jim morrison big

CHI ERA DAVVERO JIM MORRISON? - SCIAMANO E UBRIACONE, ISTRIONE E PAGLIACCIO, GENIO E SCRITTORE, REGISTA E SCENEGGIATORE DILETTANTE, GRANDE CANTANTE PER CASO: UN GIGANTESCO LIBRO LO RACCONTA RACCOGLIENDO TUTTI I SUOI SCRITTI - ERA CONVINTO DI ESSERE POSSEDUTO DALLO SPIRITO DI UN INDIANO MORENTE INCROCIATO SUL CIGLIO DELLA STRADA DA BAMBINO - AMAVA L'ALCOL IN DOSI ABBONDANTI PERCHÉ...

Alessandro Gnocchi per “il Giornale

 

il libro su jim morrison

Sciamano e ubriacone, istrione e pagliaccio, genio e scrittore-regista-sceneggiatore dilettante, grande cantante per caso, maledetto di prima o seconda mano, leggenda un po' dimenticata... Chi era Jim Morrison?

 

Convinto di essere posseduto dallo spirito di un indiano morente incrociato sul ciglio della strada, da bambino, durante un viaggio in macchina con i genitori, James Morrison, figlio di un pezzo grosso della marina americana, è tutto nelle pagine The Collected Works of Jim Morrison: Poetry, Journals, Transcripts, and Lyrics (Harper, pagg. 432, euro 42,27), il più grande, nel senso di mastodontico, omaggio a cinquant'anni dalla morte (1943-1971).

 

jim morrison 9

Per la prima volta, sono riunite tutte le carte superstiti di Morrison, un vero grafomane. Poesie, canzoni, poemetti, sceneggiature, racconti e raccontini. Al gigantesco libro, ricco di fotografie e riproduzioni di autografi, si aggiunge un mini-box di sei cd in cui star della musica e della letteratura leggono gli scritti di Morrison.

 

jim morrison 7

L'immagine da perenne sballato, divulgata dal pur bel film di Oliver Stone, The Doors, con Val Kilmer nei panni di Jim, crolla subito. Forse le parole di Morrison non rendono molto sulla carta, ma interpretate da lui, o da gente come Patti Smith, assumono subito fascino.

 

jim morrison 8

Semplicemente sono fatte per essere ascoltate e possiamo immaginare Morrison che le compone ad alta voce. Le perle sono la perturbante prosa lirica di The Eye, l'occhio, una per niente scontata riflessione su cosa significa «vedere», il soggetto cinematografico di The Hitcher, l'autostoppista, un noir violentissimo dal retrogusto metafisico, e alcuni versi sparsi.

 

jim morrison 6

Questi ultimi, prima autopubblicati e solo in seguito al successo venduti a una casa editrice, hanno avuto una influenza tutta da esplorare su emuli e ammiratori di Morrison. Ian Curtis dei Joy Division ne ha fatto tesoro in più di un brano. Iggy Pop ne ha tratto l'ispirazione per il suo maggior successo, The Passenger.

jim morrison 5

 

Difficile pensare che Jim, benché famoso per i suoi eccessi, abbia potuto mettere assieme una tale mole di scritti in perpetua sbornia o con la testa smarrita nelle fantasie da acido lisergico.

 

jim morrison 3

Jim Morrison non pensava di cambiare la storia della musica rock. Leggeva Arthur Rimbaud e William Blake: a proposito, il nome della band, The Doors, Le Porte, non viene, come molti pensano, dal saggio di Aldous Huxley, Le porte della percezione, ma da un passo appunto di William Blake, da cui lo stesso Huxley aveva tratto spunto: «Se le porte della percezione fossero purificate, ogni cosa apparirebbe all'uomo com'è: infinita».

 

jim morrison 20

Una carriera da scrittore sembrava poco plausibile. Morrison allora prova con il cinema, ama Godard e la Nouvelle Vague: respinto con perdite. Le cose all'università della California di Los Angeles non promettono bene.

