trianon opera - roberto de simone

IMPERDIBILE! SU RAI5 IL 30 APRILE TORNA ROBERTO DE SIMONE - CON 'TRIANON OPERA”, IL GENIALE MAESTRO NAPOLETANO RIDÀ LUCE AL MONDO DEI PUPI, DELLA SCENEGGIATA E DEL BELCANTO CON LA RIELABORAZIONE DELLA CELEBERRIMA 'CANTATA DEI PASTORI' - "IL DIAVOLO OGGI? E' QUELLA PRESUNTA CULTURA CON PRESUPPOSTI DI VERITÀ, MA CHE IN REALTÀ HA DECISO DI AMMAZZARE I SOGNI. IL DIAVOLO È QUELLO CHE STIAMO VIVENDO. È LA MORTE DELL'IMMAGINARIO. NO: IL TEATRO È ARTIFICIO DOVE RITORNA IL LINGUAGGIO DEL SOGNO"

Francesco Palmieri - AGI 

 

Trianon Opera - Roberto De Simone

Se la vita senza sogni non è vita, il teatro senza sogni non è teatro. Roberto De Simone lo ripete, presentando a Napoli al Trianon Viviani il suo prossimo lavoro, l'ultimo di una carriera lunga senza stanchezza e felicissima. 'Trianon Opera - tra pupi, sceneggiata e Belcanto' rifà, rimette in scena e sovrascrive la celeberrima 'Cantata dei pastori' del gesuita palermitano Andrea Perrucci, che dal 1698 agli anni '70 del secolo scorso era rappresentata per Natale nelle chiese e nei teatri parrocchiali. Tra devozione e tradizione, oralità e letteratura, napoletano e italiano, melodramma e acrobazie circensi.

 

Trianon Opera - Roberto De Simone

Un richiamo al "teatro-teatro" malgrado il Covid, eludendo la forzata vacuità delle sale con una prima esecuzione su Rai5 (in onda il prossimo 30 aprile alle ore 18, nell'ambito della programmazione operistica della settimana che Rai Cultura dedica al maestro napoletano). 

 

L'obiettivo, come previsto in partenza, è di restituire al pubblico lo spettacolo dal vivo per dicembre. Uno spettacolo che è anche, ha osservato Marisa Laurito, responsabile della direzione artistica del Trianon, "un preziosissimo documento". Che resterà come tutte le opere di De Simone: "Un personaggio così speciale che ha regalato tanta bellezza a questa città".

 

roberto de simone

Regalato, è proprio il caso di dire, perché il maestro non ha chiesto alcun compenso per riportare la settecentesca luce di Perrucci - e di quel mondo - al teatro che ama di più. Per la superba acustica, per la connessione profonda alla città più antica, nel cuore di Forcella, per le tradizioni che il Trianon tuttora rappresenta. 

 

Antico amore di Roberto De Simone quello per la 'Cantata', che allestì nel '74 al San Ferdinando poi in versione televisiva nel '77 (prima produzione a colori della sede Rai di Napoli). E su cui ritornò, con un saggio pubblicato nel 2000.

 

Trianon Opera - Roberto De Simone

Ma in 'Trianon Opera' De Simone ricombina la 'Cantata', quasi a giocare con un tempo che non è solo il Settecento ma passa per i secoli successivi, e in uno spazio che da palcoscenico diventa quello di un'opera dei pupi dove gli attori si muovono "all'antica", come ancora li immaginava per averli visti un Ferdinando Russo verseggiando sui paladini di Francia. 

 

"E' una dimensione propria dei pupi, non delle persone umane, sicché Maria, Giuseppe, Belfegor, Gabriele risultano ristretti in una spazialita teatrale", spiega il maestro, "che rifugge dall'imitazione di un set cinematografico" cui oggi si è ridotto tanto teatro - chiamato ancora così per usurpazione - dove i sogni, l'immaginativa, le visioni sono spaccate in pezzi, frantumate nel realismo.

Trianon Opera - Roberto De Simone

 

Tanto è vero che De Simone ha voluto che gli attori recitassero "senza l'artificio del microfono ma portando la loro voce a un livello più alto del normale, come accadeva nel teatro di Pulcinella, della sceneggiata, dell'opera dei pupi e nello stesso teatro del melodramma", ha sottolineato nella conferenza stampa di presentazione.

