1- DALLE ALPI A LAMPEDUSA UN SOLO GIGANTESCO CARTELLO: “VENDESI”. PUR DI CONSERVARE IL CONSIDEREVOLE PRIVILEGIO DI PARTECIPARE ALLA MONETA UNICA CON IL RATING CONSIDEREVOLE DI SOCIO ‘SS+’ (STRACCIONE SENIOR PLUS), IL GOVERNO DEL RIGOR MONTIS TENTA DI PIAZZARE ALLA FINANZA ESTERA QUEL POCO CHE RESTA DELL’ITALIA 2- FINITO IL SECONDO CICLO DELLA SPOLIAZIONE DI STATO (LA PRIMA FU QUELLA DI TELECOM E DELLE TRE EX ‘BANCHE D’INTERESSE PUBBLICO’), POTRANNO TORNARE AL GOVERNO I POLITICI CHE SI SONO PRUDENTEMENTE TENUTI ALLA LARGA DAL CONFEZIONAMENTO DELLE SUPPOSTE. TORNERANNO PERCHÉ OGNI CINQUE ANNI LA DEMOCRAZIA FORMALE RICHIEDE IL RITO DELLE URNE, MA TORNERANNO IN VESTE DI RAPPRESENTANTI CONSOLARI

a cura di COLIN WARD e CRITICAL MESS

1 - WOW, SI RIVENDONO LE CASERME!
Dalle Alpi a Lampedusa un solo gigantesco cartello: "Vendesi". Pur di conservare il privilegio di partecipare alla moneta unica con il considerevole rating di socio SS+ (Straccione Senior Plus), il governo del Rigor Montis tenta di piazzare alla finanza estera quel che resta dell'Italia. Del resto, a che cosa è servito spedire a Palazzo Chigi un manipolo di banchieri e consulenti delle principali banche d'affari occidentali se non a scrivere meglio le brochure di vendita in inglese?

Per chi si fosse perso la puntata di ieri, con la mega-intervista di don Flebuccio de Bortoli al banchiere italo-vestito Vittorio Grilli, oggi il Corriere delle banche creditrici riprende la faccenda e si porta avanti con il lavoro. "Il piano dei beni in vendita. Dalle caserme ai servizi: le tappe del governo. Primi contatti con Qatar, fondi Usa e banche d'affari" (p.1). "Caserme, uffici, aree demaniali. Ecco la lista delle privatizzazioni. Entro luglio sei miliardi dal passaggio di Sace e Fintecna a Cassa depositi. Il Tesoro ha già incontrato alcune banche internazionali e i fondi sovrani. Il patrimonio immobiliare dello Stato vale circa 300 miliardi, altri 350 sono beni dei Comuni" (p.2).

Poi, ecco la riedizione di un magheggio già visto varie volte in questi vent'anni: "Il passaggio delle partecipazioni alla Cdp frutterà al Tesoro in tutto 10 miliardi". Ma quando lo facevano i Tremonti di turno non era "finanza creativa"? Poi, altro film già visto, si passa alla disposizione di beni altrui (tra privati sarebbe reato): "Passaggio al fondo Cdp delle quote nelle municipalizzate: in lizza almeno 1.800 società" (p. 3). Si noti la raffinatezza linguistica della locuzione "in lizza". E' come titolare: "Scippi nelle zone residenziali: in lizza 1.800 vecchiette".

2 - NON FA SOSTA L'EURO-SUPPOSTA...
In ogni caso, scippi o non scippi, quando passi mesi e mesi a terrorizzare i cittadini con tagli e congelamenti, il "consenso" lo hai già strappato. E anche oggi la Repubblica degli Illuminati fa la sua parte: "La Merkel ritorna all'attacco: ‘Niente aiuti senza controlli'. Roma pronta a chiedere lo scudo. Se la speculazione alza la testa scatta l'anti-spread" (p. 2). Idem per la Stampa dei Lingotti in fuga: "La calda estate di Monti. I decreti per inizio agosto. Il governo accelera su spending review, fiscal compact e crescita" (p. 2). Sul Messaggero, "Scudo, la Merkel gela Monti: ‘Niente aiuti senza controlli" (p. 2) e "Allarme a Palazzo Chigi per il Fondo monetario" (p. 3)

Finito il secondo ciclo della spoliazione di Stato (la prima è stata quella di Telecom e delle tre ex ‘banche d'interesse pubblico'), potranno comodamente tornare al governo i politici che si sono prudentemente tenuti alla larga dal confezionamento delle supposte. Torneranno perché comunque ogni cinque anni la democrazia formale richiede il rito delle urne, ma torneranno in veste di rappresentanti consolari.

