pulci lorenzetto lollobrigida

CHE FA LORENZETTO DI NOTTE? LE PULCI AI GIORNALI! - NON SAPENDO PIÙ COME ATTACCARE IL COGNATINO D'ITALIA LOLLOBRIGIDA PER L’INFELICE USCITA SULLA "SOSTITUZIONE ETNICA", A "REPUBBLICA" HANNO TROVATO UNA SOLUZIONE INNOVATIVA: "IL MINISTRO SI DIFENDE DOPO L’USCITA SHOCK SULLA “SOSTITUZIONE ETICA" - BETTIN SULLA VERITÀ: “CI SONO STATI GIORNI MOLTO CALDI, CLIMATICAMENTE PARLANDO, COL CAMBIAMENTO CLIMATICO POI, SONO GIORNI ALQUANTO INSTABILI”. PREVISIONI PER DOMANI? SERENELLO VARIABILE? - ASSOLTO ALDO GRASSO CHE AVEVA PARLATO DI....

“Pulci di notte” di Stefano Lorenzetto da “Anteprima.

La spremuta dei giornali di Giorgio Dell’Arti”

e pubblicato da “Italia Oggi”

(http://www.stefanolorenzetto.it/telex.htm)

 

 

SOSTITUZIONE ETICA - LA REPUBBLICA

Non sapendo più come attaccare il ministro Francesco Lollobrigida, cognato del premier Giorgia Meloni, per l’infelice uscita sulla «sostituzione etnica», la redazione della Repubblica ha trovato una soluzione innovativa.

Sottotitolo a pagina 2: «Il ministro si difende dopo l’uscita shock sulla “sostituzione etica”».

 

***

 

ALDO GRASSO

A proposito di un rilievo apparso in questa rubrica il 21 aprile, diamo ad Aldo Grasso quello che è di Aldo Grasso seppur non richiesti di farlo. La firma di via Solferino aveva parlato di pietra d’inciampo in relazione alla rottura fra Carlo Calenda e Matteo Renzi.

Ora, è vero che la pietra d’inciampo per Lo Zingarelli 2023 è solo la «targa commemorativa in ottone incorporata nella pavimentazione stradale» per ricordare le vittime della Shoah e che la medesima fu registrata nel 2006 dall’artista berlinese Gunter Demnig presso l’Ufficio tedesco brevetti e marchi.

 

Tuttavia fin dal XIV secolo esiste nella lingua francese la pierre d’achoppement presente come locuzione nel dizionario Il Boch (Zanichelli) alla voce achoppement (inciampo), con il significato di «intoppo, scoglio».

aldo grasso

 

E, quel che più conta, nel Grande dizionario della lingua italiana di Salvatore Battaglia si legge, a pagina 430: «Pietra di impedimento, d’inciampo, d’intoppo: persona che con i suoi atti o per la sua posizione intralcia o danneggia l’azione o i piani altrui».

 

Battaglia riporta in proposito una citazione dalle Opere del gesuita Carl’Ambrogio Cattaneo (1645-1705): «Chi non contento dei suoi peccati è stato pietra d’inciampo a tanti altri col suo esempio... penserà di dar bastevole soddisfazione a Dio con un rosario, con un digiuno, con una picciola limosina?».

 

Aggiungiamo che l’espressione compare anche nella Storia della letteratura italiana (1870) di Francesco De Sanctis: «Certo, in quel canto de’ simoniaci vive immortale la vendetta dell’uomo ingannato che anticipa a Bonifazio l’inferno, e del ghibellino e del cristiano che vede nel papato temporale una pietra d’inciampo e di scandalo».

 

STEFANO LORENZETTO

Infine, numerose pietre d’inciampo s’incontrano nella Sacra Scrittura: «Egli sarà laccio e pietra d’inciampo» (Isaia 8, 14); «Ecco, io porrò per questo popolo pietre di inciampo» (Geremia 6, 21); «Hanno urtato così contro la pietra d’inciampo» (Paolo, Lettera ai Romani 9, 32).

