FUNNY HORNBY: “OGGI I CONFINI TRA ALTO E BASSO SONO SALTATI. MCEWAN E ‘’TRUE DETECTIVE’’ SOO TRATTATI ALLO STESSO MODO” – ‘’IL NOBEL O L’OSCAR? SE A TOTTI CHIEDESSERO PREFERISCI IL NOBEL O LA CHAMPIONS RISPONDEREBBE LA CHAMPIONS E IO DICO CHE PER ME È MEGLIO L’OSCAR”

Enrico Franceschini per “la Repubblica

 

NICK HORNBYNICK HORNBY

I lettori sopra i quarant’anni dovrebbero fare un esercizio di memoria, e quelli sotto i quarant’anni un esercizio di immaginazione, prima di leggere il nuovo libro di Nick Hornby: pensare a un tempo lontano ma in fondo non poi così tanto in cui la gente si riuniva la sera attorno a una fonte di luce e calore per ascoltare storie che il giorno dopo venivano ripetute, condivise, commentate, praticamente dall’intera nazione.

 

Succedeva da noi come in Inghilterra negli anni Sessanta e la fonte luminosa che agiva da calamita dell’attenzione nazionale era la televisione, all’epoca in cui esistevano soltanto un paio di canali e passare le serate a guardarli era qualcosa di nuovo, moderno, eccitante, più o meno come stare adesso sui social network.

 

In Funny Girl ( che in Italia esce il 20 per Guanda), suo ritorno alla narrativa dopo cinque anni trascorsi a scrivere sceneggiature, il più popolare scrittore inglese della sua generazione si sintonizza appunto sul tubo catodico e sulla cultura popolare di massa che ne fuoriusciva:

Nick 
Hornby 
funny girlNick Hornby funny girl

 

un viaggio nostalgico nel nostro recente passato, con per protagonista la “buffa ragazza” del titolo, per intendersi un incrocio tra una Franca Rame e una Franca Valeri anglosassoni, affascinante ex-miss Blackpool che però sogna di far ridere nei panni di attrice comica e ci riesce, diventando il centro attorno a cui ruota un serial destinato ad avere successo praticamente fino ai giorni nostri.

 

 L’autore di Febbre a ‘ 90, Alta fedeltà e tanti altri best-seller internazionali stavolta ha scritto un esilarante romanzo su gioventù e invecchiamento, fama e fame, classismo e lavoro di squadra, ma soprattutto su quella stagione di meravigliosa creatività ed esuberanza che nel nostro paese eravamo soliti chiamare “i favolosi anni Sessanta”. Tirando boccate da una sigaretta elettronica, nel suo studio di Islington, a due passi da dove sorgeva Highbury, mitico stadio dell’Arsenal, oggi trasformato in un condominio di lusso, Hornby sorride a sentire l’espressione italiana.

 

Si diceva qualcosa di simile anche da voi?

«Be’ da noi si parlava di Swinging London, ma l’epoca era la stessa. Gli anni Sessanta sono rimasti effettivamente nell’immaginario collettivo come un mito. Dalla musica alla poesia, dalla letteratura al cinema, dalla politica all’amore, hanno creato uno spartiacque, è l’era in cui comincia in un certo senso la modernità.

2005   la mestizia di totti dopo la sconfitta contro la juventus per 4 12005 la mestizia di totti dopo la sconfitta contro la juventus per 4 1

 

E la televisione ne è stata il faro, perché era la cosa nuova, ancora più del rock. La gente è sempre andata a ballare e ad ascoltare altri che suonano, ma per la prima volta nella storia famiglie ed amici si riunivano la sera attorno a un falò elettronico per seguire i racconti che ne uscivano».

 

Dovendo raccontarlo a un giovane odierno, si può paragonare l’effetto dirompente della tivù a quello scatenato oggi dal web?

«Sì, ma con una importante differenza. Davanti al web ci andiamo ognuno per conto proprio, magari chattando e comunicando con decine, centinaia, anche migliaia di amici, ma fisicamente soli. La tivù degli anni Sessanta, la tivù con uno o due canali in bianco e nero, veniva fruita collettivamente».

 

Lei cosa ricorda dei suoi anni Sessanta?

«Ero bambino e poi, verso la fine del decennio, ragazzino. Ma ho ricordi precisi, che sono sicuramente simili a quelli di tanti della mia generazione. Ricordo i Beatles. Ricordo il primo mangiadischi per ascoltare le canzoni di questi quattro ragazzotti di Liverpool con i capelli a caschetto.

 

Ricordo che si andava al cinema a vedere film western. Ricordo la finale dei Mondiali di calcio a Wembley nel ’66, quelli vinti, per la prima e finora ahimè unica volta, dall’Inghilterra. E ricordo appunto la tivù, le serate a guardare la televisione insieme alla mia famiglia ».

barbra streisandbarbra streisand

Nel suo libro si avverte una sorta di rimpianto per la cultura popolare di allora: era migliore, a suo parere, di quella di adesso?

