2020divanogiusti1112 2

IL DIVANO DEI GIUSTI – AVETE FINITO DI DISCUTERE SUL FRANGETTONE DELLA BOSCHI OPERA DI ROBERTINO D’ANTONIO, PARRUCCHIERE DELLE DIVE DEL CINEMA? BEH, STASERA VEDO CHE C’È UN BELLO SCONTRO TRA UNA SERATINA WESTERN SU IRIS, DUE CAPOLAVORI DI CLINT EASTWOOD, “GLI SPIETATI” ALLE 21 E A SEGUIRE “IL TEXANO DAGLI OCCHI DI GHIACCIO”, E UNA SERATINA BUZZANCHIANA-BANFIOTA SU CINE 34, PRIMA “PRESTAMI TUA MOGLIE” DI GIULIANO CARNIMEO E POI “L’ONOREVOLE CON L’AMANTE SOTTO AL LETTO” DI MARIANO LAURENTI - VIDEO

 

 

 

morgan freeman clint eastwood gli spietati

Marco Giusti per Dagospia

 

Avete finito di discutere sul frangettone della Boschi opera di Robertino D’Antonio, parrucchiere delle dive del cinema? Beh, stasera, se non volete scivolare su qualche prima interessante tra Netflix e Amazon, vedo che c’è un bello scontro tra una seratina western su Iris, due capolavori d Clint Eastwood, “Gli spietati” alle 21 e a seguire “Il texano dagli occhi di ghiaccio”, e una seratina buzzanchiana-banfiota su Cine 34, prima “Prestami tua moglie” di Giuliano Carnimeo e poi “L’onorevole con l’amante sotto al letto” di Mariano Laurenti.

clint eastwood gli spietati 1

 

Che dire? “Gli spietati” è forse il capolavoro di Clint Eastwood, dove sembra aver del tutto digerito la lezione dei suoi maestri Sergio Leone e Don Siegel per inventarsi qualcosa di diverso. Ma è anche un film definitivo per la parabola western di Clint e del suo personaggio.

 

prestami tua moglie

Ha dei personaggi fantastici, da Morgan Freeman come pal di Clint, a un Gene Hackman cattivissimo a un Richard Harris dandy e molto inglese. Ma la scena che preferisco è il grande duello finale. Perché nessuno tira fuori la pistola e spara come Clint. Ce lo ha insegnato Sergio Leone.

 

Quanto a “Prestami tua moglie”, ricordiamo che è una tarda commedia sofisticata alla Toscano-Marotta, diretta però da Giuliano Carnimeo, al posto del consueto Giorgio Capitani, e interpretata da Lando Buzzanca, ormai non tanto più funzionante al botteghino, al posto di Enrico Montesano.

 

renzo montagnani daniela poggi lando buzzanca

 

Ci sono le solite bellone di turno, da Janet Agren a Daniela Poggi a Claudine Auger, c’è un Renzo Montagnani ancora alle prese con la commedia sexy, ma la scena ormai la rubano gli emergenti comici del Derby come Diego Abatantuono e Massimo Boldi.

 

Anche Giuliano Carnimeo ricordava su “Cine70” che Buzzanca non era così adatto a quel film: “…perché la sua caratterizzazione aveva qualcosa di forzato, mentre sarebbe venuta più naturale se fosse stata impostata su di un personaggio all’americana, un tipo alla Jack Lemmon. Non attore comico, ma attore brillante.

 

 

teo teocoli alvaro vitali l’onorevole con l’amante sotto al letto

Un personaggio simile, portato in una commedia sofisticata all’americana, funziona. Se uno cerca di forzare, il personaggio rende di meno. (..) Diciamo che non era il ruolo giusto per lui. Forse, è stato quello l’errore del film, perché gli altri ruoli erano abbastanza azzeccati. Ricordo che è uno dei pochi ruoli seri di Boldi, in cui fa veraemnte l’attore e non il comico surreale o da cabaret”. Ma alla fine trionfa solo in una pur piccola apparizione la stella nascente Diego Abatantuono.

