2025divano3012

IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA? IN PRIMA SERATA TROVATE UN MUSICAL IMPORTANTE COME “MY FAIR LADY” E IL THRILLER EROTICO “ACQUE PROFONDE”. MOLTO CI PIACE ANA DE ARMAS, DI CULTO QUANDO NEL BAGNO SI DEPILA LE GAMBE, CHE SI ESIBISCE PURE IN UNA VERSIONE DI “VIENI VIA CON ME” DI PAOLO CONTE, E MOLTO DEVE ESSERE PIACIUTA A BEN AFFLECK – NELLA NOTTE TROVATE “IL GIRO DEL MONDO IN 80 GIORNI”. FU IN QUESTO FILM CHE NACQUE L’IDEA DELL’ATTORE CHE APPARE IN UN CAMEO… - VIDEO

 

Marco Giusti per Dagospia

 

purche finisca bene la voce di cupido

Che vediamo stasera in chiaro? Rai 1 alle 21, 30 propone in prima visione l’inedito “Purché finisca bene: la voce di Cupido” diretto da Ago Panini commedia romantica dove una camionista, Chiara Francini, è pazza di un uomo che conosce solo attraverso un podcast, La voce di Cupido, che lei sente sempre e, dopo un incidente, conosce proprio il suo Cupido. Ci sono anche Giorgio Marchesi, Michele Rosiello, Roberto Scorza, Mattia Procopio. Boh?

 

my fair lady

Cine 34 alle 21 passa invece “Din Don: Bianco Natale” diretto da Paolo Geremei, un regista che ha collaborato anche all’ultimo film di Pio e Amedeo, con Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Fiordaliso, Andrea Dianetti, Simona Borioni, Marco Milano. Tv2000 alle 21, 10 tira fuori un musical importante come “My Fair Lady” di George Cukor con Audrey Hepburn, Rex Harrison, Stanley Holloway, Wilfrid Hyde-White.

 

Otto Oscar, miglior film regia, protagonista maschile, fotografia, scenografia, costumi (Cecil Beaton!), suono, musica (André Previn). Quando uscì nel 1964 ero troppo piccolo per apprezzarlo. Potevo fermarmi a “Mary Poppins” e, comunque, il ruolo di Eliza Dolittle doveva andare a Julie Andrews. Lo sapevamo tutti. Rex Harrison, quando vinse l’Oscar lo dedicò infatti alle sue due partner della commedia, Julie Andrews, che lo portò al successo a Broadway, e Audrey Hepburn, che ebbe il ruolo per il cinema.

 

audrey hepburn my fair lady

La Hepburn disse più tardi che Jack L. Warner le giurò che se lei avesse rifiutato non avrebbe scelto Julie Andrews (sarà vero?) e che se avesse saputo che sarebbe stata completamente doppiata nei numeri musicali (da Marni Nixon), non avrebbe accettato la parte. Ci crediamo? Mah… n Italia venne tutto terribilmente doppiato. Avendo pagato i diritti della commedia 5 milioni e mezzo di dollari e costando il film 17 milioni, Jack L. Warner non voleva un’attrice di teatro.

 

my fair lady

Poteva essere pericoloso. La Disney, che stava per iniziare “Mary Poppins” con Julie Andrews, si offrì di rimandare il film per farle girare “My Fair Lady”, ma il produttore non si convinse. E alla fine l’Oscar quell’anno lo vinse proprio Julie Andrews per “Mary Poppins” e la Hepburn non venne nemmeno nominata. Sembra che Jack L. Warner avesse chiesto a Cary Grant di fare il protagonista. Non solo rifiutò. Disse pure che se non ci fosse stato al suo posto Rex Harrison non sarebbe andato neanche a vedere il film. Il problema fu quando Harrison scoprì che Audrey Hepburn venne pagata un milione di dollari e lui solo 400 mila dollari.

