DEVI FALLIRE, DEVI MORIRE, NON TI PAGO! - COME LA PRINCIPALE AZIENDA CULTURALE ITALIANA, LA RAI, ACCOGLIE LE SENTENZE ESECUTIVE DELLA MAGISTRATURA. QUESTA LE ORDINA DI PAGARE, DOPO 19 MESI, 3,8 MILIONI PER LA SOAP “AGRODOLCE”. RSPOSTA: PRRRRRRRRRRRRRR! - ME SE RAI FARA' FALLIRE LA EINSTEIN DI LUCA JOSI PER I CONSIGLIERI RAI BOTTI PATRIMONIALI DI CAPODANNO. COME GIA’ ACCADDE PER IL CASO MEOCCI....

Gianmaria Vaglie per Libero

Più che Agrodolce, titolo di una soap girata in Sicilia e poi inopinatamente sospesa con gran spreco di denaro pubblico e posti di lavoro perduti, è una pillola amara quella recapitata al settimo piano di viale Mazzini, destinatari il presidente Garimberti e i consiglieri d'amministrazione, non il dg Lorenza Lei, da Luca Josi, presidente della società di produzione Einstein.

Amara perché l'incubo di una causa milionaria con responsabilità individuale e dunque esborso personale di molti quattrini, se non di peggio, come già accadde per il caso Meocci, non sarebbe scongiurato con la fine del mandato, e anche perché qualcuno dei componenti del consiglio il mandato spera di vederselo rinnovare e vorrebbe evitare di finire nei guai per colpa delle decisioni della Lei, prese e mantenute nonostante una sentenza di condanna. Tanto più che tra i protagonisti della brutta storia c'è Giovanni Minoli, che il dg in uscita, ma attaccatissima alla poltrona, ha promosso senza successo per un talk show di prima serata.

Che c'è scritto nella lettera? Che un giudice del tribunale di Roma dieci giorni fa ha condannato la RAI a corrispondere ad Einstein Fiction l'importo di Euro 3.800.000 più IVA, a titolo di pagamento di fatture emesse per puntate di Agrodolce già realizzate e consegnate alla RAI;

ha determinato la natura dell'opera quale soap opera; ha stabilito che la corresponsione del predetto importo "può concretamente risultare idonea a salvaguardare le esigenze prospettate dalla ricorrente al fine di procedere alla ripresa della realizzazione delle puntate della serie";

ha definito il contenuto delle obbligazioni delle parti rispetto al prezzo. In particolare, fermo che il prezzo dell'appalto è "bloccato", il Tribunale di Roma ha stabilito espressamente che RAI dovrà dare attuazione al Contratto "secondo correttezza e buona fede".

Ne consegue che RAI sarà obbligata a non impartire ad Einstein Fiction direttive di natura artistico-produttiva che comportino il sistematico e significativo sforamento del preventivo, accettato da entrambi i contraenti, sulla base del quale è stato determinato e pattuito detto prezzo.

E la Rai che fa? Una grande azienda pubblica se ne infischia della sentenza e fa sapere a Einstein che non ritiene di assoggettarsi alle ordinanze ed alle sentenze dei Tribunali della Repubblica. Sono stati proprio i legali della Rai, è scritto nella lettera che brucia nelle mani di più di un consigliere, a dire a quelli di Einstein che non saranno pagate fatture emesse diciannove mesi fa, né sarà accolto l'invito del Tribunale di Roma a riavviare la produzione di Agrodolce alle condizioni definite dal giudice.

Per capirci, se un giudice ordina il reintegro di Michele Santoro e fissa anche ora e canale del programma, la Rai si affretta a eseguire, ma se l'ingiunzione riguarda un debito, una trasmissione sospesa, decine di milioni di euro della Regione Siciliana buttati, e centinaia di posti di lavoro perduti, allora il direttore generale fa spallucce e manda tranquillamente al fallimento un'azienda privata creditrice. Il risultato? Che i soldi da pagare aumenteranno con le condanne, e che i gabbati saranno i soliti cittadini che alla Rai pagano il canone.