 

Così sui manifesti, prima Lando si vede oscurato per dar spazio al faccione di Montagnani e al corpo della Agren, poi, si lancia solo Abatantuono, al punto che il film viene rieditato due anni dopo col titolo Lo strafico e nei flani trionfa solo il faccione di Diego.

 

 

 

curiosa2

Quanto a “L’onorevole con l’amante sotto al letto” di Mariano Laurenti, lo ricordo decisamente più riuscito, con un Banfi scatenato con tanto di riportino, come l’onorevole democristiano Battistoni, con moglie non proprio fedelissima, Marisa Merlini, che se la fa col segretario del marito, Leo Gullotta.

prestami tua moglie.

 

Lui si consola con la bionda Janet Agren, professoressa di Nella storia entreranno in scena anche Alvaro Vitali, portaborse dell’onorevole, costretto a fingersi gay per sfuggire alle mire della moglie di Battistoni, poi un amico vescovo dell’onorevole, Gigi Reder, per non parlare di Teo Teocoli come cuccettista pronto a tutto per Janet Agren e Jimmy il Fenomeno. C’è anche una doccia, ma in treno, della bellissima Janet Agren.

 

 

l’onorevole con l’amante sotto al letto

Alvaro, vera bestia, a un certo punto cerca di sodomizzare Gullotta, Lory Del Santo, cameriera veneta, sta per cedere a Banfi al grido “Comandi”. Ricordava Janet Agren della lavorazione del film: “Andò molto bene. Ero diretto da Mariano Laurenti. Lo girammo in cinque settimane, come tutti i film di quel genere, che comunque risultavano prodotti puliti, curati. L’onorevole non fu neppure fatto in economia, c’erano ambienti, e andammo anche in trasferta in montagna per diversi giorni”.

 

bruno ganz hitler la caduta

Mariano Laurenti ricordava invece che “Janet Agren von voleva che le si vedesse il seno, perché ci aveva dei problemi, allora dovevamo fare delle contorsioni, dei giochi con gli asciugamani”. Gigi Reder lo ricordava invece come “una delle più grosse marchette della mia vita”.

 

il film la caduta

Storico-erotico francese anche interessante questo “Curiosa” di Lou Jeunet, Rai Movie 21, 15, che ci porta al centro di un tormentato triangolo amoroso di fine 800 fra il poeta erotomane e viaggiatore Pierre Louys, interpretato da Niel Schneider, la bella Marie de Heredia, Noémie Merlant, e suo marito, il poeta Henri De Regnier, Benjamin Lavernhe.

 

Se non lo avete già visto vi segnalo l’ottimo “La caduta – Gli ultimi giorni di Adolf Hitler” di Olivier Hirschbiegel con un grandissimo Bruno Ganz come Hitler, trasmesso da Rai Tre in prima serata alle 21, 20.

TROPPA GRAZIA

 

Anche Rai Due stasera si lancia in un film in prima visione, “Troppa grazia” di Gianni Zanasi con Alba Rohrwacher e Elio Germano, fiaba ecologica politica, forte di un premio come miglior film europeo alla Quinzaine di Cannes di un paio d’anni fa con la Madonna che parla con Alba Rohrwacher.

 

Allora pensai, forte anche della visione della serie tv Il miracolo di Niccolò Ammaniti, che era veramente curioso vedere in tanti film italiani recenti tanti santi, madonne che parlano o che piangono sangue. O coca, come in Euforia, o Madonne, come in Troppa grazia. Ci sarà un motivo, pensavo, ma non ci sono ancora arrivato…

l’uomo che pianse

 

E’ proprio la Madonna, interpretata da Hadas Yaron, e vestita proprio da Madonna, a dire proprio a Alba, geometra, già in conflitto con la propria coscienza e con i mille problemi di una vita complicata, una figlia adolescente avuta a 18 anni, un ex-fidanzato traditore ma forse recuperabile, Elio Germano, di costruire una chiesa in una campagna dove una schiera di trafficone locali, capitanati dal sempre presente Giuseppe Battiston e da Thomas Trabacchi, hanno deciso di costruire l’Onda, una non meglio specificata grande opera architettonica che darà lavoro e lustro a tutto il paese.

