SCARPATI (TG2): “CONFERMO: ANNA LA ROSA È STATA LA MIA PROF” - AL PD DICONO DI “NON AVER INTERCETTATO IL VOTO DI PROTESTA”: MA LA PROTESTA È CONTRO DI LORO! - GALLI DELLA LOGGIA SALE SUL CARRO DI GRILLO - LA “POLTRONA SELVAGGIA” NEL CDA DEL FESTIVAL DI ROMA C’È DAL 2006 - DIRIGENTI COME STUMPO, DI TRAGLIA, GOTOR, GELONI CHE HANNO VOMITATO ODIO SU RENZI E CHE HANNO FLOPPATO LA CAMPAGNA ELETTORALE NON DOVREBBERO ESSERE CACCIATI A CALCI NEL SEDERE?...

Riceviamo e pubblichiamo:

Lettera 1
Caro Dago,
Sento e vedo tutta la classe dirigente italiana preoccupata, anzi alcuni se la fanno proprio sotto; evocano scenari da tragedia, fanno i saccenti o perlomeno i pensosi. intanto Fini e Casini, Ingroia e Di Pietro, praticamente sono storia passata. Alfano ancora parla, e quindi in fondo abbiamo da ridere ancora un po'. Berlusconi sembra pimpante , quindi come sopra, ci terra' allegri ancora un attimo, tanto anche lui ha chiuso. Ma per fortuna non sara' mai piu' premier. Vendola esce molto ridimensionato, la Lega perde comunque meta' dei voti. Un sacco di facce nuove entreranno in Parlamento. Senti Dago, stasera ho capito perche' a differenza dei nostri ViP non sono affatto cosi' preoccupato.
Un dubbio: sara' mica che non faccio parte di quelli che sono al potere?
Bankomat

Lettera 2
Caro Dago, che la poltrona fosse selvaggia, nel cda del Festival di Roma, era evidente. Da anni. Sin da quando Veltroni e Bettini posero mano alla pratica,nel 2006. Ma permettimi: per fare direttore Marco Muller, ad ogni costo e peraltro con una risicata maggioranza nonostante l'inghippo pensato ad arte, il sindaco Alemanno e l'ex governatrice Polverini hanno addirittura azzerato un intero cda e mandato via anticipatamente il presidente. Di che ti meravigli, dunque? Quella storia è nata male e proseguita peggio. Finirà nell'ignominia.
Saluti Michele Anselmi

Lettera 3
Gentile direttore, vorrei intervenire sulla vicenda che in questi ultimi ha riguardato il curriculum di Anna La Rosa. Dopo l'articolo di Aldo Grasso che riportava il curriculum della giornalista pubblicato sul sito ufficiale della Rai di "Telecamere" stamattina il suo giornale ha pubblicato la lettera del direttore della Scuola Superiore di Giornalismo Luiss-Guido Carli, Roberto Cotroneo. Nel suo intervento Il direttore della Scuola ha voluto sottolineare che "Anna La rosa non insegna nella nostra scuola" contrariamente a quanto riportato dal curriculum pubblicato sul sito.

Dal suo intervento, che mi è sembrato inspiegabilmente piccato, il lettore potrebbe dedurre che Anna la Rosa abbia inventato di sana pianta la sua qualifica di docente alla Luiss sull'esempio di Oscar Giannino (non a caso citato da Grasso). Io ho frequentato la scuola di Giornalismo della LUiss nel biennio 2001/2002 e la mia docente di giornalismo televisivo era Anna La Rosa. Una circostanza che potrebbe essere confermata da tanti miei colleghi di corso che lavorano nelle principali testate nazionali (se non ricordo male c'è una mia collega che scrive anche sul suo giornale). Pertanto Roberto Cotroneo avrebbe potuto facilmente controllare che Anna La Rosa è stata una docente della scuola da lui attualmente diretta. Bastava dare un'occhiata agli archivi in segreteria.
Gianpiero Scarpati - Tg2

Lettera 4
Caro Dago,
i vari media hanno riportato erroneamente- o meglio, non completamente- una delle frasi cardine dell'intervento di Bersani: "Posso starci da capitano o da mozzo ma non abbandono la nave" La frase completa era: "Posso starci da capitano o da mozzo ma non abbandono la nave...(pausa)...anche perché a terra c'è un giaguaro di merda che vuole farmi la pelle"
Saluti, Derek W.

