thunderbolts

IL CINEMA DEI GIUSTI – SE SIETE FAN DEI FILM DELLA MARVEL LO SAPETE GIÀ: “THUNDERBOLTS” È UNO DEI MIGLIORI FILM MARVEL DEGLI ULTIMI ANNI E IL MODO PIÙ GIUSTO PER RICOSTRUIRE E RINNOVARE LA SAGA DEGLI “AVENGERS” – IL REGISTA JACK SCHREIER COSTRUISCE DEGLI ANTIEROI PROBLEMATICI, DEPRESSI, DISPERATI, PRONTI ALLA TERAPIA DI GRUPPO, SEGUENDO LE LOGICHE DI SCRITTURA DELLE NUOVE E MIGLIORI SERIE AMERICANE DI OGGI… - VIDEO

Thunderbolts

Marco Giusti per Dagospia

 

Se siete fan dei film della Marvel lo sapete già. “Thunderbolts”, diretto da Jack Schreier, già regista di quella spettacolare serie che era “Lo scontro - Beef”, con una grandiosa Florence Pugh come Yelena Bezova, sorella della defunta Black Widow di Scarlett Johansson, è uno dei migliori film Marvel degli ultimi anni e il modo più giusto per ricostruire e rinnovare la saga degli “Avengers”.

 

Intanto Jack Schreier, partendo da una sceneggiatura che aveva fatto scrivere a Lee Sung Jin e Joanna Calo, ideatori de “Lo scontro”, anche se il nome di Lee Sun Jin alla fine è scomparso mentre troviamo quello del più Marveliano Eric Pearson, porta la scrittura dei personaggi e delle battute verso un tipo di commedia e di dialoghi decisamente più brillanti, ironici e moderni del solito. La Calo è sceneggiatrice anche di “The Bear” e di “BoJack Horseman”, serie di tutto rispetto, e credo che tutta la parte comedy del film sia sua.

 

Thunderbolts

Ma Schreier fa di più, costruisce degli antieroi problematici, depressi, disperati, pronti alla terapia di gruppo, seguendo le logiche di scrittura delle nuove e migliori serie americane di oggi. Non a caso avrebbe voluto come Bob/Sentry, il personaggio chiave del film, il Superman da laboratorio, lo Steven Yuen protagonista di “Lo scontro”, e come l’assistente della cattiva Valentina, Mel, Ayo Edebiri di “The Bear”.

 

Attori che ha dovuto sostituire a causa dello sciopero di un anno fa, con i pur interessanti Lewis Pullman, che viene da un’altra serie innovativa, “Lezioni di chimica”, e l’australiana Geraldine Viswanathan.

 

Thunderbolts

Recupera poi dal mondo della Marvel una serie di personaggi come la Ghost della bellissima Hannah John Kamen, vista in “Ant-Man and the Wasp”, o come il secondo, sfigatissimo, Captain America di Wyatt Russell, o il Bucky Barnes di Sebastian Stan, che nel frattempo è diventato un “eroe” di Hollywood con la candidatura all’Oscar dopo aver interpretato un giovane Trump in “The Apprentice”.

 

Riprende dal recente “Black Widow”, di cui questo “Thunderbolts”, è una sorta di sequel molto più sviluppato e riuscito, altri personaggi come il divertente Alexei Shotstov di David Harbour, e ovviamente sua figlia, la complessa killer Yelena di Florence Pugh facendone una grande protagonista tormentata che è stanca del suo lavoro, uccidere a comando, e del ruolo che gli sceneggiatori le hanno dato.

 

Thunderbolts

Per capire che tipo di lavoro hanno fatto gli autori e la Pugh sul personaggio basterebbe lo spettacolare inizio con Yelena che amleteggia in primo piano prima di buttarsi realmente, cioè senza stuntman, nel vuoto, fisico (ma anche mentale), di un volo di 834 metri, cioè dalla cima dek secondo edificio più alto al mondo, The Merdeka (si chiama così…) di Kuala Lumpur in Malesia. E’ stata proprio la Pugh a voler fare lei stessa quel volo. E quel volo la definisce come star assoluta del film da subito.

 

Thunderbolts

 Sappiamo che avremo occhi solo per lei, per come si muove, per come recita. Il lato più interessante di questo “Thunderbolts”, che ha un soggetto tutto sommato semplice, gruppo di mercenari supercops uniscono le forze per combattere il male rappresentato dalla loro direttrice e dai suoi rapporti col potere politico, è proprio nella contaminazione-trattamento con le miniserie intelligenti di oggi, tra “The Bear” e “Lo scontro”. Al punto che il mondo dei supereroi diventa solo una base, un genere, dove regista, sceneggiatori e attori lavorano sui personaggi, sulle loro complessità e depressioni.

