2025divano0411

IL DIVANO DEI GIUSTI - IN CHIARO PASSANO PARECCHI FILM INTERESSANTI, MA PER VEDERE UNA FOLLIA COME "IL PLENILUNIO DELLE VERGINI”, CON ROSALBA NERA VAMPIRESSA LESBICA, DOVETE ASPETTARE LE 5 DI NOTTE – INTANTO, IN PRIMA SERATA, OCCHIO A “LOCKDOWN ALL’ITALIANA” – PASSA ANCHE “THE COUNSELOR”, DI RIDLEY SCOTT. UN DISASTRO CHE TOCCA LA VETTA MASSIMA DEL TRASH CON IL RACCONTO DI JAVIER BARDEM DI QUANDO LA SUA DONNA SI SCOPA LA SUA FERRARI GIALLA. SI TOLSE LE MUTANDE, FECE UNA SPACCATA SUL CRUSCOTTO IN MODO CHE LUI LE VEDESSE BENE LA TOPONA DEPILATA SOTTO AL VETRO E SI SCOPA LA MACCHINA. "SEMBRAVA UN PESCEGATTO"… - VIDEO

Marco Giusti per Dagospia

 

lockdown all'italiana

Che vediamo stasera? In chiaro passano parecchi film interessanti, anche se per vedere una follia come "Il plenilunio delle vergini" diretto da Paolo Solvay con Rosalba Nera vampiressa lesbica dovete aspettare le 5 di notte.  Intanto, in prima serata, occhio a “Lockdown all’italiana” di Enrico Vanzina, il primo film italiano in assoluto a essere concepito, girato e visto durante i primi mesi della pandemia, sorta di instant movie o di diarietto  liberatorio di quel che avevamo tutti passato chiusi in casa a sentir Conte e Speranza in tv.

lockdown all'italiana 3

 

Lo so che c’erano vari peccatucci, che non tutti gli attori erano perfetti, che certe situazioni si sarebbe potute amplificare, che la storia del tradimento e delle due coppie, una ricca, Ezio Greggio-Paola Minaccioni, e una proletaria, Ricky Memphis-Martina Stella, separate in case alla fine non sempre funzionava, ma si respirava aria di sana commedia all’italiana

 

lockdown all'italiana

 “Cosa famo st’estate?” chiede svogliata al ricco marito avvocato Ezio Greggio, che già pregusta una serata di tv a guardare Barbara D’Urso, la moglie supersciura di Roma Nord Paola Minaccioni, prima che la situazione si chiuda in lockdown e, soprattutto, prima di scoprire che lui, il mostro, la tradisce da un anno con una commessa, Martina Stella, in formissima, di Giardinetti, a sua volta sposata con un tassinaro romano coatto, Ricky Memphis, attivo solo se parla di calcetto, “Stasera a quelli del Tormarancia li sfonnamo”.

 

lockdown all'italiana 13

Dopo, ovvio, si scatena l’inferno. E volano i “Ma li mortacci tua!”, i “Come faccio a raggiungere il villone di Ansedonia?”, anche se, quando è chiaro che si dovrà tutti rimanere chiusi a casa insieme, anche le coppie che si sono appena rotte, la pragmatica Martina Stella se ne esce con un candido “per fortuna che faccio la commessa e porto a casa 1200 euro al mese”. La situazione vede quindi le due coppie, ormai in crisi, dover convivere per forza nel lockdown generale.

1lockdown all'italiana0

 

A poco serve qualche intrusione esterna, via web, Maurizio Mattioli, Biagio Izzo, Enzo Salvi, o dal vivo, Riccardo Rossi come vicino gay in crisi, o la bomba sexy bergamasca Jacobelli che abita al piano di sotto, perché la sostanza del film è tutta nei rapporti conflittuali ma da commedia all’interno della coppia e solo più avanti partirà una situazione da lotta di classe alla “Parasite”.

sai tenere un segreto?

 

Rai Movie alle 21, 10 propone la commedia “Sai tenere un segreto?” di Elise Duran con Alexandra Daddario, Tyler Hoechlin, Kimiko Glenn, Laverne Cox, Sunita Mani, dove la protagonista, pensando che l’aereo che ha preso stia per cadere, rivela i suoi segreti a un giovane sconosciuto che trova accanto alla sua poltrona. Ma l’aereo non cade, i due si salvano, e lei si ritrova lo sconosciuto come Ceo della compagnia dove lavora. Ahi! Il film ha critiche terribili.