Lettera 5
Ieri sera a Ballarò è ricomparso il desaparecido Alfano (per poco non se è occupata la Sciarelli a "Chi l'ha visto!): è contento di non essere più maggioranza in Parlamento (soddisfazione da me condivisa) ,quando realizzerà poi che il Pdl sarà marginalizzato dagli accordi PD-5 stelle ,dalla felicità si ubriacherà con il Papi? Altro che smacchiato il giaguaro alla fine di questa legislatura sarà diventato albino!
Sanranieri

Lettera 6
redazione Dago
la sinistra ha perso (qualcuno tra i più irriducibili tra loro e non sono pochi è convinto del contario) perchè va in giro ancora con personaggi coma la Bindi D'Alema Veltroni (lasciamo stare Bersani) ed altri che stanno in li e non vogliono andare via dopo aver
contribuito a sfasciare questo paese. Voi pensate veramente che si ricrederanno?
se i grillini gli gettano l'ancora di salvezza la prossima voto il Berlusca!!!!
Darimatea

Lettera 7
Eccoli qua, i soliti, ottusi, presuntuosi comunisti: «Non siamo riusciti a intercettare il voto di protesta» (Zingaretti, 26.II.2013, "RaiTre", ore 22 e 20). Cosa vuoi "intercettare", non capisci che la protesta era ed è CONTRO di te?!
Giuseppe Tubi

Lettera 8
Il PD sembra la nazionale tedesca di calcio quando incontra l'Italia nei tornei importanti: perde sempre!
Franco da Pagani

Lettera 9
Adesso che fara' Ingroia? Tornera' in magistratua ed indaghera' tutti gli elettori che non lo hanno votato?
Franco da Pagani

Lettera 10
Gigi ha fatto la sua prima conferenza stampa e ha detto "Grillo adesso dica cosa vuole fare". Ma è possibile che ancora non ha capito cosa vuole Grillo ? Lo sintetizzo io: Vuole che esci con le mani alzate !
Vedo e prevedo.

Lettera 11
Quando Grasso dice: che D'AGOSTINO con la politica NON c'entra niente, dimostra che NON ha capito nulla. Se c'è una persona che ha il polso della situazione politica ed economomica del Paese è il grande Roberto. Se c'è uno in grado di prevedere molto tempo prima ciò che accadrà, è Lui. Non è un mago, è uno che che sente quello che pensa la gente, quali sono preoccupazioni, bisogni e speranze. Non basta leggere Dagospia, bisogna capire quello che scrive
Vittorio Pietrosanti

Lettera 12
Dago darling, pare un secolo fa e invece é roba di soli pochi anni fa, tutto il lecca-lecca dei media più progessisti sul movimento (o "think tank") "Fare futuro" lanciato dall'allora riveritissima (anche dai sinistrati) terza carica dello Stato (ormai esiliata dal Parlamento)."C'est Fini la comedie" dice una bella canzone francese. Un'altra, ancora più bella, dice "Et maintenant que vais je faire de tout ce temps que sera ma vie...".

Sì "Fare futuro", ma quale? Per i giardinetti é troppo giovane. Sperabilmente Sua Altezza serenissima il Principe di Montecarlo gli darà un lavoro come uscere di Casinò (accento sulla o). Ma non é da escludere però che un certo sultano brianzolo, nella sua "infinita" bontà; non lo faccia lavorare come stalliere in un favoloso "compound" di Arcore.
Natalie Paav

Lettera 13
Grillo si bea dicendo che I suoi candidati sono preparati perche "e' gente preparata, hanno studiato sono ingegneri etc." guarda Dago Io sono Ingegnere laureato con il massimo dei voti e ti assicuro che non metterei la mano sul fuoco sulle capacità sociali, relazionali e politiche della stragrande maggioranza dei miei colleghi, Del resto i risultati di un governo di tecnici sono sotto gli occhi di tutti.