Thunderbolts

 

Certo, arrivati al 36° film Marvel, è naturale che qualche personaggio abbia dei problemi di salute mentale. Non parliamo poi degli spettatori, che si riconoscono nel Bob sprovveduto che troviamo nella prima parte del film. Ma qui la salute mentale di Yelena come quella di Soldato d’Inverno o dello stesso Bob, un nerd tossico che la pessima Valentina Allegra de la Fontaine di Julia Louise Dreyfus, una cattiva che potreste trovare tra le amiche dei quartieri alti di vostra madre, ha trasformato in un Superman negativo tutto giallo, con vestito e capelli canarino, è al centro della storia.

 

E capiamo che, al di là dell’ossessione di tutti i personaggi per i capelli, perfino Bob/Sentry si domanda se va bene il colore che gli ha imposto Valentina, solo curando le loro depressioni arriveremo alla fine della storia. Schreier e i suoi sceneggiatori arrivano a tutto questo in maniera elegante e intelligente, spesso facendoci ridere con battute o citazioni fin troppo colte per un film Marvel (Kierkegaard…), come se la grande pratica del seriale comedy riuscisse finalmente a trovare la via d’uscita nel grande cinema popolare americano.

 

Thunderbolts

E il gioco riesce anche grazie all’interpretazione di un cast di primissimo livello, a cominciare dalla Pugh, ma anche Stan e Pullman, che sanno mischiare dramma azione e commedia costantemente. Occhio alle due sequenze extra dei titoli di coda. In sala da oggi.

Thunderbolts Thunderbolts Thunderbolts

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ''ACCIDENTALE'': È STATO POSSIBILE IN VIRTU' DELL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È STATA LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, BENSI' SANTA ROMANA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE "COSETTA" MELONI NELLA CHIAMATA CON MACRON, STARMER E MERZ – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DALLA STAMPA E MEDIA DI DESTRA COL SUPPORTO DEL “CORRIERE DELLA SERA”:  ALL’ORIZZONTE NON C’È MAI STATO ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE AL FIANCO DI KIEV CONTRO MOSCA. SOLO DOPO LA FIRMA DI UNA TREGUA, GRAN BRETAGNA E FRANCIA SONO A FAVORE DI UN INVIO DI TRUPPE, MA UNICAMENTE AL FINE DELLA SALVAGUARDIA DEI CONFINI UCRAINI, E COL FONDAMENTALE SUPPORTO INTELLIGENCE DELLA CIA - ALTRA MINCHIATA DELLA PROPAGANDA ALLA FIAMMA: NON E' MAI ESISTITA LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO DEI ''VOLENTEROSI''. È LA "GIORGIA DEI DUE MONDI" STESSA A ESSERSI CHIAMATA FUORI, IN PREDA ALL'AMBIZIONE SBAGLIATA DI DIVENTARE LA "PONTIERA'' TRA STATI UNITI ED EUROPA, E PER EVITARE GUAI IN CASA CON IL SUO NEMICO PIU' INTIMO, MATTEO SALVINI...

giuliano amato

AMOR CH’A NULLO AMATO – IL RITRATTONE BY PIROSO DEL DOTTOR SOTTILE: “UN TIPO COERENTE E TUTTO D’UN PEZZO, UN HOMBRE VERTICAL? O UN SUPER-VISSUTO ALLA VASCO ROSSI, ABILE A PASSARE INDENNE TRA LE TURBOLENZE DELLA PRIMA REPUBBLICA, UOMO-OMBRA DI CRAXI, MA ANCHE DELLA SECONDA?” – ALCUNI PASSAGGI STORICI DA PRECISARE: AMATO NON SI CANDIDÒ NEL 2001 A CAUSA DI ALCUNI SONDAGGI-PATACCA SVENTOLATIGLI DA VELTRONI, CHE DAVANO RUTELLI IN VANTAGGIO SU BERLUSCONI – A FERMARE LA CORSA AL QUIRINALE DEL 1999 FU MASSIMO D’ALEMA, CHE LO SCARICÒ PER IL “NEUTRO” CIAMPI  - IL MANCATO VIAGGIO AD HAMMAMET E IL RAPPORTO CON GIANNI DE GENNARO...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…