 

Le magnifiche arie del Settecento, da Pergolesi a Cimarosa a Vinci a Broschi a Mozart accompagnate dall'orchestra ridanno corpo musicale, corpo di voce, fisicità a un tempo in cui erano i virtuosi sopranisti castrati che - non per soldi ma per devozione - nel periodo di Natale raccontavano della stupefacente nascita del Bambino e degli inutili sforzi dell'acrobatico eppur maldestro Belfegor per scongiurare la nascita del "Vero Lume". 

marisa laurito

 

Trianon Opera - Roberto De Simone

Con attori dilettanti e analfabeti o con professionisti dell'arte, per un pubblico colto o popolare, tutto e tutti s'intrecciavano nella Napoli di un'epoca che a lungo continuò a fruttificare: si passavano carte, battute e linee melodiche. Si passavano i sogni che De Simone - per un'altra volta ancora - ha catturato riscritto e rimesso su carta e pentagramma. Poi sulla scena.

laurito, arbore, renato e dago.

 

Anche stavolta, anche per De Simone, questa è una sfida al diavolo ancorché sia più insidioso di quello - in brache rosse con le corna - della 'Cantata dei pastori'. "Oggi il diavolo - prosegue De Simone - è rappresentato da una presunta cultura decisa, col pretesto di indagarli, ad ammazzare i sogni. 

Trianon Opera - Roberto De Simone

 

E' un diavolo che persegue la morte dell'immaginario. Non so quali tremende conseguenze avvertiremo fra una trentina d'anni, quando dell'immaginario il pubblico italiano, abituato a rassicurarsi su tutto, e a informarsi su pc e telefonini, sarà totalmente privo. Era il teatro che lo alimentava, e il teatro non è qualcosa che accade a caso ma richiede artificio e professionalità altissima. 

 

Non è naturalismo, mentre oggi siamo totalmente invasi dal finto naturalismo degli attori che recitano col microfono in bocca, parlandosi addosso non più declamando. E questo neorealismo teatrale sta distruggendo l'immaginario dei sogni", nota De Simone.

 

Trianon Opera - Roberto De Simone

"Io vorrei che la cultura ci riportasse ai vecchi giochi, al teatro delle marionette, a quello shakespeariano che con le sue scenografie dava allo spettatore la possibilità di immaginare, mentre oggi è invalso l'uso di scene costruite cinematograficamente, con elementi che non si giovano più della pittura scenografica che era artificio dello spazio. Oggi l'artificio non si intende più, è tutto reale, fagocitato dall'intenzione diabolica di una cultura nemica della creatività".

 

L'arte presuppone sempre una quantità di significati e di simboli anche contraddittori. Convivono come i personaggi di un'opera di De Simone che non andrà mai in scena, 'L'oca d'oro', una fiaba dove restano tutti appiccicati a una magia: commedia dell'arte e mistero. "Ecco, io sono lieto a volte di riscontrare in ciò che faccio anche contraddizioni, perché la contraddizione - aggiunge il maestro - fa parte del linguaggio onirico che non è comprensibile né spiegabile. 

Trianon Opera - Roberto De Simone

 

Il teatro a questo dovrebbe tornare, non è il 'bla bla bla' di significati esclusivamente sociologici. Il sogno era la base di un teatro che oggi è diventato mera esposizione logica. No: il teatro è artificio dove ritorna il linguaggio del sogno". Il 30 aprile, persino in tv. 

 

Con le parole del personaggio Razzullo scritte dal maestro per l'occasione: "Ma mo, nfine arrivate, / a lu Trianon chiammate / pe' misteriose vie / a recitare da nu munno a n'ato / sta Cantata / cu nu pubbrico assente in pandemia / senza sichi e senza sbattute 'e mano / senza chi ce sente o ce vere / alla cecata, / cunzideranno chest'esibbizione / na partita a tressette cu lu muorto, / n'incontro 'e boxe / senz'avversarie / addo chiavammo punie rint'a ll'aria / fino a mettere nderra / kappa-o l'avversario / cuntanno la vittoria".

