checco zalone quo vado -3

FATEVI UNA DOMANDA - CROLLA L’AFFLUENZA NEI CINEMA ITALIANI: -46,35% DI PRESENZE RISPETTO AL 2016 E -44,21% PER BIGLIETTI VENDUTI - E’ IL SECONDO PEGGIOR RISULTATO DEL QUINQUENNIO, DOPO QUELLO DISASTROSO DEL 2014 - PESA LA CONCORRENZA DI PAYTV E NETFLIX MA L’APPEAL DEI TITOLI E’ SCARSO: SENZA IL BOOM DI CHECCO ZALONE, E’ UN DESERTO 

checco zalone

Da www.ansa.it

 

Vera preoccupazione oggi all'Agis di Roma da parte di produttori, distributori e vertici delle istituzioni cinematografiche per l'evidente debacle del cinema italiano evidenziata dai dati del Mercato Cinematografico 2017, sperando che la nuova legge cambi il senso di marcia. E questo al di là del cosiddetto 'effetto Checco Zalone', ovvero l'assenza in questa stagione di un suo film che in genere sbanca al botteghino e pesa molto sui dati annuali.

lino banfi checco zalone

 

Tutte cifre nel segno meno: -46,35% rispetto al 2016 per numero di presenze (pari a 16.880.223) e -44,21% per biglietti venduti (18,28% del numero totale). Anche la quota cinema italiano al box office per incassi del 17,64% è la peggiore degli ultimi quattro anni.

Negativo il 2017 anche per quanto riguarda gli incassi generali: 584.843.610 euro per un numero di presenze in sala pari a 92.336.963. Una diminuzione rispetto al 2016 degli incassi al box office, per film italiani e stranieri, dell'11.63% e un decremento delle presenze del 12.38%.

ORA LEGALE - FICARRA E PICONE

 

Negli ultimi cinque anni, va detto, si tratta del secondo peggior risultato, sia per presenze che incassi, dopo la stagione del 2014 (575.247.515 euro e 91.526.747 presenze).

Più nel dettaglio, il cinema italiano ha incassato 103.149.979 mln, circa 89 milioni di euro in meno rispetto al 2016 per un numero di biglietti venduti inferiore di 13.3 milioni. A questo si aggiunga che nel 2017, per la prima volta nessuna produzione nazionale ha superato i 10 milioni d'incasso. I migliori risultati dell'anno infatti hanno solo di poco superato questa cifra: L'ora legale e Mister Felicità hanno incassato rispettivamente 10.3mln e 10.2mln di euro.

perfetti sconosciuti

 

Bisogna però considerare che il 2016, uno degli anni migliori per il nostro cinema, aveva visto due risultati nazionali eccezionali: quelli di Quo Vado di Checco Zalone (65.3mln) e Perfetti sconosciuti di Paolo Genovese (17.3mln).

Il solo film di Zalone aveva ottenuto circa il 34% degli incassi e il 31% delle presenze del cinema italiano e rispetto al totale del box office aveva pesato per il 9.9% degli incassi e per l'8.9% delle presenze.

 

Va bene invece il cinema americano che incassa 387.619.551 euro (66,28% del box office; +5,24%) con un numero di presenze pari a 60.125.924 (65,12% del numero totale di biglietti venduti; +3,37% rispetto al 2016); Seguono, dopo quello americano e italiano, il cinema inglese (39.7 milioni); il francese (24.7 milioni) e il tedesco (5.2 milioni).

 

LA BELLA E LA BESTIA LE FOU

Il primo incasso del 2017 è stato La bella e la bestia (20.5 mln), mentre i migliori incassi italiani li hanno ottenuti L'ora legale e Mister felicità rispettivamente in nona e decima posizione in classifica generale.

 

A commentare i dati stamani all'Agis, tra gli altri, Francesco Rutelli (Anica), Nicola Borrelli (Mibact), Francesca Cima (Indigo, presidente produttori Anica), Richard Borg (Cinetel) e Andrea Occhipinti (Lucky Red). Da loro l'analisi delle criticità del settore e anche le possibili soluzioni. "C'è fiducia che la nuova legge cinema possa ovviare ad alcuni problemi - sottolinea la Cima -, come il prolungamento della distribuzione estiva, una cosa sostenuta dalla neo-legge, e anche il privilegiare la qualità sulla quantità (nel 2017 sono stati ben 538 i film battenti bandiera italiana)".

 

Rutelli, infine, oltre ad evidenziare "il momento epocale" che stiamo vivendo grazie ad Internet e alla diffusione della pirateria, ha annunciato che, a breve, verranno rese note, insieme al ministro Franceschini, proposte innovative per far tornare il pubblico in sala.

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2027 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...