 

il mio amore con samantha

Tv2000 alle 21, 10 passa la commedia scritta e diretta da Melville Shavelson “Il mio amore con Samantha” con Paul Newman, Joanne Woodward, Thelma Ritter, George Tobias, un film che non vedo da quando uscì e che mi ricordo vagamente. Ma non era la commedia giusta per Paul Newman e sua moglie, Joanne Woodward, troppo tradizionale e un po’ noiosa. Però c’è una grande apparizione di Maurice Chevalier come se stesso a Parigi e Frank Sinatra canta la canzone die titoli di testa. E forse oggi fa ancora piacere vedere i due protagonisti assieme in una commedia sentimentale.

henry cavill man of steel

Canale 20 alle 21, 10 ci porta da un’altra parte, nel mondo di Superman in “L’uomo d’acciaio” diretto da Zack Snyder con Henry Cavill, Amy Adams, Russell Crowe, Kevin Costner, Diane Lane, Michael Shannon. Vediamo cosa ne scrissi… E' un uomo? E' un uccello? No, è Superman!" Sì, ci sono Clark Kent e Lois Lane, la famiglia parruccona di Krypton e quella più contadina del Kansas, c'è pure un Perry White nero, gli occhiali da nerd e il costume con la S (anche se in kryptoniano stretto vuol dire "speranza"...), ma questa celebre frase del fumetto non c'è.

 

michael shannon el general zod en man of steel original IL CATTIVO

Come non ci sono tante altre cose del vecchio Superman, sia nella versione fumetto sia in quella dei film di Richard Donner e poi di Richard Lester, che abbiamo molto amato nel nuovo reboot (soggetti nuovi, niente, vero?) ideato da Christopher Nolan e dal suo sceneggiatore David S. Goyer per la regia di Zack Snyder e battezzato come "L'uomo d'acciaio - Man of Steel".

 

Certo, dovendo rivitalizzare il personaggio per il nuovo cinema Imax in 3D, chi e cosa potevano essere più alla moda di Nolan e di Snyder, con tanto di musicona assordante di Hans Zimmer, nuovo design firmato da Jim Acheson, effetti speciali paurosi che culminano in una battaglia nel centro di New York di oltre quaranta minuti assolutamente favolosa?

 

Detto questo, anche se "Man of Steel" può vantare un cattivo che rimarrà nella storia come il generale Zod di Michael Shannon, che non ci fa rimpiangere lo Zod di Terence Stamp, e che domina totalmente la scena, in generale si rimane un po' freddi rispetto a questo nuovo Superman che non è né la favola nera del Batman di Nolan né possiede la forza coatta di "300" di Snyder o la complessità di "Watchman".

man of steel amy adams henry cavill

 

Henry Cavill è un buon uomo d'acciaio nella tradizione di Christopher Reeve, ma non possiede ancora quella ingenuità del suo Superman o l'autorevolezza da supereroe moderno autodistruttivo. Se Russell Crowe è un Jor-El un po' di maniera che sembra congelato già nelle prime scene, sono ottimi davvero Kevin Costner e Diane Lane come i genitori terrestri del piccolo Kal-El, anche se non si capisce come il vecchio Kent sia riuscito a nascondere per tanti anni l'astronave arrivata nel suo campo proveniente da Krypton.

l'ombra del diavolo

 

Mi vedrei, anche se ha critiche pessime, “Fred Claus – Un fratello sotto l’albero”, commedia natalizia (ma se fanno 25 gradi?) diretta da David Dobkin con Vince Vaughn, Paul Giamatti, Miranda Richardson, Kevin Spacey, Kathy Bates, Rachel Weisz. La7 Cinema alle 21, 15 propone “L’ombra del diavolo”, thriller di Alan J. Pakula con Harrison Ford, Brad Pitt, Treat Williams, Margaret Colin, dove un terribile killer dell’IRA viene ospitato da una famiglia americana che non sa chi sia lui veramente.

l'ombra del diavolo

 

