il divano dei giusti

IL DIVANO DEI GIUSTI - SU "RAI MOVIE" ALLE 21,10 PASSA “SI ACCETTANO MIRACOLI” DI ALESSANDRO SIANI: BATTUTE E NESSUNA VOLGARITA’ – E POI LA BUFFA COMMEDIA SUL SESSO “CONVIENE FARE BENE L’AMORE” CON CHRISTIAN DE SICA, IL RITORNO DI “MI FACCIO LA BARCA” CON JOHNNY DORELLI E LAURA ANTONELLI, IL FAVOLOSO ALBERTO SORDI DI “MADE IN ITALY, BECCATO DALLA MOGLIE A LETTO CON L’AMANTE, BUZZANCA E LA COMMEDIA SEXY “L’UCCELLO MIGRATORE” - VIDEO

 

 

Marco Giusti per Dagospia

 

 

si accettano miracoli

In chiaro in prima serata, invece, che vediamo? Su Iris avete un bel giallo americano di vent’anni fa poco visto, “Colpevole d’omicidio” di Michael Caton-Jones con Robert De Niro, Frances McDormand, James Franco, William Forsythe, Patti LuPone. Su Canale 20 alle 21 avete anche il notevolissimo “Romeo deve morire” di Andrzej Bartkowiak con Jet Li, Delroy Lindo, Aaliyah, Russell Wong, Isaiah Washington, un Romeo e Giulietta tra gang asiatiche e afro-americane. Su Canale 27 alle 21, 10 troviamo un film di cavalieri spagnolo magari interessante di una decina d’anni fa, “Il cavaliere del Santo Graal” di Antonio Hernández con Sergio Peris-Mencheta, Natasha Yarovenko, Manuel Martínez, Adrián Lamana, Gary Piquer.

 

Su Rai Movie alle 21, 10 passa “Si accettano miracoli” di Alessandro Siani con lo stesso Siani, Fabio De Luigi, Ana Caterina Morariu, Serena Autieri. Ricordo che lo vidi in un’anteprima assurda e stracolma di gente al cinema Happy di Afragola, in un centro commerciale a pochi chilometri da Napoli, sparso su ben dieci sale. Una favola.

 

mi faccio la barca

Colori, atmosfere, personaggi, battute e nessuna volgarità. L’idea di riportare i miracoli in un’Italia da favola anni ’50, diciamo in un misto di Rossellini e De Sica, è piuttosto originale. Inoltre l’azione si svolge proprio nelle vicinanze di Amalfi e di Ravello, dove Rossellini ha girato i suoi film “miracolosi”, come La macchina ammazzacattivi e parte di Viaggio in Italia. Impressionante il numero di vecchi attori non solo napoletani che Siani porta nel film. Così ci sono il mitico Camillo Milli, più che ottantenne, che torna a fare il cardinale dopo “Habemus Papam” di Moretti, Paolo Trestini di verdoniana memoria, Paolo Paoloni, mitico megadirettore fantozziano, nel ruolo di un vecchio frate sordo che finirà in una botola, Benedetto Casillo, caratterista nei film di Luciano De Crescenzo e già San Gennaro in Miracoloni che non poteva mancare, Tommaso Bianco che non vedevamo dai tempi delle sceneggiate di Merola, Giacomo Rizzo e Francesco Procopio che fanno due cattivi da cartoon disneyano, Salvatore Misticone alias Scapece, Tonino Taiuti, stella del teatro napoletano degli anni ’80 e lo stesso Giovanni Esposito, qui marito sfigato di Serena Autieri, sempre perfetto e pronto anche a prendersi palate in testa.

made in italy 3

 