Conclusione: assolto Grasso (il quale lo scorso 14 dicembre confessò sul Corriere della Sera: «Che terrore le “pulci” di Stefano Lorenzetto!»), condannato Demnig per aver brevettato l’acqua calda.

 

***

 

Incipit della rubrica Preghiera di Camillo Langone sul Foglio: «Gli sloveni sono 200 volte più intelligenti degli italiani (l’anno scorso in Slovenia sono stati regolarmente abbattuti 200 orsi, in Italia zero)».

La frase è divertente, ma in termini matematici non sta insieme. Zero indica l’assenza di quantità: 200 diviso nulla risulta il nulla. Per lo stesso motivo, zero diviso 200 dà zero e zero moltiplicato per 200 dà zero.

 

UNITA CON RENZI - FATTO QUOTIDIANO

***

 

Michele Smargiassi nelle pagine culturali della Repubblica: «Conviene che gli scandali avvengano, dicevano i latini: mai così vero».

Per la verità lo diceva Gesù Cristo: «Guai al mondo per gli scandali! È inevitabile che vengano scandali, ma guai all’uomo a causa del quale viene lo scandalo!». (Matteo 18, 7). E si trattava di un ebreo, non di un latino.

 

***

 

Restando a Matteo. Sul Corriere della Sera esce, per la morte di Arrigo Vecchioni, figlio del cantautore, il necrologio di tale Arnoldo, preceduto dalla seguente citazione: «“Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio” (Sant’Agostino)».

Ma il vescovo di Ippona è tirato in ballo a sproposito. Infatti l’indomani il necrologio viene ripubblicato con l’attribuzione corretta della frase: «(Matteo 5, 8)». Benché non si tratti delle parole di Matteo: l’evangelista riporta fra virgolette il Discorso della Montagna di Gesù, quello delle 9 beatitudini.

 

***

 

«Ctonie». «Superne». «Climax». «Dittico apotropaico». «Scaramanzia controintuitiva». «Forza pirica». «Autopoiesi». «Eponimo». «Palingenesi». «Messianica».

Parole tratte da un articolo di Viola Ardone. Per una partita del Napoli. Nelle pagine sportive della Repubblica. Jamme, jamme, ’ncoppa jamme jà, funiculì, funiculà!

 

***

STEFANO LORENZETTO

 

Serenella Bettin sulla Verità: «In effetti ci sono stati giorni molto caldi,climaticamente parlando, col cambiamento climatico poi, sono giorni alquanto instabili».

Previsioni per domani? Serenello variabile?

 

***

 

Il Fatto Quotidiano pubblica la lettera di un abbonato, Franco Novembrini, già dipendente dell'Unità, che si lamenta perché «il quotidiano fondato da Antonio Gramsci dopo tristissime vicende tornerà nelle edicole, si fa per dire, e l’editore sarà un palazzinaro inquisito per non parlare di chi lo dirigerà», il che gli «infonde una tristezza infinita».

Accanto, una foto di Piero Sansonetti con Matteo Renzi. Com’è noto, il primo ha ceduto al secondo la direzione del Riformista. La lettera reca questo titolo: «L’Unità con Renzi». Si può sapere che c’entra?

matteo renzi nuovo direttore del riformista

 

***

 

A corredo di un articolo di Giovanni Maria Vian su Domani, nella didascalia di una foto raffigurante Joaquín Navarro-Valls si legge che il medico e giornalista spagnolo «è stato il primo direttore della sala stampa della Santa sede dal 1984 al 2006».

 

Chiudendo un occhio su sala con la minuscola (essendo la denominazione ufficiale, quindi un nome proprio, bisognava scrivere Sala), l’organismo vaticano che diffonde notizie e testi della Santa Sede ha una storia ben più lunga.

