sopranos-4

CASO CHIUSO, TONY SOPRANO È MORTO – VI RICORDATE LA MITOLOGICA SCENA FINALE DELLA SERIE TV CHE PROPRIO IN QUESTI GIORNI FESTEGGIA 20 ANNI DALLA PRIMA PUNTATA? – PER ANNI I FAN HANNO FANTASTICATO SUL FINALE LASCIATO IN SOSPESO, MA ADESSO ARRIVA LA RISPOSTA DEFINITIVA DEL CREATORE DAVID CHASE… (VIDEO)

 

DAGONEWS

 

sopranos 5

Caso chiuso. Per anni i fan hanno fatto ipotesi su quello che è successo nell’ultima scena dei Sopranos. Quel buio che irrompe e lascia tutto in sospeso e che ha dato adito a diverse ipotesi. Adesso la risposta arriva direttamente dal creatore David Chase che ha confermato che Tony Soprano è morto.

 

In precedenza, i creatori della serie si erano astenuti dal dire cosa fosse realmente successo a Tony perché volevano che gli spettatori dovessero essere lasciati all’oscuro. Adesso in un libro, in cui Chase viene intervistato, ha rivelato che aveva pensato alla scena della morte già due anni prima di girare la puntata: «Ricordo di aver parlato con lo sceneggiatore Mitch Burgess.

 

sopranos 4

Pensavamo di far morire Tony nella faida con il mafioso di New York Johnny Sack, un tema molto presente nella quinta stagione dello serie. Pensavamo di mandare Tony a un incontro con Sack a Manhattan: poco dopo essersi visti tutto si doveva interrompere mandando la scena a nero. Ma alla fine abbiamo optato per la versione che conoscete».

 

Da "www.ilpost.it"

 

La sera del 10 giugno del 2007 il canale via cavo statunitense HBO mandò in onda l’ultimo episodio — la ventunesima puntata della sesta stagione, l’86esima in otto anni — della serie televisiva I Soprano. La serie sulle famiglie della mafia italoamericana del New Jersey e di New York andava in onda regolarmente dal 1999 e già dalle prime stagioni era considerata una delle migliori mai realizzate: c’è da ricordarsi che all’epoca di serie televisive ce n’erano molte meno, con produzioni più piccole e senza attori particolarmente famosi, che ancora non le facevano, e I Soprano segnò l’inizio della loro grande popolarità.

 

sopranos 1

Anche a distanza di un decennio dall’ultima puntata, l’importanza dei Soprano non riguarda solamente l’opera in sé, ma anche l’influenza che ebbe poi nel mondo del cinema e della televisione grazie alle persone che ci lavorarono: la serie venne creata da David Chase, scrittore, regista e produttore americano, insieme a Terence Winter, poi creatore di Boardwalk Empire e sceneggiatore di The Wolf of Wall Street, e da Matthew Weiner, che ne scrisse la sceneggiatura e poi fu creatore di Mad Men, serie televisiva considerata — insieme ai Soprano — una delle migliori mai realizzate.

 

david chase

I Soprano raccontava alcuni anni nella vita di Tony Soprano, un boss italoamericano — interpretato da James Gandolfini — a capo della famiglia DiMeo, una delle principali cosche mafiose del New Jersey. Quello che rese la serie così originale e apprezzata, nonostante fosse incentrata sulla mafia italoamericana — uno dei soggetti più proposti e di successo nel cinema statunitense — fu soprattutto il modo in cui venne trattato il suo personaggio principale, l’unico ad apparire in tutti gli episodi: Tony Soprano era un criminale, un uomo violento, infedele e senza tanti scrupoli, ma anche un marito e un padre di due figli alle prese con problemi e inconvenienti condivisi con moltissime altre persone al mondo.

 

sopranos 3

A dire il vero aveva un sacco di problemi, ma era il capo sia in famiglia che nella criminalità organizzata, e pur faticando molto doveva esserlo per forza, il capo.

 

Negli anni, poi, il suo complicato rapporto con una madre autoritaria e anaffettiva lo aveva portato a sviluppare comportamenti, reazioni e attacchi di panico non controllabili, per i quali iniziò a vedere regolarmente una psicoanalista, cosa che da un lato lo aiutò ad affrontarli, ma dall’altro ne fece nascere altri, di problemi: a partire dal timore che i suoi sottoposti e le altre famiglie mafiose venissero a sapere che il capo di una cosca andava da una psicoanalista, e che quindi fosse debole e “strano”.

