TRA LA FINE DEL TG1 E L’INIZIO DI “AFFARI TUOI”, DEL CALANTE “CINQUE MINUTI” DI VESPA (CHE PER TENERLO SU SONO STATI ELIMINATI GLI SPOT CHE LO DIVIDEVANO DAL TG1: ALTRO DANNO ECONOMICO) - ORA IL COMPITO DI ROSSI PER RIPORRE NELLE TECHE O DA QUALCHE ALTRA PARTE DEL PALINSESTO IL PROGRAMMINO CONDOTTO DALL’OTTUAGENARIO VESPA SI PROSPETTA BEN PIÙ ARDUO, AL LIMITE DELL’IMPOSSIBILE, DI QUELLO DI PIERSILVIO CON IL TOSTO ANTONIO RICCI, ESSENDO COSA NOTA E ACCLARATA DEL RAPPORTO DIRETTO DI VESPA CON LE SORELLE MELONI…

antonio pelayo bombin juan carlos

DAGOREPORT: COME FAR FUORI IL SACERDOTE 81ENNE ANTONIO PELAYO BOMBÌN, CELEBERRIMO VATICANISTA CHE PER 30 ANNI È STATO CORRISPONDENTE DELLA TELEVISIONE SPAGNOLA "ANTENA 3", CUGINO DI PRIMO GRADO DELL’EX RE JUAN CARLOS? UN PRETE CHE A ROMA È BEN CONOSCIUTO ANCHE PERCHÉ È IL CONSIGLIERE ECCLESIASTICO DELL'AMBASCIATA SPAGNOLA IN ITALIA, VOCE MOLTO ASCOLTATA IN VATICANO, CAPACE DI PROMUOVERE O BLOCCARE LA CARRIERA DI OGNI ECCLESIASTICO E DI OGNI CORRISPONDENTE SPAGNOLO – PER INFANGARLO È BASTATA UNA DENUNCIA AI CARABINIERI DI ROMA DI UN FINORA NON IDENTIFICATO CRONISTA O PRODUCER DI REPORT VATICANENSI CHE LO ACCUSA DI VIOLENZA SESSUALE, IMPUTAZIONE DIVENTATA NELLA DISGRAZIATA ERA DEL METOO L’ARMA PIÙ EFFICACE PER FAR FUORI LA GENTE CHE CI STA SUL CAZZO O PER RICATTARLA – IL POVERO PELAYO È FINITO IN UN TRAPPOLONE CHE PUZZA DI FALSITÀ PIÙ DELLE BORSE CHE REGALA DANIELA SANTANCHÉ E DELLE TETTE DI ALBA PARIETTI – IL SOLITO E BIECO SCHERZO DA PRETE, PROBABILMENTE USCITO DALLE SACRE MURA DELLA CITTÀ DI DIO…

giorgia meloni gennaro sangiuliano

DAGOREPORT - LE RESURREZIONI DI “LAZZARO” SANGIULIANO NON SI CONTANO PIÙ: “BOCCIATO” DA MINISTRO, RIACCIUFFATO IN RAI E SPEDITO A PARIGI, ORA SBUCA COME CAPOLISTA ALLE REGIONALI CAMPANE - ESSÌ: DIVERSAMENTE DAGLI IRRICONOSCENTI SINISTRATI, A DESTRA LA FEDELTÀ NON HA SCADENZA E GLI AMICI NON SI DIMENTICANO MAI - DURANTE I TRE ANNI A PALAZZO CHIGI, IL “GOVERNO DEL MERITO COME ASCENSORE SOCIALE” (COPY MELONI) HA PIAZZATO UNA MAREA DI EX DEPUTATI, DIRIGENTI LOCALI, TROMBATI E RICICLATI NEI CDA DELLE AZIENDE CONTROLLATE DALLO STATO - COME POTEVA LA STATISTA DELLA GARBATELLA DIMENTICARE SANGIULIANO, IMMARCESCIBILE DIRETTORE DEL TG2 AL SERVIZIO DELLA FIAMMA? IL FUTURO “GENNY DELON” ‘’ERA SALITO TALMENTE TANTO NELLE GRAZIE DELLA FUTURA PREMIER DA ESSERE CHIAMATO A SCRIVERE PARTE DEL PROGRAMMA DEI MELONIANI, INVITATO A CONVENTION DI PARTITO E, ALLA FINE, RICOMPENSATO ADDIRITTURA CON UN POSTO DI GOVERNO’’ - E’ COSÌ A DESTRA: NESSUNA PIETÀ PER CHI TRADISCE, MASSIMO PRONTO SOCCORSO PER CHI FINISCE NEL CONO D’OMBRA DEL POTERE PERDUTO, DOVE I TELEFONINI TACCIONO E GLI INVITI SCOMPAIONO… - VIDEO