3 - IL RITORNO DEL BANANA VIVENTE...
Quando il peggio sarà passato, dunque, anche il Peggiore sarà migliorato. Più abbronzato, con più capelli, perfino più alto. E riposato per il solo fatto di essersi potuto finalmente dedicare al bunga bunga di pomeriggio e non dopo essersi fatto frantumare le palle tutto il santo giorno dal Gianni Letta di turno. Dopo aver baciato la pantofola di ogni possibile ciuccessore del Banana, tornano all'unico vero amore i vari cantori a libro paga del signore di Hardcore, da Cicciopotamo Ferrara in giù.

E il giornale di Littorio Feltri, per una volta, abbandona i toni truculenti e vara l'Operazione Nostalgia: "Lo spirito del '94. Ripartiamo da meno tasse. Oggi vertice economico in casa Pdl. E' l'occasione per realizzare il sogno liberale: Stato, fisco e partiti più snelli" (p. 1). Dentro, sprazzi di comicità involontaria come questo titolo: "La strategia del nuovo Silvio: il programma si fa su internet" (p. 2). E il lettore medio di Feltrusconi, cumènda di 75 anni che si legge il Giornale in Valtellina perfettamente vestito da alpinista di inizio secolo, registra ammirato la svolta "tennologica" del Cavaliere.

Intanto continua il penoso tiro alla fagianella Minetti, vittima sacrificale di una corte di parassiti e ricattatori. "Le donne del partito si dividono e la Gelmini difende Nicole: ‘Ora è lei che appare vittima" (Repubblica, p. 8). Ma non tutte ricordano i tempi della dura gavetta arcoriana. Sul Corriere (p. 8), "Nicole tratta ma è già pronta a lasciare. Fede: 'Le ho detto di andarsene dieci giorni fa e mi ha dato ragione'. La deputata Barbara Saltamartini: ‘Lei non ha preso voti, è giusto chiedere le sue dimissioni'. La consigliera regionale maturerebbe il vitalizio soltanto a ottobre. ‘Ci vediamo in aula' (di tribunale?).

4 - LE SUPPOSTE CHE NON SON MAI PRONTE...
Non tutto è urgente, per il governo del Rigor Montis. "Il tetto ai manager che non arriva mai. Il decreto per le società non quotate sarebbe pronto, ma non si vede. La scadenza per definire i criteri era stata rinviata al 31 maggio" (Corriere, p. 5). Non c'è spending review che tenga per Ritardo Moretti (Fs), Fermo Sarmi (Poste), Sado Masi (Consap), Opus Prato (Poligrafico dello Stato) e Mastrapasqua Pompe Funebri (Inps).

Non è urgente neppure pagare i debiti con i fornitori dello Stato e oggi Massimo Giannini, su Affari&Sfiganza di Repubblica ha buon gioco a regolare i conti di Carletto De Benedetti con Airone Passera ("Che fine hanno fatto i pagamenti dello Stato?", p. 1). Salvo poi fornire due pagine di difesa del signor ministro sul "baratto con Mediaset sulle frequenze tv", in un groviglio di conflitti d'interesse taciuti (quelli dell'Ingegner Cidibbì, naturalmente) e di "commenti informali che filtrano" (pp. 8-9).

5 - ANCHE I TORNANTI DI LORSIGNORI SONO LASTRICATI DI BAVA...
Festa aziendale per la Mapei di Mister Vinavil e la Stampa si mette a disposizione scambiando Bormio per Villar Perosa. "La strada per la ripresa? Se fosse lo Stelvio saremmo ancora alle prime curve". Squinzi, 21 chilometri in bici per il "Mapei day". E sotto un'agghiacciante foto di Squinzi e Prodi, due vecchietti vestiti da ciclisti, vai con la prosa resa insidiosa dal bagnato: "Se l'Italia fosse un ciclista come lui, ieri alle prese con la scalata dello Stelvio, di strada ne avrebbe ancora molta prima di giungere sulla vetta della ripresa. "Siamo alla prima cantoniera", solo ai primi tornanti, dice mentre sguscia tra la selva di manubri e sellini che affollano Bormio, alta Valtellina. Ma è l'unica divagazione, questa, che Giorgio Squinzi concede ai temi dell'attualità" (p. 5). "Concede", capito?

