LE OLIMPIADI PORTANO SFIGA! - IL GENIALE NICK HORNBY: “DA QUANDO CI HANNO ASSEGNATO I GIOCHI SOLO BRUTTE NOTIZIE: IL 7 LUGLIO 2005 GLI ATTENTATI DI LONDRA, I POLITICI CHE SI FANNO RIMBORSARE SPESE INUTILI, LE INTERCETTAZIONI DEI TABLOID DI MURDOCH, I DISORDINI DEI “RIOTS” - ANCHE A WIMBLEDON E AGLI EUROPEI DI CALCIO ABBIAMO FATTO RIDERE - LE MEDAGLIE CHE ARRIVERANNO SERVONO A UNA NAZIONE TRISTE, CHE LE OLIMPIADI NON POTEVA PERMETTERSELE, MA VUOLE UN PO’ DI LUCE”…

Articolo di Nick Hornby per "The Wall Street Journal" pubblicato da "la Repubblica" - Traduzione di Fabio Galimberti

È possibile mettere una nazione intera sotto sorveglianza per evitare che si suicidi? Se è possibile, le povere, selvagge lande delle Isole Britanniche e le sue genti sventurate in questo momento ne hanno un disperato bisogno, e forse ne avranno bisogno ancora per molti anni a venire. Le cattive notizie sembrano arrivare a getto continuo. Tutto è cominciato più o meno nel momento in cui abbiamo appreso, il 6 luglio 2005, che Londra avrebbe ospitato i Giochi Olimpici del 2012.

La nostra improvvisa e atipica vampata di ottimismo e felicità durò meno di 24 ore: il mattino seguente, 52 persone morirono nei devastanti attentati terroristici contro la rete di trasporti cittadina.

Nei sette anni successivi i sudditi di sua maestà non hanno dovuto sopportare nulla di altrettanto traumatico, naturalmente, ma da quel momento non c'è più stata una buona notizia. Nel 2009 abbiamo scoperto che molti dei nostri politici avevano l'abitudine di farsi rimborsare dallo Stato spese inventate o del tutto improponibili. Nell'estate del 2011 la notizia che il telefono di un'adolescente assassinata era stato intercettato dai giornalisti di un tabloid ha messo in moto uno scandalo politico che è diventato via via sempre più grande, finendo per coinvolgere anche il Governo.

Poi ci sono stati gravi e sconvolgenti disordini in molti quartieri di Londra, con saccheggi e incendi: per alcune sere i notiziari televisivi hanno rimandato le immagini di una sottoclasse di diseredati che comincia a sembrare pericolosamente emarginata. Ah, in mezzo a tutto questo il Paese è alla bancarotta e non promette di rimettersi in sesto di qui alla fine dei miei giorni.

Intanto aspettiamo nervosamente la crisi finanziaria della zona euro: sappiamo che sta arrivando, ma non abbiamo idea se semplicemente ci lascerà più poveri di prima o se le banche crolleranno, il denaro non varrà più nulla e i genitori finiranno per doversi mangiare i figli (o il contrario, dipende dalle dimensioni e dall'età del figlio). Ogni tanto ci rallegriamo un po', ad esempio con l'umiliazione del parlamentare obbligato ad ammettere di aver chiesto allo Stato di rimborsargli l'installazione di un'isoletta galleggiante per le
anatre in giardino.

Scoprire l'elemento comico sotto la scorza dura delle tragedie nazionali è il massimo divertimento a cui possiamo aspirare in questo momento. E se qualcosa di buono è successo, se c'è stato qualche grande trionfo nazionale, non riusciamo a ricordarcelo, perché siamo bagnati e infreddoliti e piove praticamente da quando è cominciata l'estate.

Giugno è stato il mese più piovoso nella storia inglese da quando vengono tenute le statistiche, cioè dal 1910; e la cosa inquietante è che anche luglio sembra avere tutte le intenzioni di entrare negli annali. Le fiere vengono cancellate per paura che le giostre sprofondino nel fango e gli adolescenti che tornano dai festival rock sembrano reduci dalle trincee della Grande Guerra.

La settimana scorsa mi hanno mandato una foto del villaggio nel Dorset dove io e la mia famiglia trascorriamo le vacanze estive: si vedeva un Suv che galleggiava placidamente lungo la strada principale. (Saremo lì fra un paio di settimane, grazie per avercelo chiesto.) Mentre scrivo, l'Agenzia per l'ambiente ha emesso 5 avvisi inondazione e 23 allerte inondazione. Se state visitando il Regno Unito quest'estate, una cosa divertente da fare con la famiglia è imparare la differenza fra questi due tipi di allarme.