 

jim morrison 2

Però durante una lezione conosce Ray Manzarek, brillante pianista, giovane ma già veterano della scena musicale cittadina. Manzarek prova con il batterista John Desmore e il chitarrista (e paroliere, Light My Fire non è di Jim Morrison) Robbie Krieger. Il nuovo amico, Jim, è invitato a cantare. Funziona subito. Dopo pochi concerti, il boss della Elektra Records compare nei camerini con una immediata proposta di contratto.

 

jim morrison 19

Le prime prove dei Doors risalgono alla fine del 1965. Il 15 agosto 1966 sono accasati all'Elektra. Il 21 agosto sono licenziati dal mitico locale Whisky a Go Go per colpa del testo edipico di The End. Il 26 agosto entrano in sala d'incisione.

 

Ne escono sei giorni dopo con i nastri dell'omonimo debutto, un capolavoro che esce il 4 gennaio 1967 e vola al secondo posto (al primo ci sono i Beatles di Sgt. Pepper Lonely Hearts Club Band). Qualche giorno dopo, il singolo Light My Fire va in cima alla classifica e ci resta a lungo.

jim morrison 18

 

I Doors sono stelle a tutti gli effetti, in pochissimo tempo. La partecipazione all'Ed Sullivan Show, celebre programma televisivo, è uno scandalo per gli accenni allo sballo da acido. I concerti registrano incidenti a New Haven, Jim Morrison è arrestato sul palco (indecenza e oscenità) e pestato a sangue nel retro. I Doors si esibiscono con la polizia accanto. Due anni dopo, a Miami, nuove accuse, ancora oscenità, processo e libertà su cauzione.

 

jim morrison 16

Nelle 430 foto scattate quella sera, nessuna mostra Morrison in atteggiamenti volgari. Il cantante comunque beve troppo, ingrassa visibilmente, il secondo album Strange Days va benissimo, il terzo e il quarto iniziano a mostrare qualche crepa. Poi il ritorno di forma con Morrison Hotel e soprattutto L.A. Woman.

 

jim morrison 15

Quest'ultimo rimarrà imprevedibilmente il canto del cigno, Morrison muore a Parigi (3 luglio 1971) nella vasca da bagno. Arresto cardiaco, ma non viene effettuata alcuna autopsia. Il cadavere l'hanno visto in due, fidanzata e dottore: nasce la delirante ipotesi che Jim sia vivo e abbia inscenato la sua fine per uscire dallo show business.

 

In fondo, Jim Morrison è riuscito a diventare ciò che le sue opere volevano creare: nuovi miti. Sulle spoglie dei miti del passato senza ignorare gli orrori del presente. Così troviamo lo sciamano, il tramite con gli dei che guarisce l'intera tribù, ma anche le divinità azteche e il serpente biblico; l'esortazione a recuperare la spiritualità, in qualunque forma; l'attesa di un messaggero divino; il deragliamento dei sensi di Rimbaud; la bomba atomica; la guerra in Vietnam.

 

jim morrison 17

È l'America degli hippies e del movimento studentesco, delle droghe lisergiche e di Wooodstock. Ma anche l'America dove vengono assassinati uno dopo l'altro JF Kennedy (1963), suo fratello Bob (1968) e Martin Luther King (1968). Per sé, Morrison ritaglia il ruolo di profeta, con un filo di ironia ma neanche troppa: «Io sono una guida al labirinto».

 

jim morrison 14

Consapevole del suo ascendente sul pubblico, Morrison si interroga sul Potere, in particolare quello della Parola. Proprio Parola, Potere e Trance sono le chiavi per aprire la porta su Jim Morrison.

 

jim morrison 12

Morrison è considerato un poeta dilettante. Può darsi ma il suo mondo è affascinante e ricorda da vicino, in piccolo, quello dello scrittore William Burroughs, l'autore del Pasto nudo e La macchina morbida.

