il post il giornale dell arte luca sofri francesco costa luca zuccala

QUALCOSA SI MUOVE NEI MEDIA ITALIANI – DOPO 15 ANNI, LUCA SOFRI LASCIA LA DIREZIONE DE “IL POST” AL 41ENNE FRANCESCO COSTA, SUO ATTUALE VICE – SOFRI, FONDATORE DEL SITO, ASSUMERÀ IL RUOLO DI DIRETTORE EDITORIALE – CAMBIA GUIDA ANCHE “IL GIORNALE DELL’ARTE”: DOPO 42 ANNI FA UN PASSO INDIETRO UMBERTO ALLEMANDI, L’86ENNE FONDATORE DELLA RIVISTA. IL SUO POSTO SARÀ PRESO DAL 37ENNE LUCA ZUCCALA… 

1. IL POST CAMBIA GUIDA, FRANCESCO COSTA SARÀ IL NUOVO DIRETTORE

Da https://www.lettera43.it

 

francesco costa e luca sofri

Dal 19 aprile 2024, in coincidenza con il quindicesimo anniversario de Il Post, ci sarà un cambio di leadership al vertice del giornale. Luca Sofri, fondatore e direttore sin dal primo giorno, assumerà il ruolo di direttore editoriale, lasciando la direzione responsabile a Francesco Costa. La decisione, spiega Sofri, nasce dalla necessità di ridefinire i ruoli per accompagnare la crescita del giornale.

 

LUCA SOFRI

Il suo nuovo incarico si concentrerà sui progetti strategici e sull’espansione del Post, lasciando a Costa il compito di guidare il lavoro quotidiano della redazione. «Non è un allontanamento», sottolinea Sofri, ma un’evoluzione naturale. Elena Zacchetti, che è stata vicedirettrice de Post e ha avuto un ruolo cruciale nel guidare la redazione negli ultimi anni, continuerà a ricoprire questa posizione anche dopo il cambio di direzione.

 

[…]  Costa lascerà però la conduzione di Morning, il celebre podcast mattutino di rassegna stampa che ha registrato 899 puntate in quattro anni. Dal 10 febbraio, sarà affidato a Nicola Ghittoni, già noto per la rassegna stampa diSky Tg24. Costa non abbandonerà però il mondo del podcasting: sta infatti lavorando a un nuovo format settimanale di approfondimento, previsto per la primavera.

 

2. IL GIORNALE DELL'ARTE HA UN NUOVO DIRETTORE, È LUCA ZUCCALA

Luca Zuccala

(ANSA) - MILANO, 09 GEN - Luca Zuccala è il nuovo direttore de Il Giornale dell'Arte. Lo hanno annunciato oggi al comitato di redazione il presidente della società editrice Allemandi, Michele Coppola, e l'amministratore delegato Luigi Cerutti.

 

Zuccala, che succede nell'incarico ricoperto per 42 ininterrotti anni da Umberto Allemandi, fondatore del Giornale e della casa editrice acquisita lo scorso dicembre da Intesa Sanpaolo, Fondazione 1563 e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, firmerà il prossimo numero di febbraio. Milanese, 37 anni, Zuccala ha una lunga esperienza di giornalismo culturale, di mercato dell'arte e di costruzione editoriale ed è docente di mercato dell'arte e di giornalismo culturale digitale.

 

Già direttore responsabile della testata specializzata in Economia dell'Arte ArtsLife, dove ha lavorato dal 2007 al 2024, al suo attivo ha un portfolio di prestigiose collaborazioni con numerose testate italiane, tra cui quella per le pagine di economia dell'arte de Il Corriere della Sera. Dal 2 gennaio è in edicola l'ultimo numero firmato da Umberto Allemandi, con il suo editoriale di commiato.

 

Luigi Cerutti Luca Zuccala Michele Coppola

Nelle prossime settimane prenderà avvio il Gran Tour per l'Italia dedicato al Giornale, alle sue prospettive, al comparto cultura in Italia e all'estero. "Sono infinitamente grato al presidente Coppola e al consiglio di amministrazione per la grande fiducia che mi è stata accordata - afferma Zuccala -. Entro nell'incarico con l'emozione di succedere a un vero Maestro del giornalismo culturale e il senso di responsabilità della missione che mi viene affidata. È per me un onore e un privilegio poter lavorare fianco a fianco con tutta la redazione e i collaboratori de Il Giornale dell'Arte, sotto la guida di una proprietà illuminata e motivata a fare de Il Giornale dell'Arte un assoluto protagonista dell'informazione culturale".