Su Cielo alle 21, 15, la buffa commedia sul sesso dai toni fantascientifici “Conviene fare bene l’amore” di Pasquale Festa Campanile con Gigi Proietti, Agostina Belli, Eleonora Giorgi, Christian De Sica, ma anche Adriana Asti, Mario Scaccia, Mario Maranzana, Mario Pisu, Piero Tordi e Quinto Parmeggiani, dove un medico sfrutta il sesso delle giovane coppie, come De Sica e Belli, per fini energetici. Molto curioso. Su Cine 34 alle 21, 15 torna “Di che segno sei?” di Sergio Corbucci con Paolo Villaggio, Adriano Celentano, Renato Pozzetto, Alberto Sordi, Mariangela Melato, Lilli Carati, Jack La Cayenna, ottimo film a episodi che tutti ricordiamo perché segnò il ritorno del Nando Moriconi di Alberto Sordi. Su Rai 4 alle 21, 20 mi piace segnalare il thriller “The Informer – Tre secondi epr sopravvivere” diretto dall’Andrea Di Stefano di “L’ultima notte di Amore”, con Joel Kinnaman, Clive Owen, Ana de Armas, Rosamund Pike, Common, Martin McCann, assolutamente da registrare o da vedere. Piace molto ai bambini “Madagascar”, cartone animato di grande successo di Eric Darnell e Tom McGrath, Italia 1 alle 21, 20. Commedia assolutamente sconosciuta di trent’anni fa è “Mamma, mi compri un papà?” di Ian Toynton con Jacqueline Bisset, Martin Sheen, Jean-Pierre Cassel, Victoria Shalet, James Faulkner, Tv2000 alle 21, 20.

made in italy 2

 

In seconda serata vi segnalo su Rai Movie alle 23 “Ormai è fatta” di Enzo Monteleone con un giovane Stefano Accorsi nei panni del rapinatore gentiluomo Horst Fantazzini che negli anni’70 fece parecchi colpi nelle banche del paese e finì in carcere da dove cercò di scappare con una mossa clamorosa. Con lui ci sono Emilio Solfrizzi, Giovanni Esposito, Antonio Catania. Su Italia 1 alle 23 trovate addirittura “Il Re Scorpione 5 – Il libro delle anime” diretto da Don Michael Paul con Zach McGowan, Pearl Thusi, Nathan Jones, Mayling Ng, Peter Mensah, Katy Louise Saunders. Su Rete 4 alle 23, 30 avete un buon film di Paul Haggis, “Nella valle di Elah” con con un grandissimo Tommy Lee Jones eroe della guerra in Vietnam, alle prese con la scomparsa del figlio militare in Afghanistan, aiutato dal sergente Charlize Theron. Venne anche candidato all’Oscar. Ci sono pure Susan Sarandon, James Franco, Josh Brolin, Jason Patric.

 

l uccello migratore

Su Cine 34 alle 23, 55 torna la fortunata commedia di Sergio Corbucci “Mi faccio la barca” con Johnny Dorelli, Laura Antonelli, Christian De Sica, Daniela Poggi, Daniele Formica, Franco Giacobini. In un primo tempo avrebbe dovuto esserci Edwige Fenech al posto dell’Antonelli. Ricordo che c’era una gag poco riuscita di Dorelli con un riccio di mare, una gag anticipata e montata male che mi fece scrivere una cosa che spinse Corbucci a scrivermi una lettera riguardo al mio saggio. Lo aveva pubblicato Essai, la rivista dell’Aiace diretta allora da Alberto Barbera. Credo che fosse in assoluto il primo saggio su Corbucci. Su Rai Movie alle 0, 45 non perdetevi la seconda visione dello spettacolare “Lasciami entrare”, film di vampiretti e di molestatori pedofili da punire diretto con grande intelligenza da Tomas Alfredson con Kåre Hedebrant, Lina Leandersson, Per Ragnar, Henrik Dahl. Su Rai Tre all’1, 45 avete in primissima visione tv lo stravagante “Fairytale” di Aleksandr Sokurov con Fabio Mastrangelo, Tim Ettelt, Vakhtang Kuchava, Alexander Sagabashi, Pascal Slivansky, dove incontriamo le tristi e lontane figure di Josif Stalin, Benito Mussolini, Adolf Hitler e Winston Churchill.

 