 

un bacio

In secondissima serata, Rai Movie alle 00, 45, c’è un altro recente film italiano interessante che non andò benissimo al botteghino, “Un bacio”, opera seconda di Ivan Cotroneo dopo anni di successo nella fiction televisiva. Di fatto è una storia d’amore fluida a tre fra tre ragazzi molto diversi che cercano solo di costruirsi una propria identità all’interno di una cittadina di provincia, di un liceo, di famiglie fin troppo protettive.

Un po’ sul modello del non dimenticato “Noi siamo infinito” con Ezra Miller, Emma Watson, Logan Lerman. Da parte sua, Cotroneo ci mette molti balletti, coreografati da Luca Tommasini, che rendono il film quasi un musical, qualche animazione, un po’ sul modello di “Tutti pazzi per amore”. Anche i suoi tre eroi sono ragazzi, come tanti, pronti a esplodere da un momento all’altro. E più si dichiarano, più sono a rischio.

noi siamo infinito 1

 

Non venne capito, magari era un po’ troppo presto, ma la direzione era un po’ quella che riprenderà con più forza e più coscienza d’autore Luca Guadagnino in “We Are Who We Are”.

 

Trovai molto buono in una Venezia di una ventina d’anni fa anche “L’uomo che pianse”, mélo storico canterino che attraversa tutta l’Europa scritto e diretto da Sally Potter con un gran cast, Christine Ricci come orfanella ebrea in fuga dal nazismo che attraverserà l’oceano alla ricerca del padre, Johnny Depp come giovane zingaro bellissimo, Cate Blanchett come sua amica del cuore, John Turturro, perfino Harry Dean Stanton.

 

 

troppa grazia

Presumo sia bruttissimo, ma è sicuramente rarissimo la commediola erotica del 1977 presentata da Cine34 all’1,05, “Cara dolce nipote”, sotto Malizia alla Andrea Bianchi e soprattutto alla Gabriele Crisanti, girato dalle parti di Milano con Lucio Flauto come Turi Ferro e l’inedita Ursula Heinle, mai più rivista, come provocante nipotina sporcacciona. Femi Benussi si ripete ancora in un ruolo di servetta pronta a tutto.

 

cara dolce nipote

 

Giovanna Grassi tuonò sulle pagine del “Corriere della Sera”: “L’uso della donna nel più commerciale cinema italiano ha toccato livelli d’abiezione che dovrebbero fare urlare le più oneste femministe non solo contro i produttori e i registi di certi film, ma anche contro le protagoniste che ogni giorno vanno ad ingrossare il filone porno.

 

In Cara dolce nipote c’è una aspirante sosia di Laura Antonelli che con falsa ingenuità, cerca di sedurre uno zietto maturo. (..) Il luogo d’azione è una presunta Milano piccolo-borghese. La recitazione è squallida come la sceneggiatura. E che dire di una certa ridicola gioventù rappresentata mentre declama massime indiane e fuma droghe leggere?”.

