tudor

MEGLIO DI DYNASTY - SESSO, SANGUE, GIOIELLI E COSTUMI MAGNIFICI: PERCHE' I TUDOR SONO STATI UNA DINASTIA POP - LE VICENDE SPETTACOLARI CHE HANNO ISPIRATO TRAGEDIE, OPERE, MELODRAMMI E SERIE TV

TUDORTUDOR

Alberto Mattioli per “la Stampa”

 

La mostra sui Tudor al Musée du Luxembourg di Parigi, importata dalla National Portrait Gallery di Londra, risponde in pieno alle attese: molti prestiti dalle collezioni reali inglesi, molto Holbein, stemmi, medaglie, miniature, cammei, trattati pro o contro il Papa, Bibbie tradotte in inglese poi di nuovo in latino e poi ancora in inglese, una Maria la sanguinaria devastata dalle gravidanze isteriche e tremenda in nero Inquisizione mentre la sorellastra Elisabetta I è sempre coloratissima, tante decapitazioni, la corazza king size (appunto) di Enrico VIII e perfino un curiosissimo anello di Elisabetta che cela all’interno un doppio ritratto, suo e di mamma Anna Bolena, da nascondere perché traditrice e quindi decollata da papà. Tutto come previsto, molto già noto, parecchio anche déjà vu.?

 

Costumi magnifici?

Ma dove la mostra diventa divertentissima, anche se in materia si poteva fare di più, è nel rintracciare la fortuna «spettacolare», diciamo così, dei Tudor. Poche dinastie, e tutto sommato così poco «lunghe» (dal 1485 al 1603, tre re e due regine), hanno ispirato tanti artisti, letterati, drammaturghi, compositori, cineasti. Qui c’è l’occasione di capire perché. Intanto, sarà frivolo ma è vero, qualsiasi incursione in area Tudor permette di sbizzarrirsi assai con i costumi. Altro che grigi inglesi, «less is more», infilarsi il primo straccetto trovato nell’armadio. Il fondatore, Enrico VII, è ancora abbastanza sobrio; ma da suo figlio Enrico VIII in poi è un’esplosione di velluti, sete, pellicce, piume, pizzi e gioielli favolosi.

ENRICO VIII TUDORSENRICO VIII TUDORS

 

Con Elisabetta siamo al delirio vestamentario, un’orgia di colori, un diluvio di accessori e chi più ne ha più ne metta. Macché delitto, l’ornamento è diletto. I maschietti non sono da meno. Il grande favorito, Robert Dudley, conte di Leicester, si presenta in giustacuore lilla con ricami dorati, cappello di velluto nero ingioiellato e piumato, elsa della spada cesellata. L’ultimo, Robert Devereux, conte di Essex, indossa invece il costume di cavaliere della Giarrettiera, più o meno uguale a quello in uso oggi, dunque metri di squillante raso rosso. Per i costumisti, è un invito a nozze.

 

Nel catalogo, Maria Hayward accusa quello di Elizabeth di Shekhar Kapur di mancanza di rigore storico. Però l’abito indossato da Cate Blanchett nella scena dell’incoronazione, e qui esposto, è la copia abbastanza fedele di quello portato dalla vera Elizabeth come da ritratto detto appunto «dell’incoronazione». Una «cappa e un vestito di drappo d’oro», tessuto con fili di metallo, per cui al sarto Walter Fish furono pagati 13 scellini e 4 pennies.?

 

Vicende spettacolari ?

CATE BLANCHETT ELIZABETHCATE BLANCHETT ELIZABETH

Poi, ovviamente, c’è il fascino di vicende che sembrano già una sceneggiatura, piene delle indispensabili tre «esse»: sesso, sangue e soldi. Le sei mogli di Enrico VIII o gli amori della «Regina vergine» Elisabetta sono pronti per la scena, in un Parigi romantica che impazzisce per Shakespeare e il suo tempo.

 

Dal 1791 al 1912 sui Tudor sono censiti non meno di 35 spettacoli, fra tragedie, opere, melodrammi. Si parte in epoca rivoluzionaria con un Henri VIII di Marie-Joseph Chénier (fratello di Andrea) per denunciare le turpitudini della regalità e si finisce con una Reine Élisabeth con Sarah Bernhardt che diventa anche un film, ovviamente muto, di cui è proposto qualche fotogramma.

