zuckerberg censura

LA CENSURA CORRE SU FACEBOOK - CANCELLATI POST CON LA FOTO DELLA BIMBA VIETNAMITA BRUCIATA DAL NAPALM, IL PRINCIPALE QUOTIDIANO NORVEGESE ACCUSA ZUCKERBERG: “E’ UN ABUSO DI POTERE. STATE LIMITANDO LA LIBERTÀ"

Andrea Tarquini per “repubblica.it”

ZUCKERBERGZUCKERBERG

 

Lo Aftenposten, principale quotidiano norvegese, di proprietà di Schibsted, massimo gruppo editoriale scandinavo, accusa Mark Zuckerberg di abuso di potere. Perché Facebook ha cancellato la famosa foto della bimba vietnamita che corre nuda piangendo, bruciata dalle bombe al Napalm lanciate dal corpo d’intervento americano in Indocina durante il conflitto.

 Aftenposten spara la storia in prima pagina, con una lettera aperta a Zuckerberg firmata da Espen Egil Hansen, direttore e ad del quotidiano. Secondo lui il fondatore e numero uno di Facebook ha deliberatamente e senza scrupoli abusato del suo potere sul social media.

 

VIETNAM BAMBINA BRUCIATA DAL NAPALMVIETNAM BAMBINA BRUCIATA DAL NAPALM

“Sono indignato, irato, e anche spaventato di quanto Lei, signor Zuckerberg, sta facendo con un pilastro della nostra società democratica. Sono preoccupato perché il più importante mezzo d’informazione del mondo sta limitando la libertà invece di cercare di ampliarla,e a volte ciò accade in modo autoritario”.
 
La controversia nasce dalla decisione di Facebook di cancellare un post dello scrittore norvegese Tom Egeland che conteneva la foto dei bimbi vietnamiti, tra cui la piccola Kim Phuc che aveva allora 9 anni, che corrono terrorizzati e investiti da un attacco al napalm. Egeland nel suo post aveva lanciato una discussione su “sette fotografie che hanno cambiato la storia della guerra”.

 

Lo scrittore è stato sospeso da Facebook. Aftenposten ha dato la notizia pubblicando la foto, e Facebook ha chiesto al quotidiano norvegese di cancellare o rendere irriconoscibile la foto dalle sue edizioni online. Perché “foto che mostrano persone completamente nude e rendono visibili i genitali o donne totalmente nude secondo le nostre regole vanno totalmente rimosse”. Prima che Aftenposten potesse rispondere, Facebook di sua iniziativa ha cancellato articolo e foto dalla pagina del quotidiano sul social media.

Nella sua lettera aperta Hansen sottolinea che la decisione di Facebook rivela una totale incapacità “di distinguere tra pornografia pedofila e una famosa foto di guerra, e una mancanza di volontà di dare spazio a liberi giudizi”. Hansen continua: “Sebbene io sia il direttore del più grande giornale norvegese devo constatare che Lei restringe e limita lo spazio entro il quale posso esercitare la mia responsabilità editoriale…penso che lei stia abusando del suo potere, difficile credere che lo faccia consapevolmente”.
 
Il giornalista norvegese nota che anziché svolgere la sua missione dichiarata di rendere il mondo più aperto e connesso, con decisioni editoriali come quella contro la foto e Aftenposten Zuckerberg “non farà che promuovere la stupidità e non riuscirà ad avvicinare tra di loro gli esseri umani.

HANSEN - AFTENPOSTENHANSEN - AFTENPOSTEN

 

Il ruolo di media informativo di Facebook è sempre più ampio, negli Usa ad esempio il 44 per cento degli adulti si informa su Facebook. “I media hanno la responsabilità di giudicare in ogni singolo caso cosa pubblicare, e questo diritto e dovere che tutti i direttori del mondo hanno non dovrebbe essere messo in pericolo da algoritmi codificati nel Suo ufficio in California”.

Nel suo recente discorso a Roma Zuckerberg aveva detto che Facebook “è un’azienda d’alta tecnologia, non un’azienda d’informazione”, come a minimizzarne il ruolo

mediatico.

 

Aftenposten appartiene appunto al gruppo editoriale Schibsted che programma grandi investimenti per creare un nuovo social forum e sfidare Facebook, Apple e Google in tutto il mondo.