Buono? Insomma, Brad Pitt cercò di lasciare il set e definì il film un "disastro". Per lui "era la produzione cinematografica più irresponsabile – se così si può definire – che avessi mai visto. Non potevo crederci". La sceneggiatura originale fu gettata via e ci furono almeno sette riscritture. "La sceneggiatura che avevo amato era sparita", disse. "Immagino che le persone avessero semplicemente visioni diverse e su questo non si può discutere. Ma poi volevo andarmene e il capo dello studio disse: 'Va bene, ti lasciamo andare, ma saranno 63 milioni di dollari per ricominciare a girare".

the counselor il procuratore 3

Molte scene vennero tagliate, quelle con Julia Stiles, quelle con William Atherton, altre vennero rigirate a un mese dall’uscita del film. Pakula rimase sul set perché era l’unico regista accettato dalle due star. Fu il suo ultimo film da regista e fu l’ultimo fotografato dal mitico Gordon Willis. Rai4 alle 21, 20 passa “The Counselor – Il procuratore”, thriller diretto nel 2013 da Ridley Scott con Michael Fassbender, Penélope Cruz, Javier Bardem, Cameron Diaz, Brad Pitt, Bruno Ganz.

the counselor - il procuratore

 

 Anche questo film fu un disastro. Malgrado avesse una sceneggiatura scritta per il cinema da Cormac McCarthy, uno dei più grandi scrittori viventi. Una regia firmata da Ridley Scott. Un cast epocale. Riprese in ogni parte del mondo. E il risultato? Un film che rischia di diventare un oggetto di straculto senza volerlo. Delle tante critiche che lo massacrano, la più giusta era quella di Guy Lodge su "Time Out": "La pomposa idea alla Pulp Fiction di un grande scrittore che viene tratta con stupida seriosità  da tutti quelli coinvolti".

 

the counselor - il procuratore

Perché, se Cormac McCarthy esagera con dialoghi "importanti" di ogni personaggio, battute impossibili per qualsiasi attore, Ridley Scott e il suo cast esagerano ancora di più trattando con troppa seriosità  il materiale. Quel che viene fuori o annoia o rischia il comico involontario. Toccando, comunque, la vetta massima del trash con il racconto di Javier Bardem a Michael Fassbender di quando la sua donna, la terribile Malinka di Cameron Diaz, si scopa la sua Ferrari gialla.

the counselor il procuratore 1

 

Si tolse le mutande, fece una spaccata sul cruscotto in modo che lui le vedesse bene la topona depilata sotto al vetro e si scopa la macchina. "Sembrava un pescegatto", conclude Bardem. "Un pescegatto?" fa incredulo Fassbender e noi con lui. "Un pescegatto?". Mai visto qualcosa di simile in un film. Certo, è grandioso anche lo scambio di battute tra Bardem e Diaz: Lui: "Sei così fredda" - Lei: "La verità  non ha temperatura".

 

the counselor - il procuratore

 Senza scordare perle raccolte qua e là. Bardem: "Mi sono sempre piaciuto le donne intelligenti. Ma è un hobby che costa molto caro". In realtà , la storia non sarebbe affatto male. In quel di Ciudad Juarez, la città  più violenta del Messico (3000 morti ammazzati all'anno), un avvocato yankee, Michael Fassbender, definito The Counselor, innamorato della dolce e ingenua Laura, Penelope Cruz, decide, malgrado ogni avvertimento, di entrare in un affare di droga assieme al suo amico Reiner, Javier Bardem, e un ambiguo americano, Westfray, cioè Brad Pitt con cappello texano.

 

 Il tutto avviene sotto gli occhi della gelida donna di Reiner, tal Malinka, Cameron Diaz, che gira con due giaguari affamati per casa e sfoggia un tatuaggio maculato sulle spalle. Ma il carico di droga che viaggia su un camion verso l'America viene intercettato da non si sa bene chi, un corriere, difeso dall'avvocato, come sua mamma Ruth, viene decapitato mentre correva in moto in piena operazione. Un carico da 20 milioni di dollari scompare.

 

la caccia 3

E tutti i personaggi coinvolti finiscono sotto gli occhi del Cartello. Sono solo coincidenze, sostiene l'avvocato. Ma, come dice un vecchio uomo d'affari messicano, Ruben Blades, "Loro non credono alle coincidenze, ne hanno sentito parlare, sì. Ma non le hanno mai viste". Così partono i morti ammazzati. Rai5 alle 21, 20 passa “La caccia” diretto da Marco Bocci con Filippo Nigro, Laura Chiatti, Paolo Pierobon, Pietro Sermonti, Salvatore Langella.

john wayne chisum.

