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IL DIVANO DEI GIUSTI - A CANNES TUTTO COME PREVISTO. NESSUNO HA CAPITO NULLA DI “MEMORIA”, DI APITCHAPONG WEERASETHAKUL CON TILDA SWINTON, E MARCO BELLOCCHIO HA AVUTO IL SUO GIUSTO TRIONFO. OGGI, PER LA GIOIA DI DAGO, SI VEDRÀ FINALMENTE IL NUOVO FILM DI GASPAR NOÉ, “VORTEX”, CON DARIO ARGENTO CHE MOLTO CI INCURIOSISCE – IN CHIARO I FAN DEL TRASH E DI JOE D’AMATO APPREZZERANNO SICURAMENTE DI PIÙ “OSSESSIONE FATALE” DIRETTO DAL MAESTRO DEL PORNO CON CARMEN DI PIETRO (SÌ, PROPRIO LEI) E JENNIFER LOEB - VIDEO

 

 

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Il divano dei giusti 15 luglio

Marco Giusti per Dagospia

tilda swinton memoria

 

A Cannes tutto come previsto. Nessuno ha capito nulla di “Memoria”, il nuovo film di Apitchapong Weerasethakul con Tilda Swinton, è piaciuto molto “Les olympiades” di Jacques Audiard, che lancia la nuova stella di Lucie Zhang.

 

Ha avuto il suo giusto trionfo Marco Bellocchio tra Palma d’Oro alla carriera e proiezione del suo documentario, “Marx può aspettare”, dedicato al fratello gemello Camillo che si uccise giovanissimo, che potete vedere da oggi in sala anche in Italia.

marx puo?? aspettare marco bellocchio a cannes

 

Ha diviso totalmente la critica e il pubblico, come era ovvio, proprio tra buuu e applausi, “France” di Bruno Dumont, ritratto feroce della élite parigina macroniana cinica e senza scrupoli che comanda la Francia e del giornalismo d’assalto raffigurato qui nel personaggio della protagonista, Léa Seydoux, assente per Covid al suo quarto film in concorso (certo, che sfiga…).

 

lea seydoux in france di bruno dumont

“Le Monde” stamane ne parla come di un capolavoro, attenzione. Sembra che sia molto bello anche “Haut et fort” di Nabil Ayough, dedicato alla gioventù marocchina e ai rischi che sta correndo, che ci ricorda che due anni fa Cannes cercò di aprirsi a un cinema più internazionale, feminile e giovanile che oggi sembra voler lasciar perdere.

 

vortex gaspar noe

E oggi, per la gioia di Dago che è un suo fan assoluto, si vedrà finalmente il nuovo film di Gaspar Noé, “Vortex”, con Dario Argento che molto ci incuriosisce.

 

Da noi, segnalo che “Black Widow”, arrivato a 3 milioni di euro di incasso, da oggi si può vedere anche su Disney+, segno che la strategia Disney-Marvel-Fox cambia di film in film.

 

Su Netflix, mi dispiace dirvelo, non vedo granché di nuovo, a parte la comemdia spagnola “Di di sì” di José Calvo con Paz Vega e Santi Milan, il vecchio “Sansone” di Gianfranco Parolini e la commedia sul wrestling “Una famiglia al tappeto” diretta da Stephen Merchant con il gigantesco Dwayne Johnson, Vince Vaughn, Florence Pugh e la Lena Headey di “Game of Thrones”.

 

les olympiades

Su Prime, però, hanno aggiunto il micidiale “Una vacanza del cactus”, Bombolo-Cannavale movie diretto da Mariano Laurenti per Giovanni Di Clemente con la stellina Annamaria Rizzoli e un Mario Brega di rinforzo in gran forma.

 

Siamo già agli sgoccioli del periodo d’oro della commediaccia, anche se alcuni lo consideravano una delle perle recitative di Bombolo e perfino la Rizzoli ne parla benissimo.

anna maria rizzoli bombolo una vacanza del cactus

 

I fan di oggi, però, lo stroncano, non apprezzando la Rizzoli che si spoglia poco, Crocitti scorreggione, Cannavale infoiato; salvano solo la gag della carbonara di Bombolo («Butta er pecorino... Butta er pecorino... Pare che l’hai pagato tu er pecorino»).

 

Cannavale ricorda, su Cine70: «Lo girammo a Lindos, un luogo bellissimo. È un’isola vicina a Rodi. Si chiama così perché le case sono bianchissime ed è a ridosso di un mare cristallino. Con Bombolo andavamo in sella agli asini in cima alla montagna a picco sul mare. Io gli frustavo sempre l’asino e lui si arrabbiava. Il nostro lavoro consisteva nel fare scherzi a più non posso».

 

ossessione fatale

Bombolo, in un’intervista a L’Europeo, 3 agosto 1981, racconta: «Un film lo finiamo in quattro settimane, le scene le giriamo una volta sola, sempre affannati. Certo, dicono che gli americani so’ mejo, ma quelli per fare una sequenza ci mettono venti giorni. A quel modo anche uno scemo prende l’Oscar».