 

raimondo vianello walter chiari due contro tutti

Da non perdere nella notte, oltre all’interessante “Due contro tutti”, western comico di Alberto De Martino con Walter Chiari e Raimondo Vianello, Cine 34, su Rai Tre alle 3, 55 il film ad episodi “Provvisorio quasi d’amore” diretto da Bruno Bigoni, Enrico Ghezzi, Francesca Marciano, Roberta Mazzoni, Daniele Segre, Silvio Soldini, Kiko Stella. Vagamente ricordo l’episodio della Marciano con Alfredo Pea da poco uscito dal tunnel delle commedie sexy e quello di Ghezzi tra Godard e Lynch che si cucina un uovo e parla d’amore. Mah…

walter chiari raimondo vianello due contro tuttil’uomo che piansel’onorevole con l’amante sotto al letto 9noi siamo infinito morgan freeman gli spietatil’onorevole con l’amante sotto al letto 6prestami tua moglie un bacio janet agren prestami tua moglie alvaro vitali lory del santo l’onorevole con l’amante sotto al letto 1richard harris gli spietatiun bacio un baciotroppa grazia teo teocoli alvaro vitali janet agren l’onorevole con l’amante sotto al lettonoi siamo infinito

Ultimi Dagoreport

friedrich merz donald trump starmer macron meloni von der leyen jd vance

DAGOREPORT - L’INCONTRO DI GIORGIA MELONI CON VANCE E VON DER LEYEN È STATO SOLO ACCIDENTALE: È STATO POSSIBILE SOLO GRAZIE ALL’INSEDIAMENTO DI PAPA LEONE XIV (NON È LA DUCETTA A CONVOCARE I LEADER, MA LA CHIESA) – LA "COMPASSIONE" DI TRUMP, CHE HA COINVOLTO LAST MINUTE MELONI NELLA CHIAMATA CON I "VOLENTEROSI" MACRON, STARMER E MERZ  – LE FAKE NEWS DI PALAZZO CHIGI PROPALATE DAI GIORNALI DI DESTRA E DAL “CORRIERE”: ALL’ORIZZONTE NON C’È ALCUN INVIO DI TRUPPE EUROPEE IN UCRAINA, NÉ LA VOLONTÀ DI ESCLUDERE L’ITALIA DAL GRUPPO PRO-KIEV. È LA MELONI A ESSERSI CHIAMATA FUORI PER EVITARE GUAI CON SALVINI...

ernesto galli della loggia giorgia meloni

DAGOREPORT - FAZZOLARI E' PER CASO IL NUOVO DIRETTORE DEL "CORRIERE"? - IN UNA PRIMA PAGINA CHE NASCONDE LE MENZOGNE DI GIORGIA MELONI, SPUTTANATA DA MACRON, BRILLA UN EDITORIALE VERGOGNOSO DI GALLI DELLA LOGGIA CHE SI DOMANDA: "SE LA GERMANIA (DI AFD) HA DAVVERO FATTO I CONTI CON IL SUO PASSATO NAZISTA. IN ITALIA, INVECE, UN PARTITO CHE PURE HA LE SUE LONTANE ORIGINI NEL FASCISMO GOVERNA DA TRE ANNI IN UN MODO CHE SOLO I COMICI (DUNQUE PER FAR RIDERE…) GIUDICANO UNA MINACCIA PER LA DEMOCRAZIA" - L’EX MAOISTA, POI TERZISTA, QUINDI BERLUSCONIANO, 5STELLE, INFINE MELONIANO  DEVE STUDIARE UN PO’, INVECE DI CAMBIARE PARTITO A OGNI CAMBIO DI GOVERNO. NEL DOPOGUERRA IN GERMANIA, GLI EX NAZISTI RIENTRARONO NEL CONTESTO SOCIALE E OTTENNERO POSTI DI POTERE NELLE INDUSTRIE PIÙ AVANZATE FINO ALLA CONTESTAZIONE DEL '68, SIMBOLEGGIATA DALLO SCHIAFFONE RIFILATO DALLA STUDENTESSA BEATE KLARSFELD AL CANCELLIERE (EX NAZISTA) KURT KIESINGER – IN ITALIA LA DESTRA ALLA FIAMMA DI FINI FU SDOGANATA DAL GOVERNO BERLUSCONI, DOVE IL MINISTRO DELLA GIOVENTU' ERA GIORGIA MELONI. COSA CHE IL GALLI OMETTE ESSENDO ORA COLLABORATORE DEL GOVERNO DUCIONI PER IL SETTORE SCUOLA...

