FIORUCCI PREFERISCE I FIORI - “CON WARHOL MI SENTIVO AL CENTRO DEL MONDO, MA SONO PIÙ FELICE IN CAMPAGNA” - “MEGLIO ESSERE CONTADINI: GLI STUPIDI SONO TUTTI CRESCIUTI IN UN GRATTACIELO”

Daniela Monti per il “Corriere della Sera

elio fioruccielio fiorucci

 

«Elio, stai una favola. Che hai fatto?». Elio Fiorucci, 79 anni compiuti lo scorso 10 giugno, entra nel portone di via Vittorio Veneto, a Milano, dove ha lo studio. «Ho smesso di mangiare i miei fratelli», risponde senza nessun imbarazzo ad usare un termine così fragile e insieme così potente (parola tremante/foglia appena nata nei versi di Ungaretti) per indicare gli animali che alleviamo per ucciderli e cibarcene, fratello vitello, sorella pecora, fratello coniglio. «Il mio imprinting è contadino», racconta.

 

Ed è un complimento che fa a se stesso: «Più siamo contadini e più abbiamo la possibilità di diventare intelligenti. Gli stupidi che ho conosciuto nella mia vita sono tutti cresciuti in un grattacielo». «Ho scritto una lettera al ministro per le Riforme Boschi perché introduca nella Costituzione il principio del rispetto per gli animali. Come possiamo vendere l’immagine dell’Italia Paese della cultura, se poi strappiamo i figli alle madri che li hanno appena partoriti? Perché è questo che facciamo alle mucche e ai vitelli.

 

Warhol con Debbie HarryWarhol con Debbie Harry

Non sono religioso, ma sono sicuro che esista una sorta di “religione cosmica” per cui se sei distruttivo, sarai distrutto. Ci siamo ridotti ad essere come pidocchi su quel grande albero che è il nostro me pidocchi su quel grande albero che è il nostro pianeta. Dobbiamo finalmente capire quello che si può mangiare e quello che non si può, perché è frutto di una violenza senza fine. Io un giorno ho detto basta. Non è stata una decisione improvvisa, erano anni che ci pensavo. Ho smesso di mangiare la carne».

 

IL COMMERCIANTE FUNKY

Fiorucci ha segnato un’epoca nella storia della moda italiana. A metà degli Anni Sessanta ha portato a Milano lo spirito libero e trasgressivo dei negozi londinesi di King’s Road e Carnaby Street, «quando ci sono capitato per la prima volta ho pensato: ma questo è il paradiso!»; poi c’è stata la grande avventura americana, la pop art, il mitico Studio 54, la lunga amicizia con Andy Warhol che per un pomeriggio intero restò nel negozio newyorkese di Fiorucci con Truman Capote, seduto in vetrina per il lancio di Interview.

 

TRUMAN CAPOTE TRUMAN CAPOTE

Luisa Valeriani, sociologa del costume, nel suo saggio «Quarant’anni di arte, design, moda e spettacolo», lo definisce «non artista né filosofo, ma un commerciante funky», dove funky sta per tantissime cose: istintivo, stravagante, diverso, imprevedibile, controcorrente ma sempre fedele al proprio spirito, alla propria etica, all’intelligenza e alla originalità delle proprie idee.

 

«Chi sono oggi i miei eredi? I milioni di ragazzi che come me, in ogni angolo del mondo, grazie a Internet, stanno cambiando la nostra coscienza collettiva», risponde. L’animalismo non è una parentesi, «diventare vegetariano è una decisione che coinvolge totalmente il nostro modo di essere».

 

LA DOLCEZZA VINCE

«Mio padre non riusciva a capire come si potesse uccidere per il piacere di farlo. Mi parlava degli uccelli migratori con una grazia e un calore che non ho mai dimenticato. Diceva: vedi, hanno covato le uova, le hanno viste schiudere e hanno dato da mangiare ai piccoli; poi hanno deciso di partire assieme per il loro lungo viaggio. Parlava degli uccelli ma usava termini come “figli”, “famiglia”. E all’improvviso, per colpa di qualche incosciente, tutto questo percorso si interrompeva sopra un roccolo, dentro le reti o a fucilate». «La colpa principale ce l’ha la religione, che ci ha insegnato che siamo superiori e diversi dagli animali.

