RAI, TEMPESTA VARIABILE - DOMANI A PRANZO (MENU DI PESCE) GUBITOSI E TARANTOLA INCONTRERANNO TUTTI I VERTICI, PER INTRODURRE UN NUOVO SISTEMA: POSTO FISSO, MA STIPENDIO VARIABILE - NEL CDA ENTRANO I TRE DIRETTORI DI RETE (MAZZA GODE) - LA RAI DEI TECNICI (ESTERNI) DECIDE CHE D’ORA IN POI CI SARANNO SOLO CONSIGLIERI INTERNI NELLE SOCIETÀ DEL GRUPPO …

1 - RAI: CDA RINNOVA SIPRA, GUBITOSI PRESIDENTE; LORENZA LEI AD
(AGI) - E' ufficiale il cambio al vertice della Sipra, la societa' concessionaria di pubblicita' della Rai. Il Cda Rai ha indicato - secondo quanto apprende l'AGI - Luigi Gubitosi, dg di viale Mazzini, alla presidenza della Sipra, mentre come amministratore delegato e' stata indicata Lorenza lei, gia' direttore generale Rai. Nei giorni scorsi si era dimesso l'amministratore delegato in carica, Aldo Reali, mentre il presidente Sergio Bruno e' destinato ad altro incarico in un'altra delle societa' del Gruppo Rai, ovvero alla presidenza di Rai Way. Nel Cda della Sipra entrano anche i direttori delle tre reti generaliste.

Il capitolo Sipra e' uno dei piu' delicati che la nuova gestione Rai deve affrontare, stante la caduta della raccolta pubblicitaria registrata nell'ultima parte del 2011 e poi ancor piu' marcata e' stata nel primo semestre 2012.

2 - RAI: MAZZA, IMPORTANTE CONNUBIO TRA SIPRA E RETI
(ANSA) - "Nel caso ci fosse un coinvolgimento, sarebbe importante da una parte per ribadire la centralità delle reti nell'organizzazione della Rai e dall'altra nel creare un connubio sempre più stretto tra noi che mandiamo in onda i programmi e chi deve vendere gli spazi pubblicitari su quei programmi".

Lo ha detto il direttore di Rai1, Mauro Mazza, a margine della presentazione della nuova edizione di Porta a Porta, in relazione alla proposta del direttore generale Gubitosi di nominare i direttori di rete nel consiglio di amministrazione di Sipra. "La valorizzazione di un programma - ha continuato Mazza - é bene che venga fatta dalla Sipra, ma anche poi da chi quei programmi li fa. Dovrebbe essere la normalità, in questo caso la normalità fa notizia".


3 - RAI: SOLO CONSIGLIERI INTERNI NEI CDA DELLE SOCIETA' DEL GRUPPO
(AGI) - I futuri Consigli di amministrazione delle societa' del Gruppo Rai devono essere composti da figure interne alle stesse societa' o alla capogruppo. E' questa l'indicazione venuta oggi - apprende l'AGI - dal Cda di viale Mazzini che da questa mattina e' riunito e sta procedendo ad una serie di interventi, tra cui anche nomine o indicazioni di nomine di forte rilievo, come ad esempio la Sipra, ritenuta la 'cassaforte' Rai. Il Cda ha approvato i criteri che andranno d'ora in poi seguiti per procedere alle nomine nelle controllate e consociate.

Sono previste eccezioni, ma - si apprende ancora - devono essere adeguatamente "motivate" e ad ogni modo la maggioranza dei componenti dei diversi Cda dev'essere composta da dirigenti interni. Questa e' una svolta in casa Rai, dove finora il piu' delle volte nei Cda delle controllate e consociate c'erano piu' innesti dall'esterno che ricorso a professionalita' interne.


4 - PRIMO INCONTRO DI TARANTOLA E GUBITOSI CON I DIRIGENTI RAI

Primaonline.it - Dopo la riunione di oggi con il Cda della Rai per presentare le nuove nomine alla Sipra, a Rai Fiction e a Rai Way, la presidente della Rai Anna Maria Tarantola e il direttore generale Luigi Gubitosi hanno organizzato per giovedì 6 settembre un incontro a pranzo (menu di pesce) con i vertici dell'azienda impegnati sul prodotto, i direttori delle reti e delle testate, per cominciare a entrare nel merito dei contenuti e dei programmi Rai.

Tra le questioni in ballo ci sono anche le sedi di corrispondenza estere. Gubitosi vorrebbe rimettere mano alla riorganizzazione voluta dal suo predecessore, Lorenza Lei, che ha portato alla chiusura degli avamposti Rai di Madrid, Sud America, India, Beirut e Istanbul e al ridimensionamento di altri.


5 - RAI, PER I DIRETTORI ARRIVA LO STIPENDIO VARIABILE
Goffredo De Marchis per "la Repubblica"

Il primo banco di prova per la nuova Rai voluta da Mario Monti è stamattina. È in gioco la tenuta dell´equilibrio tra i tecnici voluti dal premier Anna Maria Tarantola e Luigi Gubitosi e il consiglio di amministrazione "politico" come lo prevede la legge Gasparri. Il direttore generale porta nel cda un pacchetto di nomine che non è stato sottoposto, come in passato, alla trattativa con i consiglieri.