 

IL GIORNALE DELL ARTE

"Diamo il benvenuto al nuovo direttore de Il Giornale dell'Arte, con l'obiettivo di confermarne il ruolo e la leadership per l'editoria della cultura, ma con la solida ambizione di guidare un rinnovamento basato sul giornalismo di qualità, di opinione e ricco di reportage - commenta Coppola -. Il Giornale dell'Arte, completo e attuale, sarà sempre più capace di parlare a tutti i pubblici e di intercettare i cambiamenti in corso per contribuire alla comprensione e all'approfondimento del tempo presente. Racconteremo ai lettori giornalmente le novità per offrire spunti di riflessione, puntando a diventare anche una grande piazza digitale dedicata all'arte e alla cultura".

 

UMBERTO ALLEMANDI

Per Cerutti, "il nuovo assetto della casa editrice mira a realizzare un sogno che fu anche di Umberto: un giornale di giornalisti capace di raccontare il mondo dell'arte e della cultura in tutte le sue forme e ramificazioni, dettare l'agenda culturale, farsi internazionale. Potenzieremo i Rapporti Annuali, i dorsi e gli speciali tematici dedicati ai grandi temi; lavoreremo sulla rete di relazioni del sistema Italia; intercetteremo le più interessanti realtà e manifestazioni artistiche e culturali per proporci come mediapartner innovativi e qualificati. Con Luca Zuccala stiamo già parlando di rinnovamento grafico e implementazione digitale e con il nostro Presidente siamo al lavoro per il piano industriale di tutta la casa editrice".

UMBERTO ALLEMANDI

Ultimi Dagoreport

vincent bollore john elkann andrea pignataro

CHE NELLA TESTA DI JOHN ELKANN FRULLI L’IDEA DI VENDERE “LA REPUBBLICA”, NON È UN MISTERO. GIÀ UN ANNO FA SI SPETTEGOLÒ DI TRATTATIVE A TORINO CON UNA CORDATA DI IMPRENDITORI E BANCHE MILANESI - ELKANN, COSÌ CHIC E COSÌ SNOB, AVREBBE GRADITO LA PRESENZA NELLA CORDATA DI UN NOME INTERNAZIONALE. ED ECCO SPUNTARE L’IMPOSSIBILE: VINCENT BOLLORÉ, PATRON DI VIVENDI E DELLA DESTRA OLTRANZISTA FRANCESE – L’ULTIMA INDISCREZIONE ACCREDITA UNA VOGLIA DI CARTA AL BOLOGNESE ANDREA PIGNATARO, SECONDO MILIARDARIO D’ITALIA - VERO, FALSO, INVEROSIMILE? QUELLO CHE È CERTO È CHE LA CRISI MONDIALE DELL’INDUSTRIA AUTOMOBILISTICA STA DIVENTANDO UN ‘’DRAMMA ECONOMICO’’, CON MINACCIA DI CHIUDERE LE FABBRICHE STELLANTIS, E LA LINEA ANTI-GOVERNATIVA DI “REPUBBLICA” È UNA FONTE DI GUAI, NON ESSENDO PER NULLA GRADITA (EUFEMISMO) DAI “VENDI-CATTIVI” DELLA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI….

alessandro giuli lucia borgonzoni manuela cacciamani mazzi rampelli giulio base film albatross 2025albatross angelo mellone perla tortora paolo petrecca alma manera

DAGO-CAFONAL! - DAI FRATELLI WARNER DI HOLLYWOOD AI FRATELLI D’ITALIA DI CINECITTÀ, IL CIAK È A DESTRA! - E VOILÀ! DOMANI SUGLI SCHERMI DEL BELPAESE ARRIVA "ALBATROSS", IL NUOVO IMMAGINARIO CAPOLAVORO DI GIULIO BASE, MARITATO TIZIANA ROCCA - ALL’ANTEPRIMA ROMANA, GOVERNO IN PRIMA FILA: TAPPETO ROSSO PER IL MINISTRO GIULI-VO DEL “PENSIERO SOLARE”; AVANTI I DIOSCURI RAI, ROSSI E MELLONE, FATE LARGO AL “GABBIANO SUPREMO” DI COLLE OPPIO, FABIO RAMPELLI, CON MOLLICONE DI SCORTA - NEL FOYER DEL CINEMA SI SBACIUCCHIANO PAOLO PETRECCA, DIRETTORE DI RAI SPORT, E L’AMATA ALMA MANERA - SE LUCIA BORGONZONI TIMBRA IL CARTELLINO PER LA LEGA, A TENERE ALTO IL PENNONE DI FORZA ITALIA C’È MAURIZIO GASPARRI, NEL '70 SEGRETARIO PROVINCIALE DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ – PER I DUE PRODUTTORI, PAOLO DEL BROCCO (RAI CINEMA) E GENNARO COPPOLA (COMPAGNO DI MANUELA CACCIAMANI, PRESIDENTE DI CINECITTA'), ‘STO “ALBATROSS” DI GIULIO BASE DEVE SUSCITARE VERAMENTE “GRANDE ATTENZIONE” VISTO CHE IL 18 GIUGNO SCORSO SAREBBE AVVENUTA UNA PROIEZIONE PRIVATA DEL FILM ALLA PRESENZA DI IGNAZIO LA RUSSA E DI SISTER ARIANNA MELONI…

cetrioloni per l italia - meme by edoardo baraldi giorgia meloni economia crisi soldi