Trianon Opera - Roberto De Simoneroberto de simone 2Trianon Opera - Roberto De Simone

Ultimi Dagoreport

elly schlein giuseppe conte goffredo bettini gaetano manfredi piero vincenzo de luca roberto gualtieri silvi salis vincenzo decaro michele emiliano

DAGOREPORT - IL PD GUIDATO DA ELLY SCHLEIN? E' COME "'A PAZZIELLA 'MMAN 'E CRIATURE". IL GIOCATTOLO STA IN MANO AI BAMBINI. E LORO CHE FANNO? CI GIOCANO, SO' BAMBINI. E LO FANNO A PEZZI - CONFONDENDO LA LEADERSHIP CON L'AMBIZIONE, LA SEGRETARIA DEL PD SI E’ RINTANATA IN UN BUNKER: DIFFIDA DI TUTTI E SI CIRCONDA SOLO DEI SUOI “PASDARAN”: BONAFONI, ALIVERNINI E TARUFFI - NON SOPPORTA L’ASSE TRA CONTE E BETTINI; VIVE CON LA PAURA CHE BONACCINI VOGLIA SOSTITUIRLA AL PRIMO PASSO FALSO E CHE SILVIA SALIS LE FREGHI LA SEGRETERIA – SOSPETTI VERSO IL SINDACO DI NAPOLI GAETANO MANFREDI, POSSIBILE “PAPA STRANIERO” DEL “CAMPO LARGO” – ELLY DIFFIDA (EUFEMISMO) DI PRODI, CHE NON LA VEDE CANDIDATA PREMIER, E DI FRANCESCHINI, CHE LA PENSA ALLO STESSO MODO MA NON LO DICE - IL FASTIDIO VERSO MISIANI, GUALTIERI, MANCINI E ONORATO - VOLEVA ELIMINARE I ''CACICCHI'' MA HA RINCULATO CON DE LUCA E SOFFRE LE SMANIE DI EMILIANO IN PUGLIA - QUALCHE ANIMA PIA SPIEGHI ALLA GRUPPETTARA DI BOLOGNA CHE NON SIAMO ALL’OCCUPAZIONE DEL LICEO, NÉ TANTOMENO SUL CARRO DEL PRIDE DOVE SI È ESIBITA IN MODALITÀ “CUBISTA” SULLE NOTE DI “MARACAIBO” (VIDEO)

beppe grillo marco travaglio giuseppe conte elly schlein eugenio giani

DAGOREPORT: IL CONTE TRAVAGLIATO - DI BOTTO, SIAMO RITORNATI AI TEMPI DI BEPPE GRILLO: SULL’OK ALLA CANDIDATURA IN TOSCANA DEL DEM EUGENIO GIANI, CONTE NON TROVA IL CORAGGIO DI METTERCI LA FACCIA E RICICCIA IL ''REFERENDUM'' ONLINE TRA GLI ISCRITTI, L’UNO VALE UNO, LA “BASE” DA ASCOLTARE - MA L'EX "AVVOCATO DEL POPOLO" NON DOVEVA ESSERE IL LEADER CHE I 5STELLE NON HANNO MAI AVUTO, QUELLO CHE SI IMPONE E TRACCIA LA VIA AL SUO PARTITO? - DATO CHE GIANI, PER VINCERE, PUO' FARE A MENO DEI VOTI 5STELLE, NEL PD S'INCAZZANO CON LA SUBALTERNITÀ A CONTE DI ELLY SCHLEIN CHE HA ACCETTATO E PROMOSSO LA CANDIDATURA DEL 5STELLE ROBERTO FICO IN CAMPANIA: "QUESTI INGRATI È MEGLIO LASCIARLI CHE PRENDERLI" - MA TRA ELLY E PEPPINIELLO, C’È DI MEZZO LA COLONNA DI PIOMBO DI MARCO TRAVAGLIO, CHE DETTA OGNI MATTINA I DIECI COMANDAMENTI DELL'IDEOLOGIA M5S, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" PD-M5S SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL''ARMATA BRANCA-MELONI...

netflix disney plus streaming

DAGOREPORT - “TOPOLINO” HA FAME - DISNEY SCUCE 3 MILIARDI DI DOLLARI PER COMPRARSI LE ATTIVITÀ MEDIA DELLA NFL, LA LEGA DEL FOOTBALL AMERICANO. QUALE SARÀ IL PROSSIMO PASSO? UN CONSOLIDAMENTO NELLO STREAMING È INEVITABILE (IL MERCATO È SATURO DI SERVIZI E CONTENUTI) E C’È CHI SI SPINGE A UN’ACQUISIZIONE DI PESO, COME NETFLIX - LA PIATTAFORMA CAPITALIZZA IL DOPPIO MA FATTURA UN TERZO DELLA DISNEY  – RUMORS ANCHE SU UN INTERESSE DI AMAZON PER SPOTIFY: LÌ I SOLDI NON SAREBBERO UN PROBLEMA (IL SERVIZIO DI E-COMMERCE DI BEZOS CAPITALIZZA 2MILA MILIARDI CONTRO I 130 DELLO STREAMING MUSICALE)...

matteo piantedosi giorgia meloni carlo nordio giusi bartolozzi alfredo mantovano almasri

DAGOREPORT - GIORGIA MELONI RISCHIA DI BRUTTO SUL CASO ALMASRI: PRENDERSI LA RESPONSABILITÀ DELLA SCARCERAZIONE E DEL RIMPATRIO (CON VOLO DI STATO) DEL TORTURATORE LIBICO EQUIVALE A UNA PUBBLICA SCONFESSIONE DEI MINISTRI NORDIO E PIANTEDOSI, CHE IN AULA HANNO MINIMIZZATO CON BUGIE LA QUESTIONE ATTACCANDO I GIUDICI – IL TRIBUNALE DEI MINISTRI, SCAGIONANDO LA STATISTA DELLA GARBATELLA E RINVIANDO A GIUDIZIO I DUE MINISTRI E IL SOTTOSEGRETARIO ADDETTO AI SERVIZI SEGRETI, HA APERTO UNA BOTOLA DOVE, DALL'ALTO DEL SUO DILENTATTISMO, MELONI È CLAMOROSAMENTE CADUTA - LO "SCUDO" PER SALVARE GIUSI BARTOLOZZI NON ESISTE: NON ESSENDO STATA RINVIATA A GIUDIZIO, IL GOVERNO NON PUÒ  ESTENDERE "IL CONCORSO" NEL REATO COL MINISTRO NORDIO. COSI', IL PARLAMENTO PUO' NEGARE L'AUTORIZZAZIONE A PROCEDERE CONTRO PIANTEDOSI, NORDIO E MANTOVANO, MA LA PROCURA DI ROMA NON AVRÀ ALCUNO OSTACOLO A RINVIARE A GIUDIZIO LA BARTOLOZZI, CON CONSEGUENTI ''RICADUTE POLITICHE'' SU MELONI - PERCHE' NON HANNO MESSO IL SEGRETO DI STATO...

donald trump volodymyr zelensky steve witkoff vladimir putin

DAGOREPORT - È FINALMENTE LA VOLTA BUONA PER LA PACE TRA RUSSIA E UCRAINA? – L’INVIATO SPECIALE DI TRUMP A MOSCA, STEVE WITKOFF, DOPO TRE ORE DI FACCIA A FACCIA, HA CONVINTO PUTIN A INCONTRARE IL TYCOON, CONSIGLIANDOGLI DI PRESENTARSI CON UN “REGALINO” DI BUONA VOLONTA': COME LA FINE DEGLI ATTACCHI DI DRONI E AEREI – IL FACCIA A FACCIA, CHE SI TERRÀ DOPO FERRAGOSTO NELLA TURCHIA DI ERDOGAN, HA OTTENUTO IL VIA LIBERA DA ZELENSKY, MERZ, STARMER E RUTTE (NON COINVOLTI IL GALLETTO MACRON E LA "PONTIERA SENZA PONTE'' MELONI) - MA PER FARLA FINITA, PUTIN DEVE PORTARE A MOSCA IL BOTTINO DEL VINCITORE: NON VUOLE E NON PUO' PERDERE LA FACCIA DOPO TRE ANNI DI GUERRA - TRUMP HA RASSICURATO ZELENSKY CHE L'UCRAINA NON VERRA' UMILIATA DALLA RUSSIA - IN VISTA DEL VOTO DI MID-TERM 2026, PER IL TEPPISTA DELLA CASA BIANCA LA PACE VALE COME UN GOL IN ROVESCIATA...