andrea orcel unicredit

DAGOREPORT - IL RISIKO DELLE AMBIZIONI SBAGLIATE - COME PER IL GOVERNO MELONI, ANCHE ANDREA ORCEL NON IMMAGINAVA CHE LA STRADA PER LA GLORIA FOSSE TUTTA IN SALITA - IL RAFFORZAMENTO IMMAGINATO DI UNICREDIT, PER ORA, È TUTTO IN ARIA: IL MURO DI GOLDEN POWER DELLA LEGA HA RESO MOLTO IMPROBABILE LA CONQUISTA DI BANCO BPM; BERLINO RITIENE “INACCETTABILE” LA SCALATA ‘’NON AMICHEVOLE” DI UNICREDIT ALLA SECONDA BANCA TEDESCA COMMERZBANK; LE MOSSE DI NAGEL E DONNET GLI DANNO FILO DA TORCERE; CREDIT AGRICOLE, CHE HA UN CONTRATTO IN SCADENZA PER LA GESTIONE DEL RISPARMIO CHE RACCOGLIE UNICREDIT, HA UN ACCORDO CON BPM, DI CUI E' PRIMO AZIONISTA. E IL CDA DI UNICREDIT NON È PIÙ QUELLA FALANGE UNITA DIETRO AL SUO AZZIMATO CONDOTTIERO. COME USCIRE DAL CUL-DE-SAC? AH, SAPERLO…

orcel giorgetti

DAGOREPORT – GIORGETTI SI CONFERMA UN SUPPLÌ CON LE UNGHIE: ALL’INCONTRO CON I RAPPRESENTANTI DI UNICREDIT PER LA MODIFICA DEL DECRETO GOLDEN POWER CHE BLINDA L'OPS SU BPM, BANCA CARA ALLA LEGA, CHI HA INCARICATO IL MINISTRO DI CAZZAGO? STEFANO DI STEFANO, DIRETTORE GENERALE DELLE PARTECIPAZIONI DEL MEF, MA ANCHE COMPONENTE DEL CDA DI MPS. INSOMMA, LA PERSONA GIUSTA AL POSTO GIUSTO... – CALTA C’È: LA GIRAVOLTA DEL CEO DI MPS, LUIGI LOVAGLIO, SULL'OPERAZIONE MEDIOBANCA-BANCA GENERALI…

guzzetti bazoli meloni fazzolari e caltagirone scannapieco giuseppe francesco gaetano dario cdp giorgia

DAGOREPORT - AVVISATE ‘’PA-FAZZO CHIGI’’ CHE IL GRANDE VECCHIO DELLE FONDAZIONI BANCARIE, GIUSEPPE GUZZETTI, HA PRESO IL BAZOOKA - L’INDOMABILE NOVANTENNE NON NE PUÒ PIÙ DI VEDERE CASSA DEPOSITI E PRESTITI (DI CUI LE FONDAZIONI HANNO IL 30%) RIDOTTA A CAGNOLINO SCODINZOLANTE DEI FRATELLI DI FAZZOLARI: AFFONDATA LA NOMINA DI DI CIOMMO ALLA PRESIDENZA DEL CDA DEL FONDO F2I - MA IL CEFFONE PIÙ SONORO AL SOVRANISMO BANCARIO DEL GOVERNO DUCIONI È STATO SFERRATO DAL TERRIBILE VECCHIETTO CON LA VENDITA DELLA QUOTA DELLA FONDAZIONE CARIPLO IN MPS, IL CAVALLO DI TROIA DEL FILO-GOVERNATIVO CALTAGIRONE PER ESPUGNARE, VIA MEDIOBANCA, GENERALI – STRATEGIE DIVERSE SUL RISIKO TRA GUZZETTI E IL SUO STORICO ALLEATO, IL GRANDE VECCHIO Di BANCA INTESA, “ABRAMO” BAZOLI…