 

ENRICO VIIIENRICO VIII

Si vede la divina che conciona dopo aver fatto decapitare Essex, in piedi davanti a un mare di cuscinoni: uno si sta chiedendo perché quando, zac!, la Bernhardt travolta dal duolo si butta cadendoci sopra, impeccabilmente, di faccia. In mezzo, ahimè, c’è anche un clamoroso fiasco di Victor Hugo all’Odéon nel 1828, con Amy Robsart (si tratta della moglie di Leicester, morta in circostanze più che sospette), e dire che i costumi erano griffati nientemeno che Delacroix. E intanto i quadroni storici di successo di Delaroche o di Devéria venivano riprodotti pari pari su scena come tableaux vivants. ?Noi italiani, modestamente, non siamo da meno.

 

Gaetano Donizetti viene giustamente definito «il primo autore di un serial sui Tudor». In effetti, ossessionato dai «Tudori», come li chiamava lui, dedicò loro ben quattro titoli del suo sterminato catalogo: Elisabetta al castello di Kenilworth, Anna Bolena, Maria Stuarda e Roberto Devereux. E nel 1855 arrivò a Parigi perfino la Maria Stuarda di Schiller tradotta in italiano e recitata dalla grande Adelaide Ristori.

 

Enrico VIIIEnrico VIII

?Manca, colpevolmente, solo la tivù. I Tudors - Scandali a corte si trovano solo in dvd, al bookshop. Ed è un peccato non perché, come dice un’autorevole collega, Jonathan Rhys-Meyers che fa Enrico VIII «è un gran figo», ma perché la serie sulla dinastia è fantastica. Molto meglio di Dynasty.

 

Ultimi Dagoreport

orcel messina

FLASH! – AVVISO AI NAVIGATI: ALLA CHIUSURA DELLA GIORNATA BORSISTICA DI OGGI LA CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO DI UNICREDIT REGISTRA 98,20 MILIARDI, E' SUPERIORE A QUELLA DI BANCA INTESA CHE SI SI ATTESTA A 97,67 MILIARDI – CON L’ARRIVO DI ANDREA ORCEL A UNICREDIT È INIZIATO IL CAMMINO DI SORPASSO SULLA PRIMA BANCA ITALIANA GUIDATA DA CARLO MESSINA – A PIAZZA GAE AULENTI, MENTRE SI AVVIA LA RICERCA DEL SOSTITUTO DEL PRESIDENTE PADOAN, ORCEL STA PREPARANDO I “BOTTI” DI NATALE, RICCHI DI SORPRESE…

luca zaia giorgia meloni matteo salvini

FLASH! – LUCA ZAIA, ABBAIA MA NON MORDE: SONO IN MOLTI A CHIEDERSI PERCHÉ IL GOVERNATORE USCENTE DEL VENETO ABBIA ACCETTATO DI FARE DA CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI, ALLE PROSSIME REGIONALI, MALGRADO NON ABBIA OTTENUTO NÉ IL TERZO MANDATO, NÉ LA POSSIBILITÀ DI PRESENTARE UNA LISTA A SUO NOME (CON CUI AVREBBE POTUTO PESARE LA SUA FORZA ELETTORALE E SOTTRARRE CONSIGLIERI REGIONALI A FRATELLI D’ITALIA) - PERCHÉ ZAIA SI È PRESTATO A UN’OPERAZIONE DI COSÌ PICCOLO CABOTAGGIO? UNA MOSSA CHE AVVANTAGGIA SOLO SALVINI E FA FELICE LA MELONA, CHE NON CORRONO IL RISCHIO DI FARSI FREGARE I VOTI DA UNA LISTA ZAIA...

giorgia meloni donald trump al sisi tony blair

DAGOREPORT - COME MAI LA MELONISSIMA TROVA IL TEMPO PER SCAPICOLLARSI IL PRIMO NOVEMBRE IN EGITTO PER L’INAUGURAZIONE GRAND EGYPTIAN MUSEUM DI GIZA? - LA SCAMPAGNATA HA COME OBIETTIVO DI AMMALIARE IL LEADER EGIZIANO AL SISI PER AVERE UN POSTO AL TAVOLO DEL “CONSIGLIO DI PACE” CHE DOVRÀ GESTIRE LA DIFFICILE RICOSTRUZIONE DELLA PALESTINA – SE CONVINCERE IL PRESIDENTE DEGLI STATI UNITI, PER LA “BELLISSIMA GIORGIA” (COPY TRUMP) NON È UN GRAN PROBLEMA, PER STREGARE IL MONDO ISLAMICO, UNA GITARELLA IN EGITTO CADE COME IL CACIO SUI MACCHERONI – E DOPO IL RIFIUTO ARABO COME “GOVERNATORE” DI GAZA DI BIGLIET-TONY BLAIR, LA NEFERTARI DER COLLE OPPIO COVEREBBE ADDIRITTURA IL SOGNO DI…

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBOANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...