Temo infine che abbia ragione Berlusconi ovvero che la stragrande maggioranza sia di estrema sinistra come dimostrano le prime dichiarazioni e le prime interviste che rilasciano. ma lo sa Grillo che in Italia i deputati non hanno vincolo di mandato ? Secondo me avremo una marea di emuli di "scilipoti" che daranno una stampella a Bersani.
paolo Rip

Lettera 14
I commenti che più mi fanno ridere sono quelli, tipo Gramellini, che "il popolo si è sollevato contro le élite". Ma quale élite? quell'accozzaglia di arroganti arrivisti, presuntuosi, ladri, attaccati alle poltrone e ai privilegi per sè, famiglia e amici, sarebbe l'élite italiana?
In questo caso siamo messi veramente male.... a meno che il termine élite non abbia cambiato significato! Saluti e buon lavoro
nonna indignata che ha votato Grillo per disperazione

Lettera 15
Caro Dago,
ho paura per Beppe Grillo. Non perché abbia azzoppato gli italici destri e sinistri, ma perché si è messo contro i poteri forti mondiali. Costoro sanno cosa succederebbe se passasse l'idea che spread, indici di borsa e politiche di rigore contano meno della disoccupazione galoppante, degli artigiani che lavorano la metà, di famiglie e aziende che non riescono ad accedere al credito a causa del cortocircuito bancario (gli stati finanziano la BCE, che finanzia le banche a patto che usino questi soldi per comprare titoli di stato), della necessità di dare una mano a chi rischia di "restare indietro".
AUVERNO

Lettera 16
Cortese Dago,
leggo Martini sulla Stampa e la cronaca del tracollo Pd, leggo commenti e strategie, e da quarantennale elettore di sinistra domando:
a) dirigenti come Stumpo, Di Traglia, Gotor, Geloni che hanno vomitato odio su Renzi durante le primarie e che hanno gestito la più catastrofica campagna elettorale della sinistra dal 1994 a oggi, non dovrebbero essere cacciati a calci nel sedere? non funzionava così in politica?
b) se proprio non li vogliamo cacciare a calci, potrebbero almeno evitare di andare in tv o sui social network a fare figure meschine? O il fatto di essere i nuovi giovani ci condanna a tenerli lì per i prossimi anni?
S.Grido

Lettera 17
Caro Dago, a proposito di piroette della grande stampa italiana nel dopovoto: vogliamo parlare dell'editoriale di Ernesto Galli Della Loggia sul Corrierone di stamattina?
Galli è esponente di spicco di una delle peggiori caste del paese - quella accademica - che da vent'anni stromboneggia dalle colonne del giornale della grande borghesia italiania, culla di un'altra delle peggiori caste del paese - quella giornalistica.

Senza sporcarsi mai le mani, baloccandosi nel terzismo, ovvero in quella forma di berlusconismo presentabile in società. E ora sale sul carro di Grillo? Galli Della Loggia è un bell'esempio dell'inconsistenza della nostra classe intellettuale. Ecco, forse da lì bisognerebbe partire per la piazzale Loreto della casta. Altro che Rosy Bindi.
Con simpatia
Giacomo Poi

Lettera 18
Buona sera.
Ieri sera ho assistito schifato a tutti i commenti post elezioni da parte dei leader (se è possibile chiamarli così) in cui ognuno si vantava delle propria vittoria e delle non vittoria degli altri. Nessuno ha detto che il vero sconfitto è IL POPOLO ITALIANO. A questo punto mi chiedo se non sia il caso di iniziare una campagna mediatica per il ricambio totale della massa di pecoroni che ci governa.

Quello che mi ha sconcertato è il PD, che ammetto di avere votato, che non ha capito che presentando Renzi, a mio modesto parere, avrebbe vinto facilmente le elezioni. Può darsi che Renzi non sia meglio degli attuali politici ma la gente chiede volti nuovi per iniziare. Invece il dirigenti del pd continuano a ripetere che hanno fatto le primarie, cambiando le regole rispetto a Veltroni e Prodi, ma I RISULTATI SI SONO VISTI!!!!!!!!!!!!!
Grazie.
Renato

 

aldo-grassoROBERTO COTRONEOANNA LAROSA CON IL MAESTRO ALBERTO VERONESI BERSANI E DALEMA SBIRCIATINA ALLUNITA TRE SCATTI DI BEPPE GRILLO ROSI BINDINICO STUMPOCHIARA GELONI STEFANO DI TRAGLIA ANTONIO INGROIA CON IL SIMBOLO DELLA SUA LISTA MIGUEL GOTOR FOTO ANDREA ARRIGA Ernesto Galli Della Loggia