 

godzilla II King of the Monsters

Canale 20 alle 21, 10 almeno tira fuori il vecchio Godzilla in “Godzilla II: King of the Monsters” diretto da Michael Dougherty con Vera Farmiga, Kyle Chandler, Millie Bobby Brown, Ken Watanabe, Ziyi Zhang. Su Rai Movie alle 21, 10 trovate la commedia “Suburban Girl” di Marc Klein con Sarah Michelle Gellar, Alec Baldwin, Maggie Grace, James Naughton, Chris Carmack. Così così. Con Sarah Michelle Gellar innamorata di un uomo più grande, Alec Baldwin, che ha non pocho problemi, alcolismo, diabete, ecc.

il grande giorno di jim flagg 2

Iris alle 21, 15 passa la western comedy “Il grande giorno di Jim Flagg” diretta da un professionista come Burt Kennedy, scritta da Ronald M. Cohen e Dennis Shryack con Robert Mitchum, George Kennedy, Martin Balsam, David Carradine, Tina Louise. Era stato pensato per John Wayne. Un vecchio sceriffo e un vecchio bandito uniscono le forze quando si sentono superati da generazioni più giovani nei rispettivi ruoli di buono e di cattivo.

 

Robert Mitchum non si capacitava di aver accettato una simile cazzata. "Come diavolo sono finito in questo film? Continuavo a leggere sui giornali che l'avrei fatto, ma quando mi hanno mandato la sceneggiatura l'ho semplicemente buttata via insieme a tutte le altre. Ma in qualche modo, un lunedì mattina, eccomi qui. Come diavolo possono succedere queste cose a un uomo?".

 

deep water 14

La7 alle 21, 15 propone “Acque profonde (“Deep Water”) thriller erotico con Ben Affleck e la stupenda Ana De Armas diretto dopo 20 anni di assenza dalla regia da Adrian Lyne, non scordato regista di “Flashdance”, “Attrazione fatale”, “Proposta indecente”, accolto malamente dalla critica americana e un po’ meglio da quella francese, finito direttamente in streaming senza passare dalla sala.

deep water 19

 

E’ un ennesimo rifacimento di “The Talented Mr. Ripley” di Patricia Highsmith, anche se profondamento modificato dalla sceneggiatura moderna di Zach Helm e Sam Levinson, il regista e autore di “Euphoria”, è costruito sul rapporto malato dei due protagonisti. Malgrado sembrino una famiglia felice con bambina saccente, lei ha una collezione di giovani maschi aitanti che si scopa davanti agli occhi di lui, lui ha il ruolo di cornuto più cornuto che si sia mai visto al cinema e non è un attore molto espressivo, quindi seguita a fare la faccia da cornuto per tutto il film.

 

deep water 13

Anche se lei, in fondo lo fa per eccitare lui. Scopa col pischello e poi si butta su una pompa a lui direttamente in auto. La cosa potrebbe anche funzionare se questi giovanotti che lei ha adescato non iniziassero a scomparire misteriosamente. E’ stato lui, che si vanta di averli uccisi, o no? L’aspetto più interessante del film, che è un filo lunghetto e un po’ ripetitivo, è proprio nel complesso intreccio amoroso sadomaso dei due con tanto di delitti veri o falsi.

 

Lei è una grande dark lady che, come Rosamund Pike in “Gone Girl” di David Fincher, fa flippare Ben Affleck cornutone e stupidotto, malgrado ci dicano che è un genio che vive da miliardario avendo inventato un chip per la costruzione dei droni da guerra. Un altro aspetto curioso è infatti nel rapporto fra il male e il bene che ci porta un po’ di più dalle parti della Highsmith. A cominciare dall’invenzione di Affleck, che viene utilizzata solo per la guerra ma che in sé è solo un cheap. Molto ci piace Ana De Armas, di culto quando nel bagno si depila le gambe, che si esibisce pure in una versione di “Vieni via con me” di Paolo Conte, e molto deve essere piaciuta a Ben Affleck.

 

out of sight2

La7 Cinema alle 21, 15 passa “Senti chi parla 2” di Amy Heckerling con John Travolta, Kirstie Alley, Elias Koteas, Olimpia Dukakis. Apprezzabile solo se avete visto il primo film… Su Canale 27 alle 21, 15 c’è parecchio da divertirsi col perfetto “Out of Sight” commedia noir di Steven Soderbergh con George Clooney e Jennifer Lopez alle prese con una storia di Elmore Leonard, lo stesso di “Jackie Brown”. Non a caso Michael Keaton e Samuel Jackson fanno una piccola partecipazione per rendere più alla Leonard il tutto.

