DE GREGORI- BOBO CRAXI, È AMORE: IL CANTAUTORE 20 ANNI FA ATTACCAVA ‘’L’UOMO-RAGNO’’ BETTINO - LA CAZZIATA DI D’ALEMA AI SERVIZI SEGRETI - COME RISPARMIARE UN MLD € DI BENZINA DALLE AUTO BLU - BUFERA SULL’ENPAM: 4 INDAGATI PER TRUFFA, FRA INVESTIMENTI RISCHIOSI E SOCIETÀ LIQUIDATE - “VOGUE” E LA MODA IN CAMPO PER OBAMA - CORTOCIRCUITO: IL FRATELLO DI MARCO CAPPATO (PR) IN AFFARI CON IL PIO ALBERGO TRIVULZIO DI MILANO - SALERNO RISCHIA IL DEFAULT…

Da "Panorama"

1 - DE GREGORI A BRACCETTO CON BOBO CRAXI
A braccetto a teatro con le proprie compagne, a seguire il recital di Antonello Piroso sulla persecuzione giudiziaria di Enzo Tortora: così si è presentata all'Auditorium di Roma la strana coppia Bobo Craxi e Francesco De Gregori. Proprio il cantautore che vent'anni fa nella sua famosa «Ballata dell'uomo ragno» attaccò il «faraone» Bettino. Altri tempi. Già nel 2006 De Gregori riabilitò Craxi e ora con Bobo trascorre persino le vacanze ad Hammamet. Almeno per loro l'unità a sinistra è diventata realtà.

2 - BAFFINO TIRA LE ORECCHIE AGLI 007
È stato fatto un buon lavoro, ma molto c'è da fare. Massimo D'Alema, presidente del Copasir, che controlla i servizi segreti, non ha avuto peli sulla lingua al convegno della fondazione Icsa sullo stato di attuazione della riforma dell'intelligence. Secondo D'Alema, «il coordinamento del Dis e la collaborazione tra Aise e Aisi non sempre funzionano nel modo migliore». Anzi, l'Aise deve diventare «più internazionale, alleggerendo la struttura in Italia». In altri termini: troppi uomini in casa, meglio mandarli fuori.

In vista di un aggiornamento della legge di riforma, per Gianni Letta, ex sottosegretario con delega ai servizi, gli 007 devono occuparsi anche dei privati: «Come possono disattendere gli interessi di un'azienda come l'Eni in Libia?». Gianni De Gennaro, direttore del Dis, ha preso nota. Introducendo i lavori aveva sottolineato che le riunioni con le agenzie sono continue. Forse dovranno essere anche più proficue. (S.V.)

3 - AUTO BLU: COME RISPARMIARE 1 MILIARDO
Benzina che spariva a fiumi dalle 86 mila auto blu. La pubblica amministrazione se n'è finalmente accorta grazie alla nuova convenzione che include il carburante nel canone di noleggio. I primi esperimenti, alla Corte dei conti e al Cnel, parlano chiaro: vetture che bevevano come bolidi di formula uno ora consumano la metà. Finché pagava lo Stato, infatti, nessuno sorvegliava le anomalie, mentre ora ci pensa il fornitore privato a tenere i consumi sotto la lente. Risulta a Panorama che la Consip ne stia studiando l'estensione a tutta la pubblica amministrazione.

Secondo il presidente del Cnel Antonio Marzano, si potrebbe risparmiare fino a 1 miliardo. Finora l'unica marca che ha beneficiato delle nuove regole sembra la Volkswagen: le altre case, forse perché abituate a dichiarare consumi poco veritieri, fanno fatica a competere. Ma se questo sarà lo standard Consip, c'è da scommettere che correranno ai ripari. (Stefano Caviglia)

4 - ENPAM, QUELLE SOCIETÀ MISTERIOSAMENTE LIQUIDATE
Investimenti rischiosi, operazioni immobiliari inspiegabili, società improvvisamente liquidate: l'inchiesta sull'Enpam, l'ente di previdenza dei medici, apre scenari imprevedibili, anche se gli inquirenti non si sbilanciano prima di leggere le carte acquisite. Certo è che le 47 perquisizioni ordinate dal procuratore aggiunto di Roma Nello Rossi e dal pm Corrado Fasanelli hanno creato scompiglio. Gli indagati per truffa, aggravata dall'ingente valore, sono quattro: il presidente dell'Enpam, Eolo Parodi; Maurizio Dallocchio, docente alla Bocconi e per 17 anni, fino al 2010, «consigliere esperto» dell'ente per gli investimenti; Leonardo Zongoli, ex direttore generale; Roberto Roseti, ex responsabile degli investimenti finanziari.

L'Enpam ha investito 2,9 miliardi, circa un terzo del patrimonio, in titoli derivati rischiosi perdendo quasi 500 milioni. Dopo una denuncia di alcuni consiglieri, il nucleo di polizia valutaria della Guardia di finanza ha accertato commissioni elevatissime pagate alle società che hanno collocato i titoli. Una materia complessa: i pm hanno disposto consulenze tecniche e sottolineano che lo statuto prevede investimenti prudenti. Ma la Finanza ha scoperto altre ipotesi di truffe, per ora senza indagati: compravendite immobiliari con grandi plusvalenze attraverso il fondo Ippocrate dell'Enpam, gestito dalla First Atlantic sgr, oggi Idea Fimit dopo la fusione con la Fimit sgr. Così, il palazzo Rinascente di Milano fu acquistato nel 2011 per 472 milioni dalla Prelios che ne aveva spesi 364 nel 2007.