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI PUÒ FARE TUTTE LE SMORFIETTE CHE VUOLE MA A NATALE RISCHIA DI TROVARE SOTTO L'ALBERO UN'ITALIA IN GRANDE DIFFICOLTA' ECONOMICA. E SE I CITTADINI TROVERANNO LE TASCHE VUOTE, ANCHE IL PIU' INCROLLABILE CONSENSO PUO' SGRETOLARSI - IL POTERE D'ACQUISTO AUMENTA DELLO 0,9% ORA, MA NEGLI ULTIMI ANNI È CROLLATO DEL 20% - DA UN LATO L'INFLAZIONE TORNA A CRESCERE, DALL'ALTRO IL PIL CALA. E DAL 2026, CON LA FINE DEL PNRR, CHE HA "DROGATO" IL PRODOTTO INTERNO LORDO, LA SITUAZIONE NON POTRÀ CHE PEGGIORARE. SENZA CONSIDERARE L'EFFETTO TSUNAMI DEI DAZI DI TRUMP SU OCCUPAZIONE ED EXPORT - SE CI FOSSE UN'OPPOSIZIONE DECENTE, MARTELLEREBBE OGNI GIORNO SU QUESTI TEMI: SALARI DA FAME, TASSE CHE CONTINUANO A SALIRE, ECONOMIA CHE RISTAGNA. MA LA PRIORITÀ DI SCHLEIN SONO I GAY UNGHERESI E QUELLE DI CONTE E' FARE IL CANDIDATO PREMIER DEL CAMPO LARGO...

matteo salvini giorgia meloni antonio tajani

DAGOREPORT - MALGRADO UN’OPPOSIZIONE SINISTRATA E SUPERCAZZOLARA, L’ESTATE DELLA DUCETTA È  MOLESTATA DA BRUTTI PENSIERI - SE IN EUROPA CERCA DI DEMOCRISTIANIZZARSI, IN CASA LA MUSICA CAMBIA. SE PRENDE UNA SBERLA ALLE REGIONALI D’AUTUNNO, LA PREMIER TEME CHE UNA CADUTA POSSA TRASFORMARSI NELL’INIZIO DELLA FINE. COME È ACCADUTO AL PD DI RENZI, ALLA LEGA DI SALVINI, AL M5S DI DI MAIO. DI COLPO, DALL’ALTARE ALLA POLVERE - ECCO IL PESANTE NERVOSISMO PER LE CONTINUE “STONATURE” DEL TROMBONISTA SALVINI, CHE VEDE LA SUA LEADERSHIP MESSA IN PERICOLO DAL GENERALISSIMO VANNACCI. OPPURE QUELLE VOCI DI UN CAMBIO DI LEADERSHIP DI FORZA ITALIA, STANCHI LOS BERLUSCONES DI VEDERE TAJANI COL TOVAGLIOLO SUL BRACCIO AL SERVIZIO DELLA SORA GIORGIA. OCCORRE UN NUOVO MARINAIO AL TIMONE PER CAMBIARE ROTTA: ETTORE PRANDINI, PRESIDENTE DELLA COLDIRETTI? - QUESTA È LA CORNICE IN CUI SI TROVA OGGI IL GOVERNO MELONI: TUTTO È IN MOVIMENTO, NULLA È CERTO…

ferragni city life

CHE CRASH! DA CASA FERRAGNI ALL’INSEGNA DI GENERALI, LA CADUTA DELLA MILANO CITY LIFE - LETTERA A DAGOSPIA DI PIERLUIGI PANZA: ‘’SI È PASSATI DALLA MILANO INDUSTRIALE A QUELLA DEI CREDULONI DEL PANDORO, PER FINIRE ALLA CADENTE MILANO FINANZIARIA ORA CHE MPS VUOL PRENDERSI MEDIOBANCA PER PRENDERSI GENERALI - NEL BANDO PER CITY LIFE L’ACCORDO IMPONEVA CHE “IL 50% DELL’AREA FOSSE DESTINATA A VERDE PUBBLICO”. ECCOME NO! RENZO PIANO PRESENTÒ UN PROGETTO METÀ VERDE E METÀ CON UN GRATTACIELO E QUALCHE CASA. LO BOCCIARONO. SI SPALANCARONO COSÌ LE PORTE AD ALTRI ARCHISTAR: LIBESKIND, HADID E ISOZAKI. E COSÌ CITY LIFE È DIVENTATA UN NON-LUOGO, UN DUBAI SHOPPING MALL DIVENUTO UTILE ALLA COLLETTIVITÀ GRAZIE AL COVID, PERCHÉ LÌ CI FACEVANO LE VACCINAZIONI...