 

BOB COLACELLOBOB COLACELLO

Ma che cosa ci divide davvero? Solo la presunzione». «Sono socio anche di Animal Amnesty, un’associazione che mette in Rete tutto ciò che riguarda gli animali, nel bello e nel male. Mi chiedo sempre: è più efficace far vedere la dolcezza degli animali o le crudeltà di cui gli uomini sono capaci nei loro confronti? Io credo che valga di più la dolcezza, l’immagine dolce vince sulla cattiveria».

 

SANTI E DIAVOLI

«Ad ascoltarmi, sembro un saggio, invece poi nella vita, o per distrazione o per leggerezza, si finisce per dimenticare gli affetti più veri. Io non posso insegnare nulla a nessuno. In certi momenti si diventa diavoli non perché si sia cattivi, ma perché la vita ci porta in un’altra direzione, ci distrae, ci fa prendere scorciatoie e passare con il rosso. Io sono stato distratto dal privilegio di poter fare ciò che mi piaceva. Così ho avuto persone che mi volevano un bene dell’anima, ma quando hanno avuto bisogno di me ho risposto: non ho tempo, ho così tante cose da fare. Ho tanti sensi di colpa».

 

QUELLO CHE PIACE ALLA GENTE

«Da bambino ero discolo, mi ribellavo, volevo la mia autonomia, non mi piaceva andare a scuola. Così ho cominciato a lavorare presto. Il lavoro mi ha realizzato: non ho perso il sapere della scuola, piuttosto ho acquistato i saperi della vita.

 

Lavoravo come commesso nel negozio di calzature di papà: lì ho capito che sapevo scegliere, che ero in sintonia con quello che piaceva alla gente.

 

maria elena boschi oggimaria elena boschi oggi

Sentivo la necessità di fare delle cose perché vedevo che le persone intorno a me le capivano. Risolvere i problemi è sempre stata un’attività che mi affascinava: in fondo è nella natura di tutti gli uomini essere un po’ bricoleur».

 

IL MIO AMICO ANDY

«Andy mi invitava spesso alla Factory, il mio inglese anche allora era stentato, ma riuscivamo comunque a capirci in quella bolgia meravigliosa fatta di parole italiane, spagnole, francesi, tutte mescolate. Ad un certo punto gli chiedo perché i suoi quadri mi sembrassero così moderni e lui risponde: “Perché mi sono ispirato ai neon di New York facendo la mitologia della contemporaneità”.

 

SELVAGGIA LUCARELLI URGENTE RIFORMARE LA SCARPIERA DI MARIA ELENA BOSCHI SELVAGGIA LUCARELLI URGENTE RIFORMARE LA SCARPIERA DI MARIA ELENA BOSCHI

Io timidamente, non sentendomi all’altezza di parlare di pop art con lui, dico: “È vero, qui ci sentiamo al centro del mondo, ma io sono più felice in campagna”. Tutti mi hanno guardato come se fossi uno scemo. Passano due mesi e Warhol mi invita di nuovo, questa volta a casa sua dove viveva con Bob Colacello, il più prestigioso antiquario d’America, e lì mi mostra la raccolta di dipinti dell’Ottocento inglese, con immagini di animali al pascolo. Vedo quei quadri e risento le emozioni di quando ero ragazzino e mi avvicinavo alle capre con le mani piene di sale. Mi sono commosso: lì, davanti ai dipinti, ho capito quanto Warhol mi stimasse. Era affascinato da chi rompeva gli schemi e aveva il coraggio di andare controcorrente».

 

Fine della paura, inizio della vita «Per tanto tempo ho avuto paura. Poi, provando e riprovando, ho perso la timidezza, che non vuol dire diventare arroganti, ma sentire che attorno ci sono tante persone che ti vogliono bene e che sono pronte a sostenerti. Troppo spesso siamo bloccati dal timore di non essere accettati: io l’ho superato vedendo che, in definitiva, riuscivo a fare le cose con passione. Adesso “fine della paura, inizio della vita” è il mio motto. E per vita intendo la mia insieme a quella di tutti noi».

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...