BUTTARE IL PUPONE CON L’ACQUA SPORCA - SABATINI E BALDINI ALL’OPERA PER EVITARE CHE LO SPOGLIATOIO GIALLO-ROTTO SI FRANTUMI - PER DIBENEDETTO UNO COME TOTTI, CHE SI INGRUGNA E FRIGNA, È UN GIOCATTOLO VECCHIO (A 35 ANNI SI È TITOLARI SOLO IN PORTA) CHE PRETENDE MOLTO, TROPPO: 8 MLN € NEI PROSSIMI DUE ANNI. PIÙ IL RISPETTO DI UNA SCRITTURA PRIVATA FIRMATA DALLA SENSI CHE GARANTIVA ALTRI (CINQUE?) ANNI BEN PAGATI COME DIRIGENTE - SPOPOLA SU YOUTUBE L’AUDIO DEL TIFOSO INCAZZATO DOPO ROMA-SLOVAN...

1 - SPOPOLA SU YOUTUBE L'AUDIO DEL TIFOSO INCAZZATO DOPO ROMA-SLOVAN...
http://www.youtube.com/watch?v=MzP5gAJEPyI

2 - LUIS ENRIQUE A TOTTI: "SE MI SEGUI, FARAI TANTI GOL"
Matteo Pinci per "la Repubblica"

Il soffio di un campionato (finalmente) alle porte, non ha ancora spento la brace intorno al nome di Francesco Totti. Quando oggi alle 17.30 la squadra tornerà ad allenarsi a Trigoria, il capitano della Roma avrà già ricevuto la richiesta di Walter Sabatini di sedersi uno di fronte all´altro e parlare. Per avere l´occasione di illustrare al capitano il senso di parole che il ds ha ritenuto distorte nella "traduzione" del giorno dopo. Non è detto, però, che anche Francesco abbia voglia di discutere della situazione: il numero dieci non ha smaltito l´amarezza e non sembra aver intenzione di confrontarsi con nessuno.

Anzi. Oggi tornerà ad allenarsi dopo tre giorni di vacanza in famiglia lontano dalla capitale, iniziata venerdì al termine dell´allenamento e proprio mentre a Trigoria andava in scena la conferenza delle polemiche. A Totti, Sabatini vorrebbe però poter comunicare di persona quello che ha già detto davanti ai microfoni: che anche la sua carriera ne guadagnerebbe in durata e qualità se scegliesse (accettasse) di giocare qualche minuto in meno. Nei giorni scorsi anche Luis Enrique ha provato a riavvicinarsi al capitano: «Se mi segui, con me potrai segnare tanti gol».

Una mano tesa a cui però non sono seguite risposte. Anche per questo c´è chi sussurra che in settimana, al termine degli impegni con la nazionale inglese, Franco Baldini possa sbarcare a Roma per mettere fine di persona a equivoci e chiacchiere. Nessuna conferma, però. Anche perché il futuro dg, ottenendo il via libera per l´incarico nella capitale, ha promesso alla Football Association che fino al termine delle qualificazioni europee avrebbe evitato di farsi coinvolgere dalle questioni romane.

3 - LA SOLITUDINE DEL CAPITANO TRA FANTASMI E CONGIURATI PREPARANDO L´UNICA VENDETTA
Gabriele Romagnoli per "la Repubblica"

Come in una tragedia mitologica, in cui il dominio del re è gravato da un vaticinio: "Ai tuoi piedi avrai uomini e città / finché dal nulla un ispanico verrà". Così Francesco Totti vive l´avverarsi di un momento inevitabile che la sua psicologia traduce però come inatteso e, soprattutto, ingiusto. Eppur succede, e succede sempre: ora legale o ora solare a un certo punto si fa buio, due o tre atti ma poi il sipario cala, a 65 anni si va in pensione e, nel calcio, a 35 si gioca titolari quasi soltanto in porta. Ci sono eccezioni (Zanetti, Di Natale...), ma le decidono le condizioni fisiche, le necessità tattiche e, per quanto inaudito possa sembrare, gli allenatori che per questo sono pagati. Vallo a spiegare a Francesco Totti.