Ultimi Dagoreport

al thani bin salman zayed donald trump netanyahu saudita sauditi

DAGOREPORT – DOMANI TRUMP VOLA NEL GOLFO PERSICO, AD ATTENDERLO MILIARDI DI DOLLARI E UNA GRANA - PER CAPIRE QUANTI AFFARI SIANO IN BALLO, BASTA APRIRE IL PROGRAMMA DEL FORUM DI INVESTIMENTI USA-ARABIA SAUDITA. CI SARANNO TUTTI I BIG DELL’ECONOMIA USA: MUSK, ZUCKERBERG, ALTMAN, BLACKROCK, CITIGROUP, ETC. (OLTRE AL GENERO LOBBISTA DI TRUMP) - SAUDITI, EMIRATINI E QATARIOTI SONO PRONTI A FAR FELICE L'AMERICA "MAGA". MA PER INCASSARE LA CUCCAGNA, TRUMP QUALCOSA DEVE CONCEDERE: I REGNI MUSULMANI ARABI PERDEREBBERO LA FACCIA SENZA OTTENERE IL RICONOSCIMENTO DI UNO STATO PALESTINESE - L'INCONTRO DEI MINISTRI DEGLI ESTERI SAUDITA E IRANIANO PER UNA PACE TRA SCIITI E SUNNITI - PRESO PER IL NASO DA PUTIN SULL’UCRAINA E COSTRETTO DA XI JINPING A RINCULARE SUI DAZI, IL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA HA DISPERATAMENTE BISOGNO DI UN SUCCESSO INTERNAZIONALE, ANCHE A COSTO DI FAR INGOIARE IL ROSPONE PALESTINESE A NETANYAHU…

starmer - zelensky - macron - tusk - merz - a kiev giorgia meloni fico putin

DAGOREPORT – DOVEVA ESSERE UNA “PONTIERA”, GIORGIA MELONI ORMAI È UNA “PORTIERA”. NEL SENSO CHE APRE E CHIUDE IL PORTONE AGLI OSPITI IN ARRIVO A PALAZZO CHIGI: L’ULTIMO CHE SAREBBE DOVUTO ARRIVARE TRA FRIZZI E LAZZI È ROBERT FICO, IL PREMIER SLOVACCO UNICO LEADER EUROPEO PRESENTE ALLA PARATA MILITARE, A MOSCA, SCAMBIANDOSI SMANCERIE CON PUTIN - PER NON PERDERE LA FACCIA, LA DUCETTA HA DOVUTO RIMANDARE LA VISITA DI FICO A ROMA AL 3 GIUGNO - QUESTI SONO I FATTI: L’AUTOPROCLAMATASI “PONTIERA”, TOLTA LA PROPAGANDA RILANCIATA DAI TROMBETTIERI DI ''PA-FAZZO'' CHIGI, NON CONTA NIENTE SULLO SCENA INTERNAZIONALE (LA PROVA? IL VIAGGIO DI MACRON, MERZ, STARMER E TUSK A KIEV E IL LORO ACCORDO CON TRUMP) - RUMORS: IL TEDESCO MERZ PERPLESSO SUL VIAGGIO IN ITALIA DI LUGLIO. E MELONI PUNTA A INTORTARLO DOMENICA ALLA MESSA DI INIZIO PONTIFICATO DI LEONE XIV, IN PIAZZA SAN PIETRO...

orchesta la scala milano daniele gatti myung whun chung myung-whun ortombina fortunato

DAGOREPORT: CHE GUEVARA VIVE ALLA SCALA – ALLA FINE DEL 2026, SARÀ IL DIRETTORE D’ORCHESTRA COREANO MYUNG-WHUN CHUNG IL SUCCESSORE DI RICCARDO CHAILLY - IL CONIGLIO (CONIGLIO, NON CONSIGLIO) DI AMMINISTRAZIONE DELLA SCALA AVEVA SUGGERITO IL NOME DEL MILANESE DI FAMA MONDIALE DANIELE GATTI. MA LA CGIL DELL’ORCHESTRA, SOTTOTRACCIA, HA SUBITO FATTO CAPIRE CHE NON ERA DI SUO GRADIMENTO: A GATTI VENIVA “RIMPROVERATO” UN ATTEGGIAMENTO UN PO’ SEVERO VERSO GLI ORCHESTRALI (POCO INCLINI A NON FARE QUEL CHE VOGLIONO) – ORA I SINDACATI RECLAMANO L’AUMENTO DI PERSONALE (DEL RESTO, LA SCALA, HA SOLO MILLE DIPENDENTI!), AUMENTI RETRIBUTIVI, SCELTA DELL’UFFICIO STAMPA ALL’INTERNO DEL TEATRO, FINANCO LA RICHIESTA DI PARCHEGGIARE I MONOPATTINI NEL CORTILETTO INTERNO…