Abbiamo cercato di distrarci con lo sport, ma (ormai lo avrete indovinato) non ci è andata troppo bene. Ci eravamo concessi il lusso di illuderci sulle possibilità che la nazionale potesse competere per il titolo agli Europei, per la peculiare ragione che sulla carta faceva talmente schifo che non poteva far altro che stupirci in positivo.

Ma non è successo. Nessuno che abbia meno di 75 anni in questo Paese ha mai visto un connazionale vincere Wimbledon, perciò tutta la nazione ha acceso il televisore per guardare Andy Murray giocare la finale... e perderla. La nazionale di cricket se la sta cavando piuttosto bene, ma purtroppo il cricket con la pioggia non si può giocare, perciò non abbiamo molti match da vedere.

Queste Olimpiadi non ce le possiamo permettere, e lo sanno tutti. Con questa situazione economica qualcuno dice che la cerimonia d'apertura dovrebbe consistere semplicemente in un pullman scoperchiato con Colin Firth, J. K. Rowling e i coniugi Beckham che salutano la folla (a patto che tutti gli interessati rinuncino al loro consueto cachet e si portino l'ombrello da casa). Anche l'ultima volta che Londra ha ospitato i Giochi, nel 1948, non avevamo una sterlina in tasca, ma a quell'epoca austerity voleva dire ben altro.

Sei milioni di persone non avevano un gabinetto in casa e sette milioni di persone non avevano l'acqua calda: e la maggior parte di queste privazioni non era legata alla guerra. Il razionamento dei generi alimentari - tutti quanti, pane, burro, carne e patate inclusi - rendeva particolarmente problematico allenarsi per gli atleti britannici, che dovevano affidarsi per le proteine a carne e di balena e di cavallo.

Alla fine fu deciso che quelli che gareggiavano ai Giochi dovevano avere le stesse razioni degli scaricatori di porto e dei minatori delle miniere di carbone, che avevano diritto a 3.900 calorie al giorno, 1.300 in più del resto della popolazione. Non c'era nessun villaggio olimpico: gli atleti soggiornavano nelle caserme o in scuole riadattate allo scopo.

Nel 1948, il campione dei 10.000 metri Stan Cox dovette prendersi un giorno di permesso dal lavoro per disputare la sua gara. Si classificò quinto, ma per errore corse un giro in più e fu retrocesso al settimo posto. Almeno finì la corsa, però. La temperatura era sui 35 gradi quel giorno, e 17 dei 31 corridori collassarono, anche perché nessuno aveva chiari gli elementi basilari del rifornimento idrico. Al neozelandese Harold Nelson avevano detto di non bere 24 ore prima della corsa e di mangiare un cucchiaio di miele per togliere tutto il liquido dallo stomaco. Crollò al diciottesimo giro.

Nel luglio del 1948 accadde un altro evento di rilevanza nazionale: fu istituito il Servizio sanitario nazionale e immediatamente i medici vennero travolti da donne con prolasso uterino, uomini senza denti, bambini miopi... Il Servizio sanitario nazionale esiste ancora, ma si discute molto di come finanziarlo, visto che viviamo tutti di più e il denaro scarseggia: ma nessuno, di nessun partito politico, si azzarda a proporre di eliminarlo.

Siamo una nazione più sana e più ricca di come eravamo nel 1948, e probabilmente conquisteremo il quarto posto nel medagliere, superati solo da Stati Uniti, Cina e Russia. Nel 1948 arrivammo dodicesimi, dietro la Finlandia, la Svizzera e l'Olanda, nonostante fossimo gli organizzatori dei Giochi e nonostante l'assenza di numerosi Paesi che non erano stati invitati. (La ragione ufficiale per l'assenza di Germania e Giappone era che nessuno aveva trovato l'indirizzo a cui spedire l'invito.) E queste medaglie saranno festeggiate con orgoglio ed entusiasmo da una nazione che vuole a tutti i costi un po' di luce in un anno buio. È quello che succederà dopo che ci preoccupa.

Da questa distanza, almeno, è possibile immaginarsi che i Giochi del 1948 fossero percepiti come l'inizio di qualcosa: un nuovo Paese, una nuova Europa, una nuova era di pace e prosperità. Magari non vincemmo molto, ma non ci importava. Nel 2012 le medaglie contano. Non vogliamo che la festa finisca.

 

NICK HORNBYnick hornbyHOLLANDE CON GLI ATLETI DELLA NAZIONALE FRANCESE DI JUDO ATLETI FIRMANO LA MERCEDES usain boltolympic banksy atleti lauren jackson basket australiaatleti amanda beard nuoto usa playboy9atleti liukin nastia ginnastica usaatleti alona bondarenko tennis russiaatleti romy tarangui judo geratleti ana ivanovic tennis serbia0atleti amanda beard nuoto usa playboy10BANKSY - MURALES CON IL FURTO DI UN CERCHIO OLIMPICOMURDOCH E REBEKAH BROOKS

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