IL CINEMA DEI GIUSTI - BEH, LA BUONA NOTIZIA È CHE IL CULO DI CLAUDIA GERINI, ANCHE RIPRESO IN 3D DA FAUSTO BRIZZI IN “COM’È BELLO FAR L’AMORE”, FA ANCORA LA SUA PORCA FIGURA - QUELLA CATTIVA È CHE MALGRADO SIA SBANDIERATO COME COMMEDIA SEXY, CON TANTO DI SET PORNO, IN QUESTO FILM, PER AGGIRARE DIVIETI E CENSURE, LE MUTANDE NON SE LE TOGLIE NESSUNO - PER FORTUNA QUALCHE BATTUTA BUONA C’È. COME UN “TU SEI MOLTO STRESSATO… VUOI POMPINO?”…

‘'Com'è bello far l'amore'' di Fausto Brizzi.

Marco Giusti per Dagospia

Beh, la buona notizia è che il sedere di Claudia Gerini, anche ripreso in 3D da Fausto Brizzi in "Com'è bello far l'amore", fa ancora la sua figura. E il cinema italiano non può che ringraziare. Quella cattiva è che malgrado sia sbandierato come commedia sexy, con tanto di set porno, dark room, e Filippo Timi come re dell'hard dal nome esplicativo di Max TwentyFive, e 25 sono proprio i centimetri dell'attrezzo, in questo film, per aggirare divieti e censure, le mutande non se le toglie nessuno.

Del resto sapevamo da tempo che la differenza fra un film d'autore con la Gerini e una commedia con la Gerini è che nel film d'autore la Gerini le mutande se le toglie, nella commedia no. Per fortuna qualche battuta buona c'è. Come un "Tu sei molto stressato... Vuoi pompino?", detta dalla pornostar Vanessa, cioè Giorgia Wurth, a Fabio De Luigi, sposato da vent'anni con la Gerini, che ha avuto la sciagurata idea di invitare a casa sua il vecchio amico di lei, cioè Max-Timi senza sapere della sua professione di artista dell'hard.

Battuta, va detto, che somiglia parecchio a quella, celebre, che Dino Risi attribuiva a Anita Ekberg richiesta, su un famoso set felliniano, ti tirare su lo stressato Maestro: "Io no interessata a pompetto!". Vero, falso, leggenda?

E' notevole anche il record dichiarato da Timi di orgasmi in auto sulla Roma-Firenze: "Tre orgasmi casello casello. Orte, Arezzo e Figline Valdarno!". C'è anche una bella dichiarazione d'intenti per rivitalizzare l'industria del porno nazionale: "Basta con i soliti porno italiani due camere e cucina!". L'idea, va detto, non è male. Come nel vecchio "Teorema" di Pasolini, di cui questo film è una specie di remake in versione comedy, l'arrivo dello straniero, in questo caso il pornodivo Timi, provoca una serie di smottamenti all'interno della famiglia borghese.

Dalla cameriera, per Pasolini era Laura Betti e qui una Virginia Raffaele truccata da cameriera sudamericana assatanata, al ragazzino che scopre finalmente il sesso. Dal padre, un Fabio De Luigi un po' addormentato che calcola il suo record di orgasmo con la moglie in un minuto e 36 secondi, a una madre, appunto la Gerini, un po' annoiata dalla routine.

Rispetto alle commedie uscite negli ultimi tempi, cioè "Immaturi - Il viaggio" e "Benvenuti al Nord", almeno il film di Brizzi, scritto con Marco Martani, Andrea Agnello e i gagmen Riccardo Cassini e Marco Terenzi, tenta una carta originale, fa degli esperimenti e non si limita alla piatta logica del sequel o del film a tanti personaggi a cui pure ci aveva abituato.

Gioca inoltre, quando può, sul cinema, sul confronto-scontro fra cinema d'autore e commedia, aprendo a buffi sketch con i Lumière che inventano il cinema realistico, l'arrivo del treno, perché si vergognano a mostrare il loro porno una volta girato, o con Margherita Buy che fa il verso a se stessa in un film ultradrammatico.

O con Timi, cioè il protagonista di "Vincere" di Marco Bellocchio e di "In memoria di me" di Saverio Costanzo che ironizza in una sala piena di ragazzi che pomiciano sull'uso dei tempi morti nei film d'autore di Bellocchio e Lars Von Trier.

E la cosa divertente è che proprio la Wildside, la casa di produzione fondata da Brizzi assieme a Mario Gianani e Lorenzo Mieli, non solo ha prodotto film d'autore come "Vincere" e "In memoria di me", ma ha ancora in lavorazione "Io e te", il nuovo film di Bernardo Bertolucci, cioè il massimo del cinema d'autore, che doveva essere girato in 3D assieme a questa commedia sexy.