un viaggio pericoloso

Costruito sulla coppia Clooney-Jlo, e Soderbergh preferì lei alla forse più giusta Sandra Bullock, segnò invece il primo dei tanti film che Soderbergh e Clooney girarono assieme. Per Clooney era anche il primo vero buon film della sua carriera. L’ho rivisto da poco con grande piacere. Su Rai 5 alle 21, 20 trovate una miniserie del 2006 trasformata in film, “Un viaggio pericoloso”, con la regia di Walter Hill e un buon cast, Robert Duvall, Thomas Haden Church, Greta Scacchi, Gwendoline Yeo, Chris Mulkey.

assassinio a venezia. 8

 

Duvall e il nipote salvano cinque ragazze cinesi che erano state rapite con l’intento di venderle a qualche bordello. Non ha nessun status critico. Rai4 alle 21, 20 propone “Assassinio a Venezia”, non il migliore della serie dei Poirot diretti e interpretati da Kenneth Branagh. Qui ci sono anche Michelle Yeoh, Jamie Dornan, Kenneth Branagh, Tina Fey, Riccardo Scamarcio.

 

assassinio a venezia. 3

Branagh esagera nella prima parte coi grandangoli da cinema mystery veneziano anni ’70, per poi ridurre il tutto alla solita logica conclusione con tutti i personaggi rimasti vivi chiusi in una stanza e i misteri svelati dal cervello fine dell’ispettore. Il pubblico, quando ho visto il film in sala, gradiva, ma io mi ero già mezzo addormentato. Scamarcio sprecato come assistente di Poirot. Mi era piaciuta solo Michelle Yeoh. In realtà Branagh non riesce a costruire una Venezia originale.

 

un anno difficile 2

Rai Tre alle 21, 20 passa in prima visione la commedia “Un anno difficile”, scritta e diretta dalla ditta Eric Toledano e Olivier Nakache, i registi di “Quasi amici”, con Pio Marmai, Jonathan Cohen, Noémie Merlant e Mathieu Amalric, grande successo a Cannes e in Francia. Sulla scia dei film di grande successo di Zalone, anche qui gli autori riescono a fare del cinema, anzi del cinema comico, ruotando attorno a temi importanti come gli eco-militanti e le loro battaglie contro il consumismo e i cambiamenti climatici.

 

Ai nostri due protagonisti, una coppia di ottimi attori come Pio Marmai e Jonathan Cohen che funzionano proprio alla Bud e Terence, cialtrone e ansioso il primo, più sentimentale ma autodistruttivo il secondo, sommersi entrambi dai debiti, dalla logica del prestito che non sai come restituire, dalle famiglie che non vogliono più sentire parlare di loro, non resta tanto in mano da giocare.

un anno difficile 5

 

Senza casa, senza più famiglia, si affidano a una sorta di malandrino alla Gassman, un favoloso Mathieu Amalric, che promette loro l’azzeramento del debito con lo stato, ma che è poi il primo affetto dalla malattia del gioco e del perdersi tutto quello che ha, regolarmente. Il duo di amici finisce in un combattivo gruppo  ecologista-ecomilitante, prendendo il nome di battaglia di Pulcino e Lexotan, un po’ per seguire la bella leader, Noémie Merlant, bravissima, un po’ perché certe azioni possono rivelarsi un affare per Pulcino, che rivende mobili e antichità donati gratis ai militanti. Ovviamente basta un niente per passare dalla commedia intelligente a quella scorreggiona.

 

come ti ammazzo il bodyguard

Su Cielo alle 21, 20 passa “Come ti ammazzo il bodyguard” di Patrick Hughes con Ryan Reynolds, Samuel L. Jackson, Gary Oldman, Salma Hayek, Elodie Yung. Italia 1 alle 21, 25 punta sul sicuro con “Mamma ho perso l’aereo” di Chris Columbus con Macaulay Culkin, Joe Pesci, Daniel Stern, John Heard, Roberts Blossom, Catherine O'Hara. Rai 2 alle 21, 30 passa il fantasy da ridere targato Disney “La casa dei fantasmi” diretto da Justin Simien con Rosario Dawson, Owen Wilson, Danny DeVito, Lakeith Stanfield, Tiffany Haddish. Critiche davvero modeste.

