LA FOLLIA BENPENSANTE - IN GERMANIA IL CAPOLAVORO DI CARAVAGGIO, “AMOR VINCIT OMNIA”, FINISCE SOTTO ACCUSA PER IL PISELLINO DEL PICCOLO CECCO IN BELLA VISTA: “È ISTIGAZIONE ALLA PEDOFILIA”!

Giulio Meotti per "il Foglio"

Un mese fa, nell'Assia, il museo Folkwang aveva annullato un'esposizione di duemila scatti di Polaroid del pittore francese Balthus, dedicati a una ragazzina che posava per lui. "Abbiamo preferito evitare conseguenze giuridiche", aveva deciso il curatore del museo Tobia Bezzola, dopo essersi consultato con i servizi per la protezione dell'infanzia di Essen a seguito delle accuse preventive minacciate in un articolo sulla Zeit che accusava Balthus di lasciar trasparire "un amore palese" per le ragazze "precoci", dipinte "in pose lascive": "Testimonianze di avidità pedofila".

Così un grande artista un tempo incensato dalla stessa Zeit per essere "incurante dell'ordine borghese" è stato cacciato dai libertini di un tempo. Adesso è il capolavoro "Amor vincit omnia" di Caravaggio a finire nel mirino di questi "guardiani della pubblica morale", come li definisce il giornale Berliner Zeitung.

Così, mentre se ne va il ministro dell'Agricoltura Hans-Peter Friedrich per una presunta cattiva gestione del caso Edathy (il deputato Spd accusato di pedofilia), la Gemäldegalerie della capitale tedesca finisce sotto pressione per il dipinto caravaggesco del 1602 che ritrae un adolescente ignudo, un volto di ragazzo del popolo (pare sia l'allievo Cecco del Caravaggio), che sorride malizioso e adescante, con enorme ali di piume ciascuna minuziosamente dipinta, grigia, bianca, nera, mentre tiene in mano, spavaldo, la freccia della vittoria, emergendo dal buio, così che la luce, una luce stupefacente, illumina le parti sinuose del suo corpo acerbo e conturbante. Fu un verso di Virgilio dalle Egloghe a ispirarlo: "Amor vincit omnia et nos cedamus amori".

Ma per i censori, è istigazione alla pedofilia. Un appello al museo berlinese parla di "posizione innaturale e provocatoria" del dipinto, che non sarebbe altro che un soggetto osceno che esplicitamente "eccita lo spettatore", trasformandoci tutti in potenziali predatori di bambini.

La Berliner Zeitung punta il dito contro il "postmodernismo iconoclastico" infarcito di "correttezza morale", mentre il giornalista Ulrich Greiner parla di "nuovo puritanesimo" introdotto nelle democrazie avanzate per il tramite delle "divinità dell'uguaglianza, della salute e della performance".

"Se osserviamo l'inventario dei musei con l'ottica del caso Balthus, finiremo con un fiasco", afferma Greiner. "‘Leda e il cigno' di Rubens è certamente un quadro sessista. E i ragazzi di Caravaggio non hanno qualcosa di chiaramente pedofilo? Non possono essere più ‘innocenti' se affermiamo che esistano delle isole laiche di purezza. Non riusciremmo più a vedere i dipinti di Egon Schiele.

Il politeismo del moralmente corretto non conosce amore". C'è invece chi, ironicamente, indica un nuovo obiettivo di questa isteria antipedofila: il dipinto "Pubertà" di Eduard Munch, dove la ragazzina è chiaramente ritratta in una posa ammiccante. Il quotidiano Welt è durissimo: "Perché non abbattersi anche su Paul Gauguin, che seduceva una ragazzina di tredici anni? E che fare con Lewis Carroll di ‘Alice nel paese delle meraviglie'?".

Da dove nasce questa ossessione tedesca per la pedofilia, vera o presunta? Mesi fa, a ridosso della campagna elettorale vinta nuovamente da Angela Merkel, esplose lo scandalo dentro ai Grünen, il partito dei Verdi. La sua attuale leadership, negli anni Sessanta, trasformò la pedofilia in una bandiera sociale e di liberazione sessuale.

"Come è possibile che la Germania che bruciava vivi i bambini ebrei oggi sia così ossessionata dalla pedofilia?", dice al Foglio Henryk Broder, giornalista e saggista di punta dello Spiegel e della Welt. "Prima il caso Balthus, poi i Verdi, adesso Caravaggio, poi ancora gli attacchi alla chiesa cattolica. Non so spiegarlo, se non con il fatto che i tedeschi vogliono dimostrare al mondo di essere nuovamente giusti, nuovamente morali, nuovamente accettabili. E' come una nuova innocenza da ostentare al mondo. E' come la puttana che si fa suora".

 

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