orcel giorgetti nagel castagna bpm unicredit

DAGOREPORT - RISIKO INDIGESTO: LA PROTERVIA DI GIORGETTI A DIFESA DI BPM DALLE GRINFIE DI UNICREDIT, INDISPETTISCE FORZA ITALIA E I FONDI CHE HANNO INVESTITO MILIARDI IN ITALIA - GLI SCAZZI SUL DECISIONISMO DI ORCEL NEL BOARD DI UNICREDIT: IL CDA PRENDE TEMPO SULL'OFFERTA DI SCAMBIO SU BPM, CHE LA LEGA CONSIDERA LA "SUA" BANCA - LA STILETTATA DI NAGEL A LOVAGLIO ("PER BUON GUSTO NON RIPERCORRO LA STORIA DEL MONTE DEI PASCHI") E L'INSOFFERENZA DI CALTAGIRONE PER IL CEO DI BPM, CASTAGNA...

keir starmer emmanuel macron e friedrich merz sul treno verso kiev giorgia meloni mario draghi olaf scholz ucraina donald trump

DAGOREPORT - IL SABATO BESTIALE DI GIORGIA MELONI: IL SUO VELLEITARISMO GEOPOLITICO CON LA GIORNATA DI IERI FINISCE NEL GIRONE DELL'IRRILEVANZA. LA PREMIER ITALIANA OGGI CONTA QUANTO IL DUE DI PICCHE. NIENTE! SUL TRENO DIRETTO IN UCRAINA PER INCONTRARE ZELENSKY CI SONO MACRON, STARMER, MERZ. AD ATTENDERLI, IL PRIMO MINISTRO POLACCO TUSK. NON C'È PIÙ, COME TRE ANNI FA, L’ITALIA DI MARIO DRAGHI. DOVE È FINITA L’AUTOCELEBRATOSI “PONTIERA” TRA USA E UE QUANDO, INSIEME CON ZELENSKY, I QUATTRO CABALLEROS HANNO CHIAMATO DIRETTAMENTE IL ‘’SUO CARO AMICO” TRUMP? E COME HA INCASSATO L’ENNESIMA GIRAVOLTA DEL CALIGOLA DELLA CASA BIANCA CHE SI È DICHIARATO D’ACCORDO CON I VOLENTEROSI CHE DA LUNEDÌ DOVRÀ INIZIARE UNA TREGUA DI UN MESE, FUNZIONALE AD AVVIARE NEGOZIATI DI PACE DIRETTI TRA UCRAINA E RUSSIA? IN QUALE INFOSFERA SARANNO FINITI I SUOI OTOLITI QUANDO HA RICEVUTO LA NOTIZIA CHE TRUMP FA SCOPA NON PIÙ CON IL “FENOMENO” MELONI MA CON...

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - LA CAPITALE DEGLI AFFARI A MISURA DUOMO, A CUI IL GOVERNO MELONI HA LANCIATO L’ANATEMA “BASTA CON I BANCHIERI DEL PD”, È IN TREPIDA ATTESA DI COSA DELIBERERÀ UNICREDIT DOMENICA PROSSIMA, A MERCATI CHIUSI - SI RINCORRONO VOCI SULLA POSSIBILITÀ CHE ANDREA ORCEL ANNUNCI L’ADDIO NON SOLO ALL’OPS SU BPM MA ANCHE ALLA SCALATA DI COMMERZBANK, PER PUNTARE TUTTA LA POTENZA DI FUOCO DI UNICREDIT LANCIANDO UN’OPS SU GENERALI - DOPO LE GOLDEN MANGANELLATE PRESE SU BPM, ORCEL AVRÀ DI CERTO COMPRESO CHE SENZA IL SEMAFORO VERDE DI PALAZZO CHIGI UN’OPERAZIONE DI TALE PORTATA NON VA DA NESSUNA PARTE, E UN’ALLEANZA CON I FILO-GOVERNATIVI ALL’INTERNO DI GENERALI COME MILLERI (10%) E CALTAGIRONE (7%) È A DIR POCO FONDAMENTALE PER AVVOLGERLA DI “ITALIANITÀ” - CHISSÀ CHE COSA ARCHITETTERÀ IL CEO DI BANCA INTESA-SANPAOLO, CARLO MESSINA, QUANDO DOMENICA IL SUO COMPETITOR ORCEL ANNUNCERÀ IL SUO RISIKO DI RIVINCITA…