giorgia meloni sigfrido ranucci elly schlein bomba

DAGOREPORT – DOBBIAMO RICONOSCERLO: GIORGIA MELONI HA GESTITO IN MANIERA ABILISSIMA IL CASO DELL'ATTENTATO A RANUCCI, METTENDO ANCORA UNA VOLTA IN RISALTO L'INETTITUDINE POLITICA DI ELLY SCHLEIN - GETTARE INDIRETTAMENTE LA RESPONSABILITA' DELL'ATTO TERRORISTICO ALLA DESTRA DI GOVERNO, COME HA FATTO LA SEGRETARIA DEL PD, È STATA UNA CAZZATA DA KAMIKAZE, ESSENDO ORMAI LAMPANTE CHE LE BOMBE SONO RICONDUCIBILI AL SOTTOMONDO ROMANO DEL NARCOTRAFFICO ALBANESE, OGGETTO DI UN'INCHIESTA DI "REPORT" - E QUELLA VOLPONA DELLA PREMIER HA RIBALTATO AL VOLO LA FRITTATA A SUO VANTAGGIO: HA CHIAMATO RANUCCI PER MANIFESTARGLI SOLIDARIETÀ E, ANCORA PIÙ IMPORTANTE, HA INVIATO TRE AUTOREVOLI ESPONENTI DI FRATELLI D’ITALIA (TRA CUI BIGNAMI E DONZELLI) ALLA MANIFESTAZIONE INDETTA DAL M5S PER RANUCCI E LA LIBERTÀ DI STAMPA - DOPO L’ATTENTATO, NESSUNO PARLA PIÙ DI UN POSSIBILE PASSAGGIO DI "REPORT" A LA7: SIGFRIDO, ORA, È INTOCCABILE… - VIDEO

giorgia meloni antonio tajani maurizio casasco marina pier silvio berlusconi salvini

DAGOREPORT - TAJANI, UNA NE PENSA, CENTO NE SBAGLIA. IL SEGRETARIO DI FORZA ITALIA CI HA MESSO 24 ORE AD ACCORGERSI CHE GIORGIA MELONI HA STRACCIATO UNO DEI SUOI CAVALLI DI BATTAGLIA IN EUROPA: IL SUPERAMENTO DEL DIRITTO DI VETO. IL MINISTRO DEGLI ESTERI È RIUSCITO A PARTORIRE SOLO UNA DICHIARAZIONE AL SEMOLINO (“HA DETTO LA SUA OPINIONE, IO PENSO INVECE CHE SI DEBBA FARE QUALCHE PASSO IN AVANTI”), MENTRE È STATO ZITTO DI FRONTE ALLE INVETTIVE ANTI-RIARMO E CONTRO L’UE DEI PARLAMENTARI LEGHISTI. IL POVERINO È ANCORA STORDITO DALLA PROMESSA, SCRITTA SULLA SABBIA, CON CUI L'HA INTORTATO LA DUCETTA: SE FAI IL BRAVO, NEL 2029 TI ISSIAMO AL QUIRINALE AL POSTO DI MATTARELLA (E CI CREDE DAVVERO) – IN TUTTO QUESTO BAILAMME, TAJANI PROVA A METTERE LE MANI SULLA CONSOB CON UNA MOSSA DA ELEFANTE IN CRISTALLERIA: NOMINARE IL DEPUTATO AZZURRO MAURIZIO CASASCO. MA SI È DIMENTICATO DI COORDINARSI CON LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON L’HA PRESA BENE…