«Era una cultura unificante, perché appunto non c’era altra scelta che guardare il primo o al massimo, quando arrivò, il secondo canale, e poiché era una novità li guardavano tutti. Oggi non mi pare che si possa più distinguere tra cultura popolare e cultura non-popolare. I confini tra cultura cosiddetta ‘alta’ e ‘bassa’, di massa, sono saltati. La serie televisiva “True Detective” e l’ultimo romanzo di Ian McEwan vengono trattati allo stesso modo».

 

È un bene o un male?

«Per me è un bene, perché io non amo la cultura intenzionalmente astrusa, complicata, difficile. Il mio intento, quando scrivo, è farmi capire da tutti, se possibile. Anche per questo non mi piace la prosa elaborata, anzi cerco di scrivere in modo che non attiri l’attenzione sulla prosa, bensì sulla storia. Questione di gusti, naturalmente, non dico che sia questo l’unico modo giusto per scrivere».

Ma tra Dickens e Joyce, per fare un esempio, lei preferisce il primo?

«Indubbiamente».

 

Quale è il messaggio di Sophie Straw, la “Funny girl” del titolo?

ian mcewanian mcewan

«Non penso di scrivere romanzi con la chiara intenzione di inviare un messaggio. Sophie mi è stata ispirata da Rosamund Pike, l’attrice che ora fa il film di cui tutti parlano, “Gone girl” (in italiano “L’amore bugiardo”, ndr), e che ho conosciuto quando aveva una parte in “An education”, di cui ho scritto io la sceneggiatura. Rosamund diceva che voleva far ridere. Ma il suo aspetto la costringeva a ruoli d’altro genere. L’idea di partenza del libro, in me, è nata così».

 

Dà l’impressione di essersi divertito a scriverlo.

«Mi sono divertito a rileggerlo, quando l’ho finito. Ma scriverlo è stata una tortura, perché ho dovuto fare un sacco di ricerche su un’epoca passata, perché è un romanzo corale con tanti personaggi e storie parallele, e perché si svolge attraverso decenni successivi».

 

true detective matthew mcconaughey jpegtrue detective matthew mcconaughey jpeg

C’entra la sua età nel desiderio di esplorare il passato, l’infanzia, forse anche quello che c’era prima di noi?

«Sì, c’entra, perché fin quando sei giovane sei concentrato su te stesso, poi quando superi i 50 anni cominci a pensare ai tuoi genitori, alle tue radici, ti fai domande che prima non ti ponevi. Gli autori di quei serial tivù degli anni Sessanta avevano 30 o 40 anni, l’età dei miei genitori. Avevano vissuto la seconda guerra mondiale. Ed io, noi, la generazione dei babyboomers, siamo il risultato di quella generazione. Desideravo conoscerla meglio».

 

Il titolo è un omaggio al celebre film con Barbra Streisand?

«Naturalmente sì. Ma la mia funny girl non somiglia a Barbra. La mia è una giovane donna bella, piena di talento, per la quale il lavoro è la cosa più importante della vita, ma non certo la sola cosa importante».

beatlesbeatles

 

Senta per concludere ho letto da qualche parte che, tra un Oscar e il Booker Prize, più famoso premio letterario britannico, lei preferirebbe vincere un Oscar. E tra l’Oscar e il Nobel per la letteratura?

«Di nuovo l’Oscar. Per la semplice ragione che so benissimo che mai e poi mai potrei vincere il Nobel, e che senso ha sperare di vincere qualcosa di irrealizzabile? È come se chiedessero a Francesco Totti, preferisci vincere il Nobel o la Champions League? Sono certo che risponderebbe: la Champions».

 

Ultimi Dagoreport

gender club degrado roma pina bausch matteo garrone

25 ANNI FA SPUNTÒ A ROMA UN CLUB IN MODALITÀ DARK-ROOM: AL "DEGRADO", IMMERSO NEL BUIO, SI FACEVA SESSO SENZA IL SENSO DEL PECCATO, IN MEZZO A TUTTI. UNO ‘’SBORRIFICIO” CHE NON HA AVUTO EGUALI E CHE DEMOLÌ I MURI DIVISORI TRA ETERO-BI-GAY-LESBO-TRANS-VATTELAPESCA - PER 9 ANNI, “CARNE ALLEGRA” PER TUTTI. OGNUNO VENIVA E SI FACEVA I CAZZI SUOI, E QUELLI DEGLI ALTRI. IL "DEGRADO'' POTEVA ESSERE RIASSUNTO IN UNA DOMANDA: CHI È NORMALE? - DAGO-INTERVISTA ALL’ARTEFICE DEL BORDELLO: “SCORTATA DA MATTEO GARRONE, UNA NOTTE È APPARSA PINA BAUSCH IMPEGNATA AL TEATRO ARGENTINA. SI ACCENDONO LE LUCI E UNA TRAVESTITA URLO': “AO' SPEGNETELE! IO STAVO A FA’ UN BOCCHINO. NUN ME NE FREGA ‘N CAZZO DE 'STA PINA!”