 

I precedenti risalgono infatti al tempo di Leone XIII (1878-1903), poi a un «ufficio informazioni» costituito nel 1939 presso L’Osservatore Romano e infine all’ufficio stampa creato nel 1961 (per informare sull’imminente concilio) e riorganizzato nel 1963.

GIOVANNI MARIA VIAN

 

Concluso nel 1965 il Vaticano II, l’anno seguente venne istituita la Sala stampa della Santa Sede, diretta successivamente da Fausto Vallainc (1966-1970), in seguito divenuto vescovo, dal laico Federico Alessandrini (1970-1976) e da Romeo Panciroli (1976-1984), il comboniano che era anche segretario della Pontificia commissione delle comunicazioni sociali e che poi, come arcivescovo, fu rappresentante diplomatico del Papa in vari Paesi (Liberia, Gambia, Sierra Leone, Iran).

 

Dunque il giornalista spagnolo appartenente all’Opus Dei è stato il quarto direttore, il più longevo.

Ultimi Dagoreport

pam bondi

DAGOREPORT - COME MAI L’INFORMAZIONE ITALICA SI È TOTALMENTE DISINTERESSATA DELLO SBARCO A ROMA DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA, LA FOSFORESCENTE SESSANTENNE PAM BONDI, ARRIVATA CON TANTO DI AEREO DI STATO IL 10 DICEMBRE? - EPPURE LA FEDELISSIMA DI TRUMP NON SI È TENUTA NASCOSTA: HA ALLOGGIATO ALL’HOTEL ST. REGIS, SI E’ ATTOVAGLIATA AL BOLOGNESE DI PIAZZA DEL POPOLO, HA INCONTRATO AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DI VIA ARENULA CARLETTO NORDIO, HA AVUTO L'INESPRIMIBILE GIOIA DI CONOSCERE IL VICEPREMIER MATTEO SALVINI A UN RICEVIMENTO DELL'AMBASCIATORE USA IN ITALIA, TILMAN J. FERTITTA. E, FORSE, LA BEN DOTATA DALLA NATURA PAMELONA HA PURE INCOCCIATO IL MINISTRO PIANTEDOSI - MA DELLA “VACANZA ROMANA” DELL'ITALOAMERICANA CARISSIMA A TRUMP, NON SI REGISTRA MANCO UNA RIGA SUI GIORNALONI DE' NOANTRI - VABBE', A NATALE BISOGNA ESSERE BUONI: MAGARI ERANO TUTTI TROPPO IMPEGNATI A SEGUIRE LA FESTILENZA DI ATREJU DEI FRATELLINI DI GIORGIA…

john elkann theodore kyriakou leonardo maria del vecchio

DAGOREPORT - L’OSTACOLO PIÙ TOSTO DELLA TRATTATIVA IN CORSO TRA IL MAGNATE GRECO KIRIAKOU E JOHN ELKANN NON E' L'ACQUISIZIONE DEL GRUPPO GEDI BENSÌ COME “RISTRUTTURARE” UN ORGANICO DI 1300 DIPENDENTI, TRA TAGLI ALLE REDAZIONI LOCALI, PREPENSIONAMENTI E “SCIVOLI”, DI CUI CIRCA 280 GIORNALISTI FANNO CAPO A “REPUBBLICA” E ALTRI 170 A “LA STAMPA” - LA PARTITA SUL FUTURO DEL QUOTIDIANO TORINESE, ASSET CHE NON RIENTRA NEL PROGETTO DI KYRIAKOU, NON ACCELERA CON LA CORDATA VENETA MESSA SU DA ENRICO MARCHI - NEL CASO LA TRANSIZIONE ELLENICA NAUFRAGASSE, LEONARDINO DEL VECCHIO HA CONFERMATO DI ESSERE PRONTO: “NOI CI SIAMO” - “NOI” CHI? ESSENDO “QUEL RAGAZZO'' (COPY ELKANN), DEL TUTTO A DIGIUNO DI EDITORIA, I SOSPETTI DILAGANO SU CHI SI NASCONDE DIETRO LA CONTRO-OFFERTA CON RILANCIO DELL’AZIONISTA DELL’IMPERO DEL VECCHIO, IL CUI CEO MILLERI È STATO ISCRITTO NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI CON CALTAGIRONE E LOVAGLIO, PER LA SCALATA DI MPS SU MEDIOBANCA-GENERALI - E DA TORINO, AVVISANO LE REDAZIONI IN RIVOLTA DI ROMA E TORINO DI STARE ATTENTI: DALLA PADELLA GRECA RISCHIANO DI FINIRE NELLA BRACE DI CHISSÀ CHI...

