irene ghergo

COGITO GHERGO SUM! - ‘LA DONNA HA LA FACOLTÀ DI RIBELLIONE E NESSUNO GLIELA PUÒ TOGLIERE. PERÒ È UN FATTO CARATTERIALE. C’È CHI CE LA FA E CHI NON CE LA FA. MA DOPO 30 ANNI, SI ARCHIVIA’ - ‘TORNATORE? MI STUPISCE, ANCHE MIA FIGLIA HA LAVORATO CON LUI’ - ‘BONCOMPAGNI? CENTINAIA DI RAGAZZE, MAI UNA MOLESTIA. LE SUE FIDANZATE ERANO GIOVANI, MA ERANO SENTIMENTI, MICA SOPRUSI. ‘NON È LA RAI’ ERA UN’ACCADEMIA, IO IL KAPÒ…’

 

 

Davide Turrini per www.ilfattoquotidiano.it

 

“Conosco benissimo Tornatore e quando Miriana Trevisan, una delle nostre ragazze di Non è la Rai, lo ha accusato di molestie, sono rimasta sorpresa e fatico a crederci”. Lo stupore in questione è di Irene Ghergo. 67 anni, l’altra metà di Gianni Boncompagni, l’autrice cult di Non è la RAI, Macao, Pronto Raffella? e Bulli e pupe la Ghergo è una signora che dalle giovani Ambra Angiolini, Pamela Petrarolo, Laura Freddi e Alessia Merz veniva chiamata Kapò.

ENRICO LUCHERINI E IRENE GHERGO

 

E che nel mezzo del gineceo di Boncompagni, che andò in onda dagli studi del Palatino, Roma, dal 1991 al 1995, controllava ogni cosa. Mai una mano fuori posto, mai una palpatina, mai un intreccio di pubblico col privato. Così mentre all’auricolare stava Gianni, il traffico di decine e decine di fanciulle, molte ancora minorenni, che finivano in tv a ballare e cantare, lo dirigeva soprattutto lei.

 

“Miriana era una ragazza molto seria, ma anche così un po’ ingenua. Parlo della Miriana di 25 anni fa, poi l’ho persa di vista”, spiega al FQMagazine la Ghergo. “Le accuse a Tornatore mi hanno stupito. Pensate che ci mandai a lavorare anche mia figlia che era giovanissima. Mai avuto impressioni di questo tipo. Tutto ciò mi spiazza”.

 

 

Ogni giorno una donna accusa di molestie e violenze sessuali un uomo potente del cinema, della tv, del mondo dello spettacolo e della cultura. Cosa ne pensa di quello che sta accadendo?

IRENE GHERGO

“Si è aperto il vaso di Pandora, ma è una cosa che tutti sappiamo da sempre. E comunque ogni caso ha la sua storia. Però insomma che il maschio sia molestatore è un dato che ahimè è sempre esistito, non è novità di oggi. Io sono già grandina, ma quando ero adolescente mi è capitato pure a me di essere aggredita e molestata”.

 

Faccia nomi e cognomi.

“Non fu nell’ambito professionale ma nel privato. A 15 anni accettai un passaggio sull’auto di un noto playboy, ero sulla strada Civitavecchia – Santa Marinella. Quel ragazzo tentò di assalirmi, ma io non ci pensai un attimo, mi gettai dall’auto in corsa. Poi da donna matura ebbi problemi familiari e ricorsi ad un colloquio con il presidente di una banca. Eccomi di nuovo a subire molestie da un uomo con del potere. Sono cose che capitano”.

 

 

GIANNI BONCOMPAGNI - MARISA LAURITO - IRENE GHERGO

Le donne subiscono in continuazione il potere e la bestialità dell’uomo.

“Subire no, perché una donna si ribella e buonanotte. La donna ha la facoltà di ribellione e nessuno gliela può togliere. Forse è un fatto caratteriale. C’è chi ce la fa e chi non ce la fa. A me ad esempio mai verrebbe in mente dopo 30 anni di tirar fuori certe accuse, suvvia. Anche se c’è rabbia, frustrazione, si archivia”.

 

Anche su Boncompagni tante voci, mezze accuse, e mai una prova.

“Capitò che venne in messo in causa, ma la faccenda venne archiviata. Chiamarono 100 ragazze a testimoniare e tutte confermare di non avere mai subito molestie. Gianni aveva fidanzate giovani, questo sì. Diceva sempre: “A me le mie coetanee non piacciono, mi fanno orrore, a me servono almeno 50 anni di differenza”. Contate che lui è sempre stato molto amato dalle sue fidanzate giovanissime. Fino all’ultimo, quando stava male, a casa sua siamo andate a trovarlo con Claudia (Gerini ndr) e Ambra (Angiolini ndr). Gianni era diverso. Mai avuto denuncia di nessun tipo. Non lo dico per difenderlo. Era veramente così. Gianni era un sentimentale e con le donne giovani stabiliva rapporti sentimentali”.

