
IL DIVANO DEI GIUSTI – CHE VEDIAMO STASERA? VI PROPONGO DUE GRANDI FILM. “TAXI DRIVER”, CAPOLAVORO INDISCUSSO DI MARTIN SCORSESE SU RAI MOVIE. SCHRAEDER AVEVA SCRITTO IL PERSONAGGIO DEL PAPPONE, COME UN AFRO-AMERICANO, MA CAPISCO LA PAURA DI SCORSESE DELLE ACCUSE DI RAZZISMO – RAI STORIA "PASSA IL BUCO IN TESTA", GRANDE FILM CHE NON HA AVUTO IL GIUSTO RICONOSCIMENTO QUANDO È USCITO - IRIS PROPONE UN OTTIMO “IL PONTE DELLE SPIE”. IN SECONDA SERATA TV8 PASSA “ULTIMATUM ALLA TERRA”… - VIDEO
Marco Giusti per Dagospia
Che vediamo stasera in chiaro? Vi propongo due grandi film. “Taxi Driver”, capolavoro indiscusso di Martin Scorsese, sceneggiato da Paul Schrader, illuminato da Michael Chapman, interpretato da Robert De Niro al suo meglio, da Cybill Shepherd, Harvey Keitel, Jodie Foster, Peter Boyle, Albert Brooks, Rai Movie alle 21, 10. Schraeder aveva scritto il personaggio di Harvey Keitel, il pappone, come un afro-americano, ma capisco la paura di Scorsese delle accuse di razzismo. Va bene così.
scorsese sul set di taxi driver
Che je voi dì. Ricordo che mi innamorai del film solo vedendo il manifesto in quel di Avignone dove andammo alla fine del liceo con Enrico Ghezzi. Lì scoprimmo i film di John Waters con Divine. Il secondo film che vi propongo è decisamente meno noto. Ma è un grande film che non ha avuto il giusto riconoscimento quando è uscito. Parlo de “Il buco in testa” di Antonio Capuano con Teresa Saponangelo in stato di grazia, Tommaso Ragno, Francesco Di Leva, Gea Martire, Vincenza Modica, Rai Storia alle 21, 10.
Capuano, il maestro di Paolo Sorrentino come abbiamo capito da poco grazie a “E’ stata la mano di Dio”, torna qui al suo cinema realistico migliore offrendo a Teresa Saponangelo, proprio la protagonista di “E’ stata la mana di Dio”, forse il suo ruolo migliore di sempre. Cosa fareste se vi trovaste di fronte, dopo tanti ani di sofferenza, l’uomo che ha ucciso vostro padre e vi ha rovinato la vita?
Il buco in testa Teresa Saponangelo
Attorno a questa domanda, a un buco in testa di un padre che ci riporta al buco in testa di una figlia che per tutta la vita ha sofferto di questa mancanza, è costruito il film, che non solo è bellissimo, è anche un film importante per la storia di questo paese che seguita ancora oggi a portare i segni pesanti della lotta armata della fine degli anni ’70. La storia del film, quella di Maria Serra, il personaggio che interpreta appunto la Saponangelo, è vera. Capuano l’ha sentita alla radio raccontata dalla stessa protagonista dell’episodio.
Per trent’anni Maria, nata dopo la morte del padre nel 1977, un giovanissimo poliziotto ucciso in uno scontro armato in quel di Milano in Via De Amicis da un altrettanto giovane brigatista, ha pensato dentro di sé di vendicarsi dell’uomo che le aveva rovinato per sempre la vita. Il buco in testa del titolo, quindi, non è tanto quello che ha ucciso il padre, ma quello che sente la figlia cresciuta con questa mancanza e attorno a questa mancanza costruisce la propria profonda malattia.
scorsese sostitui un attore in taxi driver
Al punto che nel quartiere di Torre del Greco dove è cresciuta e vive da sempre con la madre, non riesce a stabilire niente di veramente solido, né un amore, né un lavoro, né una vera famiglia. Un quartiere, a metà tra il mare e il Vesuvio, sbattuto dal vento e della violenza della camorra. Il suo amico Fabio, Francesco Di Leva, cerca di cambiare le cose educando al teatro i giovani del posto. Lei è spinta dalla sua psicologa a incontrare a Milano il terrorista che le ha ucciso il padre, Tommaso Ragno, da anni uscito di prigione, che vive a Milano da spostato e da reduce di qualcosa che ha lacerato il paese profondamente. Armata con la pistola del padre, Maria non sa bene cosa farà quando se lo troverà di fronte.