Era uscito lo scorso Natale in sala. Nella notte più buia passa di tutto, dal mitico (per me) “Paulo Roberto Cotechiño centravanti di sfondamento” di Nando Cicero con Alvaro Vitali, Carmen Russo, Mario Carotenuto, Franca Valeri, Cine 34 all’1, 50, al favoloso e piuttosto raro “Made in Italy” di Nanni Loy con Lando Buzzanca, Nino Castelnuovo, Walter Chiari, Peppino De Filippo, Aldo Fabrizi, film a episodi dove brillano le scene di Peppino che a passeggio con la mamma vede un poveriello e vorrebbe dargli qualcosa, ma è bloccato dalla tirchieria (“Scusate, tengo venti lire sane!”) e se ne va, e di Alberto Sordi che è beccato dalla moglie a letto con l’amante e riesce a capovolgere a parole la situazione fino alla clamorosa uscita “Ti perdono!”, detta da lui marito traditore alla moglie tradita, “Perché io sono uno … che sa anche eprdonare”. Su Iris alle 3, 10 compare “Il trionfo dell’amore”, stravaganza renoiriana diretta da Clare People, ma scritta e prodotta da suo marito Bernardo Bertolucci, interpretata da Mira Sorvino, Ben Kingsley, Jay Rodan, Fiona Shaw, Ignazio Oliva. Un film di 22 anni fa… Su Cine 34 alle 3, 15 compare l’erotichello “Desideri” dell’indaticabile Bruno Mattei con Peter Marc Jacobson, Josie Bissett, Cort McCown, Dale Wyatt, Gaby Ford, John Fadden (tutti nomi finti, presumo),

made in italy

 

e su Rete 4 alle 3, 55 la commedia sexy “L’uccello migratore” diretto da Steno, scritto da Scarnicci e Vianello con Lando Buzzanca, Rossana Podestà, Gianrico Tedeschi, Dominique Torrent, Paolo Carlini. Incassò un miliardo e mezzo di lire. Doveva essere il terzo film del trio Vicario-Buzzanca-Podestà, ma qualcosa non funzionò e troviamo Steno al posto di Vicario, marito della Podestà. Come scrive l’anonimo critico della “Sicilia”, “Piacevolissima la presenza dell’eterna giovane Rossana Podestà (le forme d’altro canto le danno ancora ragione: perbacco), e la generosa evidenza e i particolari anatomici di Dominique Torrent”. Chiudo col kolossal “Annibale” firmato da Carlo Ludovico Bragaglia, ma in realtà girato da Edgar G. Ulmer con Victor Mature, Rita Gam, Rik Battaglia, Gabriele Ferzetti, Milly Vitale, perfino Terence Hill e Bud Spencer coi nomi reali di Mario Girotti e Carlo Pedersoli, Rai Movie alle 5.

 

conviene far bene l'amore

Nelle cronache del tempo si legge che Bragaglia aveva un freddo cane, girava con quattro pullover e un cappotto. Mature, ogni volta che il regista dava il motore, pensava di dover entrare in scena lui, al punto che Bragaglia decise di non dare più il motore. Ulmer girò personalmente la battaglia, girando in cinque giorni, con sei macchine Arriflex, come ricorda nella sua celebre intervista a Peter Bogdanovich, una scena che avrebbe avuto bisogno di un minimo di ventitre giorni di lavorazione. Dispose personalmente le comparse e il lavoro è perfetto. Il passaggio delle Alpi dell’esercito cartaginese, girato alla De Paolis con veri elefanti e un notevole rinforzo del pavimento, è una delle perle del film. Ben 16 elefanti vennero portati lì in treno e, una volta scesi a Palo, cercarono di arrivare al mare. Ulmer si lamentò anni più tardi, sempre nella sua intervista a Peter Bogdanovich, di non aver avuto la parola finale sulla regia dai produttori e distributori americani, cioè la Warner Bros.

 

conviene far bene l'amore 1

“E’ un tipico film in costume. Le mie scene più riuscite, le tagliarono. Io scrissi il copione e c’era un problema che mi solleticava. Non ero riuscito a trovare nessuna documentazione, o nessuna spiegazione, del perché Annibale non prese Roma dopo che aveva sconfitto i Romani a Canne. Che era a sole poche miglia da Roma. Non erano rimasti che delle decine di soldati a difenderla”. Nell’idea di Ulmer Annibale si era reso conto che Roma rappresentava il futuro e lui era il capo di una società morente, sorpassata dalla storia.

 

 

 

Questo avrebbe spiegato la sua profonda crisi che lo porterà al suicidio cinque anni dopo. “Ma la Warner si oppose: è una roba troppo filosofica. Era da pazzi. Non mi permisero mai di girare questo film. Io gli chiedevo di poter raccontare la storia di un essere umano  invece di uno spettacolo di guerre a cavallo e di camminate sulle Alpi con gli elefanti… Ma persi”. Dal tono dell’intervista si capisce che Ulmer vedesse il film come totalmente suo. Del resto Bragaglia non viene mai nominato e neanche il produttore italiano.

 

l uccello migratore 3

 

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