il giro del mondo in 80 giorni 2

Passiamo alla seconda serata con un film, su LA7 Cinema alle 22, 45, che da bambini quelli della mia generazione hanno molto amato, perché era un vero e proprio spettacolone in 70 mm, “Il giro del mondo in 80 giorni”, tratto da Jules Verne, prodotto da Michael Todd, ideatore del metodo Todd-AO e allora marito di Elizabeth Taylor, diretto da Michael Anderson, scritto da James Poe, S.J.Perelman, John Farrow con un gran cast internazionale, David Niven, Cantinflas, Robert Newton, Shirley MacLaine, Frank Sinatra, Fernandel, Marlene Dietrich, John Gielguld, Noel Coward, Trevor Howard, Peter Lorre, Claude Rains, perfino Buster Keaton.

 

il giro del mondo in 80 giorni 1

Vinse cinque Oscar, miglior film, sceneggiatura, fotografia, montaggio e musica. Leggo nel sito IMDB che fu in questo film che nacque l’idea dell’attore che appare in un cameo, visto i tanti e incredibili camei che c’erano. Todd chiese ai direttori delle sale cinematografiche di proiettarlo come se fosse stato uno show di Broadway. Orson Welles dieci anni prima, nel 1946, aveva messo in piedi a teatro uno spettacolo tratto dal romanzo di Verne e Michael Todd ne era il produttore, solo che poi scappò lasciando i conti da pagare al povero Welles.

cimarron

 

Todd cacciò dopo una settimana di riprese (in Spagna) il regista ufficiale del film, John Farrow, che firmò la sceneggiatura.E’ la seconda produzione di Todd che venne girata in 70 mm, ma a 24 fotogrammi al secondo per l’edizione in 35mm e a 30 al secondo per la versione in 70mm. Vennero usate tutte le nove cineprese in Todd AO esistenti. Cine 34 alle 23, 05 passa “Din Don La magia del cinema” di Raffaele Mertes con Enzo Salvi, Maurizio Mattioli, Gabriele Carbotti, Andrea Dianetti, Crisula Stafida. Ma quanti ne hanno girati di questi Din Don?

 

Su Iris alle 23, 15 trovate “Cimarron”, ricco western  diretto nel 1960 da Anthony Mann con Glenn Ford, Maria Schell, Anne Baxter, Arthur O'Connell. Ricordiamo che il film, costosissimo, fu un mezzo flop. Mann venne cacciato dal set durante le ultime settimane e sostituito da Charles Walters (ahi!) e Glenn Ford, dopo questo disastro e quello di “I quattro cavalieri dell’Apocalisse”, venne relegato dalla Metro ai piccoli western.

 

YESTERDAY

Su Italia 1 alle 23, 25 trovate il divertente fantasy-musicarello “Yesterday” di Danny Boyle con Himesh Patel, Lily James, Kate McKinnon, Joel Fry, Ed Sheeran, James Corden, dove capita che da un giorno all’altro tutta la popolazione del mondo perdano la memoria e la conoscenza delle canzoni dei Beatles. Tutti tranne un giovane cantante che, come Troisi in Non ci resta che piangere, inizia a cantarle e diventa un cantautore di successo.

john david washington in beckett 1

 

La7 alle 23, 30 passa il thriller “Runner Runner” di Brad Furman con Ben Affleck, Justin Timberlake, Gemma Arterton, Anthony Mackie, David Costabile. Tra i tanti film visti e rivisti, vedo che passa il thriller “Beckett” opera seconda e finora ultima di Ferdinando Cito Filomarino con John David Washington, Alicia Vikander, Boyd Holbrook, Vicky Krieps, Daphne Alexander. Interamente girato in Grecia.

 

canzoni per le strade

 Rete 4 alle 2, 30 passa un interessante “Canzoni per le strade” diretto da Mario Landi con Luciano Tajoli, Antonella Lualdi, Carlo Ninchi, Ernesto Calindri. Mai visto. Visto e ve lo consiglio l’ottimo Franco e Ciccio movie “Per un pugno nell’occhio” diretto da Michele Lupo con Franco Franchi, Ciccio Ingrassia, Lina Rosales, Francisco Moran.

per un pugno nell'occhio

Tutto nasce perché Franco, come Clint nel film di Leone, mette il naso dentro una diligenza, vede un paio di tette, poi si volta verso Ciccio e pronuncia la frase “Ci ha due poppe così” mimando le poppe (sequenza sforbiciata dalla censura, purtroppo), e così si prende il pugno nell’occhio come da titolo. Lo vediamo poi costruirsi una corazza da tenere sotto il poncho fatta di conserva di pomodoro.