Ma la vendetta o il perdono, la violenza e la pace, sembrano per Capuano scelte assolutamente casuali che non potranno cambiare il corso delle cose per anime così ferite. Alternative? Cine 34 propone il sequel di “Come un gatto in tangenziale”, non all’altezza del primo, però… “Come un gatto in tangenziale: ritorno a Coccia di Morto” diretto da Riccardo Milani col magico duo formato dalla Monica di Paola Cortellesi, coatta di Bastogi, e dal Giovanni di Antonio Albanese, uomo di potere di area piddina (ora franceschiniana ci pare) che si scontrano ma in fondo si amano e con tutti, ma proprio tutti i personaggi del film precedente, a cominciare dalle fondamentali gemelle romane Alessandra e Valentina Giudicessa nel ruolo delle zie ladrone della Cortellesi (“Avoja!”), da Sonia Bergamasco come ex-moglie di Giovanni e Claudio Amendola come ex-marito coatissimo di Monica.
scorsese schrader e phillips sul set
Diciamo che il sequel non sfrutta la via più facile, ma cerca una sua strada con una storia originale. Così facendo però, si perde gli elementi più sicuri. Coccia di Morto, malgrado sia lanciata nel titolo, si vede soltanto nel finale. Bastogi, grande ambientazione del primo film, è del tutto marginale qui. La storia d’amore tra i due protagonisti, Cortellesi-Albanese, è già finita, non poteva andare avanti, così Giovanni si è messo con una giovane e rampante Sarah Felberbaum (“Te la sei presa giovane la freschetta”), che pensa solo agli sponsor dello spazio culturale tipo Nuvola di Fuksas, che ha progettato il fidanzato, e Monica si ritrova in galera, a Rebibbia, per coprire il solito colpo gobbo delle gemelle ladrone.
Tutto l’intreccio sta quindi nella ricostruzione del rapporto agrodolce fra i due protagonisti con Giovanni/Albanese che deve mandare avanti il suo progetto culturale e Monica/Cortellesi che cerca di rigar dritto, una volta fatta uscire da Rebibbia, in un centro d’accoglienza tenuto da tale Don Davide, prete bello (“è pio… è molto pio”) interpretato da Luca Argentero. Diciamo subito, però, che le due new entries sembrano bonus della produzione Cattleya, che le due nuove ambientazioni sono un po’ anonime. Si ride? Ovvio che si ride.
Forse un po’ meno rispetto al primo film, e infatti a Mereghetti è piaciuto. Perché? Perché si perde parecchio tempo nella costruzione della storia, ma le due ambientazioni, lo spazio culturale e la parrocchia, non valgono Bastogi e nella prima parte del film la storia annaspa. Va detto però che il rapporto fra i due protagonisti è ancora perfetto.
Su Tele San Marino (a trovarla…) passa “Io sono Mia”, il biopic su Mia Martini diretto da Riccardo Donna con Serena Rossi, Maurizio Lastrico, Lucia Mascino, Dajana Roncione, Antonio Gerardi. Non sembra un capolavoro il tardo “Paradise City” di Chuck Russell con Bruce Willis, John Travolta, Stephen Dorff, Blake Jenner, Amber Abara, Noel Gugliemi. Sembra terribile, con un cast di bollitissimi, malgrado l’ambientazione alle Hawaii.
poster giapponese di taxi driver
Leggo che sembra un fake-movie. Ecco. Iris alle 21, 15 propone un ottimo “Il ponte delle spie” di Steven Spielberg con Tom Hanks, Mark Rylance, Amy Ryan, Alan Alda, Eve Hewson, Billy Magnussen e La7 alle 21, 15 un altro ottimo film come “A Beautiful Mind” di Ron Howard con Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ed Harris, Christopher Plummer, Paul Bettany.
