
COME MAI LA GERMANIA, CHE AVEVA LA MIGLIORE SCIENZA DEL MONDO, NON COSTRUÌ LA BOMBA ATOMICA PRIMA DEGLI STATI UNITI? FURONO I FISICI TEDESCHI A BOICOTTARE LA BOMBA ATOMICA DI HITLER - GLI SCIENZIATI, CON IN TESTA IL GENIO WERNER HEISENBERG, DISSUASERO IL GOVERNO DEL TERZO REICH DALL’INVESTIRE NEL PROGRAMMA ATOMICO PERCHE’ NON SI FIDAVANO DEI NAZISTI - L’EQUIVOCO DEL PROGETTO MANHATTAN, NATO SULLA CONVINZIONE ERRATA CHE HITLER FOSSE VICINISSIMO AD AVERE L'ORDIGNO DA FINE DEL MONDO, E LA LETTERA DI EINSTEIN...
Carlo Rovelli per corriere.it - Estratti - articolo del 17 luglio 2024
Il pericolo nucleare si sta riavvicinando. (...) In questo clima arroventato, le edizioni Fuoriscena pubblicano un libro di storia importante, che fa riflettere sul presente. Il libro narra la nascita dell’era atomica, ma dall’altro lato rispetto alla narrazione comune: cosa facevano negli anni Quaranta gli scienziati atomici tedeschi, mentre in America il progetto Manhattan, sotto la direzione di Oppenheimer, costruiva le prime bombe atomiche, quelle usate contro Hiroshima e Nagasaki.
Il libro si intitola La guerra di Heisenberg, e ruota intorno alla figura di Werner Heisenberg, lo scopritore della meccanica quantistica.
(...) La questione che corre in filigrana attraverso le quasi 800 pagine del libro, è come la Germania non abbia costruito la bomba atomica prima degli Stati Uniti. La scienza tedesca era la più avanzata (...) Come hanno fatto i tedeschi, che avevano la migliore scienza del mondo, a non avvicinarcisi nemmeno?
Werner Heisenberg e gli scienziati
La risposta che emerge dal lavoro storico di Thomas Powers è semplice e inquietante. La leadership scientifica tedesca, e principalmente Heisenberg e il suo stretto collega e amico Carl Friedrich von Weizsäcker, hanno dissuaso il governo tedesco dall’investire nel progetto di un’arma atomica, mettendo l’accento sulle sue difficoltà.
In una delle pagine più sorprendenti del libro, per esempio, c’è una riunione chiave in cui il ministero della Guerra è pronto a qualunque investimento, e gli scienziati rispondono chiedendo minuzie per una ricerca esplorativa.
È difficile oggi, a valle della catastrofica disfatta della Germania e della titanica operazione di propaganda ideologica, durata decenni, che ne è seguita, ricostruire e comprendere la posizione morale di Heisenberg e dei suoi amici. Al meglio di quanto sia possibile ricostruire, Werner Heisenberg amava il suo Paese e si considerava leale ad esso.
Non gli piaceva il nazismo, lo considerava un male, da cui immaginava il suo Paese si sarebbe ripreso, tanto se avesse perso che se avesse vinto la guerra.
(...) L’episodio più famoso di questa pressione, anche se non l’unico, è una lettera che lo stesso Einstein, emigrato in America, scrisse al presidente americano.
Quale era l’argomento usato dagli scienziati in America per convincere i politici americani a impegnarsi a costruire l’arma da incubo?
L’argomento, e questo è il punto chiave di questa storia, era che bisognava costruire la bomba altrimenti l’avrebbero fatta i tedeschi. I quali, nel frattempo, non la stavano facendo. In altre parole, siamo entrati nell’era nucleare dove il rischio di autodistruzione dell’umanità è tragicamente concreto e vicino, e gli eventi recenti lo ravvivano, siamo entrati in questo incubo, a causa di un equivoco.
robert oppenheimer progetto manhattan
A causa della convinzione errata, da parte di alcuni scienziati in America, che la Germania nazista fosse vicina ad avere una bomba micidiale, da cui invece era lontana. Diversi degli scienziati che in America erano i più accesi tribuni della necessità di fare la bomba erano scienziati europei scappati dal nazismo come Szilard, Wigner, Fermi, Teller… Einstein fra questi.
Come oggi, i più accesi guerrafondai sono quelli più vicini a chi viene percepito come nemico. Quello che ci più rende aggressivi è l’ingigantita, irrazionale, infondata paura del nemico.
La continuazione della storia è triste. Il nazismo non è stato fermato dal progetto Manhattan ma principalmente dal sacrificio di milioni di soldati russi. La bomba atomica però è stata fatta lo stesso, anche se non serviva più allo scopo dichiarato di evitare la usassero prima i tedeschi, e non è caduta né su Londra, come temevano alcuni, né su Berlino, come temevano altri, ma su due città asiatiche, che per gli occidentali è comunque molto meno grave.
(...)
robert oppenheimer albert einstein 2
Nel progetto Manhattan c’era un giovane tedesco che aveva passato informazioni segrete alla Russia, Klaus Fuchs. Andrà a vivere nella Germania dell’Est, e aiuterà i russi nello sviluppo della bomba. Molti anni dopo un giornalista andrà a trovarlo e gli chiederà se non si sentisse in colpa per aver dato la bomba a Stalin. La risposta dell’ormai vecchio scienziato fu che il giorno in cui finalmente lui e i suoi amici hanno potuto dare a Stalin la bomba è stato il primo giorno in cui ha dormito sereno: fino a quel giorno, aveva ogni notte incubi in cui vedeva Mosca e Leningrado (oggi San Pietroburgo) con gli abitanti bruciare vivi sotto la bomba americana. Come Hiroshima e Nagasaki.
Dopo la guerra, Heisenberg e i suoi vecchi amici fisici di prima della guerra non sono più riusciti a parlarsi davvero. Una delle osservazioni più tristi del libro di Powers riguarda il fatto che nessuno dei vecchi amici di Heisenberg ha avuto la forza di ristabilire un vero dialogo aperto con lui.
robert oppenheimer albert einstein 1
Abbiamo foto di Heisenberg ed Enrico Fermi, praticamente ragazzi, in una barca su un lago italiano. Sono sereni, ridono. Insieme stanno svelando i segreti più intimi degli atomi. Qualche anno dopo Fermi e Oppenheimer suggeriscono un progetto per avvelenare le derrate alimentari tedesche con una sostanza tossica radioattiva per poter uccidere almeno «mezzo milione di persone». Gli Alleati bombardano i laboratori tedeschi per ucciderne gli scienziati. I servizi segreti americani approvano un piano per eliminare Heisenberg. Un agente dei servizi americani raggiungerà Heisenberg durante una sua visita in Svizzera, ma non arriverà ad agire.
einstein, enrico fermi e la bomba atomica
Niels Bohr, il padre intellettuale di Heisenberg, decano e padre spirituale della scienza atomica, e lo stesso Oppenheimer, cercarono dopo la guerra di convincere i politici americani ad usare l’arma atomica come occasione per costruire un controllo internazionale condiviso della violenza. Rinunciare alla violenza estrema, alla guerra, a livello internazionale, così come rinunciamo alla violenza per regolare le dispute all’interno delle nostre nazioni. Fallirono.
robert oppenheimer 8
robert oppenheimer 6
(...)