Iris alle 21, 30 ripropone il vecchio western “Chisum” di Andrew V. McLaglen con John Wayne, Forrest Tucker, Ben Johnson, Geoffrey Deuel, Linda Day, Christopher George, rilettura dei fatti della celebre Lincoln County War dove ci lasciarono le penne Billy The Kid e la sua banda.

 

Ma ebbe il supporto del Presidente Nixon: "Nell'ultimo fine settimana ho visto un film - non vedo molti film ma cerco di vederli nei fine settimana quando sono alla Casa Bianca o in Florida - e il film che ho selezionato, o, come infatti, mia figlia Tricia l'ha scelto, era Chisum con John Wayne. Un western. E mentre guardavo quel film, ho detto: "Beh, è un western molto buono, John Wayne è un attore molto bravo attore, c’è un bel cast di supporto. Ma era semplicemente un altro western, molto meglio dei film medi, migliori dei western medi".

 

i perfetti innamorati 1

Passiamo alla seconda serata con la commedia “I perfetti innamorati” diretto dal potente produttore Joe Roth con Julia Roberts, Catherine Zeta-Jones, John Cusack, Billy Crystal, quando erano tutti giovani e belli. Ci sono anche Stanley Tucci, Alam Arkin, Larry King. Più una satira sul mondo di Hollywood, vista dall’interno, la sceneggiatura è di Billy Crystal, che una commedia sentimentale su una coppia di star in crisi.

i cassamortari.

 

Su Cine 34 alle 23, 10 trovate “i cassamortari” di Claudio Amendola, che lo ha scritto assieme alla (allora) moglie Francesca Neri con Claudio Amendola, Sonia Bergamasco, Alessandro Sperduti, Massimo Ghini, mai uscito in sala. Il pubblico italiano, si sa, detesta da sempre le dark comedy o l’umorismo nero, figurarsi un intero film costruito tutto su una famiglia di cassamortari romani, i Fratelli Pasti, dove si gioisce per “ ’na carambola sul raccordo, ’na carneficina”.

 

sonia bergamasco gianmarco tognazzi massimo ghini i cassamortari

Amendola cerca di renderceli simpatici grazie a un cast di attori popolari, Massimo Ghini come l’aviddissimo e tirchissimo fratello maggiore Marco (“Il bello di questo lavoro è il contante”), Lucia Ocone come la sorella Maria, che ha il vizietto di essersi scopata 118 vedovi inconsolabili, Gian Marco Tognazzi come fratello Matteo, quello che parla solo coi morti e non coi vivi, e Alessandro Sperduti come il fratello più giovane e meno avido, molto legato alla mamma, una Giuliana Lojodice molto in forma.

 

Mettiamoci anche, nella sequenza pre-titoli, il patriarca Giuseppe, interpretato da un romanissimo Edoardo Leo come padre della dinastia dei cassamortari, che nella Roma di oggi si scontrano coi Taffo, quelli che si sono inventati le pubblicità con le bare allegre. Proprio per colpa dell’avidità del padre, che ha sempre seguito il motto “Quando la gente muore solo in pochi ci guadagnano”, i quattro fratelli orfani di padre, ma con una madre ben presente, scoprono che le finanze allegre dell’azienda sono un bel problema e per salvarsi dovranno accettare lavori imbarazzanti.

i cassamortari 3

 

Come far resuscitare un rocker morto pippato, un Piero Pelù abbastanza divertente, in una sorta di evento mediatico organizzato dalla figlia del defunto, Alice Benedetti, e dalla sua manager Sonia Bergamasco. La storia, troppe mani, è un po’ confusa, ma gli attori sono tutti ben diretti, anche i non protagonisti, come Antonello Fassari e Massimo Dapporto, e il film è piacevole, se superate qualche imbarazzo iniziale. C’è pure un sequel.

affari sporchi

Andate sul sicuro con “Affari sporchi”, poliziesco diretto da Mike Figgis con Richard Gere, Andy Garcia, Nancy Travis, Laurie Metcalf, Richard Bradford, La7 Cinema alle 23, 20. Rai5 alle 0, 35 propone il documentario musicale “Johnny Clegg, The White Zulu” di Amine Mestari con Mandisa Dlanga, Johnny Clegg, Seth Mazibuko, Sipho Mchunu, Sipho Mabuse.