 

jim morrison 13

Alla fine potrebbe aver ragione Jim Morrison quando, in una poesia, spiega il motivo per cui gradisce l'alcol in dosi abbondanti: «Essere ubriachi è un buon travestimento. / Io bevo così / posso parlare con le teste di cazzo. / Me incluso».

jim morrison 1jim morrison 10jim morrison 4jim morrison 11

Ultimi Dagoreport

sergio mattarella giorgia meloni

DAGOREPORT - L'ARDUO COMPITO DI SERGIO MATTARELLA: FARE DA ARBITRO ALLA POLITICA ITALIANA IN ASSENZA DI UN’OPPOSIZIONE - IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NON VUOLE SOSTITUIRSI A QUEGLI SCAPPATI DI CASA DI SCHLEIN E CONTE, NÉ INTENDE SCONTRARSI CON GIORGIA MELONI. ANZI, IL SUO OBIETTIVO È TENERE IL GOVERNO ITALIANO DALLA PARTE GIUSTA DELLA STORIA: SALDO IN EUROPA E CONTRO LE AUTOCRAZIE – IL PIANO DI SERGIONE PER SPINGERE LA LEADER DI FRATELLI D'ITALIA VERSO UNA DESTRA POPOLARE E LIBERALE, AGGANCIATA ALL'EUROPA E LONTANA DAL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO, EVITANDO OGNI COLLISIONE CON LA FRANCIA E FACENDO ASSE CON GERMANIA E POLONIA - MA ''IO SONO GIORGIA" HA DAVANTI DUE OSTACOLI: L'ESTREMISMO "PATRIOTA" DI SALVINI E LO ZOCCOLO DURO DI FRATELLI D'ITALIA GUIDATO DA FAZZOLARI...

francesco micheli

DAGOREPORT - IN UNA MILANO ASSEDIATA DAI BARBARI DI ROMA, SI CELEBRA LA FAVOLOSA CAPITALE DEGLI AFFARI CHE FU: IL CAPITALISMO CON IL CUORE A SINISTRA E IL PORTAFOGLIO GONFIO A DESTRA - A 87 ANNI, FRANCESCO MICHELI APRE, SIA PURE CON MANO VELLUTATA E SENZA LASCIARE IMPRONTE VISTOSE, IL CASSETTO DEI RICORDI: “IL CAPITALISTA RILUTTANTE” È IL DIARIO DI BORDO DELL’EX BUCANIERE DELLA FINANZA CHE, SALITO SULL’ALBERO PIÙ ALTO DEL VASCELLO, HA OSSERVATO I FONDALI OSCURI INCONTRATI NEL MARE MAGNUM INSIDIOSO DELL’ECONOMIA, SOMMERSA E SPESSO AFFONDATA - “IO E LEI APPARTENIAMO A ZOO DIVERSI”, FU IL VATICINIO DI CUCCIA – LUI, UNICO TESTIMOME A RACCOGLIERE LO SFOGO DI EUGENIO CEFIS SU QUEL “MATTO” DI CUCCIA CHE NEL GIORNO DELLE SUE CLAMOROSE DIMISSIONI DA MONTEDISON L’AVEVA ACCOLTO CON UN BEFFARDO: “DOTTORE, PENSAVO VOLESSE FARE UN COLPO DI STATO…”

romana liuzzo

DAGOREPORT! UN MOTO DI COMPRENSIONE PER I TELESPETTATORI DI CANALE5 CHE HANNO AVUTO LA SFORTUNA DI INTERCETTARE LA MESSA IN ONDA DELLO SPOT AUTO-CELEBRATIVO (EUFEMISMO) DEL PREMIO “GUIDO CARLI” - CONFUSI, SPIAZZATI, INCREDULI SI SARANNO CHIESTI: MA CHE CAZZO È ‘STA ROBA? - AGGHINDATA CON UN PEPLO IN STILE “VESTALE, OGNI SCHERZO VALE”, PIAZZATA IN UN REGNO BOTANICO DI CARTONE PRESSATO, IL “COMMENDATORE”  ROMANA LIUZZO REGALA 20 SECONDI DI SURREAL-KITSCH MAI VISTO DALL'OCCHIO UMANO: “LA FONDAZIONE GUIDO CARLI VI SARÀ SEMPRE ACCANTO PER COSTRUIRE INSIEME UN MONDO MIGLIORE”. MA CHI È, LA CARITAS? EMERGENCY? L'ESERCITO DELLA SALVEZZA? - VIDEO!

