romanzo quirinale luigi di maio mattarella

POSTA! - MATTARELLA: "SERVE TEMPO". E I PARLAMENTARI NON HANNO FRETTA, A DIFFERENZA DI MOLTI ELETTORI LO STIPENDIO LO PRENDONO COMUNQUE - CHISSA’ SE NELLE CONSULTAZIONI AL COLLE, DI MAIO HA L'ASSISTENZA DI UN INTERPRETE PER I CONGIUNTIVI   

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Lettera 1

Caro Dago, il figlio di Sean Penn è stato arrestato per possesso di droga. Col padre che si è ritrovato è già tanto che non abbia ancora deciso di farla finita.

Di Maio Mattarella

J.R.

 

Lettera 2

Caro Dago, Mattarella: "Serve tempo". E i parlamentari non hanno fretta, a differenza di molti elettori lo stipendio lo prendono comunque.

Scara

 

Lettera 3

Trovato l’erede di Fassino (“Se Grillo vuole fondare un partito lo faccia, vediamo quanti voti prende”): tal Marcucci! (“Non vedo l’ora che giuri un governo Di Maio-Salvini”).

Eccellente!

Giuseppe Tubi

luigi di maio sergio mattarella

 

Lettera 4

Caro Dago, si mormora che, nelle consultazioni al Colle, Di Maio ha l'assistenza di un interprete per i congiuntivi.

BarbaPeru

 

Lettera 5

Caro, carissimo Roberto, nella tua Posta ospiti di tutto ... puoi ospitare anche me per dirti questo: A parte casi sporadici di 'malapolizia' , ma non ti vien voglia di ringraziare quei 'disgraziati' (Carabinieri, Finanzieri e Poliziotti e anche Agenti di Custodia) che hanno scelto di 'fare una vita di merda' affinché noi possiamo fare una vita normale ?.

Grazie e saluti, Paolo Papi da Firenze

 

Lettera 6

Caro Dago, Facebook si apprestava a passare a istituzioni mediche i dati degli utenti affinché potessero essere confrontati con quelli dei pazienti di ospedali e strutture sanitarie. Vergognoso e inquietante, non si capisce cosa aspettino a fargli chiudere e ad incriminare i responsabili. 

Carlo Fassi

di maio mattarella1

 

Lettera 7

Feltri Vittorio ignora che in un Paese come l'Italia, dove sono nati anche personaggi come Berlusconi e i suoi lecca culo della carta parlata e scritta, può succedere di tutto. Anche che nascano i "Di Maio", però insieme a molti "Feltri".

Santilli Edoardo

 

Lettera 8

Caro Dago, il pezzo di Mattia Feltri su "La Stampa" con tutte le invettive di Di Maio contro il Pd - con tanto di comica finale "Il nostro primo interlocutore è il Pd" - avrebbe potuto e dovuto scriverlo, visto lo stile, Marco Travaglio. Ma gli mancano gli attributi e l'onestà intellettuale per farlo.

A.Reale

 

vittorio feltri

Lettera 9

Caro Dago, "Di Maio è stato il candidato premier più votato il 4 marzo e dunque non vedo ragioni per ribaltare il risultato delle urne". Concordo con Casaleggio. Non c'è motivo perché, se vanno avanti così, i Cinquestelle finiranno col ribaltarsi da soli!

Sonny Carboni

 

Lettera 10

Caro Dago, grazie a una sentenza della Cassazione, il Fisco potrà curiosare nei nostri conti bancari senza motivo e senza avvisarci. Vien voglia di sostituire il comune denaro con quello che son solito depositare tutte le mattine nella tazza del bagno.

Andrea Parenzan

 

belpietro

Lettera 11

Caro Dago, che al Berlusca e forse più che a lui a Confalonieri stia sui totani lo stile dei Del Debbio e Belpietro, ovvero le trasmissioni che rete 4 ha dedicato a sicurezza ed immigrazione non sembra essere una novità. Nelle rassegne stampa Mediaset, TgCom, i titoli del giornale la Verità (Belpietro), quando a discrezione del commentatore di turno vengono ritenuti disturbanti, sono regolarmente saltati.

Una censura? Suvvia è il tempo che è tiranno.

Max

 

Lettera 12

Caro Dago, consultazioni, per Mattarella "Serve tempo". Speriamo non sia necessario quello dell'intera legislatura, per poi decidere, fra 5 anni, che bisogna rivotare.

Corda

 

Lettera 13

TONINELLI

Caro Dago, per Toninelli Berlusconi "Ha governato per 20 anni". 8 mesi nel '94, 5 anni dal 2001 al 2006 e 3 anni e mezzo dal mag. 2008 al nov. 2011. Poi non ci si meravigli se col 32% pensano di avere il diritto di governare: devono scaricarsi la App con la calcolatrice!

B.Ton

 

Lettera 14

Dago darling, nella Storia se ne son viste di tutte! Anche una crociata dei bambini (finiti malissimo) verso la Terrasanta per liberare il Santo Sepolcro. Non stupirebbe più di tanto se l'Italia, il paese più "buono e solidale" del mondo ma anche uno dei più corrotti, inviasse delle "divisioni" (sempre nel senso di armate) di donne incinte alle frontiere francesi, svizzere, austriache e slovene.

