
RINGRAZIAMO L'ASMA: CI HA DATO QUEL GENIACCIO DI SCORSESE! – LA DOCUSERIE “MR. SCORSESE”, DIRETTA DA REBECCA MILLER, RIVELA CHE LA PASSIONE PER I FILM DEL GRANDE REGISTA E' NATA GRAZIE ALL’ASMA DI CUI SOFFRIVA DA QUANDO AVEVA 5 ANNI: IL PADRE LO PORTAVA NEI CINEMA QUOTIDIANAMENTE, PERCHÉ NELLE SALE C’ERA UN BUON SISTEMA DI AERAZIONE – I GRANDI FLOP, LA DIPENDENZA DALLA COCAINA E I TANTI FALLIMENTI SENTIMENTALI – LA REGISTA: “CREDO CHE SCORSESE ABBIA SEMPRE AVUTO UN'INCLINAZIONE A PROVARE COMPASSIONE PER I PECCATORI, FORSE PROPRIO PER LA SUA VISIONE CRISTIANA, MA ANCHE PERCHÉ…” - VIDEO
Estratto dell’articolo di Marco Consoli per “il Venerdì di Repubblica”
rebecca miller e martin scorsese
Se dici Martin Scorsese pensi subito ai suoi capolavori […] Ma la carriera dell'82enne regista italoamericano, […] è piena anche di film sbagliati, girati per motivi economici o per rimettersi in carreggiata, soprattutto quando a causa degli insuccessi, della dipendenza dalla cocaina e dei tanti fallimenti sentimentali (quattro matrimoni e altrettanti divorzi in poco meno di 20 anni), la sua carriera, quando non la sua stessa vita, sembrava arrivata al capolinea.
MARTIN SCORSESE CON I GENITORI
A raccontare con spezzoni inediti, scene di film e interviste, ascese e cadute, infanzia e maturità, le collaborazioni con gli attori come De Niro e DiCaprio, i temi ricorrenti, i film personali e su commissione del regista, è ora l'imperdibile serie in cinque episodi Mr. Scorsese, diretta da Rebecca Miller e in arrivo su Apple Tv+ il 17 ottobre: è qui che ad esempio si scopre come il suo genio per le immagini in movimento si sia sviluppato grazie all'asma che lo perseguita da quando aveva cinque anni e convinceva suo padre a portarlo quotidianamente al cinema, dove c'era un buon sistema di aerazione. […]
martin scorsese con robert de niro
Come è nato questo documentario, in cui Scorsese stesso racconta la propria vita?
«Il suo primo film che ho visto è stato Quei bravi ragazzi, quando ancora facevo la pittrice, e da allora ho divorato tutti gli altri. Mi hanno sempre attratto, anche da regista, quei personaggi che nascondono un mistero. E di Scorsese mi intrigava il contrasto tra il fascino che sembra provare per la violenza da un lato e l'attrazione per il cattolicesimo dall'altro».
Tanti lo identificano con le sue storie criminali. Da dove deriva l'interesse per i poco di buono?
«Molto deriva dalle amicizie maschili, che per lui da ragazzo erano sicuramente più profonde delle relazioni sentimentali: ad esempio sono riuscita a intervistare uno dei suoi amici, che era un tizio fuori controllo, ed è diventato poi il modello di Johnny Boy in Mean Streets.
Credo abbia sempre avuto un'inclinazione a provare compassione per i peccatori, forse proprio per la sua visione cristiana, ma anche perché questi soggetti facevano parte della sua infanzia. D'altronde questi personaggi sono tornati spesso nel suo cinema, da Jake La Motta in Toro Scatenato al peccatore incallito Kichijiro in Silence».
[…] Lei è sposata con Daniel Day-Lewis, che ha lavorato in Gangs of New York. Che cosa le ha raccontato?
daniel day lewis e rebecca miller
«Che Marty adora gli attori che superano i propri limiti, come fa solitamente Daniel. In una scena in cui doveva tirare una testata a un manichino che rappresentava DiCaprio, lo ha fatto talmente forte che si è rotto il naso e poi ha continuato a recitare sanguinante.
Questo desiderio di andare oltre crea un clima di collaborazione e complicità unico. Me lo hanno detto anche DiCaprio e De Niro: Marty fa sentire gli attori liberi, ascoltati e apprezzati. Per lui sono partner creativi e non semplici esecutori. Recitare per Scorsese vuol dire essere coinvolti in un gioco meraviglioso e pericoloso».
mr. scorsese - serie apple+ su martin scorsese
Oggi Scorsese viene visto come un regista di successo, ma ha incassato anche fallimenti come New York, New York e Al di là della vita...
«È tra i pochissimi ad avere avuto una carriera veramente lunga, e in tanti anni è inevitabile avere alti e bassi, anche se i suoi sono stati estremi. Ci sono stati momenti in cui sembrava finito come regista, ma ha trovato degli angeli che lo hanno aiutato a risollevarsi.
Non ha sempre girato film personali, ma alcuni sono stati fondamentali, come Il colore dei soldi, che col suo successo al box office lo ha rilanciato in un momento davvero buio».
Di sicuro gli piaceva rischiare, come fece girando L'ultima tentazione di Cristo, che gli inimicò tutto il mondo cattolico.
«È un'opera straordinaria nata dal desiderio di addentrarsi da uomo religioso e curioso nell'iconografia cattolica. Ho riso molto quando Marty mi ha detto: ma cosa mi è venuto in mente quando per proporre il film ho detto ai produttori "faccio questo film perché voglio conoscere meglio Gesù"?». […]
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