 

claudia cardinale la ragazza con la valigia

Su La7Cinema all’1, 30 avete il bel film di Valerio Zurlini che lanciò Claudia Cardinale “La ragazza con la valigia” con Claudia Cardinale nel ruolo di Aida Zepponi, ragazza semplice, cantante, che viene mollata dal ricco ragazzotto di provincia Corrado Pani, dopo che ha abusato di lei, e viene invece accudita da Jacques Perrin, suo fratello, che se ne innamora.

 

Ci sono anche Romolo Valli, Riccardo Garrone, Luciana Angiolillo e Gian Maria Volonté. Grande bianco e nero d’epoca, Adriana Asti doppia la Cardinale in romagnolo. Un film sulle differenze di classe e la precisa descrizione di un paese razzista e classista.

 

Rai Due alle 2, 20 propone “L’uomo fedele”, commedia sentimentale diretta e interpretata da Louis Garrel con Laetitia Casta, Lily-Rose Melody Depp, Joseph Engel. Su Rete 4 alle 2, 50 trovate il film tv diretto da Dino Risi su Rosanna Benzi, la ragazza costretta a vivere in un polmone d’acciaio, “Il vizio di vivere” con Carol Alt, Andrea Occhipinti, William Berger. Piuttosto raro “Donne in bianco” di Tonino Pulci con Susana Werner, Barbara Enrichi, Claire Keim, Francesca Antonelli, Cine 34 alle 4, 10.

 

donne in bianco

Pulci, che non faceva un film da vent’anni dopo il casino che era successo con Anja Pieroni su “Ladies and Gentleman”, risolve ai Cecchi Gori un problema. Cosa fare con la fidanzata del campione Ronaldo, Susanna Werner detta Ronaldina. La ficca in un film con tre protagoniste, fa riscrivere il tutto da Lina Sotis, lo infarcisce di citazioni (addirittura Rossana Campo). Per Alberto Pezzotta è un film “da antologia del brutto: il finale con le metamorfosi horror in chiesa, le scene in cui le varie coppie trombano in mutande e reggiseno…”.

 

Come se non bastasse Ronaldo, neanche un paio d’anni dopo, la mollò. Chiudo con qualcosa di ancor più stracult come l’horror erotico “Il plenilunio delle vergini” di Paolo Solvay alias Luigi Batzella con Mark Damon, Rosalba Neri, Gengher Gatti, Sergio Pislar, Esmeralda Barros, Iris alle 5, 15. Sesso e vampirismo, con Rosalba Neri come la sanguinaria baronessa vampira lesbica.

il plenilunio delle vergini 4

 

Sguazza nel sangue delle vergini, ne vediamo cinque che scompaiono nelle foresta e non ricompariranno mai più. Pure Franz, Mark Damon, pur protetto da un amuleto anti-vampiro, cade nella sua trappola in quel di Transilvania e diventa un vampiro. Si fa sotto un fratello gemello, Karl, ancora Mark Damon che si dovrà confrontare col suo stesso fratello vampirizzato.

 

Sembra che sia in parte diretto da Mark Damon e da Aristide Massaccesi-Joe D’Amato, responsabile della seconda unità, anche se si sente la mano di Paolo Solvary nella grande scena saffica finale col sabba delle vergini. Vanta comunque la produzione del geniale Ralph Zucker. Ma è soprattutto il film di Rosalba Neri, mai così dominatrice.

 

il plenilunio delle vergini 2

Al centro della vicenda la ricerca di un amuleto magico nel castello del Conte Dracula che salverà da ogni sventura. Romano Scandariato ha ricordato le difficoltà di trovare le vergine del titolo: “…ragazze cioè, con l’aria da vergine, ma di almeno 18 anni; per cui mi sono sbizzarrito a trovarle. Ero diventato talmente amico di ste ragazzine che mi prendevano per frocio…” (“Nocturno”). Per “Monster Bis” è “uno dei più bei film d’orrore italiani”. Ci siamo!

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