Un po’ visti, ma andate sul sicuro. Mi sembra interessante il poliziesco tedesco con caccia al sadico “Cut Off” di Christian Alvart con Moritz Bleibtreu, Jasna Fritzi Bauer, Lars Eidinger, Fahri Yardim, Enno Hesse, Rai4 alle 21, 20. Cielo alle 21, 20 propone invece il legal thriller “Conspiracy – La cospirazione” diretto da Shintaro Shimosawa con Josh Duhamel, Anthony Hopkins, Al Pacino, Malin Akerman, Julia Stiles, Alice Eve.
Leggo che è così brutto che alla fine te lo vedi. Terribilissimo. Tv8 alle 21, 30 passa “Men in Black International” di F. Gary Gray con Chris Hemsworth, Liam Neeson, Emma Thompson, Tessa Thompson, Rebecca Ferguson. Non vale l’originale. Però… Tv2000 alle 21, 40 propone “Quando due mani si sfiorano” di Amma Asante con Amandla Stenberg, George MacKay, Abbie Cornish, Christopher Eccleston, Tom Goodman-Hill, stori ad’amore nella Berlino del 1944 tra una ragazza in parte africana e il figlio di un SS. Rai5 alle 23, 10 propone un più interessante, almeno credo, “Il concorso” diretto da Philippa Lowthorpe con Keira Knightley, Gugu Mbatha-Raw, Jessie Buckley, Greg Kinnear, Lesley Manville, Emma Corrin, Suki Waterhouse, dove il concorso a Miss Mondo del 1970 viene preso di mira dalle femministe. Si ritrovano però a boicottare il più importante concorso di bellezza proprio l’anno che sta vincendo una ragazza nera per la prima volta.
la foster era la babyprostituta iris
Cast di ragazze favoloso. Greg Kinnear fa Bob Hope. Tv8 alle 23, 30 passa “Ultimatum alla terra”, rilettira di Scott Derrickson di un classico di fantascienza. Interpreti sono Keanu Reeves, Jennifer Connelly, Jon Hamm, Kathy Bates, John Cleese, Jaden Smith. Dopo la lunga serie “Ripley” scritta e diretta da Steven Zaillian con Andrew Scott avete ancora voglia di rivedere “Il talento di Mr Ripley” di Anthony Minghella con Matt Damon, Gwyneth Paltrow, Jude Law, Cate Blanchett, Philip Seymour Hoffman? Magari sì.
Lo fanno su La7 a mezzanotte. Ci sono anche Rosario e Beppe Fiorello che cantano “Tu vuoi fa l’americano”. Cine 34 all’1, 05 propone “Piedipiatti” di Carlo Vanzina con Enrico Montesano, Renato Pozzetto, Victor Cavallo, Anne Benny. Rai Tre/Fuori orario alle 2, 30 propone il drammone rumeno “Malmkrog” di Cristi Puiu con Agathe Bosch, Frédéric Schulz-Richard, Diana Sakalauskaité, Ugo Broussot, tratto da “I tre dialoghi e i racconti dell’Anticristo” di Vladimir Solovev, sorta di commedia drammatica con dotte conversazioni sulla moralità, il progresso tra un politico e un generale russo nella tenuta di un ricco proprietario terriero. Particolarmente attuale, ma vi avverto che dura 192 minuti… Meno impegnativo, Cine 4 alle 2, 45, “L’amica di mia madre” di Mauro Ivaldi con Barbara Bouchet, Carmen Villani, Roberto Cenci, Raul Martinez.
La7 alle 3, 05 passa un raro film di auto romano, “Velocità massima” di Daniele Vicari con Valerio Mastandrea, Cristiano Morroni, Alessia Barela, Ivano De Matteo, Ennio Girolami, fratello di Enzo G. Castellari. Notevolissimo. La chiudo qui.
foster de niro e scorsese in taxi driver
de niro spaventoso in taxi driver
monologo di de niro totalmente improvvisato
il travis di taxi driver
rylance con oscar per il ponte delle spie