Magari pretendiamo troppo dalla nostra commedia e dovremmo accontentarci di una serie di bravi attori, De Luigi ha tempi perfetti e riesce a togliere ogni volgarità anche dalle situazioni più pesanti, Timi sembra finalmente divertirsi dopo i lugubri personaggi di cattivi visti a Venezia e la Gerini è fantastica come sempre, di qualche bella sequenza comica, come quella di Lillo farmacista che vende i preservativi e l'"anello del piacere" a De Luigi, di una serie di belle canzoni, dalla celebre "Tanti auguri" di Raffaella Carrà all'inedita "Com'è bello far l'amore" cantata da una Patty Pravo in gran forma (lei sì che ha avuto un passato hard con una celebre serie di fotografie scandalose per "Le ore").

E Brizzi, da sceneggiatore, sa comunque strutturare bene un film senza tempi morti e troppi finali. Certo, la storia offriva più di quello che vediamo e certe gag, soprattutto quelle più da cartoon con Virginia Raffaele, potevano essere sviluppate con maggiore grazia. Qualche concessione al cattivo gusto, i titoli iniziali e il videogioco, ci potevano essere risparmiati. Però solo vedere assieme, per la conferenza stampa del film, Filippo Timi e Patty Pravo cinguettare, ci ha ripagato di molte facili ironie sul nostro cinema d'autore. Però qualcosa di più ce lo aspettavamo.

 

MARCO GIUSTI come bello far lamore DE LUIGI CLAUDIA GERINI Come e bello far l Amore D Fausto Brizzi IL CAST DI COM e BELLO FAR L AMORE DI FAUSTO BRIZZI COM e BELLO FAR L AMORE FAUSTO BRIZZI CLAUDIA GERINI FABIO DE LUIGI NEL FILM DI FAUSTO BRIZZI COM e BELLO FAR L AMORE FAUSTO BRIZZI CLAUDIA GERINI FABIO DE LUIGI IN COM e BELLO FAR L AMORE CLAUDIA GERINI IN COM e BELLO FAR L AMORE DI FAUSTO BRIZZI

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…

parolin prevost

PAROLIN È ENTRATO PAPA ED È USCITO CARDINALE - IN MOLTI SI SONO SBILANCIATI DANDO PER CERTO CHE IL SEGRETARIO DI STATO DI BERGOGLIO SAREBBE STATO ELETTO AL POSTO DI PAPA FRANCESCO – GLI “AUGURI DOPPI” DI GIOVANNI BATTISTA RE, IL TITOLO FLASH DEL “SOLE 24 ORE” (“PAROLIN IN ARRIVO”) E LE ANALISI PREDITTIVE DI ALCUNI SITI - PERCHÉ I CARDINALI HANNO IMPALLINATO PAROLIN? UN SUO EVENTUALE PAPATO NON SAREBBE STATO TROPPO IN CONTINUITÀ CON BERGOGLIO, VISTO IL PROFILO PIU' MODERATO - HA PESATO IL SUO “SBILANCIAMENTO” VERSO LA CINA? È STATO IL FAUTORE DELL’ACCORDO CON PECHINO SUI VESCOVI...

matteo renzi sergio mattarella elly schlein maurizio landini

DAGOREPORT – IL REFERENDUM ANTI JOBS-ACT PROMOSSO DALLA CGIL DI LANDINI, OLTRE A NON ENTUSIASMARE MATTARELLA, STA SPACCANDO IL PD DI ELLY SCHLEIN - NEL CASO CHE UNA DECINA DI MILIONI DI ITALIANI SI ESPRIMESSERO A FAVORE DELL’ABOLIZIONE DEL JOBS-ACT, PUR NON RIUSCENDO A RAGGIUNGERE IL QUORUM, LANDINI ASSUMEREBBE INEVITABILMENTE UN'INVESTITURA POLITICA DA LEADER DELL'OPPOSIZIONE ANTI-MELONI, EMARGINANDO SIA SCHLEIN CHE CONTE - E COME POTRANNO I RIFORMISTI DEM, I RENZIANI E AZIONE DI CALENDA VALUTARE ANCORA UN PATTO ELETTORALE CON UN PD "LANDINIZZATO", ALLEATO DEL POPULISMO 5STELLE DI CONTE E DE SINISTRISMO AVS DI BONELLI E FRATOIANNI? - A MILANO LA SCISSIONE DEL PD È GIÀ REALTÀ: I RIFORMISTI DEM HANNO APERTO UN CIRCOLO IN CITTÀ INSIEME A ITALIA VIVA E AZIONE. MA BONACCINI DIFENDE ELLY SCHLEIN

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA PREMIER VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA UN'EUROPA GUIDATA DA FRANCIA, GERMANIA E POLONIA E LONTANA DAL TRUMPISMO - LE APERTURE DI ''IO SONO GIORGIA" SUL 25 APRILE E AFD. MA IL SUO PERCORSO VERSO IL CENTRO E' TURBATO DALLL'ESTREMISMO DI SALVINI E DALLO ZOCCOLO DURO DI FDI GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”