6 - MA FACCE RIDE!...
"Io vincitore morale. I matrimoni gay non passano, ora la partita è chiusa". Giuseppe Fioroni, sulla Stampa (p. 8), in rappresentanza di se stesso. E delle centinaia di migliaia di benpensanti che per salvare la morale, la sera, vanno di nascosto con i trans.

7 - DISECONOMY...
"La corsa per salvare l'Ilva. Taranto teme il sequestro. Vendola vara una nuova legge. A rischio 5.000 posti. Attesa per le mosse del giudice. Giovedì vertice con il governo" (Corriere, p. 17).

8 - FREE MARCHETT...
"La sorpresa Expo. Corsa contro il tempo per arrivare puntuali. A mille giorni dal via, la macchina organizzativa funziona". Sulla Stampa (pp. 12-13), bel colpo per l'agenzia di pubbliche relazioni di Giuseppe Sala, ex "city manager" della Mestizia Moratti.

9 - LA DOMENICA LI FANNO LAVORARE...
Disumana questa storia degli stagisti nelle redazioni, d'estate, affidati ad anziani capetti che affastellano domeniche su domeniche (le pagano doppio) in attesa della prossima rottamazione. Gli effetti, per contratto, si vedono già il giorno dopo, tra fanta-notizie e ricorso a prestigiosi "esperti" che hanno avuto un solo torto: lasciare acceso il cellulare di domenica.

E allora godetevi questa bella paginazza del Corriere (p. 23): "Se rinasco faccio l'artigiano. I mestieri ignorati dai ragazzi. Dal fabbro al falegname, 45 mila posti vacanti l'anno. L'economista Donzelli: in Italia le attività manuali sono state snobbate" (non è vero, abbiamo una classe digerente che si fa delle gran pippe). Oppure questa incredibile prima pagina della Stampa, che ci riporta ai fasti dell'influenza aviaria: "La siccità americana spaventa il mondo. Colpite 1016 contee del Midwest agricolo. Si teme un'impennata di prezzi in tutto il pianeta". Nel dubbio, la Stampa già si presta. Ai rincari ("Sa, signora Maria, c'è la siccità nel Misswest", mettendo i peperoni di Carmagnola 5 euro al chilo).
.
10 - ULTIME DA UN POST-PAESE...
"Cene senza ricevute. Il locale di Seedorf nel mirino del fisco. Finger's, multa e pericolo chiusura. Lo chef Okabe in lacrime: erano solo pre-conti" (Corriere, p. 21). Dopo le ispezioni della Finanza, vertice notturno ad Arcore tra il calciatore rossonero e il paladino dei contribuenti, Silvio Bananoni. Applicato il Lodo Fininvest: Seedorf, il suo fiscalista e il cuoco saranno candidati alle prossime elezioni.

Ma per un calciatore birbantello, eccone uno che invece ha perfino il cane con il cuore d'oro, come ci informano ammirati gli amici del Messaggero: "Il cane di Totti salva due persone. Ariel, labrador bagnino, riporta a riva un uomo e una bambina" (p. 12). La nazione intera, invece, sarà definitivamente salvata solo quando leggerete questo titolo: "Il cane di Bondi vara la Finanziaria".

"colinward@autistici.org"

 

 

MARIO MONTI ARRIVA ALL ALLEN CONFERENCE IN IDAHO jpegVITTORIO GRILLI ANGELA MERKEL SILVIO BERLUSCONI BERLUSCONI E ALFANOminetti nicoleNICOLE MINETTI MARIA STELLA GELMINI MAURO MORETTI ANTONIO MASTRAPASQUA GIORGIO SQUINZI IN BICI jpegGIUSEPPE FIORONI Totti e il suo labradorCURIEL GIUSEPPE SALA seedorf clarence 020

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO