1. “IL CAZZO È ROTTO!”. NO, NON È UN SIMPATICO FILM DI NATALE ‘’OGNI MALEDETTO NATALE’’ 2. ANCHE PERCHÉ SOLO QUI SI GIOCA A “SPORCHIAFILETTO”, SIMPATICO E VIOLENTISSIMO GIOCO DI CARTE, SI SPARA A UN CINGHIALE PER FARE FESTA. SI ASSISTE QUASI IMPASSIBILI AL SUICIDIO DI UN CAMERIERE FILIPPINO VESTITO DA BABBO NATALE CHE SI È LANCIATO DALLA FINESTRA 3. DA ANNI NON VEDEVAMO CORRADO GUZZANTI COSI' IRRESISTIBILE IN UN FILM, GIALLINI E MASTANDREA SONO COME SEMPRE FAVOLOSI. ALESSANDRO CATTELAN, UOMO DI 'X-FACTOR', È UN’ASSOLUTA SORPRESA, UNA SORTA DI BISIO-FABIO DE LUIGI PIÙ GIOVANE E PIÙ FRESCO 4. NON È NULLA UN FILM PERFETTO MA È SICURAMENTE IL PIÙ INTELLIGENTE E DIVERTENTE DEI POSSIBILI META/ANTI/TRANS/CINEPANETTONI POSSIBILI NELL’ANNO DI GRAZIA 2014

ogni maledetto nataleogni maledetto natale

OGNI MALEDETTO NATALE DI MATTIA TORRE, LUCA VENDRUSCOLO, GIACOMO CIARRAPICO.

 

Marco Giusti per Dagospia

 

“Mondo cazzo!” No, non è un film di Natale come gli altri. Anche perché solo qui si gioca a “Sporchiafiletto”, simpatico e violentissimo gioco di carte a coppie della Tuscia con regole complicatissime. Si spara a un povero cinghiale per fare festa. Si assiste quasi impassibili al suicidio di un cameriere filippino vestito da Babbo Natale che si è lanciato dalla finestra, ma si chiamava Jimmi o Johnny?, e ci si domanda ovviamente se si può procedere o no al pranzo di Natale (“ho speso 1.800 euro di pesce”), se il super Rolex incartato come regalo di Natale può finire al polso di un prete per le sue attività benefiche.

ogni maledetto natale 02ogni maledetto natale 02

 

E solo qui Valerio Aprea trasformato in cavernicolo che si inventa suo malgrado il Natale muore prima dei titoli di testa. Del resto dal gruppo di “Boris”, cioè i registi e sceneggiatori Mattia Torre, Luca Vendruscolo e Giacomo Ciarrapico, con un cast di attori che spazia da Corrado e Caterina Guzzanti a Valerio Mastandrea, da Marco Giallini e Francesco Pannofino a Laura Morante, da Andrea Sartoretti a Stefano Fresi, al duo di fidanzatini Alessandra Mastronardi e Alessandro Cattelan, che sono gli unici che non interpretino due ruoli, non ci si poteva aspettare qualcosa di tradizionale.

ogni maledetto natale di mattia torre imagesogni maledetto natale di mattia torre images

 

Questo “Ogni maledetto Natale”, insomma, sorta di meta-cinepanettone, una fissa del trio di registi anche in “Boris-il film”, ma anche una sorta di rivisitazione in chiave Sam Raimi-Alex De La Iglesia delle commedie natalizie internazionali, non è per nulla un film perfetto e con una costruzione totalmente funzionante (troppe teste, magari), ma è sicuramente il più intelligente e divertente dei possibili meta/anti/trans/cinepanettoni possibili nell’anno di grazia 2014.

ogni maledetto natale di mattia torre imageogni maledetto natale di mattia torre image

 

Una bomba per la nostra commedia ancora divisa se ripetere all’infinito remake e sequel di commedie francesi o spagnole o rifugiarsi nel commedia meridionalista più classica o tentare la carte della comicità demenziale del web. La differenza la fanno ovviamente i grandi nomi delle star presenti.

 

ogni maledetto natale di mattia torre 37565 fbogni maledetto natale di mattia torre 37565 fb

Da anni non vedevamo Corrado Guzzanti in un film, diciamo da “La passione” di Carlo Mazzacurati e questo ritorno è un regalo per tutti. Giallini e Mastandrea sono come sempre favolosi. Alessandro Cattelan, uomo di X-Factor, è un’assoluta sorpresa, una sorta di Claudio Bisio-Fabio De Luigi più giovane e più fresco. Alessandra Mastronardi, eroina delle fiction e di Woody Allen, è perfetta per il ruolo della rampolla della famiglia burina della Tuscia.