 

 

In mezzo a tutte quelle ragazze, tra Non è la RAI e Macao ha mai sentito parlare di molestie sessuali?

IRENE GHERGO GIANNI BONCOMPAGNI

“Guardate Non è la RAI era un po’ un’accademia. E io che venivo chiamata kapò controllavo le ragazze in tutto e per tutto. Non volevamo né agenti né estranei in studio, solo i genitori della ragazze. Su di loro ero attentissima, vigile. Orari ferrei, shorts sotto la gonna, niente trucco. All’epoca avevo figlie adolescenti e conoscevo bene certe dinamiche. Negli studi del Palatino c’era una stanza preposta con un grande schermo perché i genitori seguissero e vedessero tutto quello che facevano le loro figlie”.

 

Lei ha lavorato anche ad un programma con Vittorio Sgarbi nel 2011 e lui è uno di quelli che ne ha dette di tutti i colori contro le ragazze che hanno accusato i potenti di molestie.

“Vittorio è un’anima libera totalmente. Chi lo vuole lo segue, chi non vuole no. Le donne hanno libero arbitrio mi pare? Poi alla fine è solo la loro parola contro la parola di un altro. Non voglio fare la maschilista, ma quando si è in due in una stanza, se non ci sono testimoni, è difficile accusare qualcuno. Serve semmai qualcosa di concreto. Poi è chiaro, i maschi sono spesso brutali quello c’è sempre stato e ce è una parte davvero incontenibile. Dei veri molestatori e bisogna difendersi”.

MIMMA NOCELLI E IRENE GHERGO 3

 

 

Quali consigli darebbe ad una ragazza che vuole entrare nel mondo dello spettacolo oggi?

“Bisogna avere personalità e talento. Poi guardi il caso Weinstein e vedi attrici che avevano tutto questo. Bellissime e arrivate, uscite da selezioni mondiali, ma anche loro sono dovute passare attraverso la suite di Weinstein. Se veramente le cose sono andate così il senso di tutto mi sfugge. Se grossi calibri come loro, superstar internazionali sono dovute passare dall’orco, allora ragazze mie cercate anche altri mestieri. Se una non ha la forza di ribellarsi, e comunque di non perdere la tenacia, se ne facciano una ragione”.

 

non e la rai

Comunque lei in un’intervista affermò che con i gay si stava meglio che con gli uomini etero.

“E’ vero, ne parlai anche con il mio analista. Il maschio poi mi faceva paura. Fin da adolescente ho avuto questo problema, ma ora mi trovo più a mio agio con i gay. Un omosessuale è più divertente. Non voglio però fare la vittima, ho incontrato anche uomini speciali. Solo che i gay noiosi sono rari perché conoscono la leggerezza”.

non e la rai

 

 

Della vicenda Kevin Spacey che ne pensa?

“Il gay non dichiarato è diverso. È tormentato. Spesso vive una frustrazione molto forte che sfocia in cattiveria. Non dico Spacey che non conosco, ma ho conosciuto molti gay nascosti e li individuo subito. Hanno una “ienaggine” fortissima. Meglio stare attenti”.

 

Che rapporto aveva con Berlusconi imprenditore?

non e la rai day ambra angiolini

“Berlusconi concedeva i mezzi per realizzare le proprie idee. Ci permise di rischiare. Di fare una tv sperimentale come voleva Gianni. Solo rischiando ottieni successo. Oggi non puoi più permetterti di sperimentare, di fare flop. Si insegue un punto percentuale di share coi denti come fossimo nella giungla”.

 

Berlusconi non piombava mai in studio per incontrare qualche ragazza?

“Mai successo. È dirò di più: mai avuto raccomandate, e mai ricevuta una telefonata quando lavoravo in Mediaset. In Rai, invece, sempre. Telefonava chiunque, ma noi durissimi, rispedivamo al mittente. Spesso millantatori che parlavano a nome di sottosegretari”.

miriana trevisan

 

 

Con il programma di Chiambretti, di cui lei è autrice, siete tornati tre volte sui casi di molestie e violenze nelle ultime tre settimane.

“È sgradevole usare il potere in quel modo, ma l’ho già detto: uno può anche sottrarsi e cambiare strada. Le cose che capitano e che vengono denunciate vanno però viste con lucidità. Il maschio è predatore, lo sappiamo no? Ma adesso che ci sia un’insofferenza anche di fronte a un gesto di un uomo verso una donna, suvvia non esageriamo. Entro certi limiti un gesto di apprezzamento è anche lusinghiero”.

TORNATORE E CLAUDIA GERINIgiuseppe tornatore foto andrea arrigamiriana trevisan

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…