friedrich merz - elezioni in germania- foto lapresse -

DAGOREPORT – LA BOCCIATURA AL PRIMO VOTO DI FIDUCIA PER FRIEDRICH MERZ È UN SEGNALE CHE ARRIVA DAI SUOI "COLLEGHI" DI PARTITO: I 18 VOTI CHE SONO MANCATI ERANO DI UN GRUPPETTO DI PARLAMENTARI DELLA CDU. HANNO VOLUTO MANDARE UN “MESSAGGIO” AL CANCELLIERE DECISIONISTA, CHE HA STILATO UNA LISTA DI MINISTRI SENZA CONCORDARLA CON NESSUNO. ERA UN MODO PER RIDIMENSIONARE L’AMBIZIOSO LEADER. COME A DIRE: SENZA DI NOI NON VAI DA NESSUNA PARTE – DOMANI MERZ VOLA A PARIGI PER RIDARE SLANCIO ALL’ALLEANZA CON MACRON – IL POSSIBILE ANNUNCIO DI TRUMP SULLA CRISI RUSSO-UCRAINA

xi jinping donald trump vladimir putin

DAGOREPORT - LA CERTIFICAZIONE DELL'ENNESIMO FALLIMENTO DI DONALD TRUMP SARÀ LA FOTO DI XI JINPING E VLADIMIR PUTIN A BRACCETTO SULLA PIAZZA ROSSA, VENERDÌ 9 MAGGIO ALLA PARATA PER IL GIORNO DELLA VITTORIA - IL PRIMO MENTECATTO DELLA CASA BIANCA AVEVA PUNTATO TUTTO SULLO "SGANCIAMENTO" DELLA RUSSIA DAL NEMICO NUMERO UNO DEGLI USA: LA CINA - E PER ISOLARE IL DRAGONE HA CONCESSO A "MAD VLAD" TUTTO E DI PIU' NEI NEGOZIATI SULL'UCRAINA (COMPRESO IL PESTAGGIO DEL "DITTATORE" ZELENSKY) - ANCHE SUI DAZI, L'IDIOTA SI È DOVUTO RIMANGIARE LE PROMESSE DI UNA NUOVA "ETA' DELL'ORO" PER L'AMERICA - IL TRUMPISMO SENZA LIMITISMO HA COMPIUTO COSI' UN MIRACOLO GEOPOLITICO: IL REGIME COMUNISTA DI PECHINO NON È PIÙ IL DIAVOLO DI IERI DA SANZIONARE E COMBATTERE: OGGI LA CINA RISCHIA DI DIVENTARE LA FORZA “STABILIZZATRICE” DEL NUOVO ORDINE GLOBALE...

alfredo mantovano gianni de gennaro luciano violante guido crosetto carlo nordio alessandro monteduro

DAGOREPORT – LA “CONVERSIONE” DI ALFREDO MANTOVANO: IL SOTTOSEGRETARIO CHE DOVEVA ESSERE L’UOMO DI DIALOGO E DI RACCORDO DI GIORGIA MELONI CON QUIRINALE, VATICANO E APPARATI ISTITUZIONALI (MAGISTRATURA, CORTE DEI CONTI, CONSULTA, SERVIZI. ETC.), SI È VIA VIA TRASFORMATO IN UN FAZZOLARI NUMERO 2: DOPO IL ''COMMISSARIAMENTO'' DI PIANTEDOSI (DOSSIER IMMIGRAZIONE) E ORA ANCHE DI NORDIO (GIUSTIZIA), L’ARALDO DELLA CATTO-DESTRA PIÙ CONSERVATRICE, IN MODALITA' OPUS DEI, SI E' DISTINTO PER I TANTI CONFLITTI CON CROSETTO (DALL'AISE AI CARABINIERI), L'INNER CIRCLE CON VIOLANTE E GIANNI DE GENNARO, LA SCELTA INFAUSTA DI FRATTASI ALL'AGENZIA DI CYBERSICUREZZA E, IN DUPLEX COL SUO BRACCIO DESTRO, IL PIO ALESSANDRO MONTEDURO, PER “TIFO” PER IL “RUINIANO” BETORI AL CONCLAVE...