NERVI A FIOR DI PELLEGRINI - IL BOTTA E RISPOSTA TRA FEDERICA PELLEGRINI E IL SUO EX ALLENATORE BONIFACENTI, DOPO IL FLOP AGLI EUROPEI IN VASCA CORTA, È LO SCAZZO TRA UNA SPOR-DIVA CHE SI SENTE ‘STO CAZZO E UN POVERO CRISTO - LA CAMPIONESSA ACCUSA IL TECNICO DI AVER INVENTATO BALLE, LUI LAMENTA LA PRETESA DI LEI DI ALLENARSI A ROMA (PER STARE VICINO A MAGNINI) - DA QUANDO LA DIVINA SPOCCHIOSA È PERSONAGGIO DA ROTOCALCO IL RAPPORTO CON I SUOI ALLENATORI È DIVENTATO ISTERICO: PRIMA LO SCAZZO CON MORINI E POI L’ESONERO DI LUCAS…

Carlo Santi per "Il Messaggero"

Senza pace. Federica contro Federico: continua la querelle tra la Pellegrini e il suo ex tecnico Bonifacenti. La campionessa veronese non ha digerito bene il quarto posto ottenuto ai recenti europei in vasca corta, ma sono soprattutto certe «bugie» ad averla fatta infuriare. Dopo qualche giorno di silenzio Fede è tornata a sfogarsi, e il bersaglio è di nuovo Bonifacenti, il tecnico ingaggiato dopo l'esonero di Philippe Lucas, ma con il quale è arrivata alla rottura a sole due settimane dagli Europei.

«Quanto mi fanno arrabbiare queste bugie», è sbottata ieri sul suo blog l'olimpionica del nuoto. Bugie che secondo la campionessa avrebbe raccontato sul suo conto l'allenatore veronese dopo il divorzio. «Odio essere presa in giro perché io sono sempre sincera a costo di litigare. La mia arrabbiatura parte dal fatto che io avevo chiesto tre cose al mio allenatore a settembre. Per prima cosa di non nuotare più da sola: avevo bisogno di compagnia per affrontare gli allenamenti più difficili.

E invece alla fine eravamo sempre tre gatti e Federico era al corrente dei miei attacchi di colite e nervoso perché non ce la facevo più a nuotare da sola. Secondo: di mantenere un buon lavoro a delfino perchè Lucas me lo faceva fare molto e ho visto che mi aiutava. Io il delfino da settembre in allenamento non l'ho mai fatto. La terza cosa: di aumentare i miei lavori di velocità provando una collaborazione periodica tra Federico e Claudio Rossetto».
«Bonifacenti si è subito dimostrato disponibile - prosegue Federica - anzi mi aveva detto che aveva pensato anche lui a questa cosa prima ancora che io gliela chiedessi.

Quindi è inutile che ora si inventi che io volevo a tutti i costi scendere sempre più spesso a Roma perché le uniche due settimane che ho passato qui sono state programmate da Federico e Claudio a fine settembre». Insomma, «richieste molto semplici e sulle quali Federico fu subito d'accordo e soprattutto fatte da una che qualcosa nel nuoto ha fatto e vuole continuare a fare. Come fanno tutti i professionisti do dei punti di riferimento al mio nuovo allenatore per indirizzarlo sulla strada che può portare sia me che lui alla serenità di risultato e di rapporto.

Nessuna di queste tre cose è stata fatta e quindi per una volta nella mia vita non mi sento di prendermi la responsabilità del risultato ottenuto agli Europei».
Bonifacenti, invece, ribadisce il suo punto di vista sulla rottura voluta dalla Pellegrini. «Federica spiegò che io non reggevo lo stress mediatico che ero costretto a subire stando vicino a lei: ma quale stress mediatico, dico io, nessuno ci cercava, potevamo lavorare tranquilli. Invece il motivo vero era che lei voleva andare ad allenarsi a Roma».

La difende il fidanzato Filippo Magnini: «È offensivo che un allenatore possa pensare che un'atleta come Federica, nell'anno olimpico, decida di allenarsi col fidanzato e non nelle migliori condizioni. È assurdo. Federica voleva una collaborazione con Rossetto per ritrovare la velocità che le serve per vincere i 200 sl, su cui era d'accordo Bonifacenti, a parole ma non con i fatti. Lei non è una principiante: e visto come sono andati i 400 aveva ragione a fare determinate richieste».

Del resto, il suo rapporto con gli allenatori (Castagnetti escluso) non è mai stato tranquillo. Anche l'anno scorso, in occasione degli europei, prima di dare forfait nella gara dei 400 sl, la Pellegrini disse in diretta tv, riferendosi al suo tecnico di allora, Stefano Morini: «A volte quando andiamo in piscina, mi sembra di essere io l'allenatore». A proposito del quarto posto europeo, Federica dice di essere «delusa, ma nulla di grave, è solo una gara. Dispiaciuta solo del fatto che volevo essere pronta per poterla fare bene: a me non piace mai sentirmi impreparata».

 

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