Se ne sta, ingrugnito, sull´ottavo colle di Roma. Gli unici momenti in cui prende le cose con ironia sono quelli in cui appare negli spot televisivi. Non parla se non attraverso le magliette. Un tempo sbeffeggiavano l´avversario ("Vi ho purgato ancora"), adesso esprimono stizza ("Basta!").

Non risponde al cellulare, guarda il numero sul display e fa una smorfia: ancora 0044, il prefisso inglese che segnala il portatile dell´odiato Franco Baldini. Il dirigente che, lesa maestà, osò dirgli "pigro". E pensare che appena due anni fa un personaggio chiave dello staff di Totti, il preparatore atletico Vito Scala, disse più o meno la stessa cosa: «Senza la sua pigrizia psicologica non avrebbe limiti».

E non si aprì il cielo. Ma quello era uno scudiero. Questi altri sono i fantasmi incarnati della profezia, agenti di una congiura internazionale, venuti infatti da Inghilterra, Spagna e perfino Stati Uniti d´America per abbattere l´ultimo re di Roma. Non hanno storia e non la conoscono. Non hanno riconoscenza. E perché dovrebbero? Per gente come Tom DiBenedetto uno come Totti appartiene all´esercito dei posteri: personaggi indistinti che per lui non hanno fatto niente. Ma che pretendono molto.

Otto milioni e seicentomila euro per i prossimi due anni, a esser precisi. Più il rispetto di una scrittura privata firmata dalla precedente gestione che garantiva altri (cinque?) anni ben pagati come dirigente. Questa è la prosa dei fatti, anzi la matematica. Il resto è commedia. Ipocrita come ogni recitazione. L´allenatore dice che Totti è straordinario, ma un giocatore come gli altri. Il riesumato Osvaldo si presenta con attestazioni di stima e si prepara a sfilargli la maglia. Totti ascolta, guarda e s´incupisce.

Se il paragone non l´offende (ma è quasi impossibile che non accada) sta ormai alla Roma come Emilio Fede al Tg4. Era amico del padrone, avevano fatto "grandi cose" insieme. Ha strangolato i possibili successori nella culla. È rimasto oltre l´età della pensione e della buona apparenza. Il suo notiziario galleggia per inerzia. La Roma di Totti anche. Qualche volta sa ancora essere decisivo. Ma è anche vero che Spalletti fece una striscia vincente in sua assenza e Ranieri lo tolse per rimontare nel derby più importante l´anno del quasi scudetto. Totti è un campione. Non "è stato".

Lo è. Ha ancora la personalità, le giocate, il tiro. La rabbia, perfino, che lo innesca. Che cosa gli manca, allora? La lucidità e il coraggio di capire che tutto questo non basta. È un 35enne italiano, esemplare perfetto di una generazione allevata in un contesto culturale in cui la vita, personale e professionale, viene immaginata come un percorso autogestito, in cui ogni intoppo è un´ingiustizia. E se anche fosse?

Nell´americano pragmatismo di Tom DiBenedetto l´ingiustizia fa parte dell´esistenza: si commette e si subisce. Bisogna essere forti per sopraffare, ma ancor più forti per incassare. C´è un tempo per relegare Cassano e uno per essere relegati da Lamela, o chi per lui. Soprattutto, c´è sempre un tempo (non due, ho detto uno) per reagire. Ci si può sedere ed aspettare (con 8,6 milioni in tasca) che quel tempo venga. Senza illudersi che la città intera lo invochi. Mezza, al massimo.

E pare in calo. Ci sono alternative? Totti non è (e non può essere per via dell´ingaggio) Nesta, che dopo la gioventù laziale del "Non devo dimostrare niente a nessuno" è andato a Milano a dimostrare tutto. Non è Beckham che sverna con Victoria al sole californiano: lui e Ilary in America si rifugerebbero in un ristorante italiano del Greenwich Village con le sporte dell´outlet. Totti è Roma e non c´è profezia avverata che possa allontanarlo.

Nel corso d´inglese che segue durante le pubblicità dovrebbe farsi spiegare la parola "mobbing". E "how to survive". Resistendo, aspettando, magari facendosi mancare di rispetto perché l´avversario perda la reputazione, ma soprattutto cogliendo l´occasione quando verrà: entrando e segnando o facendo segnare. A esserne capaci. Perché lì sta il bivio tra l´ingiustizia e il corso del tempo.

