CRESCITA, L’ASSE MONTI-HOLLANDE - L’EGITTO TORNA AI MILITARI. GLI ISLAMICI GRIDANO AL GOLPE - CORRUZIONE, SÌ DELLA CAMERA AL DDL MA C’È L’INCOGNITA PDL SUL PASSAGGIO AL SENATO - APPALTI SU MISURA NELLA SANITÀ LOMBARDA, INDAGATO IL DIRETTORE - DICHIARATO IL FALLIMENTO PER LE HOLDING DI LIGRESTI - IN SICILIA MAXI SANATORIA PER 20 MILA PRECARI - ITALIA, ALTRO 1-1: ORA VINCERE PUÒ NON BASTARE…

Da "il Velino"

CORRIERE DELLA SERA - In apertura: "Italia sulla strada giusta". Intervista a Jens Weidmann, presidente della Bundesbank. Editoriale di Giovanni Sartori: "Se le illusioni volano in rete". A destra: "L'Egitto torna ai militari. Gli islamici gridano al golpe". Al centro con foto: "Pari azzurro, Europeo appeso a un filo". Accanto "Appalti su misura nella sanità lombarda, indagato il direttore". In basso: "E l'inno di Mameli sarà materia a scuola". Accanto: "Il derby delle spiagge tra Tirreno e Adriatico".

LA REPUBBLICA - In apertura: "Crescita, l'asse Monti-Hollande". Sottotitolo: "La legge anticorruzione passa tra le polemiche: astenuti record nel Pdl". Sotto l'analisi di Amartya Sen "Tornare a scuola da Keynes" e il reportage di Ettore Livini "Grecia al referendum finale". Al centro con foto "Delusione azzurra ora i quarti sono a rischio". A destra in alto "Caos in Egitto. Parlamento chiuso ‘E' un golpe'". In basso l'inchiesta "Sanità, indagato per aste truccate il braccio destro di Formigoni" E accanto: "Il sonno dei Bronzi di Riace nel museo che ancora non apre".

LA STAMPA - In apertura: "La terapia anticrisi di Monti". Editoriali di Fabio Martini "I sospetti sul doppio gioco della Merkel" e "Un'agenda per crescere" di José Manuel Barroso e Janus Lewandowski. In alto, a sinistra: "L'Egitto a un bivio. Sciolto il Parlamento. ‘E' un colpo di Stato'". A destra: "La sindrome algerina che minaccia il Cairo". Al centro con foto: "Italia, altro 1-1: ora vincere può non bastare". In basso la rubrica di Massimo Gramellini: "Un'avventura IMUzionante".

IL GIORNALE - In apertura: "Tanta voglia di lira" con editoriale di Vittorio Feltri. Sotto il titolo di apertura "Il ddl corruzione passa, però in 130 non lo votano. Prove tecniche di sfiducia". Al centro con foto "Italia, pari indigesto aspettando il biscotto". A destra: "Il sacrificio di Silvio: tiene Thiago Silva". E sotto "La nuova sinistra nasce sull'odio". In basso la rubrica di Marcello Veneziani: "A scuola si canterà l'inno di Mameli".

IL SOLE 24 ORE - In apertura: "Effetto Grecia, tregua sui mercati". Editoriali sotto di Marco Onado: "La Sibilla Angela e il ruolo della Bce". E di Giacomo Vaciago "L'Eurozona entità da ricostruire". In alto sopra l'apertura: "Dichiarato il fallimento per le holding di Ligresti". Al centro il grafico con la giornata sui listini. E sotto "Edilizia bonus unico al 50%" E sotto: "In Sicilia maxi sanatoria per 20 mila precari". A destra dall'alto "Hollande da Monti: forte convergenza, l'euro non è al riparo". Sotto: "Unione bancaria per l'Eurozona". Sotto "Corruzione, sì della Camera al Ddl ma c'è l'incognita Pdl sul passaggio al Senato". Sotto "I costi occulti" di Lugi Guiso. E a seguire: "In Egitto sciolto il Parlamento, rischio caos".