 

ogni maledetto natale di mattia torre 20140614 72004 riprese di ogni maledetto natale con cattelan e mastronardi   9ogni maledetto natale di mattia torre 20140614 72004 riprese di ogni maledetto natale con cattelan e mastronardi 9

Laura Morante si porta dietro Carmelo Bene, Bernardo Bertolucci e un po’ di Carlo Verdone. Fresi e Sartoretti ci portano direttamente sullo schermo il mondo dei pochi prodotti di culto giovanili degli ultimi anni, leggi “Smetto quando voglio” e “Romanzo criminale”.

 

Ma la differenza la fa anche un corpo a corpo che sembrerebbe continuo su ogni battuta e su ogni situazione che ci scorre davanti. Qualcosa che ci fa capire, anche al di là della riuscita finale, il lavoro reale di un gruppo creativo di bravi ragazzi colti e divertenti alle prese con la rivitalizzazione comica di una situazione da standard della commedia natalizia.

 

ogni maledetto natale di mattia torre 101880ogni maledetto natale di mattia torre 101880

Lui e lei, Massimo Marinelli Lops e Giulia Colardo, che dopo pochi giorni di fidanzamento si trovano alle prese con la domanda di rito: “Può l’amore resistere al Natale?”. Passeranno la sera del 24 dicembre a casa della famiglia di lei, nel cuore della Tuscia, nei boschi vicino alla ridente Cucucia, e la giornata del 25 a casa della famiglia di lui, ricchi fabbricanti di panettoni e proprietari di parecchie altre cosucce. Sarà un incubo.

 

Perché la famiglia di lei, dal padre agli zii ai fratelli, è la versione comica-burina di un horror americano alla “Non aprite quella porta”. E la famiglia di lui è la versione commedia all’italiana dei mostri ricchi di Dino Risi. I Colardo vogliono che la ragazza diventi sindaco di Cucuia (“cosa c’è di più importante?”) e i Marinelli vogliono che il ragazzo voli in Brasile a prendere il posto del fratello diventato mistico.

 ogni maledetto natale recensione 0 ogni maledetto natale recensione 0

 

Perfettamente diviso in due parti, il film rovescia il cast della prima famiglia nel cast della seconda però in ruoli completamente diversi. E’ la grande trovata del film. Così Corrado Guzzanti interpreta nella prima parte uno zio baffuto e terribile, armatissimo, e nella seconda il cameriere filippino Benji che parla un italiano dove le parole vanno un po’ dove vogliono, “Il cazzo è rotto!”.

 

ogni  maledetto nataleogni maledetto natale

Valeria Mastandrea passa da fratello bifolco campione di “sporchiafiletto” a fratello mistico che rappresenta la famiglia Marinelli in Brasile. E così tutti gli altri. Solo Cattelan e Mastronardi, perno della situazione, rimangono in un solo ruolo mettendo a repentaglio i loro sentimenti durante un terribile Natale. Magari funziona più la prima parte rispetto alla seconda, magari no, questione di gusti.

 

20141119 foto ogni maledetto natale 32 low20141119 foto ogni maledetto natale 32 low

Certo, qualcosa non funziona nell’equilibrio tra le due situazioni, forse perché la prima parte è più esplosiva e la seconda più difficile e sperimentale. Inoltre gioca non sul modello degli horror demenziali americani, ma sulla nostra commedia più o meno classica. E, in qualche modo, è come se fossimo sempre, come “Boris”, sul set di una fiction e non dentro la fiction.

 

Ma la passione, l’intelligenza e il divertimento, soprattutto rispetto al davvero meno riuscito “Boris il film”, non mancano. Guzzanti è una spasso soprattutto nella prima parte, con un viterbese totalmente inventato, ma è grande anche nella ricostruzione dell’italiano parlato dal filippino Benji, sorta di Babo melvilliano ambiguo e inaffidabile.

 

corrado guzzanticorrado guzzanti

Mastandrea spicca di più come ricco ossessionato dall’idea della morte. Ma va detto che sono tutti bravissimi. Inoltre la disfunzionalità narrativa del film, i suoi problemi di equilibrio, sono da sempre uno dei maggiori problemi dei cinepanettoni classici di De Laurentiis, dal momento che i film funzionano con la divisione in episodi e non sempre riescono a saldarsi narrativamente.

 

Detto questo la scena della partita dello “sporchiafiletto” è da antologia. E il “Mondo cazzo” di Corrado rimarrà nella nostra commedia più bassa (o più alta, è lo stesso). In sala dal 27 novembre. In anteprima al Festival di Torino. 

Ultimi Dagoreport

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…