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CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI – TITOLO DI APERTURA DALLA PRIMA PAGINA DI “AVVENIRE”: “SUI MIGRANTI UN TAVOLO / BASTA CON L’EMERGENZA”. NON GLIENE VA BENE UNA, A QUESTI POVERI DISGRAZIATI, ORA SCHIACCIATI ANCHE DAI TAVOLI – FRASE VIRGOLETTATA DI CARLO CALENDA IN UN SOMMARIO DEL “CORRIERE DELLA SERA”: “INCONTRO INTERLOCUTORIO, MA È POSITIVO CHE NESSUNO HA SBATTUTO LA PORTA”. CONGIUNTIVO VO CERCANDO

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto

dal sito http://www.stefanolorenzetto.it/pulci.htm

pubblicato da “Italia Oggi”

 

painkiller 1

Cesare Lanza sulla Verità si occupa di Painkiller, miniserie di 6 episodi trasmessa da Netflix, che racconta «una storia raccapricciante», quella della Purdue, casa farmaceutica produttrice dell’OxyContin: spacciato come «un innocuo toccasana, il farmaco è a tutti gli effetti una droga, ma la Purdue mentì sulla sua pericolosità, riuscendo a farlo prescrivere come antidolorifico da medici di base ammaliati dal marketing aggressivo dell’azienda».

 

Lanza spiega che tra gli effetti collaterali produce «nausea, vertigini e soprattutto forte dipendenza» e che «in dosi eccessive o preso con altri farmaci, può essere fatale». Infine aggiunge: «Una truffa scoperta troppo tardi: tra il 1996 e il 2019 l’OxyContin ha causato negli Stati Uniti la morte di mezzo milione di persone».

 

In realtà, i titoli di coda dell’ultima puntata di Painkiller recitano: «Si stima che più di 300.000 persone siano morte negli ultimi due decenni a causa di overdose di antidolorifici da prescrizione come l’OxyContin». Ma quello che Lanza non scrive (o non sa) è che l’OxyContin, alias ossicodone cloridrato, è tuttora in vendita anche nel nostro Paese in confezioni da 10, 20, 40 e 80 milligrammi.

maurizio belpietro e cesare lanza (2)

 

Viene prescritto nella terapia del dolore per i malati terminali. Secondo l’ultima lista dei farmaci equivalenti, stilata dall’Aifa (Agenzia italiana del farmaco) lo scorso 17 luglio, il blister da 28 compresse al massimo dosaggio, prodotto da Mundipharma pharmaceutic, costa 51,36 euro, a carico del Servizio sanitario nazionale.

 

Con lo stesso principio attivo e con lo stesso prezzo, ma con nomi commerciali differenti, viene prodotto anche da Aurobindo Pharma Italia, Accord healthcare e Sandoz.

 

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stefano lorenzetto per la quinta volta nel guinness dei primati

Stefano Lorenzetto intervista su Oggi lo scrittore Maurizio Sessa, autore del saggio Sangue di famiglia, e a proposito di Edda Ciano, figlia di Benito Mussolini, gli fa pronunciare, senza correggerla, la seguente frase: «Si vociferò del possibile matrimonio con il figlio di Vittorio Emanuele III, il principe Umberto II di Savoia, erede al trono. L’ipotesi fu subito stroncata dal re, che non avrebbe mai tollerato di avere il padre a capo del governo e la figlia come nuora».

 

Non è mai esistito un principe Umberto II. C’è stato un principe Umberto di Savoia e poi, sia pure per soli 36 giorni, un re Umberto II.

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Didascalia della Stampa per l’eroico passante che a Torino ha salvato, prendendola al volo, una bimba caduta dal quinto piano: «Mattia Aguzzi, all’uscita dell’ospedale sabato mattina, con la fidanzata: è stato portato al pronto soccorso per accertamenti e subito rilasciato». Era in stato di fermo?

 

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il fatto quotidiano, il giorno della maromotta

Titolo dell’editoriale del direttore Marco Travaglio sulla prima pagina del Fatto Quotidiano: «Il giorno della maromotta». Nell’articolo, Travaglio scrive il nome del primo ministro spagnolo con l’accento sbagliato (Sànchez anziché Sánchez), poi sostiene che «Biden (o chi per lui), persa la speranza di vendersi alle elezioni del ’44 una vittoria militare, inizia a virare sull’unico successo possibile: quello diplomatico, anche per non farsi rubare il tempo e la scena dalla Cina». Sono stati riformati zoologia, spagnolo e calendario?

 

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Titolo di apertura dalla prima pagina di Avvenire: «Sui migranti un tavolo / basta con l’emergenza». Non gliene va bene una, a questi poveri disgraziati, ora schiacciati anche dai tavoli.

 

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Roselina Salemi su Io Donna: «Alessandra Simone, oggi questora (o questora, non le importa) di Savona...». Ci sfugge la differenza, ma a quest’ora non importa.

 

il messaggero, chi era su jet lui

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Titolo dal sito del Messaggero: «Prigozhin morto, chi era su jet lui? Da Utkin ai fedelissimi della Wagner (e lo staff di bordo)». Fine del messaggio in codice, passo e chiudo.

 

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Titolo dal sito del Fatto Quotidiano: «Don Patriciello invita la Meloni al parco Verde. L’ipotesi: “Gli stupri andavano avanti da più mesi. Nel brano anche figli di camorristi”». La famosa canzone melodica napoletana.

 

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il fatto quotidiano, nel brano figli di camorristi

 

Sul sito di GQ, Marco Trabucchi cita per due volte il «Newyorker». Deve trattarsi di una nuova testata: noi conosciamo solo The New Yorker, quindi il New Yorker, e così pensavamo che fosse anche nella redazione di una rivista maschile statunitense che è acronimo di Gentlemen’s Quarterly.

 

Trabucchi parla anche di «un recente studio del prestigioso istituto Max Planck Institute for Human Development di Berlino». Tralasciando la ripetizione della parola istituto in due diverse lingue, si chiama Max Planck Institut, essendo tedesco. Se scrivi in italiano, e non in inglese, devi citare il nome esatto originale.

 

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Frase virgolettata di Carlo Calenda in un sommario del Corriere della Sera: «Incontro interlocutorio, ma è positivo che nessuno ha sbattuto la porta». Congiuntivo vo cercando. (Versione corretta: «Abbia sbattuto»).

 

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Tweet della Stampa: «Venezia: vira l’ex marito che tenta di violentarla e viene arrestata per tentato omicidio». Vabbè che in laguna sulle gondole se la cavano bene anche le donne, ma tra virare di poppa ed evirare di coltello passa una bella differenza.

 

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il fatto quotidiano, accento sbagliato

 

Titolo dal Fatto Quotidiano: «Perchè Francesco mette il guinzaglio all’Opus Dei». Quelli ai quali non c’è modo di mettere il guinzaglio sono il direttore Marco Travaglio e i suoi redattori, che si ostinano a scrivere perchè, con l’accento grave anziché acuto.

 

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Conclusione di un articolo di Roberto Saviano sul Corriere della Sera: «A Scampia illuminare l’orrore ha innescato una reale trasformazione; certo, c’è molto, moltissimo ancora da fare ma molto è cambiato».

 

STEFANO LORENZETTO

Tutto già previsto nel 2000 da Paolo Pillitteri, ex sindaco di Milano, cognato di Bettino Craxi: «Un bravo politico avrebbe detto: molto è stato fatto ma molto resta ancora da fare». (Stefano Lorenzetto, Dimenticati, Marsilio, pagina 252).

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