Lorenza Lei amministratore delegato della Sipra, la concessionaria pubblicitaria, Eleonora Andreatta direttore di Raifiction, nuovi consiglieri della Sipra i direttori delle reti generaliste, Roberto Sergio presidente di Raiway con un cda d´interni che permetterà di risparmiare un milione di euro riconosciuto prima come emolumento ai membri esterni, accorpamento di Televideo e Rainews.

Gubitosi, che porta le proposte in consiglio, ha una maggioranza garantita ma l´obiettivo è uscire dalla riunione di oggi con l´unanimità. Si annuncia una discussione sul metodo seguito dal dg. Antonio Verro, che voterà a favore della nomina della Lei, contesta addirittura la legittimità dell´azione di Gubitosi.

«L´avevo detto fin dall´inizio. Le deleghe del presidente e del dg cozzano con la legge Gasparri. E il metodo seguito va contro la norma. Si vuole procedere così? Ma allora si cambi la legge e le leggi le cambia il Parlamento, non Palazzo Chigi». La nomina della Lei non è piaciuta al Partito democratico: troppo vicina a Berlusconi per andare a dirigere la Sipra, chiamata a "rubare" inserzionisti a Mediaset, l´azienda del Cavaliere. Ma è evidente che la presidenza di Sipra che il dg si è autoassegnato servirà a controllare da vicino i conti e la gestione della concessionaria avrà aspetti quasi collegiali.

I nuovi vertici parleranno anche di conti, la materia principale del loro lavoro estivo. Del calo degli spot che hanno portato al dimissionamento dell´ex Amministratore delegato di Sipra Aldo Reali. Gubitosi non svelerà le carte sul piano di rientro, ma potrebbe annunciare una novità abbastanza rivoluzionaria: la flessibilità economica per i nuovi direttori. Eleonora Andreatta sarebbe il primo test: come direttore di Raificion le verrebbe riconosciuta un´indennità di funzione che perderebbe al momento di una sostituzione in futuro. Non è mai successo prima in Rai dove lo stipendio cresceva a ogni promozione e rimaneva tale e quale dopo la rimozione. Insomma, posto fisso ma stipendio variabile.

Non basta certo questo ad aggiustare i conti di Viale Mazzini. Sarebbe solo un segnale. Come lo è quello di procedere così velocemente a nomine importanti, con quello che è stato definito un blitz. Segnali da azienda "normale" che il supermanager ha voluto mandare subito. Ma il vero esame sarà quello sulla nomina del direttore del Tg1, il posto più appetito dalla politica. Il nuovo vertice non ci ha ancora messo mano. Ma sembra pronto a farlo presto.

 

TARANTOLA GUBITOSIIL NUOVO CDA RAI TARANTOLA GUBITOSI MAURO MAZZA LORENZA LEI ELEONORA ANDREATTAAntonio Verro foto Milestone Aldo Reali

Ultimi Dagoreport

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…

bomba doha qatar trump netanyahu epstein ghislaine maxwell

DAGOREPORT - COME MAI DONALD TRUMP,  PRESIDENTE DELLA PIÙ GRANDE POTENZA PLANETARIA, NON È NELLE CONDIZIONI DI COMANDARE SUL PREMIER ISRAELIANO BENJAMIN NETANYAHU? - COME E' RIUSCITO "BIBI" A COSTRINGERE L’IDIOTA DELLA CASA BIANCA A NEGARE PUBBLICAMENTE DI ESSERE STATO PREAVVISATO DA GERUSALEMME DELL'ATTACCO CONTRO ALTI ESPONENTI DI HAMAS RIUNITI A DOHA? - DATO CHE IL QATAR OSPITA LA PIÙ GRANDE BASE AMERICANA DEL MEDIO ORIENTE, COME MAI LE BOMBE SGANCIATE VIA DRONI SUI VERTICI DI HAMAS RIUNITI A DOHA SONO RIUSCITE A PENETRARE IL SISTEMA ANTIMISSILISTICO IRON DOME ('CUPOLA DI FERRO') DI CUI È BEN DOTATA LA BASE AMERICANA? - TRUMP ERA STATO OVVIAMENTE AVVISATO DELL’ATTACCO MA, PUR CONTRARIO A UN BOMBARDAMENTO IN CASA DI UN ALLEATO, TUTTO QUELLO CHE HA POTUTO FARE È STATO DI SPIFFERARLO ALL’EMIRO DEL QATAR, TAMIN AL-THANI - SECONDO UNA TEORIA COMPLOTTISTICA, SOSTENUTA ANCHE DAL MOVIMENTO MAGA, NETANYAHU AVREBBE IN CASSAFORTE UN RICCO DOSSIER RICATTATORIO SUI SOLLAZZI SESSUALI DI TRUMP, FORNITO ALL’EPOCA DA UN AGENTE DEL MOSSAD ''SOTTO COPERTURA'' IN USA, TALE JEFFREY EPSTEIN...