per un pugno nell'occhio 1

 

Poi affronta chiunque con la frase “Quando un uomo con il fucile incontra un bambino con la fionda, il bambino con la fionda è un bambino morto” e così via fino al duello finale, dove affronta il cattivo con la frase “Quando un uomo con il fucile incontra un uomo senza niente, quello senza niente è un uomo morto”. Grandi anche quando fanno i venditori di pistole. Ciccio: “Colt, una marca una garanzia, ammazza di giorno e anche di notte”.

 

Franco: “Colt, la pistola che crea un’atmosfera”. Dovendo dimostrare di essere innocenti, Franco se ne esce poi con un: "Se mi catturano dicono che sono reo... se mi catturano con te, dicono che sono reo con-fesso... chi mi salva?". Riguardo alla censura della scena delle poppe, che data 12 aprile 1965, i miei compagni di scuola dicevano proprio di averla vista. Ne parlarono anche a lungo. La sentii talmente tante volte che pensai di averla visto. Ma oggi non ne sono più così sicuro.

europa di notte

 

Rete 4 alle 3, 45 propone “Europa di notte” di Alessandro Blasetti con Carmen Sevilla, Domenico Modugno, Henry Salvador, Alba Arnova, The Platters. Su Iris alle 4, 10 il fantascientifico sperimentale “Immortel (ad vitam)” diretto da Enki Bilal con Linda Hardy, Thomas Kretschmann, Charlotte Rampling, Thomas M. Pollard.

 

claudia cardinale i professionisti 2

Chiudo con un grande western di Richard Brooks, “I professionisti” con Burt Lancaster, Lee Marvin, Robert Ryan, Woody Strode, Jack Palance e una bellissima Claudia Cardinale. Vollero fare tutti, soprattutto Burt Lancaster a 52 anni e Woody Strode, troppo grosso e troppo nero per trovare uno stuntman adatto a lui, le loro cadute e le loro acrobazie. Toccherà perfino a Claudia Cardinale quando si farà male sul set la sua controfigura. Marvin e Strode, vecchi amici dei tempi di “Liberty Valance”, visto che il set era in Nevada e il loro albergo vicino a Las Vegas, ogni sera facevano bagordi e Marvin era sempre ubriaco, con disappunto di Burt Lancaster.

 

Eppure, diceva Strode, ogni mattina entrava subito nel ruolo e sapeva la sua parte. Primo western con un nudo femminile, attenzione. Quello di Marie Gomez nel ruolo della rivoluzionaria Sissi Chiquita (“non dice mai di no”), spiata da Burt Lancaster da lontano. I ragazzini del tempo non se ne sono scordati. Sissi Chiquita…

i professionisti 8claudia cardinale i professionisti 1i professionisti 3i professionisti 6i professionisti 5i professionisti 7chiara francini purche finisca bene la voce di cupido 1immortale ad vitam 1immortale ad vitam 2 immortal (ad vitam)kirstie alley john travolta senti chi parla 2immortal (ad vitam)assassinio a venezia. 4per un pugno nell'occhio 2assassinio a venezia. 2LA CASA DEI FANTASMI LA CASA DEI FANTASMI LA CASA DEI FANTASMI YESTERDAY YESTERDAY YESTERDAYYESTERDAY john david washington in beckett assassinio a venezia. 1chiara francini purche finisca bene la voce di cupido 2assassinio a venezia. 5un anno difficilecimarron 1il giro del mondo in 80 giorni 3cimarron 2un anno difficile 6il grande giorno di jim flagg mamma ho perso l'aereo mamma ho perso l'aereoun anno difficile 4din don la magia del cinemadeep water 10godzilla II King of the Monstersdeep water 1robert mitchum george kenne il grande giorno di jim flagg deep water 12GODZILLA KING OF MONSTERS GODZILLA KING OF MONSTERSout of sight 1jennifer lopez out of sightout of sight 2din don 5 bianco nataleun viaggio pericolosodin don 5 bianco natale il grande giorno di jim flaggchiara francini purche finisca bene la voce di cupido 3

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...