 

Franco Verucci ricordava, in La fabbrica del riso, che intervenne sulla sceneggiatura di Francesco Milizia: «M’hanno detto: ‘Guarda un po’, che puoi fa’ a ’sto film?’, ho rifatto qualcosa». Grandi frasi trashissime O la Rizzoli nuda sotto la doccia a Crocitti che la sta spiando: «Ingegnere, ma cosa fa?» Crocitti: «Mi sto cagando addosso».

vortex

 

 

 

In chiaro il film che dovreste vedere ma che non vedrete è “Miracolo a Milano”, capolavoro di Vittorio De Sica e Cesare Zavattini, Cine 34 alle 23, 20, con Francesco Golisano come Totò il Buono, il vero Totò se ne guardò bene di interpretare il personaggio scritto per lui da Zavattini, Paolo Stoppa e Emma Grammatica. Andrebbe rifatto con Fontana e la nuova Milano dei ricchi di oggi. Strepitoso il finale coi poveri che volano con la scopa. Lì nascono anche, se non sbaglio, gli effetti speciali di Joseph Natanson per il cinema italiano.

 

ossessione fatale

In prima serata in chiaro il mio film preferito non può che essere “Interceptor”, primo film della saga Mad Max diretto da George Miller con Mel Gibson, Iris alle 21. Imbattibile. Bellissimo, ma molto visto, La7 alle 21, 20, anche “L’età dell’innocenza” di Martin Scorsese con Daniel Day Lewis stretto tra l’amore della moglie, Winona Ryder e quello per l’amante Michelle Pfeiffer. Non capirà nulla della vita, come tutti i maschi.

 

gaspar noe'

Meglio lasciar perdere il polpettone “Grace di Monaco” di Olivier Dahan con Nicole Kidman che fa Grace di Monaco, Rai Movie alle 21, 10. Ci credete alla Kidman come Grace? Io no.

 

Meglio Paz Vega che nel film ha un ruolo minore. Rai Due propone un altro film impossibile, il mai sentito da nessuno “Ambigua ossessione” di Robert Malefant con Lauralee Bell e Heather Hopkins. Boh?

 

di que si

Non era affatto male il curioso “Red Joan” di Trevor Nunn con Judi Dench, apparentemente tranquilla signora inglese, che solo da vecchia verrà riconosciuta come attivissima spia russa. E’ la vera storia di Joan Stanley, che la Dench interpreta alla perfezione. Cine 34 si butta alle 21 su un classico di Carlo Verdone, “Maledetto il giorno che t’ho incontrato” con Margherita Buy, Elisabetta Pozzi e Giancarlo Dettori. Si rivede sempre volentieri.

nicole kidman grace di monaco

 

Su Cielo alle 21, 20 trovate “Ninfa plebea” di Lina Wertmuller con Stefania Sandrelli, Lucia Cara e Raoul Bova. Credo di non averlo mai visto. In seconda serata è un’ottima commedia inglese “The Lady in the Van” di Nicholas Hytner con Maggie Smith, Alex Jennings e Jim Broadbent, Rai Movie alle 22, 55.

 

ninfa plebea 2

I fan del trash e di Joe D’Amato apprezzeranno sicuramente di più “Ossessione fatale” diretto dal maestro del porno con Carmen Di Pietro (sì, proprio lei) e Jennifer Loeb, Cielo alle 23, 30. Era piuttosto divertente il film di truffe, truffatori e truffati “Loro chi?” diretto a quattro mani da Francesco Micciché, figlio del critico Lino, e dallo sceneggiatore Fabio Bonifacci con Marco Giallini e Edoardo Leo. In un ruolo chiave anche il mio amico Gmax. Vediamo se lo riconoscete.

 

A mezzanotte in punto credo che mi rivedrei il musical “Chicago” di Rob Marshall solo per il balletto della fenomenale Catherina Zeta Jones, meno per Richard Gere e René Zellweger, e molto per Queen Latifah. Non amo affatto Rob Marshall, ma Catherina Zeta Jones vale tutto il film. Molto carino invece, se non lo avete visto, “I Love Radio Rock” di Richard Curtis con Bill Nighy, Philip Seymour Hoffman, Emma Thompson, Gemma Aterton e Kenneth Branagh, storia della più importante radio pirata inglese che trasmetteva rock, Iris alle 00, 55. Un film molto copiato da parecchi.

marx puo?? aspettare

 

Su Cine 34 preparatevi che all’1, 15 torna Carmen Villani in “La supplente va in città” di Vittorio De Sisti, Rai Tre al’1, 45 sforna uno dei capolavori di Ermanno Olmi, “I recuperanti”. Film per fedelissimi. Forse mi rivedrei invece “Medea” di Pier Paolo Pasolini con Maria Callas, Giuseppe Gentile come Giasone, Massimo Girotti, Margareth Clementi, Rete 4 all’1,55. Grande film che ha avuto da subito un culto pauroso propria per l’accoppiata Callas-Pasolini.

 

carmen villani la supplente va in citta'

Strepitosi i costumi di Danilo Donati. Era una buona commedia che potrebbe anche essere posizionata in prima serata “Casomai” di Alessandro D’Alatri con Fabio Volo e Stefania Rocca, che furono un po’ i nostri Tom Hanks e Meg Ryan, Rai Movie alle 2, 25. Chiuderei la giornata con un gran peplum di Domenico Paolella, “Maciste contro i mongoli” con Mark Forrest, José Greci, Maria Grazia Spina e Ken Clark e Howard Ross truccati da mongoli. 

tilda swinton memoria 2ninfa plebea les olympiades la supplente va in citta'paz vega di que si la supplente va in citta' 5ninfa plebea 3carmen di pietro ossessione fataleuna famiglia al tappetopaz vega in grace di monaco black widowuna vacanza del cactustilda swinton memoriamiracolo a milano paz vega di que sianna maria rizzoli una vacanza del cactusenzo cannavale anna maria rizzoli una vacanza del cactusmiracolo a milano una vacanza del cactus maciste contro i mongoli una vacanza del cactus 1france di bruno dumontninfa plebea

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