GRIFFATI E MAZZIATI - POCHE IDEE E PREZZI TROPPI ALTI: DA KATIE HOLMES A ROBBIE WILLIAMS, GLI ARTISTI CHE SI IMPROVVISANO STILISTI POI CHIUDONO BOTTEGA – RESISTE SOLO VICTORIA BECKHAM!

Massimo De Angelis per ‘Libero Quotidiano'

Reclutare la star hollywoodiana come testimonial di una griffe è ormai consolidata abitudine. Sono gli stilisti in persona a scegliere con scrupolo questo o quel personaggio che meglio incarni l'anima della Maison, provocando grande scalpore mediatico e una resa finanziaria sia all'azienda di moda, sia al vip da copertina.

Ma cosa succede se si invertono i ruoli, ovvero la stella del palcoscenico assume le sembianze di un imprenditore fashion? Ebbene le cose possono andare decisamente male. Ne sanno qualcosa tre nomi del calibro di Katie Holmes, Robbie Williams e Kanye West, che hanno appena chiuso le rispettive società. L'ultima, in ordine cronologico, ad aver abbandonato frettolosamente ago e filo è stata la ex moglie di Tom Cruise.

Sabato scorso la notizia che il brand Holmes & Yang, fondato dall'attrice e dalla sua consulente personale, ha deciso di serrare i battenti. Un addio poco glamour al rutilante mondo della moda. L'etichetta alternava periodi di successo a momenti negativi, tanto che il marchio, lanciato in pompa magna nel 2009, solo tre anni dopo riusciva ad approdare sulla prestigiosa passerella di New York con una critica positiva.

L'azienda non ha resistito un lustro, cedendo di fronte ai sempre maggiori attriti tra le due donne, causati da divergenze sulla gestione amministrativa e nel settore marketing. Il motivo principale dell'inarrestabile dissapore la scelta dei prezzi per la linea femminile: l'asiatica Yang, saggia e sparagnina, era contraria a vestiti così costosi da allontanare il grande pubblico, mente la leggiadra Holmes, ambiziosa e visionaria, appariva irremovibile sull'esclusività dei capi.

Dopo discussioni e conciliaboli, la parentesi da designer sembra archiviata per la signora Katie, che tornerà presto al suo hobby preferito, l'inguaribile shopper. Non è da considerare migliore la recente esperienza nell'universo fashion del cantante Robbie Williams. Folgorato sulla via dello stile nel 2011, in ottobre l'eclettico musicista inglese ha salutato per sempre completi, gilet e grisaglie, ispirate alla classica eleganza british di suo nonno. E così, dopo appena ventiquattro mesi di attività, si è arenata la produzione del marchio Farrell, ricca di proposte sartoriali che nessuno ha mai compreso fino in fondo. L'impegno profuso dall'artista è risultato vano, e un bel giorno è arrivata inesorabile la liquidazione della ditta e tanti saluti ai sogni di gloria. Meglio tornare a esibirsi sul palcoscenico.


Stessa beffarda sorte per l'idolo di colore Kanye West, oggi sulla bocca di tutti per l'imminente matrimonio con la procace soubrette Kim Kardashian. Ebbene il rapper americano, dopo aver presenziato a un tripudio di defilè parigini e aver studiato nei minimi particolari un'ambiziosa collezione di abbigliamento, ha chiuso il quartier generale del progetto, a Milano, aperto solo sessanta giorni prima. Stop definitivo. Da un momento all'altro i collaboratori coinvolti nell'iniziati - va sono stati spediti a casa senza troppe spiegazioni, nonostante la promessa di presentare i vestiti in passerella durante l'inverno.

La star della musica black non risulta nuova a colpi di testa, cambiamenti repentini, imprevedibili scatti d'ira e anatemi lanciati nei confronti di colleghi. Viene da chiedersi se l'avventura stilistica rappresenti solo un capriccio, un vezzo oppure abbia un senso concreto. Talvolta chi si cambia d'abito ogni due ore, pensando di rappresentare un'autentica icona, cade nell'errore di confondere la pura immagine con la dura realtà di imprenditore. Complimenti invece all'unica star capace di far centro nel competitivo settore, Victoria Adams.

L'ex Spice girl, dopo aver plasmato una griffe tra mille pregiudizi e notevoli diffidenze, adesso è universalmente riconosciuta creatrice di una Maison, celebrata dalla stampa e soprattutto amata da ricchi acquirenti. Per festeggiare il consolidato successo a fine gennaio è stato prodotto un documentario sulla storia e il dietro le quinte del marchio diretto dalla signora Beckham. Velenose indiscrezioni dicono che verrà distribuito anche dalle parti di Hollywood come filmato propedeutico per attori e cantanti che volessero in futuro buttarsi nel modaiolo business.

 

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