IL MESSAGGERO - In apertura: "L'euro non è ancora al sicuro" Sottotitolo: "Hollande da Monti e Napolitano: forte convergenza, sì all'uso dei bond". Editoriale di Paolo Pombeni "Più forza contro la Merkel". Al centro con foto: "Italia, pareggio amaro qualificazione a rischio". A destra: "Corruzione, via libera alla Camera. Il Pdl: ora responsabilità dei giudici". In basso: "Egitto, sciolto il parlamento" A destra "Alberto Sordi rinasce, il suo archivio sarà conservato alla cineteca nazionale".

IL TEMPO - In apertura: "Non c'è niente da ridere" Sottotitolo: "Vola il tasso dei Btp, sale lo spread, allarme Bce, record del debito pubblico. Hollande a Roma da Monti: Forte convergenza ma l'euro non è ancora al sicuro". Editoriale di Mario Sechi: "Prezzolini e l'Europa" A destra: "Sulla corruzione il Pdl si spacca e il Pd ringrazia". Sotto: "Quando il processo si fa allo Stato e non alla mafia". E: "La nuova metro si blocca e perde pezzi".

IL FATTO QUOTIDIANO - In apertura: "Niente crisi per la casta, così buttano i nostri soldi". Sotto: "La Croazia inguaia l'Italia". Ancora in basso: "L'anticorruzione è un bluff". Editoriale di Marco Travaglio: "Famolo strano".

 

 

MERKEL A ROMA CON MARIO MONTI MUBARAK PAOLA SEVERINO E MARITO ROBERTO FORMIGONI jpegSalvatore LigrestiCASSANO ITALIA CROAZIA

Ultimi Dagoreport

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...

giorgia meloni matteo salvini adolfo urso abodi giorgetti tajani giorgio armani

UN PO’ PIU’ DI RISPETTO SE LO MERITAVA GIORGIO ARMANI DA PARTE DEL GOVERNO – SOLO IL MINISTRO DELL’UNIVERSITA’, ANNA MARIA BERNINI, HA RESO OMAGGIO ALL’ITALIANO PIU’ CONOSCIUTO AL MONDO RECANDOSI ALLA CAMERA ARDENTE DOVE, TRA SABATO E DOMENICA, SONO SFILATE BEN 16 MILA PERSONE - EPPURE MILANO E’ A DUE PASSI DA MONZA, DOVE IERI ERA PRESENTE AL GP, OLTRE AL VICEPREMIER MATTEO SALVINI, IL MINISTRO DELLO SPORT ANDREA ABODI, SMEMORATO DEL PROFONDO LEGAME DELLO STILISTA CON BASKET, CALCIO, TENNIS E SCI - A 54 KM DA MILANO, CERNOBBIO HA OSPITATO NEL WEEKEND TAJANI, PICHETTO FRATIN, PIANTEDOSI, CALDERONE E SOPRATTUTTO ADOLFO URSO, MINISTRO DEL MADE IN ITALY, DI CUI ARMANI E’ L’ICONA PIU’ SPLENDENTE – E IGNAZIO LA RUSSA, SECONDA CARICA DELLO STATO, DOMENICA ERA A LA SPEZIA A PARLARE DI ''PATRIOTI'' AL DI LA’ DI RITUALI POST E DI ARTICOLETTI (MELONI SUL “CORRIERE”), UN OMAGGIO DI PERSONA LO MERITAVA TUTTO DAL GOVERNO DI CENTRODESTRA PERCHE’ ARMANI E’ STATO UN VERO “PATRIOTA”, AVENDO SEMPRE PRESERVATO L’ITALIANITA’ DEL SUO IMPERO RIFIUTANDO LE AVANCES DI CAPITALI STRANIERI…