 

totti foto mezzelani gmt DIBENEDETTO-ENRIQUERosella Sensi WALTER sabatiniFranco Baldiniroma foto mezzelani gmt tifo roma foto mezzelani gmt DERBY ROMA LAZIO mezzellaniGMT

Ultimi Dagoreport

elly schlein tafazzi

DAGOREPORT: IL “NUOVO PD” DI ELLY NON ESISTE - ALIMENTATA DA UN'AMBIZIONE SFRENATA, INFARCITA SOLO DI TATTICISMI E DISPETTI, NON POSSIEDE L'ABILITÀ DI GUIDARE LA NOMENKLATURA DEL PARTITO, ISPIRANDOLA E MOTIVANDOLA - IL FATIDICO "CAMPOLARGO" NON BASTA PER RISPEDIRE NELLE GROTTE DI COLLE OPPIO L'ARMATA BRANCA-MELONI. NELLE MARCHE IL PD-ELLY SUBISCE IL SORPASSO DELLE SORELLE D'ITALIA - QUELLO CHE INQUIETA È LO SQUILIBRIO DELLA DUCETTA DEL NAZARENO NELLA COSTRUZIONE DELLE ALLEANZE, TUTTO IN FAVORE DI UN'AREA DI SINISTRA (M5S E AVS) IN CUI LEI STESSA SI È FORMATA E A CUI SENTE DI APPARTENERE, A SCAPITO DI QUELLA MODERATA, SPAZIO SUBITO OCCUPATO DALLA SCALTRISSIMA DUCETTA DI VIA DELLA SCROFA, CHE HA LANCIATO AMI A CUI HANNO ABBOCCATO LA CISL E COMUNIONE E LIBERAZIONE - CHE ELLY NON POSSIEDA VISIONE STRATEGICA, CAPACITÀ DI COMUNICAZIONE, INTELLIGENZA EMOTIVA, PER FRONTEGGIARE IL FENOMENO MELONI, E' LAMPANTE - OCCORRE URGENTEMENTE, IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, RISPEDIRE ELLY SUI CARRI DEI GAY-PRIDE, PUNTANDO, DOPO LE REGIONALI D'AUTUNNO, SU UNA NUOVA LEADERSHIP IN SINTONIA COI TEMPI TUMULTUOSI DI OGGI

raoul bova beatrice arnera

DAGOREPORT: RAOUL, UN TRIVELLONE ''SPACCANTE''! - DAGOSPIA PIZZICA IL 54ENNE BOVA ATTOVAGLIATO ALL'ORA DI PRANZO AL RISTORANTE “QUINTO”, A ROMA, IN COMPAGNIA DELLA FASCINOSA TRENTENNE BEATRICE ARNERA, CON CUI RECITA NELLA FICTION “BUONGIORNO, MAMMA”, ATTUALMENTE IN ONDA SU CANALE5 – GLI AVVENTORI DEL RISTORANTE NON HANNO POTUTO FARE A MENO DI NOTARE L'AFFETTUOSA INTIMITÀ TRA I DUE ATTORI: BACI GALEOTTI, ABBRACCI E CAREZZE FURTIVE FINO A UN INASPETTATO E IMPROVVISO PIANTO DI BOVA – DOPO LO SCANDALO DEGLI AUDIO PICCANTI INVIATI A MARTINA CERETTI, DIFFUSI DA FABRIZIO CORONA, CHE HANNO TENUTO BANCO TUTTA L’ESTATE, ORA QUEL MANZO DI BOVA SI RIMETTE AL CENTRO DELLA STALLA…