ZUCKERBERG HANSENZUCKERBERG HANSENZUCKERBERG STUDENTI ROMAZUCKERBERG STUDENTI ROMA

Ultimi Dagoreport

salvini rixi meloni bignami gavio

DAGOREPORT - I FRATELLINI D’ITALIA CI SONO O CI FANNO? SULLA QUESTIONE PEDAGGI, CI FANNO: FINGONO DI CASCARE DAL PERO DI FRONTE ALL’EMENDAMENTO LEGHISTA CHE AUMENTA IL COSTO DELLE AUTOSTRADE, MA SAPEVANO TUTTO DALL’INIZIO. QUELLO DEL CARROCCIO È STATO UN BALLON D’ESSAI PER VEDERE COSA SAREBBE SUCCESSO. MA DI FRONTE ALL’INDIGNAZIONE DI CONSUMATORI E OPPOSIZIONE LA MELONI HA ORDINATO LA RETROMARCIA – ORA IL CETRIOLONE PASSA AI CONCESSIONARI: CHE DIRANNO I VARI TOTO, BLACKSTONE, MACQUARIE E GAVIO DI FRONTE AL FORTE DIMAGRIMENTO DEI LORO DIVIDENDI? – I PIANI ECONOMICI FINANZIARI BLOCCATI E I MOLTI INCROCI DI GAVIO CON IL GOVERNO: HA APPENA VENDUTO 250MILA AZIONI DI MEDIOBANCA, FACENDO UN FAVORE, INDIRETTO A “CALTA” E ALLA SCALATA AL POTERE FINANZIARIO MILANESE PROPIZIATA DALLA FIAMMA MAGICA…

trump zelensky meloni putin

DAGOREPORT - DONALD TRUMP È STATO CHIARO CON ZELENSKY: SE CEDE LE QUATTRO REGIONI OCCUPATE DAI RUSSI, OLTRE LA CRIMEA, A PUTIN, USERÀ IL SUO SÌ PER MINACCIARE MOSCA. SE “MAD VLAD” NON ACCETTA DI CHIUDERE SUBITO IL CONFLITTO, ARMERÀ FINO AI DENTI KIEV – IL TYCOON PUTINIZZATO FINGE DISTANZA DALLO ZAR DEL CREMLINO: "VUOLE ANDARE FINO IN FONDO, CONTINUARE A UCCIDERE, NON VA BENE...". MA È SCHIACCIATO SULLE PRETESE DI MOSCA: HA PROMESSO A PUTIN CHE L’UCRAINA INDIRÀ ELEZIONI UN ATTIMO DOPO IL CESSATE IL FUOCO – LA RISATA DA VACCARO DEL CALIGOLA DI MAR-A-LAGO DI FRONTE ALLA CONFERENZA PER LA RICOSTRUZIONE BY GIORGIA MELONI: MA COSA VUOI RICOSTRUIRE SE C’È ANCORA LA GUERRA?

antonio tajani giorgia meloni neri nero bambini immigrati migranti matteo salvini

DAGOREPORT – AH, TAJANI DELLE MERAVIGLIE! RICICCIARE PER L'ENNESIMA VOLTA LO IUS SCHOLAE E, DOPO UN BATTAGLIERO RUGGITO, RINCULARE SUBITO A CUCCIA (''NON E' LA PRIORITA'"), E' STATO UN FAVORE FATTO A GIORGIA MELONI, DETERMINATA A SEMINARE ZIZZANIA TRA LE FILE LEGHISTE SPACCATE DA VANNACCI, PER CUI UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LA CITTADINANZA AI RAGAZZI CHE COMPLETANO GLI STUDI IN ITALIA, E' PEGGIO DI UNA BESTEMMIA SULL'ALTARE - IL MINISTRO DEGLI ESTERI (SI FA PER DIRE: SUGLI AFFARI INTERNAZIONALI DECIDE TUTTO LA STATISTA DELLA GARBATELLA), UNA VOLTA APPOGGIATO IL BIANCO TOVAGLIOLO SUL BRACCIO, SI E' PRESTATO COSI' A SPARARE UN AVVISO A MATTEO SALVINI: SI PREGA DI NON TIRARE TROPPO LA CORDA, GRAZIE!

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin

DAGOREPORT – OGGI DONALD TRUMP CHIAMERÀ VOLODYMYR ZELENSKY E GLI PRESENTERÀ “L’OFFERTA” DI PUTIN: “MAD VLAD” VUOLE IL RICONOSCIMENTO DELLE ZONE ATTUALMENTE OCCUPATE DAI SUOI SOLDATI (OLTRE ALLA CRIMEA, CHE CONSIDERA RUSSA DAL 2014). IL PIANO DEL TYCOON È CONVINCERE L’EX COMICO UCRAINO A DARE L’OK, E POI TORNARE DA PUTIN E FINIRE LA GUERRA. CON UNA SOTTESA MINACCIA: SE, NONOSTANTE LE REGIONI ANNESSE, MOSCA CONTINUASSE IL CONFLITTO, A QUEL PUNTO GLI USA SAREBBERO PRONTI A RIEMPIRE DI ARMI KIEV PER FARE IL CULO A STELLE E STRISCE ALLO ZAR DEL CREMLINO - MA QUANTO CI SI PUO' ANCORA FIDARE DELLE PROMESSE DI TRUMP, VISTE LE CAZZATE CHE HA SPARATO FINORA?