La vicenda è intricata ma merita una breve ricostruzione. Agli spettatori Rai, Agrodolce ricorderà una soap opera andata in onda su RAI TRE ormai tre anni fa. Siamo in Sicilia, Giovanni Minoli, orfano della soap opera "Un posto al sole" vuole bissarne il successo. Chiama una delle più grandi società del mercato italiano, la Einstein, che in quel momento è diretta proprio dal genio australiano che realizzò la soap opera napoletana.

A co-finanziare il progetto, per oltre il 60 per cento, sarà la regione siciliana con oltre 37 milioni di euro in tre anni. I rapporti tra il produttore Einstein, Luca Josi, e l'editore Rai, Giovanni Minoli, si deteriorano presto. Il produttore denuncia vicende brutte legate a location, a frequentazioni mafiose, imposizioni di assunzioni familiari, intrighi boccacceschi e qualche confusione nella percezione di fondi pubblici, nel senso che la Rai avrebbe rivenduto alla Regione Siciliana lavori realizzati da altri ricavandone però finanziamenti per sé. Ma su queste accuse sono in corso inchieste penali e quindi staremo a vedere.

La parte produttiva però non è in dubbio, l'ha sancita il giudice. C'è anche un bisticcio nominale tra Josi e Minoli che nasconde molta sostanza. Il primo dice di essere stato contattato per fare una soap opera, il secondo, parla di un "romanzo popolare". Nella differenza nominale ballano milioni di euro anche perché la seconda definizione non ha precedenti produttivi e quindi può contenere tutto e il suo contrario.

Il produttore viene così trascinato in una voragine di richieste che lo portano a perdere quasi tre milioni di euro per la prima serie, poi il progetto viene, inspiegabilmente, fermato per quasi due anni lasciando la gigantesca macchina in stand by, così da perdere altri sei milioni di euro. Quindi si riparte e ancora una volta le pretese dell'editore fanno esplodere i costi. Il produttore si ferma a marzo 2011. Prima prova ad affrontare il contenzioso con Rai, poi decide di imbarcarsi nelle denunce civili e penali.

Tutti i suoi contratti vengono rescissi, per esempio la popolare trasmissione musicale Top of The Pops. A ottobre 2011 chiede un provvedimento d'urgenza per veder riconosciuti i suoi diritti. La Rai allora manifesta disponibilità a trattare ma non va oltre. Il 16 maggio del 2012 il Giudice De Petra del Tribunale di Roma condanna la Rai.

Ma perché si è arrivati a questo? Mistero. In effetti è difficile comprendere come sia possibile che un'azienda privata, che ha investito milioni di euro per costruire studi televisivi sulla garanzia di un contratto pluriennale, venga condotta al fallimento dalla principale azienda pubblica culturale italiana in contrasto con le sentenze della magistratura.

Ma ancora più singolare risulta che Rai rinunci, in questi tempi di crisi e tagli, a 25 milioni di euro di finanziamenti già stanziati dalla Regione Siciliana, soprattutto se si pensa che tutto questo avviene a Termini Imerese, nel posto peggiore della disoccupazione europea, e che la soap opera dava lavoro a 300 giovani sotto i 35 anni, la metà dei quali donne, e a 700 persone nell'indotto.

Tra denunce civili e penali che si accavallano, si segnalano le strane affermazioni in un'intervista a Il Fatto del più stretto collaboratore di Minoli, Ruggero Miti, che sostiene "che quando le produzioni vanno in Sicilia, devi sottostare alle regole legate alle tradizioni dell'isola: non puoi sceglierti liberamente le comparse che vuoi tu, c'è qualcuno che te le porta" e che "ho chiamato Josi e lui mi fatto una scenata incredibile, dicendo che lui ‘ rapporti con mafiosi non li voleva avere, mai e poi mai". E La Rai della Piovra, di Montalbano piccolo e adulto, del codice etico, che dice? Niente.

 

LUCA JOSI LORENZA LEI hot05 giovanni minoliagrodolceagrodolceagrodolceRai-verso-Einstein-24-maggio-2012

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...