giorgia meloni alberto stefani luca zaia matteo salvini sondaggio

DAGOREPORT – VENETO DI PASSIONI PER IL CENTRODESTRA: LA VITTORIA DI ALBERTO STEFANI È SCONTATA, MA A CONTARE DAVVERO SARANNO I NUMERI! SECONDO IL SONDAGGIO DI PAGNONCELLI, IL GIOVANE LEGHISTA CON CIUFFO GIAMBRUNESCO È AL 62,8%, CONTRO UN MISERO 26,9% DEL CANDIDATO DI SINISTRA, GIOVANNI MANILDO. UN OTTIMO RISULTATO, MA SOLO SE NON SI RICORDA COSA AVVENNE CINQUE ANNI FA: ZAIA VINSE CON IL 76,79% DEI VOTI, E BASTÒ LA SUA LISTA, INSIEME A QUELLA DELLA LEGA, PER OTTENERE IL 61,5%. OGGI CI VUOLE TUTTO IL CENTRODESTRA UNITO PER RAGGIUNGERE LA STESSA CIFRA – LO SPETTRO DEL SORPASSO DI FDI SUL CARROCCIO: SE LE TRUPPE MELONIANE OTTENESSERO PIÙ VOTI, CHE FINE FAREBBE LA GIÀ FRAGILE LEADERSHIP DI SALVINI?

giorgia meloni matteo salvini antonio tajani giancarlo giorgetti

DAGOREPORT - COME MAI LADY GIORGIA INFLIGGE ALLA “NAZIONE”, IN VISTA DEL 2026, UNA FINANZIARIA COSÌ MICRAGNOSA, CORRENDO IL RISCHIO DI PERDERE CONSENSI? - UNA MISERIA DI 18 MILIARDI CHE, AL DI LÀ DELL’OPPOSIZIONE, STA FACENDO SPUNTARE LE CORNA DEL TORO AGLI ALLEATI SALVINI E TAJANI, MENTRE RUMOREGGIANO I VAFFA DI CONFINDUSTRIA E DEI MINISTRI COSTRETTI AD USARE L’ACCETTA AL BILANCIO DEI LORO DICASTERI (TAGLIO DI 89 MILIONI ALLA DISASTRATA SANITÀ!) – LA DUCETTA HA UN OTTIMO MOTIVO PER LA MANOVRA MIGNON: FINENDO SOTTO IL 3% DEL PIL, IL GOVERNO ALLA FIAMMA USCIRÀ CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER CONFEZIONARE NEL 2026 UNA FINANZIARIA RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON I TEMPI DELLE POLITICHE DEL 2027 - E GLI ITALIANI NELLA CABINA ELETTORALE POTRANNO COSÌ RICOMPENSARE LA BONTÀ DELLA REGINA GIORGIA…

shooting calendario pirelli 2026

A PRAGA SI SVAGA! – UNA PARATA DI STELLE STA PER INVADERE LA CITTÀ DI FRANZ KAFKA: PER LA PRESENTAZIONE DEL CALENDARIO PIRELLI 2026 VENERDÌ 14, ALLA MUNICIPAL HOUSE, SONO ATTESI 500 ILLUSTRI OSPITI ACCOLTI DA MARCO TRONCHETTI PROVERA CHE AVRÀ AL SUO FIANCO TANTO BEL MONDO: DA TILDA SWINTON A GWENDOLINE CHRISTIE, GUERRIERA NEL ‘’TRONO DI SPADE’’, DALLE MODELLE IRINA SHAYK ED EVA HERZIGOVA, DALLA STILISTA SUSIE CAVE ALLA TENNISTA VENUS WILLIAMS, DA LUISA RANIERI A FAVINO – NON MANCHERÀ CHIARA FERRAGNI ALLACCIATA ALL’EREDE GIOVANNI TRONCHETTI PROVERA…

sigfrido ranucci giovambattista fazzolari

DAGOREPORT - UCCI UCCI, TUTTO SUL CASO RANUCCI: DAI PRESUNTI CONTATTI DI SIGFRIDO CON I SERVIZI SEGRETI PER L'INCHIESTA DI "REPORT" SUL PADRE DI GIORGIA MELONI AL PEDINAMENTO DI SIGFRIDO, CHE COINVOLGEREBBE FAZZOLARI, IL BRACCIO DESTRO (E TESO) DI LADY GIORGIA – RANUCCI, OSPITE IERI SERA DI BIANCA BERLINGUER, HA PRECISATO, MA CON SCARSA CHIAREZZA, COSA E' ACCADUTO NELLE DUE VICENDE: “NON SONO STATO SPIATO DA FAZZOLARI. SO CHE È STATO ATTIVATO UN MECCANISMO PER CAPIRE CHI FOSSE IL NOSTRO INFORMATORE. SI TEMEVA FOSSE QUALCUNO DEI SERVIZI, MA NON È ACCADUTO” - SULL'ALTRA VICENDA DEL PEDINAMENTO: "NON SO SE SONO STATO SEGUITO MATERIALMENTE" – RIGUARDO L'ATTENTATO: "NON HO MAI PENSATO CHE DIETRO CI FOSSE UNA MANO POLITICA" - DAGOSPIA CERCA DI FAR LUCE SUI FATTI E I FATTACCI... - VIDEO

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...