nietzsche e marx si danno la mano venditti meloni veneziani

VIDEO! “ATREJU E’ IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO, COME DIREBBE ANTONELLO VENDITTI” – GIORGIA MELONI CITA “COMPAGNO DI SCUOLA”, IL BRANO DATATO 1975 DEL CANTAUTORE DI SINISTRA. OVVIAMENTE MARX E NIETZSCHE NON SI DIEDERO MAI LA MANO, NÉ AD ATREJU NÉ ALTROVE. CIÒ È STATO ANCHE IMMAGINATO NELL’ULTIMO LIBRO DI MARCELLO VENEZIANI “NIETZSCHE E MARX SI DAVANO LA MANO”. LO SCRITTORE IPOTIZZA COME MISE EN SCÈNE CHE LA SERA DEL 5 MAGGIO 1882 I DUE SI SIANO TROVATI IN UNA LOCANDA DI NIZZA (DOVE ENTRAMBI PASSARONO). NON SI CAPISCE BENE SE LA MELONI CI ABBIA CREDUTO DAVVERO – VIDEO

giorgia meloni balla ad atreju

GIORGIA, ER MEJO TACCO DI ATREJU! - ZOMPETTANDO COME UN MISIRIZZI, LA MELONI CAMALEONTE HA MESSO IN SCENA CIO' CHE SA FARE BENISSIMO: IL BAGAGLINO DI CORBELLERIE (''QUESTO È IL LUOGO IN CUI NIETZSCHE E MARX SI DANNO LA MANO'') E DI SFOTTO' SU ELLY SCHLEIN: "IL CAMPO LARGO L'ABBIAMO RIUNITO NOI... CON IL SUO NANNIMORETTIANO 'MI SI NOTA DI PIÙ SE VENGO O STO IN DISPARTE O SE NON VENGO PER NIENTE' HA FATTO PARLARE DI NOI" -UBRIACA DI SE' E DEI LECCAPIEDI OSPITI DI ATREJU, HA SCODELLATO DUE ORE DI PARACULISSIMA DEMAGOGIA: NULLA HA DETTO SU LAVORO, TASSE, SANITA', ECC - IDEM CON PATATE SULLA GUERRA RUSSIA-UCRAINA, SUL CONFLITTO STATI UNITI-EUROPA, SUL RUOLO DEL GOVERNO SU DIFESA E IL RIARMO EUROPEO - IN COMPENSO, HA STARNAZZATO DI VITTORIE DEL GOVERNO MA  GUARDANDOSI BENE DI CITARE MINISTRI O ALLEATI; SI E' INFERVORATA PER IL PARTITO MA NON RICORDA CHE L’HA FONDATO CON CROSETTO E LA RUSSA ('GNAZIO E' STATO DEL TUTTO OSCURATO AD ATREJU) - "GIORGIA! GIORGIA!", GRIDA LA FOLLA - OK, L'ABBIAMO CAPITO: C’È UNA PERSONA SOLA AL COMANDO. URGE UN BALCONE PER LA NUOVA MARCHESA DEL GRILLO - DAGOREPORT+VIDEO 

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)