A Roma, invece, ci si concentra su società del costruttore Antonio Pulcini. La Belgravia Invest nel marzo 2009 ha ceduto un immobile a 58 milioni, il doppio di quanto speso tre mesi prima, e la Coedimo ne ha venduto un altro nel 2010 a 60 milioni. Due mesi prima ne aveva spesi 23. Le società sono state liquidate subito dopo le dismissioni. Ugo Gaspari, presidente del collegio sindacale dell'Enpam, ha consegnato una relazione al ministero del Lavoro sugli ultimi anni. Le pensioni dei medici sono al sicuro, sulla vigilanza si poteva fare di più. (Stefano Vespa)

5 - STATI UNITI: LA MODA SCENDE IN CAMPO PER SOSTENERE OBAMA
Sarà proprio la città di Barack Obama, Chicago, il palcoscenico per la sfilata e il party organizzato dal direttore di Vogue America, Anna Wintour, il 19 giugno. Lo scopo è la raccolta di fondi per la rielezione del presidente più amato dal fashion system americano. Già in febbraio la potente direttora aveva lanciato «Runway to win», coinvolgendo nomi di peso della moda Usa, in primis Diane von Furstenberg. A Chicago sfileranno designer vedette come Marc Jacobs, Derek Lam, Tommy Hilfiger, in più gli spettacoli di Beyoncé e Oprah Winfrey. Un pop-up store venderà abiti low cost griffati il cui ricavato sarà devoluto alla campagna. E poi non si dica che la moda non è democratica e impegnata. (A.M.)

6 - MASCALZONE LATINO SALVA TIRRENIA, MA NON DA SOLO
Unico, ma non da solo: Vincenzo Onorato, l'armatore di Mascalzone latino che controlla la flotta di Moby Lines, è rimasto l'unico socio della cordata Cin, candidatasi a rilevare la Tirrenia. Gli altri due, Aponte e Grimaldi, si sono ritirati per ragioni antitrust: sarebbero stati oligopolisti. Onorato ha i 380 milioni che deve pagare? Non tutti. Li anticiperà e poi assocerà altri partner. Per un terzo finanziari (fondi) come il suo azionista Clessidra. E per un terzo imprenditori portuali come il gruppo Negri di Genova. (J.L.)

7 - RADICALI E TRIVULZIO: UN AFFARE DI FAMIGLIA
Si chiama Revevol Italia srl, è di Sesto San Giovanni e ha appena vinto una gara informatica al Pio albergo Trivulzio di Milano. Ma tra i radicali dà scandalo: non tanto per la cifra (150 mila euro in 3 anni) quanto per il suo amministratore. Massimo Cappato è fratello di Marco, segretario dell'associazione Luca Coscioni e consigliere comunale a Milano. Proprio Marco Cappato ha messo nel cda del Trivulzio Marcello Crivellini, membro storico del Pr. Cortocircuito. (L.M.)

8 - SALERNO IN ROSSO, RISCHIA IL DEFAULT
I sostenitori lo chiamano «sindaco della gente», per i detrattori invece è solo «Vincenzo la fontana», per la sua inclinazione a costruire opere pubbliche. Vincenzo De Luca, sindaco di Salerno, ora è alle prese con una voragine di debiti delle aziende partecipate dal comune su cui ha acceso un faro la Ragioneria generale dello Stato. La Salerno Sistemi, concessionaria del servizio idrico, ha debiti per oltre 10 milioni.

Per evitare il default è stata acquisita dalla holding Salerno Energia, ma in corso c'è una vertenza sindacale. Il Cstp, consorzio del trasporto pubblico, è in liquidazione con debiti che nel 2012 sono stimati in 12 milioni. In liquidazione anche la Siis (depurazione delle acque). La Salerno pulita (rifiuti) vanta crediti verso il comune per circa 22 milioni di euro, ma nel bilancio municipale c'è solo un debito di 11 milioni. La Salerno Solidale, società per i servizi sociali, vanta un credito di 6,5 milioni, ma nel bilancio comunale è registrato un debito di soli 4 milioni e mezzo verso la società. Il comune poi ha un deficit di circa 7 milioni. Il risanamento, conclude la Ragioneria dello Stato, è «imprescindibile e urgente ». (M.O.)

9 - CAMERA NASCOSTA
di Giancarlo Mazzuca, parlamentare del Pdl

LA DIETA DI GIANNI
Il fine giustifica i mezzi diceva Niccolò Machiavelli. Così Pippo Gianni, deputato (Pt) e medico, prescrive diete di ferro per neutralizzare potenziali avversari politici. Al sottoscritto ha imposto una cura dimagrante draconiana: mai un piatto di tagliatelle. Giuro che gli sarò sempre alleato.

I TORTELLINI DI LUCA
A proposito di diete, incontro per caso Luca di Montezemolo al ristorante Diana di Bologna, famoso per i tortellini in brodo. L'ho trovato motivato e pronto a scendere in campo. Che voglia prendersi una rivincita su Angela Merkel dopo le ultime sconfitte della Ferrari con le Mercedes? Lo spread val bene un gran premio di formula uno.

PERDONO STRANO
Vi ricordate Nino Strano, oggi senatore fli, che nel 2008 festeggiò la fine del governo Prodi ingurgitando in aula fette di profumata mortadella? Ha scritto al Professore chiedendogli scusa per «l'insano gesto». Adesso gli è arrivata una bella lettera dell'ex premier, chiamato ironicamente «Mortadella », che lo perdona. Piuttosto che col salume di Bologna, meglio finire a tarallucci e vino.

 

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