 

sopranos 2

 La stessa profondità con cui venne trattato il personaggio di Tony Soprano, per molti versi inedita fino ad allora in una serie tv, venne usata con molti altri personaggi, dai familiari di Tony agli altri mafiosi del New Jersey, sia amici che parenti, dipendenti o rivali: praticamente tutti interpretati da attori italoamericani, molti dei quali accomunati da una parte in Quei Bravi Ragazzi di Martin Scorsese.

 

Da qui in avanti un sacco di spoiler.

david chase e james gandolfini

Negli anni in cui si svolge la storia, Tony guadagna soldi e popolarità con i suoi affari ma vede morire la madre Livia, oltre che amici, affiliati alla cosca e parenti. Vede crescere i figli, attraversa periodi complicati con la moglie e continua ad avere rapporti difficili con i propri familiari, in special modo con la sorella Janice e lo zio Junior, boss “di facciata” della Famiglia DiMeo in quanto personaggio poco carismatico, anziano e interessato soprattutto ai suoi guadagni. Nella sesta e ultima stagione — divisa in due parti e mandata in onda fra il 2006 e il 2007 — tutti i più grandi problemi di Tony si avvicinano a una soluzione, ma come tutto quello che gli capita nella serie, mai in maniera pacifica e le soluzioni coincidono solamente con la morte o l’arresto di qualcuno, o ad altri episodi spiacevoli.

 

tony soprano

La sesta stagione si apre con suo zio Junior, malato di Alzheimer e in stato confusionale, che gli spara in pancia e a brucia pelo nella cucina di casa, rischiando di ucciderlo. Junior viene in seguito arrestato e poi confinato in una casa di cura; Tony invece viene ricoverato e tenuto in coma farmacologico per giorni, fino alla sua guarigione. In sua assenza la cosca dei DiMeo resta senza un capo, e gli uomini più fidati di Tony si trovano in difficoltà a gestire gli affari della famiglia.

 

Uno di loro, Vito, viene scoperto da alcuni ragazzi della comunità italoamericana in un locale frequentato prevalentemente da omosessuali, e temendo per la sua vita decide di scomparire, abbandonando la famiglia. Viene però trovato in un motel da Phil Leotardo, membro della famiglia newyorchese dei Lupertazzi e parente della moglie, che lo uccide precedendo Tony, il quale avrebbe dovuto farlo in qualità di capo famiglia. Da quell’episodio i rapporti fra i DiMeo e i Lupertazzi vanno sempre più peggiorando, fino a dare inizio a una guerra fra cosche in cui muoiono alcuni uomini di Tony fra cui Bobby Baccalà, marito di sua sorella Janice.

 

james gandolfini

Tutte le storie principali ancora in corso finiscono nell’ultima puntata della serie, la cui messa in onda fu preceduta da una campagna pubblicitaria senza precedenti per un episodio di una serie televisiva. Nell’ultima puntata, dal titolo “Made in America”, il figlio adolescente di Tony, Anthony Junior, esce dalla clinica in cui era andato per curare la sua depressione e trova lavoro nella casa di produzione cinematografica di “Little Carmine” Lupertazzi, figlio del boss Carmine Lupertazzi che però ha rifiutato di prendere il posto del padre dopo la sua morte.

 

La figlia Meadow, invece, trova lavoro in uno studio legale e annuncia il suo fidanzamento con il figlio di un sottoposto del padre, apparentemente fuori dalla vita della famiglia. Nel frattempo Tony riesce a localizzare Phil Leotardo grazie all’aiuto di un agente dell’FBI, il quale gli riferisce l’area da cui Leotardo è solito telefonare in cambio di informazioni su due ragazzi arabi sospettati di terrorismo: la cosca, quindi, comincia a tenere sotto controllo l’area, in attesa che Leotardo si faccia vedere.

 

i sopranos

La parte finale della puntata, una ventina di minuti, i più intensi dell’intera serie, si apre proprio con l’assassinio di Phil Leotardo: avviene in una delle stazioni di servizio nella zona indicata a Tony dall’agente dell’FBI, a cui Leotardo arriva accompagnato in macchina dalla moglie per fare una telefonata. Due uomini di Tony appostati nelle vicinanze lo vedono e lo raggiungono, uno di loro scende e gli spara in testa mentre parla con la moglie dal finestrino del passeggero. La moglie inizia ad urlare e scende dalla macchina senza mettere il freno a mano: preoccupata per i due nipotini seduti nei sedili posteriori, chiama aiuto in preda al panico ma la macchina continua a muoversi e schiaccia la testa di Leotardo con una ruota.

 

LITTLE STEVEN I SOPRANOS

Con l’uccisione di Leotardo finisce di fatto la guerra tra le cosche, che però ha lasciato le due famiglie a corto di uomini: nella scena successiva, Tony fa visita in ospedale a Silvio Dante (interpretato da Steven Van Zandt, chitarrista di Bruce Springsteen), il più alto in grado dopo di lui, ridotto in coma dopo essere stato colpito in una sparatoria. Poi parla con Paulie Gualtieri, uno dei suoi uomini più fedeli che però si rifiuta di salire di grado per una questione scaramantica.

 

L’ultima scena della serie girata nei luoghi in cui la cosca gestisce gli affari, la macelleria “Satriale’s”, si chiude con un’inquadratura della facciata esterna del locale, dopo che Tony se ne è andato via a piedi e Paulie Gualtieri sta prendendo il sole seduto ad uno dei tavolini sul marciapiede con un gatto che lo guarda: una delle recenti manie di Paulie erano proprio i gatti, che secondo lui portavano “iella”.

 

the sopranos

Nella penultima scena della puntata Tony fa visita allo zio Junior nella casa di cura in cui è confinato per informarlo della morte di Bobby Baccalà, marito di Janice e suo assistente prima della malattia. Ma Junior ormai non si ricorda più niente e non riconosce nemmeno Tony, che gli nomina alcuni familiari per capire fin dove si ricorda. Junior però ha lo sguardo totalmente assente e allora Tony, dopo qualche secondo di pausa, gli domanda: “Ti ricordi Cosa Nostra?” (“This Thing of Ours” nella versione originale). Quel momento viene ricordato come uno dei più intensi della serie.

 

Fin lì infatti, né Tony né gli altri personaggi principali avevano mai nominato Cosa Nostra: detta da Tony, per giunta, che ammette quindi per la prima volta di essere un mafioso, quella breve frase fa di colpo pensare all’empatia provata nei suoi confronti, in quanto protagonista visto in ogni singolo episodio della serie e spesso alle prese con problemi di tutti i giorni, come pochi secondi prima dell’incontro con Junior, in cui mangia del sushi con la figlia Meadow parlando del suo nuovo lavoro nello studio legale.

the sopranos 3

 

Dopo un attimo di lucidità, lo sguardo di Junior si perde nuovamente. Al che Tony, commosso, si alza e lascia Junior per l’ultima volta. Precedentemente Tony si era dato appuntamento per cena in un locale con la moglie Carmela e i due figli. La guerra con Phil Leotardo era finita e dopo molto tempo Tony aveva di nuovo la possibilità di uscire di casa in tranquillità.

 

La celebre ultima scena dei Soprano si svolge quindi da Holsten’s, un locale della zona, su decisione del creatore della serie, David Chase, che scrisse la puntata e volle anche girarla personalmente. Quando Tony entra nel locale è inquadrato con un primo piano, ma subito dopo lo si vede seduto al tavolo, come se si stesse guardando dall’ingresso. Poco dopo essersi seduto al tavolo inizia a sfogliare la lista delle canzoni presenti nel jukebox accanto, con l’inquadratura che continua a seguire il suo punto di vista. Ogni volta che qualcuno entra nel locale, il campanello posto sopra la porta suona e Tony alza lo sguardo: perché sta aspettando la famiglia ma anche perché è un mafioso ed è abituato a guardarsi sempre intorno, e a maggior ragione dopo una guerra fra cosche appena finita.

 

the sopranos 2

Sceglie “Don’t Stop Believin'” dei Journey, che parte nel momento in cui Carmela entra dalla porta. I due si salutano e quando Carmela viene inquadrata al tavolo con un primo piano, la canzone dei Journey parte con le prime parole: “È solo una ragazza di paese che vive in un mondo solitario, prese il treno di mezzanotte per andare da qualche parte”. Poi l’inquadratura passa su Tony, e si sente: “È solo un ragazzo di città […] prese il treno di mezzanotte per andare da qualche parte”.

 

La canzone dei Journey fu scelta personalmente da Chase e la scena venne girata sincronizzandola con le inquadrature. In un’intervista pubblicata nel 2015, Chase parlò a lungo della scena, a partire dalle parole della canzone. Disse: “Sentivo che quei due personaggi avevano preso il treno di mezzanotte molto tempo prima. Era la loro vita. Significa che queste persone stavano cercando qualcosa di inevitabile. Qualcosa che non riuscivano a trovare. Voglio dire, non sono diventati missionari in Africa e non sono andati al college assieme, o qualsiasi altra cosa di questo tipo. Hanno preso il treno di mezzanotte per andare da qualche parte. E il treno di mezzanotte è il treno oscuro”.

james gandolfini pochi giorni prima della sua morte

 

Poco dopo Carmela chiede a Tony se ha parlato con l’avvocato, e Tony risponde che l’informatore che sta collaborando con l’FBI di cui ha avuto notizie è uno dei suoi uomini, e testimonierà. Poi entra Anthony Junior, preceduto da un uomo che si siede al bancone e si guarda intorno, senza dare l’impressione di prestare particolare attenzione al tavolo a cui sono seduti i Soprano. Intanto Meadow, la figlia, è fuori dal locale che cerca di parcheggiare la macchina, ma sbaglia ripetutamente manovra. La scena ritorna all’interno del locale, dove l’uomo seduto al bancone si alza per andare in bagno, attirando l’attenzione di Tony, che lo guarda per un secondo.

 

Poi vengono inquadrati due ragazzi davanti al bancone e l’inquadratura passa nuovamente all’aperto, dove Meadow è riuscita a parcheggiare e si sta avvicinando di corsa alla porta con l’aria un po’ preoccupata. Ora è di nuovo Tony ad essere inquadrato in primo piano, sta cercando un’altra canzone da mettere: Meadow apre la porta, il campanello suona, Tony alza lo sguardo e la scena finisce di colpo con la canzone che dice “Don’t stop”. Poi una schermata nera che dura almeno cinque secondi prima che partano i titoli di coda.

 

JAMES GANDOLFINI E SOPRANOS article A DC x

Sono state fatte molte ipotesi sul finale aperto dei Soprano, e tutte sembrano indicare che Tony muoia quando la figlia entra nel locale: dal numero di volte che Meadow sbaglia il parcheggio prima di riuscirsi, tre, come le volte in cui nella serie qualcuno ha tentato di ucciderlo, alle continue inquadrature delle altre persone presenti nel locale o alla frase pronunciata dal figlio al tavolo: “Cerca di ricordare i momenti belli”. Chase, tuttavia, ha sempre ribadito il finale aperto in cui non deve succedere per forza qualcosa. Ma ha detto anche che la vita di Tony, boss mafioso in costante pericolo di vita, sarebbe potuta finire anche in quel modo.

 

L’ultimo episodio dei Soprano ricevette una nomination ai Directors Guild of America Award, vinse un Emmy per la sceneggiatura e un Eddie Award per il montaggio: nella sera in cui venne mandato in onda venne visto da circa 12 milioni di persone.

 

Sopranos Eros e Tanatos

Chi ha visto l’ultima puntata dei Soprano in italiano e nella versione di Italia 1probabilmente avrà dovuto rivedersi la scena finale più volte salvo poi rinunciarci e cercare qualcosa a riguardo in internet. Perché nella versione trasmessa da Italia 1 i secondi di schermo nero dopo il suono del campanello sopra la porta d’ingresso del locale furono azzerati facendo partire subito i titoli di coda, senza dare il tempo di capire che cos’era successo e rovinando uno dei finali più belli e discussi di una serie televisiva. Qui trovate la scena finale in versione originale, per chi ha piacere di rivederla in inglese.

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…