beatrice venezi

DAGOREPORT: VENEZI, IL "MOSTRO" DELLA LAGUNA – COME USCIRANNO IL MINISTRO "GIULI-VO" E IL SOVRINTENDENTE COLABIANCHI DAL VICOLO CIECO IN CUI SONO FINITI CON L’INSOSTENIBILE NOMINA DELLA “BACCHETTA NERA”? – IL “DO DI STOMACO” DEGLI ORCHESTRALI DEL TEATRO LA FENICE HA RICEVUTO LA SOLIDARIETÀ DEI PIÙ IMPORTANTI TEATRI LIRICI, DA LA SCALA DI MILANO AL SAN CARLO DI NAPOLI: CHE FARE? – CHISSÀ SE BASTERÀ LA MOSSA ALL’ITALIANA DI “COMPRARSI” LE ROTTURE DI COJONI COL VIL DENARO, AUMENTANDO LO STIPENDIO DEGLI ORCHESTRALI? – L’ARMATA BRANCA-MELONI DEVE FARE I CONTI NON SOLO CON IL FRONTE COMPATTO DEL MONDO SINDACALE LIRICO, MA ANCHE CON I 48MILA VENEZIANI RIMASTI A SOPRAVVIVERE NELLA CITTÀ PIÙ FATALE DEL MONDO. ABITUATI AD ALTI LIVELLI DI DIREZIONE D’ORCHESTRA, DA ABBADO A CHUNG, I LAGUNARI SONO SCESI SUL PIEDE DI GUERRA CONTRO LO SBARCO DELL’”ABUSIVA” VENEZI (I LAVORATORI DELLA FENICE HANNO ORGANIZZATO UN VOLANTINAGGIO CONTRO LA BIONDA VIOLINISTA)E GIULI E COLABIANCHI FAREBBERO BENE A RICORDARSI CHE I “VENESIAN” SONO POCHI MA IRRIDUCIBILI: I PRINCIPI NON SI COMPRANO. COME SI È VISTO NELLA LORO VITTORIOSA GUERRA CONTRO IL PASSAGGIO DELLE GRANDI NAVI DA CROCIERA NEL CUORE DELLA CITTÀ…- VIDEO

giorgia meloni matteo salvini elly schlein giuseppe conte bonelli fratoianni

DAGOREPORT - LA SCONFITTA MARCHIGIANA SE LA SONO CERCATA I PARTITI DEL CENTROSINISTRA – GRAN PARTE DEL 50% DEGLI ASTENUTI SONO I DELUSI DEI VARI E AVARIATI SCHLEIN, CONTE, FRATOIANNI, RENZI - NON PERVENUTI ANCHE GLI EFFETTI NELLE URNE DELLA PROSSIMA NASCITA DELLA COSIDDETTA “TENDA” CENTRISTA E RIFORMISTA - IL RISULTATO DELLE MARCHE, SE GALVANIZZERÀ I SOGNI DI GLORIA DEI FRATELLINI DELLA MELONI, POTREBBE COMPORTARE IL RISCHIO DI UN’EROSIONE DI VOTI NELLE REGIONI APPANNAGGIO DEL CENTRO-SINISTRA (SOPRATTUTTO LA CAMPANIA, DOVE PERDURA LO SCAZZO CON DE LUCA) - LE MARCHE SONO L’ENNESIMA PROVA CHE L’APPEAL DELLA SIGNORINA ELLY NON FUNZIONA: LE CAPACITÀ RETORICHE E MEDIATICHE DELLA DUCETTA SE LA MANGIANO CON UN SOL BOCCONE - DOPO LE REGIONALI, CERCASI QUALCUNO DEL PD CHE POSSIEDA LA LEADERSHIP DI BUCARE IL VIDEO CON UNA ORATORIA POPOLARE E TRASCINANTE...

roberto cerreto

DAGOREPORT – MA GUARDA CHE COINCIDENZA! ROBERTO CERRETO, IL CONSIGLIERE PARLAMENTARE FINITO SOTTO INCHIESTA DISCIPLINARE (ANCORA IN CORSO) CON L’ACCUSA DI ESSERE L’AUTORE DI ANONIME E CALUNNIOSE LETTERE PER BRUCIARE ALTRI PRETENDENTI AL RUOLO DI VICESEGRETARI DELLA CAMERA, DAL 2022 RICOPRE ANCHE IL RUOLO DI CONSIGLIERE DEL CDA DELL’UNIVERSITÀ CATTOLICA – BENE: COME MAI IL VISPO CERRETO NON HA MAI MANIFESTATO, O QUANTO MENO INFORMATO, IL RETTORE DELL’ISTITUTO DEL VATICANO, ELENA BECCALLI, DI ESSERE PORTATORE DI INTERESSE SU UNA VICENDA GIUDIZIARIA CHE RIGUARDAVA LA SUA COMPAGNA, CHE HA CREATO QUALCHE IMBARAZZO ALL’UNIVERSITA’ CATTOLICA? AH, SAPERLO…