 

Delle donne incinte morte o costrette ad abortire nelle "primavere arabe", che hanno sconvolto tutto (eccetto alcune "colonie" francesi) il mondo arabo-islamico, specialmente la Siria, non frega niente a nessuno, specie ai "buoni" che vogliono la testa di un "cattivo" come Bashar Al Assad su un "piatto d'argento". Pace e bene 

Natalie Paav

 

dario argento

Lettera 15

Caro Dago, Lula potrebbe decidere di non consegnarsi spontaneamente in carcere per scontare i 12 anni della pena. È l'atteggiamento tipico della sinistra che plaude alla giustizia solo quando si occupa degli avversari.

L.Abrami

 

Lettera 16

Caro Dago, con quale attrice piacerebbe lavorare a Dario Argento? "Mi piaceva molto Nicole Kidman, anni fa. Adesso si è un po' rovinata il viso con tutte quelle operazioni che si è fatta". Quindi lavora con le attrici solo finché sono belle?

Pat O'Brian

 

Lettera 17

Caro Dago, nuova piroetta: "Sì a un governo con tutto il Pd", Renzi compreso quindi. Di Maio ha più posizioni del Kama Sutra.

Gripp

davide casaleggio

 

Lettera 18

Caro Dago, Casaleggio: «Di Maio è stato il candidato premier più votato e dunque non vedo ragioni per ribaltare il risultato». Mai sentito parlare della "matematica"?

Eligio Moro

 

Lettera 19

Caro Dago, a Brescia una bimba è morta di otite perché per un mese e mezzo i medici, nonostante i forti dolori accusati, non hanno voluto ricoverarla. In compenso la scorsa settimana al confine con la Francia è stata ricoverata una nigeriana ammalata e incinta, respinta dai cugini d'oltralpe, che dopo aver dato alla luce un neonato è morta. Che Paese è quello che si preoccupa di soccorrere prima gli stranieri che gli italiani?

Sandro Celi

 

Lettera 20

RICCARDO FRACCARO - LUIGI DI MAIO - BEPPE GRILLO - STEFANO BUFFAGNI - ALFONSO BONAFEDE - PIETRO DETTORI - ALESSANDRO DI BATTISTA

Caro Dago, lo aveva detto giorni fa Grillo: "Noi siamo un po' democristiani, un po' di destra e un po' di sinistra. Pronti ad adattarci a qualsiasi cosa". Ieri Di Maio ha fatto cadere il veto sul "sì al Pd ma senza Renzi". Tempo qualche giorno e i grillini saranno anche "un po' berlusconiani"...

Ivan Skerl

 

Lettera 21

Molti, facendo televisione, nel tempo finiscono per credersi onnipotenti. Un esempio fu il povero Funari, che durante una campagna elettorale diceva guardando dritto nella telecamera che avrebbe verificato chi manteneva le promesse elettorali e chi no ma, di li a poco, gli tolsero la trasmissione. Fine.

 

Ricci di striscia la notizia sembra degenerare, insieme alla sua trasmissione, verso la stessa china. Non pago di aver perseguitato chiunque, con metodi discutibili, e spesso usando pupazzi o figuri che nemmeno sono giornalisti, pretende di impartire lezioni e giudicare tutti. Ora vedo che tocca a Baglioni. Porta pazienza Claudio, ricordati del povero (e lui si, comunque bravo) Funari.

antonio ricci beppe grillo

Paolo

 

Lettera 22

Preclaro Dago,

rassicuranti dichiarazioni di Di Maio: non usciremo dall'UE, non lasceremo la moneta unica e men che meno la Nato. Non ha accennato a un'eventuale uscita dall'Onu, il che ci preoccupa non poco. Cose che succedono quando uno qualunque, messo lì da Grillo e Casaleggio, viene colto dalla sindrome di De Gaulle. Gianluca

 

Lettera 23

Caro Dago, una querelle sul leader leghista oppone Claudio Amendola al critico tv del Corriere Aldo Grasso. Provo a mediare per mettere i due d'accordo. L'attore romano si è accorto solo adesso che Salvini è il miglior politico degli ultimi trent'anni perché anche a lui i migranti cominciano a stargli sulle palle? 

lo spot di claudio amendola per le scommesse online

Faetano Lulli

 

Ultimi Dagoreport

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DIGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…

giorgia meloni donald trump al sisi

FLASH! - LA BOCCIATURA DEL PONTE SULLO STRETTO DA PARTE DELLA CORTE DEI CONTI HA FATTO SALTARE I NERVI NON SOLO A SALVINI MA SOPRATTUTTO ALLA MELONI – LA PREMIER, CHE SI ERA SPESA MOLTO IN EUROPA PER LA REALIZZAZIONE DEL PONTE, SI È TALMENTE INCAZZATA (“E’ L’ENNESIMO ATTO DI INVASIONE DE GIUDICI SULLE SCELTE DEL GOVERNO”) CHE HA CANCELLATO IL VIAGGIO AL CAIRO DI SABATO PER L’INAUGURAZIONE DEL MUSEO GEM - ALLA NOTIZIA CHE AL POSTO DELLA STATISTA, SBARCA IL FARAONE GIULI, ANCHE AL SISI NON L’HA PRESA PER NIENTE BENE…